siccome hanno chiuso il mio post, senza spiegazione alcuna, e nella normale sopravvivenza dei miei post c'è stata una sola risposta, vi ripeto la domanda in lingua italiana, comprensibile a pochi ma in uso comune, per forma, a molti.

Come vi adattate ad eventi nuovi ed imprevisti?
Che reazioni avete a fronte di cose, eventi, mai viste nè vissuti prima e del tutto casuali che però vi coinvolgono nell'immediato?

Avete degli aneddoti da raccontare o la vostra vita è, per scelta, piatta senza scosse, nè curve, nè contorni?

Sì, mi girano le marones

Tammy io non avevo visto il tuo post !
Io non mi adatto a nuovi eventi ed imprevisti , vado in psicosi , i miei famigliari mi aiutano cercando di proteggermi da essi.
buonanotte

Beh... dipende dal tipo di evento!

la reazione che ho avuto di fronte all'Ovo strapazzato di Macerata (stracciatella) è stata a dir poco comica. Meno male han riso tutti (meno che me medesima ) poi al quel famoso e mitico Peppe o Beppe de Filò che ci voleva a tutti i costi far morire di infarto in dieci minuti di balli latino-americani, mi son ricordata di avere delle bombole di gas in macchina e che potevo, con il consenso degli astanti, dargli o una leggera passatina o se proprio insisteva una leggera scaldatina, quello dipendeva unicamente da Lui.
Cmq mi sono divertita grazie davvero alla bella compagnia.
Nella vita sono un pò così... all'inizio ho una reazione di difesa, ma poi rifletto e cerco sempre il lato o comico o migliore per salvaguardarmi. Infatti ho mangiato mezzo chilo di pane pur di non mangiare l'Ovo di Macerata e mi sono inventata dì essere arrivata apposta da Milano per ballare con il Dott...... per far sparire il medesimo Ovo dalla mia vista.
Vabbè se avete cose divertenti da raccontare sono felice di leggervi. Di ogni esperienza si fa tesoro, così almeno si dice.

Buona notte,

il mio post defunto
"Macerata e dintorni" è, mi auguro, divertente.
Magari vi vengono in mente altre circostanze simili.

penso di essere abbastanza brava ad adattarmi...ma se ne ho voglia.
Cioè, se ho voglia di cambiamenti...riesco a far fronte a qualsiasi cosa...se i cambiamenti vengono proprio quando io necessito di equilibrio e tranquillità..allora sono più lenta, mooolto più lenta nell'adattarmi, è più faticoso e ci soffro tanto...

Ah, vuoi qualche esempio?
Bhè, per scelta nel 2002 decisi di andare a vivere per un po' in inghilterra con due mie care amiche...è stata dura all'inizio...prima settimana, non di più...ma poi mi sono adattata a situazioni quasi estreme di vita...se ci penso ora dico:- Ma ero fuori!!!!invece l'anno scorso, periodo di grossi cambiamenti nella mia vita...ho scelto di venire a vivere a Torino...scelta dettata, però, dal bisogno do stare col mio compagno...ma ho dovuto lasciare tutto tutto tutto a Napoli...ed è stata molto dura per me...forse non era il momento di un ulteriore cambiamento...
mha...

Per me il concetto di stare bene è spesso completamente slegato dalle comodità tipiche della vita "moderna".
Riesco a stare divinamente in situazioni dove pochi vi troverebbero qualcosa di positivo.
La mia vita è infatti costellata da adattamenti di tutti i generi.
Ricordo però in particolare con estrema nostalgia una vacanza di non tanti anni fa su un'isoletta dove divisi una stanza davvero piena di scarfaggi con una emerita sconosciuta piuttosto originale ed il suo pibull.
Era la mia prima vacanza senza marito, senza figlio, senza amici ai quali comunque dover rendere conto almeno di me stessa.
Mangiavo quando avevo fame, dormivo quando avevo sonno. Godevo di quel tempo senza tempo. Guardavo le cose con quegli occhi. Ero la persona più felice del mondo.
Dopo poco mi resi conto che io e la mia compagna di stanza eravamo ospiti nella casa di una persona....diciamo dedita ad attività piuttosto illegale. Nulla però intaccò la mia serenità. Mi pescava i gamberetti e io li sgusciavo ancora vivi e ce li mangiavamo con il limone. Il pitbull si bruciò le zampe sulle pietre nere infuocate dal sole e io e la mia compagna di stanza gliele fasciammo e lo trascinavamo nell'angolo di mare da noi preferito, su un materassino gonfiabile.
Imparai a sapere l'ora esatta guardando il sole e per questo uno sconosciuto s'invaghi di me.
C'era anche un altro cane in casa con una malattia della pelle che lo faceva puzzare orrendamente. Gli piaceva dormire sotto il mio letto con gli scarafaggi. Li lasciavo fare. Quando salivano sul letto, li facevo scendere.
Stavo benissimo. Nessuno si aspettava da me assolutamente nulla e io nulla dagli altri. Sognavo di non tornare a casa.
Arrivò un amico e mi propose di andare nella sua bella casa.
Guardai la mia compagna di stanza, il pitbull, gli scarafaggi e decisi di restare.
Le mie vacanze precedenti e successive non sono mai state particolarmente "comode" e spesso in luoghi più o meno sperduti simili a quello, alcune forse molto peggio di questa e ci sono stati momenti della mia vita molto più intensi, assurdi, anche pericolosi e a cui mi sono adattata, ma questo lo ricordo come il migliore dei miei adattamenti possibili.
Ah!

no!!!! Agli scarafaggi non saprei adattarmi!!!
Ti ammiro!!!
J

Nella mia vita ho dovuto spesso ricominciare tutto daccapo e quindi adattarmi e riadattarmi alle situazioni. Non mi e' facile, perche' in un certo senso sono alla perenne ricerca di punti di riferimento...allo stesso tempo pero' subisco il fascino del nuovo, della scoperta.... Questo lato duplice mi crea piu' di qualche scossone. Ma in fondo la vita e' proprio questo, un adattarsi continuamente a situazioni nuove o impreviste e credo che l'individuo dimostri quanto vale proprio in questi frangenti. (Personalmente sono piuttosto depressa....ergo non valgo poi granche'))
Un saluto