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Filosofia Quantistica e Spiritualità di Ulrich Warnke

FILOSOFIA QUANTISTICA e Spiritualità

La chiave per accedere ai segreti e all’essenza dell’essere. Di Ulrich Warnke
Traduzione a cura di Corrado S. Magro
In esclusiva assoluta per l'Italia, per gentile concessione dell’autore e dell’editrice Scorpio la traduzione del libro di Ulrich Warnke: Quantenphilosophie und Spiritualität.

 

 

Capitolo 3 - Dicembre 2014

Materia, energia e vuoto nel corpo umano

 

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3.5 Il paradosso quantistico di Zenone

 

Nel National Institut of Standards Technology, Boulder Colorado, (NIST), gli ioni di berillio all’interno di un contenitore furono sottoposti a onde radio ed eccitati durante 256 ms (millisecondi). A seguito di ciò il totale degli ioni erano eccitati con il cento per cento delle probabilità. Gli ioni però “si decisero”, credettero necessitare di uno stato di eccitazione più elevato nel momento in cui vennero misurati (osservati) con un raggio laser.

 

Ecco in dettaglio i risultati:

Quando gli scienziati osservarono gli ioni dopo 128 ms, quelli eccitati, secondo le aspettative, erano la metà.

Osservandoli 4 volte in intervalli regolari entro i 256 ms, gli ioni eccitati erano solo un terzo.

Osservando (naturalmente sempre al laser) 64 volte (ogni 4 ms) riscontravano pochi ioni in stato di eccitazione. Erano tutti rimasti in uno stato di quiescenza (Itano 2009).

 

Si tratta qui del paradosso di Zenone adattato alla quantistica, dimostrato e ripetuto in molteplici esperimenti: Stati quantici sotto osservazione continua, non si modificano nemmeno quando su di essi agisce o provano ad agire energie eccitanti e in risonanza. Se noi non distogliamo da loro la vista i loro livelli energetici rimangono congelati. Soltanto gli stati quantici che non vengono osservati si trasformano. L’osservazione, la misura, il riconoscerli impedisce la diffusione delle onde di probabilità. Per questo non ci sono più nuovi stati dentro un periodo di tempo definito.

Osservazione

     ➔

Stato d’inerzia

Osservazione continua

     ➔

Congelamento

Osservazione a impulsi

     ➔

Nuovi stati continui

 

Affinché il processo non resti congelato, quiescente, entra in gioco la forza del pulsare. Nell’organismo è tutto una pulsazione. In particolare, le coesioni dei composti molecolari esistono solo in un lasso di tempo limitato. La durata della loro vita è in diretta correlazione con l’energia del legame:

Valore medio dell’energia di coesione

Durata media della coesione molecolare

0,13-0,32 eV (agglomerato acqua)

10-10 a 10-12 secondi

0,9 eV

0,1 secondi

1,5 eV

1,3 anni

1,8 eV

30.000 anni

eV = elettrone Volt

 

Ogni qualvolta un legame si rompe, viene liberata l’energia precedentemente immagazzinata. Interessante in questo contesto è l’energia media del legame della sostanza ereditaria del DNA. Essa corrisponde ad una durata di vita che coincide con molta esattezza al nostro assetto arcaico interno. La costruzione dell’individuo di oggi conta un età di circa 30mila anni. Questo lo si può dedurre dal fatto che il moderno “homo sapiens” dell’Africa non si distingue dalle forme conosciute di 35-mila anni fa in Europa. L’uomo di Cro-Magnon, il primo “homo sapiens” vivente in Europa, appartiene anatomicamente all’individuo moderno ed è vecchio di 25mila anni. Le sue caratteristiche sono una fronte alta, un grosso cervello, un palato parabolico e un mento sporgente. Dai suoi discendenti sono venuti fuori gli europei di oggi.

Cristalli e alcuni tipi di pietra sono strutture molecolari a griglia il che vuol dire che in esse, atomi, ioni e molecole, si ripetono periodicamente costituendo una struttura spaziale geometrica appariscente. I componenti di tali strutture si ripresentano e interagiscono energeticamente in intervalli sempre uguali  differenziandosi così dalla materia vivente. A causa di questa osservazione continua, risonante, all’interno della griglia cristallina resta esclusa una modifica veloce come nell’organismo vivente dentro cui tutto pulsa. Destino di ogni materia è il continuo ciclo del costruire-ricostruire e così fare posto al nuovo.

Un’analogia interessante ce la fornisce l’induismo con la divina trinità Brahma, Vishnu e Shiva.

3.5 Il paradosso quantistico di Zenone

Risultato: tutto quello che noi come individui chiamiamo realtà, deve essere trasformato dalla costruzione dell’informazione con il concorso d’informazione già esistente da una energia virtuale nello spazio privo di massa (vuoto) in forza concreta. Nel nostro mondo spazio-temporale non può esistere nulla che non abbia percorso questo processo.

L’origine delle forze, delle fasi temporali e dell’informazione “senso e valore” risulta, secondo la quantistica, dalla commutazione di virtualità:

= “Oceano delle infinite possibilità”

= Sovrapposizione

= Coerenza con realtà

= Ancoraggio ad una delle possibilità

= Collasso della funzione d’onda

= Decoerenza

 

Dopodiché assumono validità le leggi della fisica classica.

Masse sempre più grandi sono sempre più soggette alla causalità e non più alla possibilità statistica, alla virtualità, e diventano quindi oggetto di trattamento della fisica classica.

Le forze che agiscono tra le masse (nuclei degli atomi, elettroni) e le molecole (coesione) hanno determinato:

  1. Spazio: coordinate tra quello su cui agisce la forza di coesione.

  2. Tempo: durata durante la quale la coesione rimane. Questa durata sta in correlazione con l’energia di coesione.

  3. Senso e valore: che deve essere interpretato dalla struttura finale affinché l’informazione possa adempiere il suo compito.

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