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Richard Rorty

 

Richard McKay Rorty nasce nel 1931 a New York. Dai genitori, impegnati negli ambienti della sinistra americana sin dagli anni Trenta, Rorty eredita l'ispirazione politica. Nel 1949 discute la sua tesi su Whitehead e nel 1956 porta a termine il suo dottorato a Yale. Rorty è poi professore di filosofia a Princeton e di letteratura comparata alla Stanford University. Si forma negli ambienti della filosofia del linguaggio.
I filosofi della tradizione analitica e della svolta linguistica hanno per Rorty il merito di avere riformulato tutti i problemi della storia della filosofia, da Platone a Cartesio sino ai giorni nostri, cogliendo l'importanza del fattore linguistico e dimostrando che la tradizione può essere ridiscussa in presenza di una nuova chiave di lettura (o paradigma, come direbbe Kuhn).
Sin dall’inizio (The Linguistic Turn) si interessa a quella parte delle filosofia del linguaggio definita filosofia del linguaggio ordinario, per la quale i problemi filosofici non sono che problemi relativi ai significati delle parole d'uso, per un approccio nominalistico (in riferimento all'ultimo Wittgenstein). Rorty segna invece sempre più la sua distanza dall’altra parte della filosofia del linguaggio, la filosofia analitica, per la quale la risoluzione definitiva dei problemi filosofici equivale alla ricerca di un linguaggio definitivo, per un approccio realistico.
Nel 1979 esce un’opera importante della produzione di Rorty, The Philosophy and the Mirror of Nature, dove mette sotto processo la filosofia intesa come disciplina che fonda tutte le altre, la filosofia come epistemologia.
Rorty sottopone a critica l’idea che vi sia una sorta di occhio interiore, un’essenza vitrea che ci permette di connetterci a verità immateriali e immutabili che sfuggono alla percezione del nostro sistema neurale. Non disponiamo di uno specchio interiore che riflette fedelmente la realtà esterna, la natura delle cose, nemmeno se a questo specchio diamo il nome di “mente”.
In questo senso Rorty ripercorre alcune tappe cardinali della storia della filosofia soffermandosi in particolare su tre autori: DescartesLocke e Kant, pensatori che hanno tentato ancora una volta di rispondere alle vecchie domande filosofiche, nella direzione epistemologica, nella certezza della rappresentabilità della realtà esterna.
Ciò che Rorty auspica per la nuova filosofia è un confronto continuo di diverse descrizioni del mondo, utile nel tentativo di risolvere problemi concreti e contingenti. Tali versioni sono continuamente riviste e aggiornate in seguito al mutamento dei presupposti storici, sociali, ambientali entro le quali sono maturate.
Il filosofo porta il suo contributo al dialogo interdisciplinare alla pari di chiunque altro, rinunciando a ergersi a giudice della conoscenza e aprendo al dialogo con le altre discipline, per una filosofia più immaginosa e meno interessata all’oggettività.
L'individuo per Rorty è una rete di credenze, desideri e atteggiamenti enunciativi in continua riformulazione. Questa complessa rete non rimane uguale a se stessa, ma si ridefinisce di continuo grazie alle stimolazioni provenienti da nuovi incontri, libri letti e confronti con altre descrizioni del mondo.
L’idea di verità che ne esce è depotenziata. Un termine come verità può essere usato per l’accertamento intersoggettivo di un accadimento, ma non per riferirsi a qualcosa di stabilmente eccedente la nostra capacità percettiva.
Seguono, tra il 1986 ed il 1992, raccolte di saggi come: Consequences of Pragmatism, Philosophical Papers vol. 1 e 2, che vedono Rorty confrontarsi con il pensiero di Derrida, Davidson, Heidegger. La tensione al dialogo di Rorty si sposta dalla filosofia analitica a quella continentale, sino alla narrativa, come avviene in Contingency, Irony and Solidarity, del 1989.
Il linguaggio permette a ognuno di noi di ricrearsi. Come un poeta, anche l’uomo comune trova una metafora, un paradigma poetico che gli permette di descrivere diversamente gli accadimenti della sua esistenza, mutandone dunque i significati.
Più in generale e aldilà delle singole biografie, le discipline umane che seguono quest’approccio narrativo vedono dissolversi vecchie questioni legate a vecchie domande fondanti, più dimenticate che superate, a vantaggio di altre, nuove e inaspettate.
La filosofia non fa eccezione. “La filosofia non impone limiti all’uso dell’immaginazione: è un ulteriore prodotto dell’immaginazione” (Un’etica per i laici, Torino 2008). Si tratta di una nuova descrizione del mondo, basata su una chiave di lettura che però rimane personale, senza riscontri esterni a renderla vera. Una Blind Impress. La nuova figura intellettuale immaginata da Rorty è l'ironico liberale.
L’ironico liberale è consapevole della contingenza di tutte le descrizioni, anche della propria, ma è consapevole anche dell’influenza che può esercitare in virtù della sua abilità poetica. Da ciò l’importanza della privatizzazione del proprio ego creativo al fine di preporgli gli interessi collettivi. In breve, l’ironico (figura ispirata anche al modello del poeta “forte” di Harold Bloom) dispone di un potere determinato dalla sua abilità e nasce dunque l’esigenza di contenerlo per evitare un possibile esercizio della crudeltà nei confronti di coloro che non dispongono di questo potere. Per questo, attraverso la lettura di Kundera, Nabokov e Orwell, la sensibilità di Rorty comprende anche il tema della crudeltà.
Rorty pensa alla possibilità politica di un accordo intersoggettivo che, se esclude le pretese legate alla Verità oggettiva, riconosce il primato della politica sulla filosofia, nella necessità di dialogare e lavorare per una forma di convivenza migliore e più felice. Questa possibilità secondo Rorty passa ancora attraverso la forma politica di governo della democrazia, che va difesa e migliorata. Per questo l'impegno di Rorty dagli anni Novanta ha sempre più a che fare con argomenti come l'educazione e la politica.
Da segnalare il terzo volume degli scritti filosofici, Philosophical Papers Vol. 3.
Richard McKay Rorty muore l'8 giugno del 2007.

