Davvero non male!

Non la mia ma la tua volontà, Padre.

"Non c'è bestia, per quanto feroce, che non provi un attimo di pietà. Pertanto, l'uomo non è una bestia".

William Shakespeare.

Mistico...finalmente Ti vedo in forma...

Effettivamente fra il racconto che hai postato tu, Atisha,
del bambino "schizoide" e quello dell'idiozia della signora coi pesci di Kant..
è davvero un quadro dell'ignoranza tutt'altro confortante!!
Ma si sa che le storielle devono cogliere nel centro per farsi sentire..!

Alla base di tutto.. inconsapevolezza allo stato brado..
nel bambino che ben rappresenta nel nocciolo l' "adulto" incapace di rapportarsi con l'altro
se non secondo il proprio sentire e nella madre chioccia che pur col proposito di "proteggere" incapace anch'essa a rapportarsi con l'altrui realtà, diversità, soffoca, uccide..

Una realtà quindi di ignoranza della Natura, in questo caso simboleggiante l' "Anima" che vivifica,
sconosciuta e costretta alle leggi della personalità individuale, limitate, ristrette, insufficienti..

Se è vero che mediamente l'affermazione di Shakespeare rispecchia in un certo senso la capacità di immedesimazione comune e d'altronde anche vero che da sola non è sufficientemente forte da trasformare questa possibile indole in un moto di rivoluzione profonda..
Può essere stimolo, scintilla ma richiede non solo d'esser stati almeno una volta "tartaruga" o "pesce" nelle medesime condizioni a rischio delle storielle ma anche d'aver incontrato abbastanza "resistenza" nel proprio essere da aver innescato una profonda esplosione interiore intraprendendo la strada completa della ricostruzione dell'essere che passa attraverso una profonda conoscenza di se stessi ed una profonda pulizia dai condizionamenti assimilati..!



Gyta

già.... .. mi pare debba andare così....

Amare è: dare la vita per il tuo nemico.



peppe

cioè.. te stesso!!



Gyta

sì..questa potrebbe essere "ideologicamente" la massima espressione dell'amore...

ma con un buon uso della ragione, mi porto a dirmi che...tale comportamento non è nella natura dell'uomo.. perchè nello stesso prevale l'istinto...l'impulso... ed ogni volta questo "impulso" è un accadere non programmabile... per cui anche in questo caso non si può parlare di "saper Amare" ...consapevolmente...

un mio pensiero...

Oh Gyta,
sei grande !
Infatti ciò che la gente chiama "amore" è un suicidio,dare la vita per il tuo nemico e cioè te stesso.
Buddha però era meno"cattivo" di me.
Lui disse un giorno al cugino Ananda:

"Sappi che,dopo tua madre e tuo padre,i tuoi più acerrimi nemici saranno i tuoi vicini di casa."

Poi,ancora più vicino,è l'Io.

La dimostrazione medico-scientifica: se cerchi su Internet la"medicina del dott.Hamer"vedrai che tutte le sue 25 cause dell'origine dei tumori si riconducono a una:l'Io.
L'io è l'assassino di se stesso.
Ma attenzione !quell'Io è sempre "legione"e cioè è un NOI:
noi fascisti,noi comunisti,noi brava gente,noi Italiani ecc.

Shalom !

Starec kantai.

è già un grande passo in avanti se si riesce ad amare qualcuno che ci ha fatto del male.......ma addirittura dare la vita..... come dice Atisha, non rientra nella natura umana