Le Antiche Vie Femminili
di Claudia Lemmi indice articoli
I 4 archetipi del femminino sacro
- Aprile 2014
- Introduzione
Il tempo si volatizza tra le nostre mani. Lascia ogni tanto qualche insegnamento che migliora o peggiora il nostro carattere, in base a quanto duro e violento il tiro mancino ha colpito la nostra faccia. Viviamo consapevoli che il tempo (con la sua illusione) scorre SEMPRE, basta guardare l'orologio per capirlo. Bene o male tutti noi siamo preparati ad affrontare la sfida che il nostro OGGI ci stà riservando.
Esistono però delle energie che tendiamo volontariamente o involontariamente a ignorare. Non c'è spazio per loro, all'interno dei nostri pensieri. Prese come siamo dal nostro quotidiano ignoriamo per periodi molto lunghi il nostro lato spirituale e intuitivo.
Il lavoro, la famiglia, le faccende domestiche e le questioni da sbrigare, rappresentano l'80% dei nostri pensieri quotidiani, spesso succede tutto questo sotto pilota automatico. Il 20% del tempo lo passiamo più o meno consapevolmente a lamentarci di qualsiasi altra cosa, spesso priva di importanza.
Concentriamoci meglio su quello che stiamo facendo, smettiamo di lamentarci di cose che tanto non possiamo cambiare nell'immediato (e tanto meno piangendoci addosso) e pensiamo al presente. Iniziamo a sperimentare la pace dell'interiorità. Ritrovando il nostro centro, scopriremo che il tempo non scorre via poi così velocemente.
Prendendo consapevolezza delle nostre priorità scopriamo che infondo qualche minuto al giorno per noi, lo riusciamo a trovare. Come sfruttare questo tempo? Iniziamo a conoscere meglio noi stesse.
Non si tratta del solito "chiodo schiaccia chiodo". Non dobbiamo trovare un buco tra i nostri pensieri per riempirlo con qualche altra riflessione che non porta assolutamente a niente. Riflettere sulla nostra natura aiuta a migliorare molti aspetti della vita. Ci focalizziamo su ciò che è realmente importante e smettiamo di avere paura, di stare in ansia, di lamentarci e di preoccuparci per cose che molto probabilmente non accadranno mai o dovranno accadere comunque. In entrambi i casi, serve a qualcosa passar male tutto il tempo che abbiamo a disposizione?
Questa lunga introduzione vorrebbe far riflettere sull'importanza dell'essenza personale. L'essere umano ha trovato nei propri simili o nelle forze divine dei modelli di eleganza, bellezza, intelligenza, forza fisica e/o spirituale da seguire con dedizione. Vogliamo assomigliare a qualcuno a tutti i costi, dimenticando la semplice ispirazione che eccellenti persone sono in grado di fornirci.
Lasciamo spazio solo all'ossessione, non ci accontentiamo di seguire una strada o un ideale, noi vogliamo essere come quella persona che ha battuto il terreno prima di noi. Pensiamo che, essendo esattamente com'era (o è) lui, noi saremo migliori.
La frenesia di voler essere qualcosa che non siamo, offusca il vero significato dell'essenza personale. Del nostro archetipo interiore. Oggi, non voglio che vi identifichiate in un nuovo e stravagante modello di "perfezione". Con la riflessione di oggi voglio aprire un set di 4 articoli che vi aiuteranno a conoscere 4 archetipi femminili che, in alcune fasi della vita, rappresentano tutte noi. Non spetta a nessuna di noi decidere quando e come incarnare l'uno o l'altro aspetto del femminino. Lo incarneremo, solo e soltanto quando la nostra energia personale si allinerà con quella del nostro archetipo.
Ognuno dei quattro archetipi femminili, la vergine, la madre, l'incantatrice e la strega, si rispecchiano in uno dei quattro volti della luna.
Ecco un breve accenno alle 4 fasi.
Come la luna crescente nel cielo, quando la donna si trova nella fase della vergine (periodo pre-ovulatorio) sperimenta la purezza e la dinamicità dei suoi anni. È ambiziosa e vive la sessualità con piacere e gioia. Proprio come la donna è nel periodo di "esuberanza positiva", la luna crescente fa gonfiare tutti i liquidi del nostro corpo e di quello della terra. Può togliere la siccità e causare inondazioni.
La luna diventa piena ed è inondata dalla pienezza della propria energia. Senza esuberanza e con la massima e naturale semplicità, si mostra per quella che è, niente di più, niente di meno. Corrisponde alla fase della madre (fase ovulatoria). La donna percepisce l'importanza di essere semplicemente se stessa, consapevole che potrà essere amata davvero solo da chi saprà accettarla totalmente.
Come ogni altra cosa, anche la "luna diventa vecchia" e ci mostra il suo lato calante. Si avvia pian piano verso l'oscurità, ritirandosi lentamente (ma non ancora del tutto) nelle proprie riflessioni saggie.
La fase dell'incantatrice corrisponde alla fase pre-mestruale. La donna percepisce il cambiamento e impara a proprie spese cosa significa vedere il corpo, la mente e lo spirito mutare. Comprende che questo cambiamento non è un male, anzi. La saggezza porta i suoi vantaggi.
E per finire, la luna nuova corrisponde alla fase della strega, il periodo delle mestruazioni. È il momento introspettivo e riflessivo. La donna prende piena coscienza delle proprie doti e dei poteri interiori. Comprende l'importanza della ciclicità della vita. Di come dopo una morte c'è sempre una nuova rinascita e una nuova trasformazione nella vergine.
Claudia Lemmi
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