 

 

Consigliamo la lettura di

 

Rorty e l'ironia liberale di Massimo Fontana

 

Bibliografia di Richard Rorty

 

SCRITTI DI RICHARD RORTY

RORTY RICHARD, The Linguistic Turn: Recente Essay in Philosophical Method, Chicago 1967, tr. it. S. Velotti, La svolta linguistica, Milano 1994.
RORTY RICHARD, Philosophy and the Mirror of Nature, Princeton 1979, tr. it. G. Millone e R. Sallizone, La filosofia e lo specchio della natura, Milano 1986.
RORTY RICHARD, Consequences of Pragmatism, Minneapolis 1982, tr. it. F. Elefante, Conseguenze del pragmatismo, Milano 1986.
RORTY RICHARD, Di là dal realismo e dall'antirealismo: Heidegger, Fine, Davidson e Derrida, tr. it. di Maurizio Ferraris, "Aut Aut", 1987, n. 217-218, pp.101-119.
RORTY RICHARD, Prendere sul serio la filosofia (materiali sul caso Heidegger), tr. it. di Pietro Kobau, "Aut Aut", 1988, n. 226-227, pp. 133-140.
RORTY RICHARD, Rappresentazione, pratica sociale e verità, in Vattimo Gianni, Filosofia '88, Roma-Bari 1989, pp. 209-225.
RORTY RICHARD, Contingency, Irony and Solidarity, Cambridge 1989, tr. it. G. Boringhieri, La filosofia dopo la filosofia, Roma 1989.
RORTY RICHARD, Objectivity, Relativism and Truth. Philosophical Papers Vol. I, Cambridge 1991, tr. it. Massimo Marraffa, Scritti filosofici I, Roma 1994.
RORTY RICHARD, Essay on Heidegger and Others. Philosophical Papers Vol II, Cambridge 1991, tr. it. B. Agnese, Scritti filosofici II, Roma 1993.
RORTY RICHARD, Una visione pragmatista della razionalità e della differenza culturale, tr. it. di A. M. Morazzoni, "Aut Aut", 1992, n.251, pp.109-124.
RORTY RICHARD, Il progresso del pragmatista, in ECO UMBERTO, Interpretation and Overinterpretation, Cambridge 1992, tr. it. S. Cavicchioli, Interpretazione e sovrainterpretazione, Milano 1995.
RORTY RICHARD, Truth and Progress. Philosophical Papers Vol. III, Cambridge 1998, tr. it. di G. Rigamonti, Verità e progresso, Milano 2003.
RORTY RICHARD, L'essere che può venir compreso è linguaggio, "Iride", agosto 2000, 13 (30), pp. 313-322.
RORTY RICHARD, Quine. La verità non è mai un dogma, "La Stampa", 17 febbraio 2001.
RORTY RICHARD, Siamo tutti figli di un dio privato, "Reset", pubblicato su "Il Corriere della Sera", 23/01/02.
RORTY RICHARD, Il futuro della religione, Milano 2005 (tr. it. di Santiago Zabala. Dialogo tra Richard Rorty, Gianni Vattimo e Santiago Zabala).
RORTY RICHARD, À quoi bon la vérité?, Paris 2005, tr.it. di Giorgia Viano Marogna, A cosa serve la verità, Bologna 2007.
RORTY RICHARD, Un’etica per i laici, Torino 2008 (tr. it. di Elena Mortarini e prefazione di Gianni Vattimo).
RORTY RICHARD, Verità e libertà, "Transeuropa", Massa 2008 (raccolta postuma di saggi curata da Gianni Vattimo e Santiago Zabala).

