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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 15-02-2008, 14.55.27   #491
Noor
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Originalmente inviato da fallible
ci sono dei precetti che, seguiti, impediscono di creare danno agli altri e a se stessi, posso essere più o meno bello ma non ho maschere; credo che il porsi troppo domende è gioco della mente
Le maschere ce le abbiamo tutti,vuoi o non vuoi, viviamo di identificazioni...(a parte qualcuno ovviamente).
Qui non si tratta di creare danno agli altri o meno,ma quanto ci diciamo e diciamo bugie all'altro.Se la cartina di tornasole è l'altro,come dici tu,e posso essere d'accordo,l'agire non si misura solo dal bene-male che mi-gli faccio,o quantomeno
,comprendere questo aspetto non è così semplice come sembra (es. seguendo dei precetti..).La risposta è solo nella consapevolezza,che tu invece hai considerato superflua,secondo me.
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Vecchio 15-02-2008, 15.07.19   #492
Yam
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Originalmente inviato da fallible

Direi che invece e' molto importante sapere "chi siamo".
davvero credi che sia importante sapere,rispetto all'Assoluto, chi siamo? eventualmente cosa siamo
Quanto postato da mirror lo rileggo dopo un pomeridiano claudio

Buonanotte

1 . Chi sono Io ?
Io non sono il corpo materiale, che è composto dai sette umori (dhatus);
Io non sono i cinque organi di senso, ossia il senso dell'ascolto, del gusto, dell'olfatto, del tatto e della vista, che comprendono i loro relativi oggetti, il suono, il sapore, l'odore, il tatto ed il vedere;
Io non sono i cinque organi conoscitivi, ossia gli organi del parlare, del movimento, del tocco, di escrezione e di procreazione, che hanno come loro rispettive funzioni il parlare, il muoversi, il toccare, il secernere ed il godere;
Io non sono i cinque soffi vitali, prana ecc., che comprendono le cinque rispettive funzioni dell'inspirare ecc.;
Io non sono neanche la mente che pensa;
Così come non sono il ricordo, che riguarda solo le impressioni residue degli oggetti e nel quale non vi sono né oggetti né funzioni.
2. Se io non sono nessuno di questi, chi sono?
Dopo aver negato tutte queste cose come "né questo", "né quello", rimane solo la Consapevolezza - quella io sono.
3. Qual'è la natura della Coscienza?
La natura della Coscienza è esistenza-coscienza-beatitudine.
4. Quando raggiungeremo la realizzazione del Sé?
Quando il mondo, che è l'oggetto del percepire, sarà rimosso, ci sarà la realizzazione del Sé, che è il percipiente.
5. Non ci sarà realizzazione del Sé finché ci sarà il mondo (percepito come reale)?
Non ci sarà.
6. Perché?
Il percipiente e l'oggetto percepito sono come la corda ed il serpente. Come non si riconosce la corda, che è il substrato, fin quando non scompare l'illusoria percezione del serpente, così la realizzazione del Sé, che è il substrato, non sarà raggiunta finchè non si rimuoverà la convinzione della realtà del mondo.
7. Quando sarà rimosso il mondo, che è l'oggetto percepito?
Quando la mente, che è la causa di tutte le nozioni e di tutte le azioni, sarà placata, il mondo scomparirà.
8. Qual'è la natura della mente?
Ciò che è chiamato "mente" è un meraviglioso potere che risiede nel Sé. Essa provoca l'apparire di tutti i pensieri. Eliminati i pensieri scompare anche la mente. Quindi il pensiero è la natura della mente. Eliminati i pensieri non c'è un'entità separata chiamata mondo. Nel sonno profondo non ci sono pensieri, e non c'è mondo. Nello stato di sogno ci sono pensieri e c'è anche un mondo. Proprio come un ragno emette il filo (della ragnatela) fuori di sé e poi lo ritira in sé, così la mente proietta il mondo fuori di sé e poi lo riporta in sé. Quando la mente esce dal Sè il mondo appare. Quindi, finché il mondo appare (essere reale), il Sè non appare, e quando il Sé appare (rifulge), il mondo scompare. Quando una persona si interroga costantemente sulla natura della mente, la mente se ne va, lasciando il Sé. Ciò che viene chiamato "Sé" è l'Atman. La mente esiste sempre solamente in quanto legata a qualcosa di materiale; Non può esistere da sola. Questa mente viene chiamata "corpo sottile", o anima (jiva).
9. Qual'è la strada da seguire per comprendere la natura della mente?
Ciò che appare quale "io" in questo corpo è la mente. Se qualcuno si chiedesse dove, nel corpo, risieda il senso dell' "io", scoprirebbe che esso risiede nel cuore. Questo è il posto nel quale ha origine la mente. Anche se uno pensa costantemente "io", "io", egli viene condotto in quel posto. Di tutti i pensieri che appaiono nella mente, quello dell'"io" è il primo. E' solo successivamente a questo pensiero che tutti gli altri si manifestano. E' dopo che è apparso il primo pronome personale che possono apparire il secondo ed il terzo; senza il primo pronome personale non ci sarebbero né il secondo né il terzo.
10. Come si può placare la mente?
Chiedendosi: "Chi sono io?". Il chiedersi "Chi sono io" distrugge tutti gli altri pensieri, e come il bastoncino usato per accendere la pira, esso stesso alla fine scomparirà. In quel momento si avrà l'Autorealizzazione.


