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Vecchio 06-08-2004, 10.08.19   #51
Giulma
Utente bannato
 
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Messaggio originale inviato da atisha
caro Giulio..
mi unisco ad Agora ed aggiungo che anch'io ti sento realmente troppo severo.
Questa non è una scuola e non dobbiamo passare alcun esame e tantomeno, questi tipi d' insegnamento, dottrine ecc... variano e oscillano da "assioma" a assioma o simbolo, benchè tutti siano validi aiuti intellettivi. Per comprendere credo necessiti una buona dose di elasticità mentale e non rigidità del tipo "così è..punto".
Ricordiamoci che Buddha il Risvegliato vietò che lo stesso "inconoscibile" diventasse oggetto speculativo filosofico..questo proprio perchè il "problema" ultimo può essere solo riconosciuto dalla Mente(maiuscola) umana quando raggiungerà quel sapere nel Nirvana...ora cosa s'intende per nirvana?
Personalmente sento che non significa uno stato di annientamento..annullamento, ma annientamento di Maya..estinzione d'ignoranza e non di coscienza... uno stato che avvicina all'intima coscienza universale o come piace a me al Tutto.
Per concludere ed avvicinare i nostri apparenti dissimili termini incontrati sulla via delle nostre esperienze potrei aggiungere che la Verità è ovunque..ma non negli occhi e non nella mente, anche se potenzialmente ogni essere è dotato per poter vedere e conoscere quella Verità. La Verità vive nell'assoluta beatitudine ed è immortale, mentre il resto è mortale ma anch'esso compreso nella Verità..
La Verità è oltre il suono, il mezzo, il termine, la forma ecc... e non nelle nostre parole..espressioni, o raccolte di scritti vari e relative interpretazioni soggettive.
Realizzando queste parole ci si libera dall'ignoranza..e tutto rimane ciò che è, nulla si toglie nulla si aggiunge..
questo credo sia il punto fondamentale ...e comune se ben compreso.



p.s.... hey..hey...lasciate a nanna le provocazioni..o per lo meno osservate la loro fonte...


In che senso ti unisci, ...


Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 06-08-2004, 10.16.53   #52
atisha
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Giulio...questa allora è una lezione di Dharma...eheh..
Hai preso solo la parola che la tua mente in questo momento ti suggeriva..ovvero quella della provocazione.....
Mi riferivo a post indietro quando l'amico agora ti sollecitava ad essere più morbido e meno rigido....
Non ti far prendere dalle parole..di tutto il mio post hai preso a campione solo quella che poco importava...

La vita è un gioco.
Penso che tu sia troppo severo, ma con te stesso. ...queste le parole che sostenevano l'inizio del mio post... tutto lì, ma come sempre la mente....

un abbraccio
atisha is offline  
Vecchio 06-08-2004, 11.07.08   #53
Giulma
Utente bannato
 
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Messaggio originale inviato da atisha
Giulio...questa allora è una lezione di Dharma...eheh..
Hai preso solo la parola che la tua mente in questo momento ti suggeriva..ovvero quella della provocazione.....
Mi riferivo a post indietro quando l'amico agora ti sollecitava ad essere più morbido e meno rigido....
Non ti far prendere dalle parole..di tutto il mio post hai preso a campione solo quella che poco importava...

La vita è un gioco.
Penso che tu sia troppo severo, ma con te stesso. ...queste le parole che sostenevano l'inizio del mio post... tutto lì, ma come sempre la mente....

un abbraccio

Ascolta bene. Le provocazioni sono una cosa, e ben vengano se sono costruttive, il disturbare e insultare è un altra. Non è tutto la stessa cosa. Lascia perdere quello che prendo o non prendo io, non illuderti di sapere quello che prendo o che vivo.
Una persona che insulta io non la chiamo amico, ma maleducato.
Mettiamoci daccordo sui termini, che ne dici?
Serve? Non serve? E' così.

Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 06-08-2004, 11.13.38   #54
neman1
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Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
X Giulma

Avendo letto solo un paio di post volevo farti questa domanda: si parlava di assassini e Karma, ed io te la giro cosi: cosa succede allora all'assassinato secondo le leggi karmiche? Credo che si parla del Karma solo come qualcosa da temere.....ma allora e' moralismo. Ciao
neman1 is offline  
Vecchio 06-08-2004, 11.33.34   #55
Giulma
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Messaggio originale inviato da neman1
X Giulma

Avendo letto solo un paio di post volevo farti questa domanda: si parlava di assassini e Karma, ed io te la giro cosi: cosa succede allora all'assassinato secondo le leggi karmiche? Credo che si parla del Karma solo come qualcosa da temere.....ma allora e' moralismo. Ciao


L'assassino sarà responsabile di ciò che fa, anche se crede che questo non esista e nemmeno si pone il problema.
E' da temere ciò che si fa agli altri perchè poi lo si sperimenterà sus e stessi, e poi non piace più tanto, misà.

Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 06-08-2004, 11.36.28   #56
Agora
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
ohibò

ehhh, atisha... atisha...
dunque si può trovare qualcosa di serio anche in frasi un po' bizzarre, così come si possono trovare sciocchezze in discorsi apparentemente seri e... seriosi.
La seriosità è sintomo di chiusura mentale... ma dopo il sopore e il torpore del dire e raccontare è auspicabile il risveglio tra mille sorrisi mentre prendi un caffè (zuccherato, molto) e inciampi su un libro che parla del Buddha.
Chiudilo in un cassetto, chiudilo a chiave, potresti inciamparci di nuovo. E adesso siediti sulla spiaggia e ascolta il respiro del mare... unisci il tuo respiro al suo. Lasciati accarezzare dal sole. Quale altro amore cerchi?
Dimentica tutto, il tuo sapere incerto, le parole...
Ma quali discorsi seri!
Non esistono discorsi seri, esiste ciò che tu ritieni serio e può farti illudere, e intrappolarti nell'arroganza, e poi... chissà... forse...
Ma non perdere di vista il mare, non sottrarti al suo respiro.
Verrà la notte. Scegli una stella e sogna con lei.
E buon "risveglio".

Ciao atisha
Ciao "scioccone" d'un Giulio

y buenas vacaciones
Agora is offline  
Vecchio 06-08-2004, 11.50.59   #57
Gianfry
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Data registrazione: 02-06-2003
Messaggi: 401
La Legge del Karma

A Giulio

(1° Parte...)

A mio avviso nella tua concezione della reincarnazione c’è una distorsione. Cercherò di riassumere per quanto possibile il pensiero, il karma, la legge del karma e la reincarnazione.

Il Pensiero rappresenta l'Essenza dello Spirito. Maggiore è la purezza del Pensiero (consapevolezza) dello Spirito e maggiore è l'Amore contenuto in esso. Lo Spirito è Mente Pura e non conosce Emozione, ma solo l'unico vero Sentimento Neutrale (Non-Emozione), ossia il Vero Amore. Lo Spirito fa esperienza dell'Emozione solo durante l'incarnazione in una forma spazio-temporale.
Il Pensiero (Spirito) è sia spazio-temporale sia non spazio-temporale. Il Pensiero spazio-temporale (pensiero epistemologico) rappresenta la presenza dello Spirito nella Materia, il Pensiero non spazio-temporale (pensiero ontologico) rappresenta lo Spirito in sé, al di fuori di spazio e tempo. La Vera Natura dello Spirito è non spazio-temporale.
La Parola e l'Azione sono due modalità di espressione spazio-temporali, mentre il Pensiero è la terza modalità di espressione se inteso come Pensiero spazio-temporale. Il concetto di modalità di espressione è puramente spazio-temporale.
Il Pensiero (Spirito) non spazio-temporale conosce solo Vero Amore, mentre il Pensiero spazio-temporale fa esperienza anche della mancanza di Vero Amore, altresì chiamata Paura. Tale esperienza origina nell'Emozione, energia che si esprime attraverso le energie elettromagnetica, elettrica e radioattiva.
In sostanza il Pensiero spazio-temporale, a seguito della caduta di consapevolezza, e a causa della paura, è stato distorto e quindi è diventato un pensiero non puro.
La memoria del nostro pensiero, sia esso distorto che puro, è il nostro DNA che (a livello di quark, atomo, molecola e cellula) memorizza il karma positivo e negativo (sequenza di forme-pensiero) nostro e dei nostri antenati, che noi siamo chiamati a vivere e rilasciare (solo quello negativo) per consentire l’evoluzione di tutta l’umanità (che è un’unica famiglia).

