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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 11-01-2007, 10.31.44   #1
VanLag
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Cosa resta del mito americano?

Con la caduta del muro di Berlino si sono infranti i sogni di una generazione. Ci avevamo creduto davvero che un mondo più umano, più vivibile, fosse possibile invece abbiamo scoperto che quella minor accelerazione dello sviluppo, quella minore competitività, si traduceva in povertà e miseria.
Il mito americano tornava a rilucere incontrastato, il mondo di Hollywood, della carta patinata, e dei cow boys, rimaneva l’unico mito al quale attaccarci.

Forse il peso è stato troppo grande o forse l’invidia verso il fallimento dell’Unione Sovietica ha prevalso, ed anche l’America ha voluto auto-distruggere il suo sogno.

Oggi il presidente Americano ci dimostra che per avere l’avvallo del senato a mandare altri soldati in Iraq, basta riesumare lo spettro del terrorismo, lo spettro di Al Qaeda. Che importa se per dare maggior risalto alle nostre tesi bombardiamo un po’ di straccioni in Africa? Che importa se muiono qualche migliaio di straccioni neri? Che importa la vita umana?
Quello che conta veramente è vincere.

Il mito americano non esiste più è caduto con le due torri, o forse ancora prima con l’assassinio di Kennedy….. o forse con la guerra mondiale….. Credo che fu lì che l’America perse la sua verginità.

Il comunismo ha fallito la politica economica ed è caduto, il capitalismo americano è solo politica economica, senza più volto, senza più anima, senza più nessuna credibilità.....

Così i bambini ed i giovani del terzo millennio nascono in un terra senza sogni …destinati a diventare cittadini nevrotici o avidi cinici, senza esempi e senza storie da seguire ed anche questo spiega la caduta verticale di tutti i valori, fino a quel nichilismo pernicioso che pervade l’etere.

VanLag is offline  
Vecchio 11-01-2007, 15.52.29   #2
dany83
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Riferimento: Cosa resta del mito americano?

basterebbe seguire l'esempio di Gesù Cristo...ma tanto si sa,adesso va di moda non credere a nulla..
dany83 is offline  
Vecchio 11-01-2007, 21.44.48   #3
Lucio Musto
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Riferimento: Cosa resta del mito americano?

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Originalmente inviato da VanLag
Con la caduta del muro di Berlino si sono infranti i sogni di una generazione. Ci avevamo creduto davvero che un mondo più umano, più vivibile, fosse possibile invece abbiamo scoperto che quella minor accelerazione dello sviluppo, quella minore competitività, si traduceva in povertà e miseria.
Il mito americano tornava a rilucere incontrastato, il mondo di Hollywood, della carta patinata, e dei cow boys, rimaneva l’unico mito al quale attaccarci.

Forse il peso è stato troppo grande o forse l’invidia verso il fallimento dell’Unione Sovietica ha prevalso, ed anche l’America ha voluto auto-distruggere il suo sogno.

Oggi il presidente Americano ci dimostra che per avere l’avvallo del senato a mandare altri soldati in Iraq, basta riesumare lo spettro del terrorismo, lo spettro di Al Qaeda. Che importa se per dare maggior risalto alle nostre tesi bombardiamo un po’ di straccioni in Africa? Che importa se muiono qualche migliaio di straccioni neri? Che importa la vita umana?
Quello che conta veramente è vincere.

Il mito americano non esiste più è caduto con le due torri, o forse ancora prima con l’assassinio di Kennedy….. o forse con la guerra mondiale….. Credo che fu lì che l’America perse la sua verginità.

Il comunismo ha fallito la politica economica ed è caduto, il capitalismo americano è solo politica economica, senza più volto, senza più anima, senza più nessuna credibilità.....

Così i bambini ed i giovani del terzo millennio nascono in un terra senza sogni …destinati a diventare cittadini nevrotici o avidi cinici, senza esempi e senza storie da seguire ed anche questo spiega la caduta verticale di tutti i valori, fino a quel nichilismo pernicioso che pervade l’etere.



Saggio amico (ormai so che sei rassegnato, non ti arrabbi più, quando te lo dico)... hai perfettamente ragione.

Non quello era buono, e non questo.

Ma l'uomo migliora, piano piano, faticosamente, nel corso delle generazioni.
E piano piano, fra un fallimento ed un altro, una debacle ed una imperfezione, si avvia al traguardo.

Quello che dicono i tuoi Maestri Tibetani e quello che dice il mio Vangelo, quello che aveva capito Gandhi, e quello che praticava Teresa di Calcutta.

L'amore al fratello, incondizionato e gratuito.

Possibilmente, vissuto con gioa
Lucio Musto is offline  
Vecchio 11-01-2007, 23.02.22   #4
Patri15
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Riferimento: Cosa resta del mito americano?