Ramana Maharshi
Yam is offline  
Vecchio 15-02-2008, 15.56.26   #493
fallible
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Salve!
data la stanchezza rispondo con monosillabi

Yam: Direi che invece e' molto importante sapere "chi siamo".
Fallible:davvero credi che sia importante sapere,rispetto all'Assoluto, chi siamo? eventualmente cosa siamo
Ramana Maharshi :Chiedendosi: "Chi sono io?". Il chiedersi "Chi sono io" distrugge tutti gli altri pensieri, e come il bastoncino usato per accendere la pira, esso stesso alla fine scomparirà. In quel momento si avrà l'Autorealizzazione.

..).La risposta è solo nella consapevolezza,che tu invece hai considerato superflua,secondo me.
No noor non mi sono spiegato, non è superflua la consapevolezza ,lo è, secondo me ,il ritenersi tale...anche perchè l'essere consapevoli è mutevole

claudio
ps purtroppo il sonno mi sfugge
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Vecchio 15-02-2008, 17.16.45   #494
Flow
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La tempesta che avviene nella coscienza e' un problema per il navigante, ma non per il mare, e non per la coscienza. In ogni fluttuazione, in ogni dimensione e in ogni movimento, la consapevolezza e' sempre presente.
Nel momento del naufragio, nel movimento, nel capovolgimento, nella follia, nella sorgente ecc.. tutto avviene nell'istante della consapevolezza immutabile. Non ha modo di perdersi, anche nella perdizione piu' totale c'e' la cosapevolezza della smarrimento, del dolore e della paura. Un attimo prima c'e' l'essere smarrito e un'attimo dopo l'essere consapevole, ma nulla e' davvero mutato, non c'e' mai stato un attimo che sia stato prima o dopo qualcosa, non c'e' registrazione degli eventi, non ha bisogno di sapere in che stato si trova in questo momento o dove sta andando.. in quale universo.
In tutto quello che va e in tutto quello che viene, l'unica cosa che avviene e' che la consapevolezza diviene consapevole di se', senza alcun mutamento.
Flow is offline  
Vecchio 15-02-2008, 22.30.28   #495
tmusa
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Originalmente inviato da Flow
La tempesta che avviene nella coscienza e' un problema per il navigante, ma non per il mare, e non per la coscienza. In ogni fluttuazione, in ogni dimensione e in ogni movimento, la consapevolezza e' sempre presente.
Nel momento del naufragio, nel movimento, nel capovolgimento, nella follia, nella sorgente ecc.. tutto avviene nell'istante della consapevolezza immutabile. Non ha modo di perdersi, anche nella perdizione piu' totale c'e' la cosapevolezza della smarrimento, del dolore e della paura. Un attimo prima c'e' l'essere smarrito e un'attimo dopo l'essere consapevole, ma nulla e' davvero mutato, non c'e' mai stato un attimo che sia stato prima o dopo qualcosa, non c'e' registrazione degli eventi, non ha bisogno di sapere in che stato si trova in questo momento o dove sta andando.. in quale universo.
In tutto quello che va e in tutto quello che viene, l'unica cosa che avviene e' che la consapevolezza diviene consapevole di se', senza alcun mutamento.
Senza l'esperienza della consapevolezza, che io per amore di coerenza chiamo Illuminazione, tutte le tempeste della coscienza erano devastanti; senza bussola ero disperso in un'oceano di emozioni e passioni pericolose.
Dopo, le cose sono cambiate. Piano piano hanno incominciato a fare meno male fino dissolversi lentamente.
Oggi, basta un respiro profondo, un abbandono, un momento di pausa al vivere convulso, per sentire l'ansito possente della sua presenza. Ed è un meraviglioso compagno di viaggio, ovunqua vada: è con me.
Credo di leggere nelle tue parole un esperienza comune.
Ciao
tmusa is offline  
Vecchio 16-02-2008, 12.30.46   #496
Yam
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Si..va bene..la pura coscienza e tutte queste storie qua, ormai le sappiamo molto bene, al punto di essere divenuti dei mistici. Del misticismo non se ne fa niente nessuno, e' come essere appassionati di calcio o dei pornodipendenti.