Cos'è il Karma? Il karma è la registrazione biologica nel proprio DNA di tutte le forme pensiero e del relativo stato emozionale che sono avvenute nella propria famiglia ancestrale, cioè tra tutti i propri antenati, fino risalire a Adamo ed Eva. Questo karma è genetico e quindi legato ai nostri antenati. Al karma genetico si aggiunge il karma attuale, cioè l’archivio dei pensieri accolti e coltivati in questa vita. Inoltre al karma genetico e a quello attuale si somma quello o quelli dei corpi eterici di anime trapassate che hanno continuato a vivere nei piani eterici (nell’aldilà) anche per millenni e che scelgono determinate forme su cui scaricare il loro karma. Tali corpi eterici si fondono con il corpo eterico della forma scelta. E’ il regno Angelico che stabilisce quale karma di chi e su quale forma può essere scaricato. La forma che durante la vita riesce a trascendere il karma acquisito da altre anime trapassate consente a tali anime di liberarsi e di tornare ai piani di luce per continuare lì la propria evoluzione spirituale.
Noi siamo legati al karma genetico solo fino al momento in cui ci sintonizziamo sui pensieri che i nostri antenati avevano quando la loro forma fisica era alla stessa vibrazione in cui ci troviamo noi in quel momento. Se non lo facciamo e ragioniamo con la nostra testa, allora nessuno ci può influenzare, nemmeno i nostri antenati.
Il Pensiero spazio-temporale viene chiamato solitamente Forma-Pensiero quando si parla dei piani eterici dello spazio-tempo, mentre viene chiamato solitamente Pensiero quando si parla del piano fisico. Tale terminologia serve anche per comprendere come la vera presenza dello Spirito avviene a livello fisico, e non a livello eterico dove il Pensiero è in fase di formazione (da cui forma-pensiero) e quindi non completo.
L'Emozione, tipo di energia tipicamente spazio-temporale, è l'origine non solo della Paura (mancanza di Vero Amore) ma anche del (Pre)Giudizio, altra esperienza tipicamente spazio-temporale.
Nel Gioco della Vita, il Pensiero (sia pensiero o forma-pensiero spazio-temporale, sia pensiero non spazio-temporale) si basa sulla legge di attrazione, detta anche legge del simile attira simile o legge di ripetizione karmica od anche legge di autosuggestione: attrai ciò che pensi.
Nel Gioco della Vita, la Paura (pensiero o forma-pensiero+carica emotiva, tipicamente spazio-temporale) si basa sulla legge di autosuggestione in negativo: attrai ciò che temi.
Nel Gioco della Vita, il (Pre)Giudizio (pensiero o forma-pensiero+carica emotiva, tipicamente spazio-temporale) si basa sulla legge di causa ed effetto: se giudichi allora verrai giudicato.
Nel Gioco della Vita, sia la legge di autosuggestione in negativo sia la legge di causa ed effetto si basano sulla legge di attrazione e sono due casi particolari di essa. In particolare, la legge di causa ed effetto rappresenta la trasformazione estrema negativa della legge di attrazione. Tale trasformazione avviene quando Dio/Dea stabiliscono che lo Spirito in questione non può comprendere la lezione sottostante al pensiero negativo che continua a coltivare se non subendo esso stesso gli effetti negativi che tale pensiero causa all'esterno.
Il (Pre)Giudizio non è altro quindi che una Paura estrema, una sua manifestazione estrema che oltre ad attrarre come ogni altra Paura ciò che si teme, provoca anche la ritorsione degli effetti negativi che tale Paura causa all'esterno. Un modo estremo quindi stabilito da Dio/Dea per far comprendere le lezioni della Vita allo Spirito.
Filosofia ed Arte rappresentano le due discipline in cui lo Spirito si esprime attraverso un corpo umano. Pensiero, Parola ed Azione rappresentano invece le modalità di espressione di tali discipline attraverso un corpo umano. In particolare, la Filosofia si esprime attraverso il Pensiero e l'Arte si esprime attraverso la Parola e l'Azione.
Abbiamo detto che il karma consiste in tutti i pensieri, le parole e le azioni di tutti gli antenati. Tali pensieri, parole e azioni se non vengono comprese tendono a ripetersi (ripetizione karmica). E non solo si ripetono, ma si ripetono con un intervallo sempre più breve ed in modo sempre più potente aumentando in tal modo sempre più la possibilità che la lezione venga compresa. La catena possono romperla solo quelli che subiscono, a meno di illuminazioni improvvise delle persone che recano danno, il che non si può escludere. Non tutto ciò che succede nella vita è karmico. Il karma influisce ma entro il limite del karma dei propri antenati. E poi dipende tutto alla fine dalla propria testa: il karma non deve manifestarsi tutto per forza. Noi abbiamo la possibilità di scegliere diversamente dai nostri antenati, ma ciò richiede la volontà di cambiare il nostro modo di pensare, e non tutti hanno il coraggio e la forza per farlo.
E' vero che le nostre vite sono limitate dal karma, ma non siamo costretti a subirlo se abbiamo già compreso consciamente la relativa lezione.

