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La fede e l'illusione

di Isabella di Soragna
- Maggio 2023


Non c’è da stupirsi oggigiorno, che tutto quanto accade nel mondo, si riveli la fede in un’illusione, ben architettata, per poter assoggettare in maniera non brutale ed evidente, ma dissimulata, i propri simili. Il distintivo del potere forte anche se occultato, è approfittare del bisogno di protezione e paura della gente ignara. Più l’intelletto-mente è imperante, più la paura aumenta. Un circolo vizioso che nessuna fede o religione è mai riuscita ad estirpare.
Si inizia con le favole antiche che sono in realtà un insegnamento ben preciso per mettere in risalto buono e cattivo, vero e menzognero, potente e sottomesso ecc.  A volte il finale è tragico come Cappuccetto rosso ingannato dal lupo travestito da buona nonna, a volte romantico come La bella addormentata – dove la povera ragazza ingannata e sottomessa, sfiorando la morte! (è anche simbolico!), dopo essersi ritrovata nella natura, semplice e vera e nelle proprie radici, si riunisce e si “risveglia” all’amore sincero. Tentativi di “risvegliare” dall’infanzia in poi?
Le fedi religiose, non quelle autentiche, vissute, ma quelle manipolate da organizzazioni e personaggi ambigui, riflettono questa dualità sempre presente sin dall’inizio della creazione, il paradiso terrestre e la “tentazione-diabolica” (dualista) di “conoscere, sapere” e quindi dividere bene e male, invece di continuare ad immergersi sempre nell’infinito UNO da cui provengono.
È la nascita della mente che definisce, ma seziona ciò che le appare, e anche imprigiona.
Perché ci si attiene ad una religione?  Si aderisce a un programma dettato da visioni di un personaggio che certamente ha “visto” la Realtà, ma che in mano a qualche seguace devoto o fanatico, diventa presto, da una parte un bisogno di protezione e dall’altra un esercizio di potere.
Le religioni organizzate con milioni di seguaci, ove la devozione si esercita nei monumenti adeguati (chiese, templi, ashram), non sono le uniche ad esercitare questo fascino di “appartenenza” e sentimento di protezione. Quante volte ho scoperto (e tanti altri) i soprusi, gli inganni e le ipocrisie di queste organizzazioni. Diventano strumenti politici di potere senza limiti, dove si annegano le pecorelle smarrite in cerca di conforto: hanno ancora bisogno di quello e possiamo capirle.
Il potere si esercita soprattutto attraverso due principi: il senso di colpa o senso del peccato da espiare e la paura, sia viscerale, innata, sia quella inculcata poco alla volta dall’infanzia in poi.  La paura dell’abbandono, il rischio di morire se non si obbedisce… anche se inconscio, pervade questi ultimi avvenimenti mondiali, come nei secoli scorsi in altro modo. Una fede… pervertita diventa illusione. La mente umana, invece che servitore diventa padrone assoluto e domina il mondo e non solo i sottomessi, ma – pur sembrando assurdo – proprio quelli che sono… al potere!!