Queste parole:



..sono di U.G....

c'e' una particolare attenzione al "navigante" come lo ha definito Flow. - Un guru è colui che ti fa gettar via tutte le stampelle. Ti dice di camminare e se cadi di rialzarti e camminare. -
E' solo questo che sto cercando di dire in tutte le lingue, in particolare a Flow....: "Alzati e cammina" ( )
Yam is offline  
Vecchio 16-02-2008, 22.11.10   #497
tmusa
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Originalmente inviato da Yam
Buonanotte

1 . Chi sono Io ?
Io non sono il corpo materiale, che è composto dai sette umori (dhatus);
Io non sono i cinque organi di senso, ossia il senso dell'ascolto, del gusto, dell'olfatto, del tatto e della vista, che comprendono i loro relativi oggetti, il suono, il sapore, l'odore, il tatto ed il vedere;(...)


Ramana Maharshi
Vorrei poter dedicare più tempo a questo forum per leggere e commentare i tanti contributi interessanti che vengono proposti:ma purtroppo, un po' per scelta un po' per necessità mi devo limitare a scegliere solo alcuni. Ciò non toglie che quando ho tempo li riprendo, come questo scritto di Maharshi che non conoscevo.
Rilegendolo mi sono soffermato sulle righe che ho riportato su. Con tutta l'umiltà del caso ovviamente, è un concetto che ho cercato di esprimere anch'io in precedenza quando parlavo di negazione del senso corporeo e negazione dei sensi corporei.
Detto così, il concetto appare mistico oltre che illogico nella sua incomprensibilità; fatto salvo, of course, per chi lo comprende perché lo vive nell'esperienza spirituale, giustamente gli altri potrebbero storcere il naso di fronte all'affermazione: non esiste il vedere, non esiste il sentire, non esiste il toccare, oppure noi non siamo ciò che vediamo, sentiamo, tocchiamo.
A ragione si potrebbe dire: io apro gli occhi e vedo un autobus che passa, come fai a dire che non esiste questo atto del vedere? Tocco la peluria sul dorso della mia mano, la sento, è qui, e allora?
Questo modo di interagire tra un io, i sensi e il mondo esterno è il modo convenzionale con cui siamo abituati ad agire. La coscienza del mondo, in altre parole, è mediata da due filtri: l'io e i sensi.
Ma non può essere altrimenti, mi si può obiettare. E invece no, si può.
La mente è perfettamente in grado di un atto di coscienza del mondo, senza passare per i due filtri che ho citato cioè l'io e i sensi.
Senza occhi la mente vede, vi ricordate quando scrissi, più chiudo gli occhi e meglio ci vedo? Senza orecchie la mente ode, senza un corpo la mente sente. Ed è questo vedere, udire e sentire senza i sensi, il modo che ci consente di trascendere la sensualità; è questo il modo puro di vivere la nostra coscienza o consapevolezza, o come dico io Illuminazione. E' questo lo stato della terra pura dove senza desideri sensuali trovano soddisfazione tutti i sensi.
Se poi, trasferiamo la coscienza sensuale a quella intellettuale, il guadagno è ancora maggiore: laddove la nostra coscienza intellettuale è limitata ad un mondo circoscritto da un io; la coscienza senza questa costrizione ci offre un mondo senza confini libero da ogni vincolo, l'eden.
Come uno specchio purissimo la nostra coscienza è ora in grado così di cogliere il riverbero di Dio.
Così ho finito.
Queste parole le dedico a te Yam, sperando ti siano piaciute, e ad un amico maestro di color che sanno, che scrive in questo forum.
Ciao
tmusa is offline  
Vecchio 19-02-2008, 13.31.17   #498
tmusa
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Originalmente inviato da Yam

