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John Toland
John Toland nacque il 30 novembre 1670 vicino a Derry nell'Irlanda del nord, fu educato nella religione cattolica ma si convertì al Protestantesimo all'età di 16 anni. Studiò a Glasgow e Edimburgo (dove acquisì un Master of Arts nel 1690) e successivamente a Leida e Utrecht. Dopo un ciclo di lezioni a Oxford raggiunse Londra nel 1695.
Nell'anno successivo pubblicò il primo e il più famoso fra i suoi lavori Christianity not Mysterious - un esplicito attacco ai falsi culti delle immagini, paramenti, altari, processioni, rituali e al clero, tutte forme di culto che erano state aggiunte successivamente alla semplice ed originaria dottrina di Cristo. La prima edizione fu pubblicata, prudentemente, in modo anonimo. Poiché questa ottenne un successo anche legato allo scandalo provocato John Toland vide l'occasione per divenire famoso e firmò il libro, un atto che lo condannerà ai margini della società Inglese per tutto il resto della sua vita.
Il libro di Toland fu aspramente criticato, in Inghilterra si discusse di esso fra i membri del Parlamento e fra i vescovi che si sentivano oltraggiati, e in effetti, fu alla fine condannato dal Grand Juri del Middlesex. Toland si ritirò in Irlanda, ma qui lo scalpore destato dal suo libro fu ancora più grande. Nel settembre 1697 la Camera Irlandese dei Comuni ordinò che il libro fosse bruciato pubblicamente dal carnefice ufficiale e l'autore arrestato e processato dal Procuratore Generale. Come scrisse l'amico di John Locke William Molyneux "Questo povero uomo, con la sua condotta imprudente, ha sollevato contro di lui una riprovazione così universale, che il solo fatto di aver parlato con lui una sola volta può essere pericoloso".
Ritornato in Inghilterra solo e povero egli cercò di guadagnarsi da vivere trovandosi un protettore della famiglia reale o anche nobile. Egli scrisse alcune opere sostenendo il diritto della casa degli Hannover nei confronti della corona Inglese, cercò di influire sull'elettrice Sofia di Brunswick che lui sperava avrebbe ereditato il trono Inglese. A Brunswick e a Berlino tenne delle letture e fu coinvolto in dispute accademiche con il filosofo tedesco Leibniz. Quando gli fu chiesto di fare un breve riassunto delle sue opinioni nel corso di queste letture egli rispose: "il sole è mio padre, la terra mia madre, il mondo la mia patria e tutti gli uomini la mia famiglia".
Egli scrisse dei libelli politici per il Tory Robert Harleye, quando Harley perse il potere lo fece per i Whigs. Nel 1702 egli dichiarò di appartenere alla Chiesa d'Inghilterra. Ma le sue batoste politiche e il suo passato di notorio eretico facevano in modo che nessuno gli desse fiducia. Egli mai si guadagnò la fiducia dei protettori che si era cercato, e così egli passò la sua vita come venale e sottopagato scrittorucolo che viveva ai margini del potere politico.
Esisteva un comune filo conduttore nella maggior parte dei lavori di Toland, nei pamphlet in favore della libertà di parola, dei diritti civili e di un Cristianesimo illuminato. Ma tutte le volte era costretto a scrivere trattati a pagamento con idee nelle quali non credeva e per quasi tutta la vita fu costretto a nascondere le sua vere opinioni religiose. "A quali ignobili accomodamenti, espedienti e sotterfugi" egli scrisse con disarmante onestà "sono costretti gli uomini di buoni sentimenti a ricorrere, a causa della debolezza, giusto per sfuggire alla disgrazia e alla miseria". (Sullivan p44). Egli considerò la sua principale disgrazia l'essere stato" lasciato in balia dei miei propri capricci e umori, non potendo contare su patroni certi o su lavori sicuri, non avendo né proprietà né relazioni che potessero essere di aiuto. (Sullivanp44).
Nel 1718 lo ritroviamo alloggiato nella casa di un falegname a Putney, dove egli trascorse il resto della sua vita in povertà e ricoperto di debiti, rovinato dagli investimenti sbagliati nelle azioni dei Mari del Sud che crollarono nel 1720. A partire da quell'anno cominciò a soffrire di calcoli biliari e a bere pesantemente. Tutto ciò gli provocava "dolori alle gambe, vene e stomaco e una totale perdita dell'appetito. Egli morì nel 1721.
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