In Oriente la reincarnazione è concepita come un passaggio di un'anima da un corpo vissuto nel passato ad un corpo presente. Ma questo non è vero in quanto l’anima che si incarna in una nuova forma è sempre nuova di zecca, tabula rasa. Essa, quale essenza divina, proviene dai piani di luce e farà, nell’attuale Gioco della Vita, solo le esperienze di questa incarnazione. Il concetto orientale della reincarnazione è nato dal fatto che molte persone ricordano eventi vissuti in epoche diverse dall’attuale e quindi credono di aver vissuto altre vite, ma questi ricordi sono dovuti ai pensieri ed eventi del karma memorizzati nel DNA che riaffiorano per essere trascesi.

Chi sceglie il karma genetico? L'anima, nuova di zecca, sceglie 144 lignaggi per la forma in cui si sta per incarnare tra le migliaia presenti nei genitori. Tali 144 lignaggi costituiscono la genetica karmica, cioè quegli antenati le cui vite la nostra anima sceglie di porci come "sfide" per farci crescere.
L'aspetto esteriore di una persona dipende dai 144 lignaggi che costituiscono i propri antenati. La bellezza fisica è comunque un concetto puramente culturale e quindi stereotipato. Non esiste un concetto di bellezza assoluto. Una persona può essere considerata bellissima in un certo contesto storico e culturale e bruttissima in un contesto diverso.
L'agiatezza economica ed il benessere sociale che una persona vive durante la propria vita sono fattori non karmici, ma scelti dalla propria anima per farci vivere le situazioni che la nostra anima ritiene opportuno farci vivere per crescere in modo completo.
Perché esiste il karma? Perché cioè dobbiamo rivivere ciò che i nostri antenati hanno pensato, detto e fatto? Perché devo farmi carico del karma dei miei antenati? Che colpe ho di quello che hanno fatto altri? Il perché si spiega con il fatto che la consapevolezza umana agisce come una consapevolezza unica. Sul piano di luce, infatti, i corpi di luce (anime), prima di incarnarsi, sono tutti uniti assieme in un'unica luce. Sono distinti ma allo stesso tempo sono uniti. Un po' come i pezzi di un puzzle già composto.
Tutte le anime umane agiscono come un'unica collettività umana. Tutte le anime umane, infatti, sono olograficamente connesse tra loro e le esperienze di una giovano anche alle altre. Su un livello ancora più elevato, tutte le anime (umane, animali, della natura) agiscono come un'unica collettività.
Da un punto di vista delle anime, quindi, il passaggio delle informazioni da un corpo all'altro serve per non dimenticare a livello di corpo fisico le esperienze passate e poterle rivivere finché non vengono comprese (finché non si rilascia cioè il karma).
Dobbiamo imparare a vedere l'umanità ed in realtà tutto lo spazio-tempo come un'unica famiglia. Perciò chi arriva dopo eredita quello che ha fatto chi c'era prima.