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Originalmente inviato da VanLag
Con la caduta del muro di Berlino si sono infranti i sogni di una generazione. Ci avevamo creduto davvero che un mondo più umano, più vivibile, fosse possibile invece abbiamo scoperto che quella minor accelerazione dello sviluppo, quella minore competitività, si traduceva in povertà e miseria.
Il mito americano tornava a rilucere incontrastato, il mondo di Hollywood, della carta patinata, e dei cow boys, rimaneva l’unico mito al quale attaccarci.

Forse il peso è stato troppo grande o forse l’invidia verso il fallimento dell’Unione Sovietica ha prevalso, ed anche l’America ha voluto auto-distruggere il suo sogno.

Oggi il presidente Americano ci dimostra che per avere l’avvallo del senato a mandare altri soldati in Iraq, basta riesumare lo spettro del terrorismo, lo spettro di Al Qaeda. Che importa se per dare maggior risalto alle nostre tesi bombardiamo un po’ di straccioni in Africa? Che importa se muiono qualche migliaio di straccioni neri? Che importa la vita umana?
Quello che conta veramente è vincere.

Il mito americano non esiste più è caduto con le due torri, o forse ancora prima con l’assassinio di Kennedy….. o forse con la guerra mondiale….. Credo che fu lì che l’America perse la sua verginità.

Il comunismo ha fallito la politica economica ed è caduto, il capitalismo americano è solo politica economica, senza più volto, senza più anima, senza più nessuna credibilità.....

Così i bambini ed i giovani del terzo millennio nascono in un terra senza sogni …destinati a diventare cittadini nevrotici o avidi cinici, senza esempi e senza storie da seguire ed anche questo spiega la caduta verticale di tutti i valori, fino a quel nichilismo pernicioso che pervade l’etere.

Un altro grande sogno crollato, l'America.

"Quando la generazione del '68 lanciò la sua sfida, l'America era già un modo di vivere... E non sto parlando di blue jeans o di chewing gum, cioè dell'America che dominava l'Europa come modello di civiltà dei consumi: sto parlando ancora di quel mito maturato negli anni Quaranta, che, in qualche modo funzionava ancora in sottofondo.

Certo per quei giovani l'America come Potere era il nemico, il gendarme del mondo, l'avversario da battere in Vietnam come in America Latina... Ma se l'America era nemico come governo e come modello di società capitalistica, c'era un atteggiamento di riscoperta e di recupero nei confronti dell'America come popolo, come melting pot di razze in rivolta... Non ponevano alcuna differenza sostanziale tra Kennedy e Nixon, ma si identificavano col campus di Berkeley, con Angela Davis, con Joan Baez e Bob Dylan prima maniera.(Umberto Eco "L'immagine americana in Italia e l'immagine italiana in America" 1980).
---------------------------------
A Firenze, qualche giorno prima del crollo delle torri, Harold Pinter tenne questo discorso:

<<Gli Stati Uniti - dalla fine della seconda guerra mondiale in poi- hanno adottato un'eccellente strategia, a volte perfino furbesca.

Sono riusciti a manipolare incessantemente, sistematicamente, spietatamente e con fredda determinazione il potere mondiale travestendosi da dispensatori del bene universale. Ma ora possiamo dire che gli Usa sono finalmente usciti allo scoperto.

Il sorriso è sempre quello (tutti i presidenti degli Stati Uniti hanno sempre dei magnifici sorrisi), ma l'atteggiamento di oggi è sicuramente più esplicito e più manifesto di quanto non sia ma stato.
Il governo Bush, come sappiamo tutti, ha scartato l'accordo di Kioto, si è rifiutato di firmare la legge che regola il commercio di armi leggere, ha preso le distanze dal Trattato per la non proliferazione dei missili balistici, dal Trattato per la messa al bando totale della armi nucleari e dalla Convenzione per le armi biologiche... Gli Usa si sono rifiutati anche di riconoscere la Corte internazionale di Giustizia...

Arroganti, sprezzanti e indifferenti alle leggi internazionali, manipolano e al contempo rinnegano le nazioni Unite - sono il potere più pericoloso che il mondo abbia mai conosciuto- un autentico "stato farabutto" con un potere militare ed economico di dimensioni colossali.>>
Patri15 is offline  
Vecchio 11-01-2007, 23.51.47   #5
VanLag
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Riferimento: Cosa resta del mito americano?

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Originalmente inviato da Rudello
Saggio amico (ormai so che sei rassegnato, non ti arrabbi più, quando te lo dico)... hai perfettamente ragione.
L’accetto perché so che stai proiettando su me una tua qualità…. La saggezza che indichi è la tua ….
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Originalmente inviato da Rudello
Ma l'uomo migliora, piano piano, faticosamente, nel corso delle generazioni.
E piano piano, fra un fallimento ed un altro, una debacle ed una imperfezione, si avvia al traguardo.
Vorrei tanto che fosse come tu dici ma ho paura che l’uomo abbia preso una brutta strada.
Citazione:
Originalmente inviato da Rudello
L'amore al fratello, incondizionato e gratuito.
Per fare germogliare quell’amore occorre un’umiltà che non abbiamo più… Occorre il coraggio di vedere il male dentro di noi, cosa dolorosa ed è più facile stimarci perfetti e vedere il male negli altri.