Ecco che le dottrine ecclesiastiche – dopo la paura dell’…inferno – inventano il “libero arbitrio” per dare all’uomo almeno l’illusione di essere un individuo indipendente (ego) che decide e ha il suo potere.  Non si indaga però sul fatto che né concepimento, né nascita, né altri eventi imprevisti, non dipendono da “volontà individuali”!! Lo stesso dicasi per la “predestinazione” di cui tanto si parla, karma e altre storielle per indorare la… favola! Ma come conciliare entrambe? Difficile.
Altrettanto dicasi delle organizzazioni esoterico-filosofiche di ogni tipo che hanno riunito adepti da secoli e li mantengono in una bolla mentale. Perfino quando quelli si decidono a varcare la soglia e avventurarsi nell’advaita o non-dualità. Il marchio purtroppo rimane.
Intellettualmente tutto è chiarissimo, ma dai discorsi prevale di nuovo… che cosa? La mente!! Si mescola cristianesimo dell’adolescenza, con delle filosofie esoteriche, a cui si aggiunge – sempre concettualmente! – la non-dualità e la… maya (il miraggio dell’esistenza)!! Anche quest’ultima purtroppo diventa un dogma, come per il passato le altre dottrine.  La mente non molla la presa, qualunque sia, perché alimentata dalla… paura, sempre in agguato.
Il pensiero (mente) contienecorpo-mente e… coscienza: sono tutti concetti, quindi riuniti in uno: se sei cosciente, il pacco di neuroni indottrinato che è la mente (concetto) inventa il resto. E… se non si pensa e non si è coscienti?? “Esistiamo forse?”
Ma cos’è la “coscienza”? Fino all’epoca del liceo, non sapevo che esistesse: un giorno all’ora di filosofia udii dalle labbra del professore che “In noi c’è la coscienza”. Mi colpì la frase: ma che cos’è… domandai? Non ebbi risposta, solo uno sguardo un po’ irritato. Fu la domanda che rivolsi poi anche a sacerdoti, e perfino al Dalai Lama che mi disse che… non lo sapeva. Molto più tardi rivolsi la stessa domanda a U.G. Uppaluri Gopala Krishnamurti, che con un sorriso mi disse che… “non esisteva, era solo un’apparenza, dovuta al pensiero”. Questo in un certo senso mi confortò, perché cercai di verificarlo. Ricordo alcuni suoi discorsi riuniti in un libro, dal titolo perfetto: “Il pensiero è il vostro nemico!” Lì dice tutto.
Un pensiero-concetto-nome, usato solo per designare oggetti, persone, eventi ecc. si solidifica, diventa materia a cui non si sfugge più: lo stesso per il tiranno nascosto dell’IO-EGO. Un semplice pronome, a cui s’incollano vari concetti imparati, che diventa dittatore. Se poi è attaccato al senso di essere, mantiene in vita la favola che si continua a prendere per reale. Conviene qui citare alcune frasi-chiave di U.G. (Uppaluri Gopala Krishnamurti):