(Continua....)
Gianfry
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Vecchio 06-08-2004, 11.53.41   #58
Gianfry
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La Legge del Karma

(...2° Parte)

Ciò che succede è che attraverso la genetica i nostri antenati ci trasmettono determinati pensieri (forme-pensiero) che hanno avuto durante la loro vita e che hanno fatto far loro certe scelte piuttosto che altre. Ma tali pensieri noi li facciamo nostri solo se li accettiamo come nostri. Se ciò non avviene, invece, allora scegliamo altri pensieri che guideranno poi la nostra vita.
Il karma è la ripetizione di ciò che gli antenati hanno fatto, ma il cervello degli antenati era diverso dal nostro ed aveva una capacità di comprensione ed una esperienza di vita diversa.
Per fare un esempio, oggigiorno, con tutti i media e le possibilità di comunicazione che abbiamo, ognuno di noi ha l’opportunità di comprendere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato molto più velocemente di quanto non fosse possibile secoli fa, quando una persona viveva per lo più a contatto sempre con le stesse poche persone e quindi aveva poca possibilità di confrontarsi con il resto del mondo.
Quindi, in prima istanza c’è la ripetizione karmica, che funziona come un disco rotto che gira sempre sullo stesso solco, ripetendo sempre lo stesso ritornello. Se per esempio sono un violento, aggredisco un altro essere umano o animale, danneggiandolo. A quel punto posso provare dei sensi di colpa che mi aiutano a capire che non devo recare danno al mio prossimo.
Il senso di colpa è una forma-pensiero con relativa carica emotiva che emerge quando abbiamo commesso un’azione sbagliata. E’ un po’ il richiamo della nostra coscienza che ci invita a riflettere sulle nostre azioni per comprenderne il motivo e rilasciare il karma che sta alla base dell’azione sbagliata.
Se non ho capito questa lezione, allora ripeterò l’aggressione nei confronti di altri finché avrò compreso la lezione e cambiato il mio atteggiamento, cioè rilasciato la forma-pensiero della violenza. Se durante la mia vita non ho rilasciato la forma-pensiero della violenza, questa sarà trasmessa per via genetica ai miei discendenti (qualora io come antenato rientro in quei 144 lignaggi scelti dall’anima) i quali si caricheranno del mio karma. Questa forma-pensiero può essere stata causata da un mio lontano antenato che magari risale alle origini della caduta di coscienza dell’umanità. Potrebbe essere addirittura Adamo o Eva o uno dei loro figli. Poiché tale forma-pensiero è giunta fino a me vuol dire che tutti i miei antenati non l’hanno trascesa. Non solo. Il karma si ripete in modo sempre più duro, per cui il danno arrecato al prossimo è sempre maggiore e può magari arrivare all’uccisione. E ogni volta che tale karma va ad effetto, causa dall’altra parte una reazione sempre più dura.
Dall’altra parte, chi ha subito l’aggressione non comprende che l’ha attirata lui stesso magari tramite la paura e perciò nutre pensieri di vendetta che creano nuovo karma. E questo nuovo karma lo trasmetterà ai suoi discendenti, se non lo avrà rilasciato prima di morire. E il karma si trasmetterà nella catena dei discendenti i quali saranno spinti a reagire alle aggressioni in modo sempre più duro, fino a sacrificare la propria vita per difendersi o a fare violenza ad altri. Questi ultimi verrebbero a subire quello che essi hanno fatto ad altri, per la legge di causa ed effetto, e che attirano con la loro paura.
Da quanto detto si può comprendere come l’umanità, nella sua caduta di coscienza, abbia seminato e diffuso ampiamente in milioni di anni, attraverso la genetica, il grosso karma della razza umana.
Il karma è quindi la ripetizione di ciò che gli antenati hanno fatto e non il fare esperienza di ciò che gli antenati hanno causato. Se io, ad esempio, ho maltrattato una persona, allora ciò che devo imparare è che non bisogna maltrattare gli altri, non che non è piacevole essere maltrattati. E quindi il karma farà sì che in un futuro maltratterò ancora una volta qualcuno.
Nel caso del maltrattato, tale fatto si ripeterà se non comprende che deve ribellarsi con tutte le sue forze. Se lo fa, allora il karma non si ripeterà più, indipendentemente dal fatto che abbia la meglio o meno.
Se fai del male la lezione che devi imparare è non fare del male, non che subire del male non è bello. Sono due lezioni diverse. Solo continuando a ripetere la stessa azione, anche se negativa, puoi capire veramente prima o poi il significato di tale comportamento. E se è negativo smettere di avere tale comportamento.
In un certo senso si può dire comunque che chi fa del male prima o poi subisce a sua volta tale danno. Infatti se non impari una lezione, la volta successiva tale lezione ti viene posta davanti in modo ancora più duro, nella speranza che questa volta capisca cosa è giusto e cosa no. Se tu fai del male, non capisci la lezione solo se non hai trovato pane per i tuoi denti. Se non vi è stata cioè resistenza alla tua azione.