...
10. Come si può placare la mente?
Chiedendosi: "Chi sono io?". Il chiedersi "Chi sono io" distrugge tutti gli altri pensieri, e come il bastoncino usato per accendere la pira, esso stesso alla fine scomparirà. In quel momento si avrà l'Autorealizzazione.


Ramana Maharshi
Tutto quanto scrive Maharshi non fa una grinza. Ma quando giunge poi a darci delle indicazioni operative, mi sembra che sia meno efficace.
Infatti domandarsi "Chi sono io?" anche se in modo meditativo, anche se in modo profondo, non credo, almeno non a tutti, sicuramente non a me, produce effetti.
Certamente la domanda grimaldello, va fatta nel momento giusto, quando cioè abbiamo già rarefatto le tensioni che agitano la nostra mente, tuttavia appare poco dirompente.
Io la sostituisco con la seguente che mi da una scossa maggiore: "che cosa ci sto a fare qua, se io non esisto!".
Ripetuta, meditata ed assorbita questa per me è una buona chiave d'accesso.

Fermo restando che, quello che è stato definito come l'ingresso senza porta, non è proprio così agevole da percorrere.
Si passa da uno stato all'altro senza apparente modificazioni. Tutto rimane com'era e tutto cambia.
Senza un cammino spirituale si vive accecati dalla vita.
Quando si schiude il fiore dell'illuminazione, tutto ti diventa possibile.
Scusatemi se martello su questo concetto. Ma ci tengo che mai si perda di vista questa verità suprema:
in qualunque tempo, in qualunque luogo, per noi umani, l'esperienza dell'Illuminazione è la chiave di tutto.
tmusa is offline  
Vecchio 19-02-2008, 14.13.28   #499
crepuscolo
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Citazione:
Originalmente inviato da tmusa
Tutto quanto scrive Maharshi non fa una grinza. Ma quando giunge poi a darci delle indicazioni operative, mi sembra che sia meno efficace.
Infatti domandarsi "Chi sono io?" anche se in modo meditativo, anche se in modo profondo, non credo, almeno non a tutti, sicuramente non a me, produce effetti.
Certamente la domanda grimaldello, va fatta nel momento giusto, quando cioè abbiamo già rarefatto le tensioni che agitano la nostra mente, tuttavia appare poco dirompente.
Io la sostituisco con la seguente che mi da una scossa maggiore: "che cosa ci sto a fare qua, se io non esisto!".
Ripetuta, meditata ed assorbita questa per me è una buona chiave d'accesso.

Fermo restando che, quello che è stato definito come l'ingresso senza porta, non è proprio così agevole da percorrere.
Si passa da uno stato all'altro senza apparente modificazioni. Tutto rimane com'era e tutto cambia.
Senza un cammino spirituale si vive accecati dalla vita.
Quando si schiude il fiore dell'illuminazione, tutto ti diventa possibile.
Scusatemi se martello su questo concetto. Ma ci tengo che mai si perda di vista questa verità suprema:
in qualunque tempo, in qualunque luogo, per noi umani, l'esperienza dell'Illuminazione è la chiave di tutto.



"Si passa da uno stato all'altro senza apparente modificazioni. Tutto rimane com'era e tutto cambia."

perfetto anche senza illuminazione è perfetto
crepuscolo is offline  
Vecchio 19-02-2008, 14.27.12   #500
Noor
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Originalmente inviato da tmusa
domandarsi "Chi sono io?"

la sostituisco con la seguente che mi da una scossa maggiore: "che cosa ci sto a fare qua, se io non esisto!".
Quella domanda essenziale "chi sono io?" in fondo vuole portare allo stesso processo disidentificativo..
Rendendola più breve e diretta, dovrebbe essere più efficace...
ma chiaramente l'effetto è sempre soggettivo..
Noor is offline  

 



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