 

SCRITTI SU RORTY

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BARONCELLI FLAVIO, Rorty, prima viene il dialogo, "Il Sole 24 Ore", 13 maggio 2001.
BERNI STEFANO, La post-filosofia di Richard Rorty, "Ponte 46", 1990, n.9, p.139.
BERNSTEIN J. M. , Richard Rorty Philosophical Papers, "J. Brit. Soc. Phenomenol. 23", 1992, n. 1, pp. 76-83.
CARLI EDDY, Cervelli che parlano. Il dibattito su mente, coscienza e intelligenza artificiale (intervista-colloquio con Richard Rorty), Milano 1997.
CONWAY D. W., Thus spoke Rorty. The perils of narrative self-creation, "Philosop. Lit.", 1991, n.1, pp. 103-110.
DUPRé LOUIS, Postmodernity or late modernity? Ambiguities in Richard Rorty's thought, "The Review of Metaphisics", 1993, Vol. 47, pp. 66-83.
FERRARIS MAURIZIO, Richard Rorty e la transizione dall'epistemologia all'ermeneutica, "Aut Aut", 1986, n.216, pp.123-129.
GAL OFFRE, Esse and Rorty on Metaphor. Rhetoric in Contemperare Philosophy, "J. Specul. Philos.", 1995, n. 2, pp. 125-146.
GARRISON JIM, A Strong Poet's Perspective on Rorty, "Sud. Philos. Cd", 1993 (12), n. 2-4, pp. 213-221.
GARRONI EMILIO, Narrazione e filosofia, In AA. VV., Teoria e pratica della scrittura creativa, a cura di T. De Mauro, P. Pedace e A. G. Stasi, Roma 1996 (p.133 il saggio di Petrini su Rorty).
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MADDALENA G., Richard Rorty, ovvero come un filosofo diventa umano, "T. Pres", 1989, n.106-108, pp. 29-38.
MANNO AMBROGIO GIACOMO, La dialettica decostruttiva di Richard Rorty e il suo esito agnostico, "Sapienza", o-d 2001, 54 (4), pp. 433-454.
MARCHETTI LUCA, "La proposizione una cosa singolare!" Rorty lettore di Wittgenstein, "Il cannocchiale", gennaio - aprile 2000, pp. 49-69.
MARCONI DIEGO, Hegel's Definition of Idealism, Rorty and Feyerabend, "Epistemologia", 1986 (9), pp. 95-104.
MASTROLILLI PAOLO, 2000 la fantascienza al potere (intervista a Richard Rorty), "La Stampa", 7 gennaio 2000.
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ALTRI SCRITTI SU RORTY

BAYNES K., BOHMAN J., MC CARTY TH., After Philosophy. End or Transformation?, Cambridge 1987.
BORRADORI G., Il pensiero postfilosofico. Percorsi e figure della nuova teoresi americana, Milano1988.
BORRADORI GIOVANNA, Conversazioni americane, Roma 1991.
D'AGOSTINI FRANCA, Breve storia della filosofia del Novecento. L'anomalia pragmatica, Torino 1999.
GARGANI ALDO GIORGIO, La filosofia post-analitica, in Vattimo Gianni, Filosofia '90, Roma-Bari 1991, pp. 133-157.
GARGANI ALDO GIORGIO, Il filtro creativo, Roma - Bari 1999.
GAVA GIACOMO, Cervello - mente: pensatori del XX secolo, Trieste 1994.
INVERNIZZI G., Recenti discussioni sulla storiografia filosofica in ambiente anglosassone, "Rivista di storia della filosofia", XLIV, 1989, pp. 295-310.
KUKLA REBECCA, Reading Literature After Hegel, "J. Specul. Philos.", 1988, n. 4, pp. 245-254.
MAFFETTONE SEBASTIANO, Il valore della vita. Un'interpretazione filosofica pluralista Milano, 1998.
MARCHETTI GIANCARLO, Il neopragmatismo, Firenze 1999.
PICCHIONE JOHN (a cura di), I discorsi della critica in America, Roma 1993.
RESTAINO FRANCO, La filosofia oggi. Note su alcuni recenti angloamericani, "Rivista di storia della filosofia", 1990, fascicolo I, pp. 157-176.
STELLI GIOVANNI, Note per una fenomenologia del postmoderno, "Iride", aprile 2002, 15 (35), pp. 147-152.
VATTIMO GIANNI, La fine della modernità, Milano 1985.
VATTIMO GIANNI, La verità dell'ermeneutica, in Vattimo Gianni, Filosofia '88, Roma-Bari 1989, pp. 227-249.
VATTIMO GIANNI, Introduzione a Vattimo Gianni, Filosofia '90, Roma-Bari 1991, pp. VII - XIV.
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AUTORI E TESTI TRATTATI DA RORTY