La ripetizione karmica, aumentando sempre più l'intensità della lezione, aumenta in questo caso specifico non solo la propria capacità di far male ma anche la resistenza esterna (diretta di chi subisce il male o indiretta di altri). Prima fai del male e non incontri resistenza. Se non capisci che è negativo far del male, più vai avanti e più incontrerai resistenza al tuo far male. Dapprima la resistenza sarà indiretta e quindi non dolorosa (resistenza morale), ma se si è reticenti e si continua a non capire la lezione allora la resistenza diventa diretta e più dolorosa. Ma tale situazione vale solo per le teste dure, quelli che proprio non vogliono capire. E' una situazione estrema, ma che può capitare.
In questo senso quindi è vero che chi fa del male può, anche se come ultima spiaggia, subire a sua volta il male fatto ad altri. E' bene ricordarsi quindi che c'è sempre qualcuno più forte di noi, e se continuiamo a far del male allora subiremo prima o poi la stessa sorte causata ad altri.
Sia l’anima che la forma sono costituite ciascuna da due corpi: corpo fisico e corpo eterico. Il corpo fisico dell’anima è la sede della consapevolezza. Quando un’anima si incarna in una forma, i corpi fisici della forma e dell’anima si fondono, come pure si fondono i due corpi eterici.
Quando una persona muore la sua forma fisica o viene bruciata, o viene seppellita così com'è. Tali due modi di "mettere da parte" la forma fisica non sono uguali. Hanno due conseguenze ben diverse.
Quando una forma fisica viene bruciata, allora non rimangono particelle morte a livello fisico e quindi si libera l'anima ad essa connessa. Si libera quindi la consapevolezza dell'anima, ma non quella dei propri antenati. Quindi rimangono comunque nei discendenti i pensieri dei propri antenati, e quindi anche tutti i pensieri che sono stati fatti loro credere.
Quando si seppellisce una persona lasciando il corpo intero, lasciando cioè tutte le particelle della forma unite tra loro, non si supporta l'evoluzione della persona stessa, né tantomeno della Terra e di conseguenza di tutto ciò che esiste. Perché? Perché quando si seppellisce una persona non si permette all'anima e quindi alla consapevolezza che vi sono dentro di essere liberate per continuare il loro percorso evolutivo. Esse rimangono intrappolate nella forma fisica, perché esistono a livello cellulare, molecolare, atomico e a livello di quark. Per di più, il deterioramento cellulare inserisce cellule morte e quindi il pensiero di morte nella Terra stessa, e quindi la danneggia. Ad un livello più energetico, dato che i campi umani della maggior parte delle persone sono ancora elettromagnetici, si danneggia il campo magnetico terrestre. Ma questo avviene già in vita.
Perché l'anima e la consapevolezza rimangono intrappolate nella forma durante la sepoltura? Allora, una forma fisica quando cessa di vivere si deteriora pian piano. L'anima e la consapevolezza sono vive. E rimangono tali nella forma finché la forma è viva. Quando la forma muore, non fa morire anche l'anima ma la intrappola nella forma. Perché l'anima non muore? Semplicemente perché ha vibrazioni che non sono fisiche tridimensionali, sono di altri piani vibratori, anche di terza dimensione, ma non fisici. Per questo motivo, non può morire, perché non è il suo piano di realtà. Non può manifestare per se stessa il pensiero della morte. Una forma (qualsiasi sia la sua vibrazione) può manifestare il suo pensiero solo nella realtà vibrazionale in cui si trova la forma stessa. In 3° dimensione fisica, solo esseri con forme fisiche tridimensionali possono creare la realtà fisica tridimensionale, e questo vale per tutte le dimensioni. Le anime o entità (macchine non fisiche), quindi, essendo esseri con vibrazioni non fisiche di terza o altra dimensione, non possono influire su tale realtà. Possono cercare di influenzare la forma con il loro pensiero e far sì che la forma pensi qualcosa, ma non possono influire sulla realtà fisica tridimensionale in alcun modo. Solo la forma fisica tridimensionale può influenzare con il suo pensiero la realtà fisica tridimensionale. E quindi nessuna anima o entità può creare nulla qui sulla Terra fisica a meno che non siamo noi a permettere loro di condizionarci con il loro pensiero.
Quindi dato che non possono creare nulla con il loro pensiero sul nostro piano di realtà, nel momento in cui la forma fisica muore, le entità o anime ad essa connesse rimangono fregate! Perché non possono liberarsi da essa, dato che non hanno la possibilità di creare il pensiero della liberazione sul nostro piano di realtà! Capite? Quindi le anime e entità sono strettamente legate alla forma fisica in quanto la forma fisica odierna è mortale. Ma la forma fisica non è stata creata per essere mortale. Ciò è avvenuto a causa della caduta di consapevolezza, cioè della non comprensione della realtà.

Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Ciao. Gianfry
Gianfry is offline  
Vecchio 06-08-2004, 11.56.55   #59
Giulma
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Re: ohibò

Citazione:
Messaggio originale inviato da Agora
ehhh, atisha... atisha...
dunque si può trovare qualcosa di serio anche in frasi un po' bizzarre, così come si possono trovare sciocchezze in discorsi apparentemente seri e... seriosi.
La seriosità è sintomo di chiusura mentale... ma dopo il sopore e il torpore del dire e raccontare è auspicabile il risveglio tra mille sorrisi mentre prendi un caffè (zuccherato, molto) e inciampi su un libro che parla del Buddha.
Chiudilo in un cassetto, chiudilo a chiave, potresti inciamparci di nuovo. E adesso siediti sulla spiaggia e ascolta il respiro del mare... unisci il tuo respiro al suo. Lasciati accarezzare dal sole. Quale altro amore cerchi?
Dimentica tutto, il tuo sapere incerto, le parole...
Ma quali discorsi seri!
Non esistono discorsi seri, esiste ciò che tu ritieni serio e può farti illudere, e intrappolarti nell'arroganza, e poi... chissà... forse...
Ma non perdere di vista il mare, non sottrarti al suo respiro.
Verrà la notte. Scegli una stella e sogna con lei.
E buon "risveglio".

Ciao atisha
Ciao "scioccone" d'un Giulio

y buenas vacaciones


“La seriosità è sintomo di chiusura mentale...”

La seriosità è una cosa, la serietà è un'altra cosa. Lo avevo già spiegato, Agora. Sono due cose molto diverse. Se vuoi te lo rispiego, e prendo ad esempio quello che tu hai scritto, che ne dici?

“Ma quali discorsi seri!
Non esistono discorsi seri, esiste ciò che tu ritieni serio e può farti illudere, e intrappolarti nell'arroganza, e poi... chissà... forse...”

Esiste il confronto in un forum dove è necessaria serietà e rispetto. Capito? E’ inutile che cerchi di riggirare il discorso a modo tuo, perchè i tuoi interventi sono inconcludenti e disturbatori. Se vuoi fare un discorso reale e dire qualcosa di reale sarò il primo a risponderti e dialogare con te. Ma non provare a fare il furbetto e a prendere in giro, che non serve a niente e fa solo perdere tempo. Tra l’atro, mi sembra che nessun altro qui si stia comportando in questo modo, no? Forse non ti piace quello che dico, che parlo del Karma? Forse ti dà fastidio il modo severo con cui lo espongo, forse tu credi di saperne di più, di essere meglio: allora prego, parlane tu. Sentiamo cosa hai da dire.


Ti senti figo perché parli in modo figo? Credi di non essere attaccato alla forma e alle parole?
Però mi hai insultato, Agora, ricordi?

Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 06-08-2004, 12.01.07   #60
Giulma
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x Gianfry


Appena ho un pò di tempo leggerò con molta attenzione ciò che mi hai gentilmente scritto, e cercherò di rispondere. Grazie.


x Agora


Vedi come cerca il dialogo chi vuole veramente confrontarsi in un dialogo, a prescindere da ciò che dice, che sia giusto o no, mi riferisco chiaramente a Gianfry, in questo momento, e lo cito solo come esempio. Gli ho fatto una domanda, e lui mi ha dato la sua risposta. Questo significa essere seri.


Ciao, Giulio

Ultima modifica di Giulma : 06-08-2004 alle ore 12.06.07.
Giulma is offline  

 



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