- Il mondo non è un’illusione come acclamano i vedantisti puri… ma tutto quello che sperimentate in riferimento a questo centro… immaginario, è condannato ad essere un’illusione. Maya è MISURA e senza un punto di partenza, non ci può essere circonferenza. Semplice aritmetica. -

(Ormai è risaputo da scienziati seri, che il mondo non ha mai avuto origine: si potranno avere numerosi… Big Bang, creati da quali elementi già presenti? Hanno mai trovato davvero il primo?!)

- Siamo sempre nel nostro stato naturale, ma è la vostra ricerca che vi allontana… non potrete mai “conoscere” questo stato poiché tutto quello che “conoscete” è già falso in partenza. –

Avendo   ispezionato con attenzione questo materiale di ricerca della verità del mondo, delle fedi religiose e del sé, mi avvicinai all’analisi psicologica junghiana e transpersonale per trovare i punti d’incontro e non confondere tutto.  Questo mi portò allo studio dell’astrologia transpersonale, cosa che non avrei mai pensato né di iniziare né di accogliere come ricerca. Capii ben presto che ogni tema astrale era un modo di vedere in pochissimo tempo (cominciando da me stessa), tutto il quadro psicologico preciso con le proiezioni dell’individuo sul proprio ambiente e la possibilità di osservare perfino quanto sarebbe successo nel cosiddetto “tempo futuro”. Nessuna dote di pre-veggenza! Come poteva esserci in un minuto di tempo, già alla nascita, TUTTO il vissuto? Ecco che capii che tutto era già “accaduto potenzialmente” e che lo spazio-tempo era illusorio. Come tutto il resto. Le neuroscienze ora l’hanno confermato: il sistema neuronale è il “fattore di realtà”: quello che “vediamo apparentemente… là fuori” è il nostro prodotto… di vibrazioni vuote al 99% – già presente un millesimo di secondo prima dell’intervento di un ipotetico IO!  Mistici e fisici a braccetto?
La mente inoltre non poteva vedere-vivere tutto “simultaneamente”!! Era necessario introdurre (anche se falso) lo spazio e il tempo. Un ologramma che contiene già tutto al momento della nascita e prodotto da memorie parentali.  Una chiavetta USB con all’interno un intero …romanzo!
Come combinare allora la volontà di decisione propria e la predeterminazione, nell’osservazione delle scene di un film, ma volerne cambiare alcune scene, se… era già girato e in video?
Inoltre vedevo bene che sciorinare Vangeli o preghiere a memoria o testi vedantici, credendo di aver raggiunto la vetta più alta (con l’intelletto) non significava realizzare davvero la Realtà ultima e che per arrivare sulla cima, si doveva camminare e sudare. Poi anche questa considerazione svanì.
Si trattava solo di vivere un atto di presenza al momento e a “chi” si poneva domande, senza attendere nessuna risposta!
Normalmente avrei dovuto scartare il tutto come fasullo, illusorio o sogno. Ma volli verificare ancora meglio. Molte persone dedite a esercizi spirituali, a sentimenti mistici e ricerche filosofiche, erano tuttavia oppressi da …memorie che poi risultavano visibili proprio nel tema astrologico e che spesso erano vissuti come “proiezioni” su nemici o benefattori “esterni” - ma se si notavano proprio già “nel tema” com’era possibile? Presto capii che questa parte “proiettata” era semplicemente la parte inconscia dell’individuo e che molto spesso gli procurava anche enormi sofferenze. La religione, le vie spirituali, esoteriche e non, erano solo una …fuga e l’intelletto continuava a dominare la scena. Il nemico era là fuori, ma anche cambiando aspetto, lo si ritrovava in varie situazioni, con notevoli sofferenze e spesso, ricercando a fondo, veniva rivelato che l’inizio era …dall’infanzia, vissuto tramite un genitore o familiare, o da episodi vari, anche della gestazione materna, e che, nonostante la vita li avesse separati da tempo, continuavano ad “incontrarli” in altre persone o situazioni. Era come fare finalmente il “lutto”, entrare nel dolore, nella sensazione del trauma, spesso quindi inconsapevole e soppresso, perché troppo doloroso e proiettato su eventi che normalmente sarebbero stati innocui.
Ecco quindi spiegato l’atteggiamento che come un virus dimenticato, continuava a circolare, malgrado le ricerche religiose o filosofiche che si coloravano di questi stessi ingredienti dimenticati. Spesso molti individui ricorrevano a droghe o simili per ovviare al dolore sotterrato, ma senza risolvere nulla naturalmente e bloccando ancor di più il processo di… liberazione dal falso e quindi uscire dalla prigione mentale! Aggrapparsi a concetti-stampelle, divenne una scappatoia purtroppo solo apparente. Non si trattava di aver “capito” che tutto era maya o sogno irreale e ripeterlo a chi voleva sentirlo: (i “pappagalli’’ descritti da Nisargadatta Maharaj) impossibile svegliarsi se rimaneva una cantina piena di rifiuti dolorosi.
Non si trattava di fare della psicanalisi o di guarire un ego maltrattato, anzi! Si trattava di vanificare tutto quanto, verificando, accogliendo e sciogliendo i nodi “mentali” per andare davvero “oltre” in modo naturale, dis-identificandosi a corpo-mente-coscienza e non solo “intellettualmente”! Accogliendo la parte dimenticata o soppressa, si riuniva automaticamente bene-male e perché no? si ritornava al …paradiso terrestre per poi sparire nell’Assoluto Inconcepibile… che siamo sempre. OLTRE LO ZERO.
Prima si deve trasformare-buttare la zavorra, poi si può salire con l’aquilone che sfugge al bambino e vola in cielo… Poi l’aquilone sparirà nelle nuvole, tutto è diventato aria: cosa rimane?  L’Inconcepibile Realtà.

Isabella di Soragna


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