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BLOOM HAROLD, Genius: a mosaic of one hundred exemplary creative minds, 2002, tr. it. E. Banfi, R. Cantalupi, A. Crea, D. Didero, S. Galli, A. Vanoli, R. Zuppet, Il genio. Il senso dell'eccellenza attraverso le vite di cento individui non comuni, Milano 2002.
DAVIDSON DONALD, Inquiries intro Truth and Interpretation, Oxford, 1984, tr. it. E. Picardi, Verità e interpretazione, Bologna 1994.
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KUNDERA MILAN, L'ignorance, 2000, tr. it. G. Pinotti, L'ignoranza, Milano 2001.
NABOKOV VLADIMIR, Lolita, 1995, tr. it. G. Arbirio Mella, Lolita, Milano 1996.
NABOKOV VLADIMIR, Pale Fire, 1962, tr. it. F. Pece e A. Raffetto, Fuoco pallido, Milano 2002.
NIETZSCHE FRIEDRICH, Die Geburt Der Tragodie, 1876, tr. it. La nascita della tragedia, Milano 1972.
ORWELL GEORGE, Animal Farm, Londra 1945, tr. it. La fattoria degli animali, Milano 1947.
ORWELL GEORGE, 1984, Londra 1949, tr. it. 1984, Milano 1950.
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QUINE VAN ORMAN, Ontological Realtivity and Other Essay, 1969, tr. it. M.Leonelli, La relatività ontologica e altri saggi, Roma 1986.
SELLARS WILFRID, Empirism and the Philosophy of Mind (Introduction by Richard Rorty),London 1997.
VATTIMO - ROVATTI, Il pensiero debole, Milano 1983.
WITTGENSTEIN LUDWIG, Tractatus logico-philosophicus, 1922, tr. it. A. G. Conte, Tractatus logico-philosophicus, Torino1955 .
WITTGENSTEIN LUDWIG, Philosophische Untersuchungen, Oxford, 1953, tr. it. R. Piovesan e M. Trinchero, Ricerche filosofiche, Torino 1967.

 

RORTY IN RETE

AMATO ANDREA, La fine della storia narrata, la promessa della vita che si inventa, www.rescogitans.it
FUSARO DIEGO, Richard Rorty, www.filosofico.net/rorty.htm
FERRARA ALESSANDRO, La sfida del postmoderno, Dipartimento degli Studi Politici e Sociali, www.univ.trieste.it
O'KEEFFE DERMOT, Alcune questioni ideologiche ed alcune questioni metodologiche, Padova (10 dicembre 1996), www.arifs.it
PETRINI MARCO, Wittgenstein e Rorty: dalla parte della filosofia o della letteratura?,mondodomani.org/Dialegesthai, 2002.
RESTAINO FRANCO, Il contributo della filosofia statunitense al dibattito e agli sviluppi della filosofia del Novecento, www.uniroma2.it, 1990.
RORTY RICHARD, Il pensiero, conversazione senza fine, www.caffeeuropa.it , 22 marzo 2002.
RORTY RICHARD, The Decline of Redemptive Culture Truth and the Rise of a Literary Culture, Stanford, 11/02/2000, www.stanford.edu (tr. it. F. King e M. Fontana, Il declino delle verità redentive e la crescita della cultura letteraria, Vicenza, 25/07/2003.
SHUSTERMAN RICHARD, Rorty Richard, The Johns Hopkins University Press, www.press.jhu.edu
STELLI GIOVANNI, I presupposti filosofici dell'edonismo postmoderno, "Titolo", rivista scientifico-culturale d'arte contemporanea, anno x - n. 30, autunno 1999, www.artstudio.it/titolo/art.
TOKER LEONA, Liberal Ironist and the 'Gaudily Painted Savage': On Richard Rorty's Reading of Vladimir Nabokov, Nabokov Studies # 1, www.libraries.psu.edu.

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