Ho paura che la definizione degli americani di Patri15

Citazione:
Originalmente inviato da Patri15
Arroganti, sprezzanti e indifferenti alle leggi internazionali, manipolano e al contempo rinnegano le nazioni Unite - sono il potere più pericoloso che il mondo abbia mai conosciuto- un autentico "stato farabutto" con un potere militare ed economico di dimensioni colossali.>>
sia trasferibile dall’americano in primis all’occidentale in genere e lascio fuori gli altri rossi, gialli e verdi…. perché amo sperare che il loro humus culturale li abbia resi un po’ meno “arroganti, sprezzanti e indifferenti”. Amo sperare perché in fondo come dice Aurora sono un sognatore….

VanLag is offline  
Vecchio 12-01-2007, 00.06.27   #6
bomber
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Riferimento: Cosa resta del mito americano?

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Originalmente inviato da VanLag
Con la caduta del muro di Berlino si sono infranti i sogni di una generazione. Ci avevamo creduto davvero che un mondo più umano, più vivibile, fosse possibile invece abbiamo scoperto che quella minor accelerazione dello sviluppo, quella minore competitività, si traduceva in povertà e miseria.
Il mito americano tornava a rilucere incontrastato, il mondo di Hollywood, della carta patinata, e dei cow boys, rimaneva l’unico mito al quale attaccarci.

Forse il peso è stato troppo grande o forse l’invidia verso il fallimento dell’Unione Sovietica ha prevalso, ed anche l’America ha voluto auto-distruggere il suo sogno.

Oggi il presidente Americano ci dimostra che per avere l’avvallo del senato a mandare altri soldati in Iraq, basta riesumare lo spettro del terrorismo, lo spettro di Al Qaeda. Che importa se per dare maggior risalto alle nostre tesi bombardiamo un po’ di straccioni in Africa? Che importa se muiono qualche migliaio di straccioni neri? Che importa la vita umana?
Quello che conta veramente è vincere.

Il mito americano non esiste più è caduto con le due torri, o forse ancora prima con l’assassinio di Kennedy….. o forse con la guerra mondiale….. Credo che fu lì che l’America perse la sua verginità.

Il comunismo ha fallito la politica economica ed è caduto, il capitalismo americano è solo politica economica, senza più volto, senza più anima, senza più nessuna credibilità.....

Così i bambini ed i giovani del terzo millennio nascono in un terra senza sogni …destinati a diventare cittadini nevrotici o avidi cinici, senza esempi e senza storie da seguire ed anche questo spiega la caduta verticale di tutti i valori, fino a quel nichilismo pernicioso che pervade l’etere.




il mito americano esiste ancora ... esisterà finche qualcuno crederà in esso ...
che idealmente sia caduto o che per noi non esiste più non cancella milioni di persone che guardando all'america vedono un sogno di liebrta e giustizia ...
il mito cadrà solo quando tutti si sveglieranno e vedranno cosa è realmente l'america ....
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Vecchio 12-01-2007, 00.38.42   #7
Lucio Musto
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Riferimento: Cosa resta del mito americano?

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Originalmente inviato da bomber
il mito americano esiste ancora ... esisterà finche qualcuno crederà in esso ...
che idealmente sia caduto o che per noi non esiste più non cancella milioni di persone che guardando all'america vedono un sogno di liebrta e giustizia ...
il mito cadrà solo quando tutti si sveglieranno e vedranno cosa è realmente l'america ....



Probabilmente hai ragione, ma in tutto. Ed è preoccupante.

I miti, uno ad uno stanno cadendo tutti. Quello americano è uno degli ultimi.
Quando inevitabilmente cadrà.... ma siamo sicuri che gli uomini possano vivere senza miti?

In effetti il mito non è che che un limite, avvicinabile ma irraggiungibile... inutile, se non nell'indicarci la direzione nella quale spingere!

Mi sa che già oggi siamo abbastanza sbandatelli!..., forse è prudente sperare che resista, il mito americano, finché non ne avremo trovato un altro (credibile) che sia migliore!
Lucio Musto is offline  
Vecchio 13-01-2007, 00.33.51   #8
Spaceboy
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Riferimento: Cosa resta del mito americano?

Cosa resta del mito americano?

Resta molto, un paese che funziona, che offre opportunità in vari settori, ricerca, università, innovazioni, economia sempre in attivo, leader in moltissimi settori, anche artistici, un paese dinamico, fiero, pragmatico e liberale.

Oggi è guidato da un presidente scellerato, ma l'anima degli Usa e il suo mito sopravviveranno anche a Lui...

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Vecchio 14-01-2007, 20.13.30   #9
bomber
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Riferimento: Cosa resta del mito americano?

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Cosa resta del mito americano?

Resta molto, un paese che funziona, che offre opportunità in vari settori, ricerca, università, innovazioni, economia sempre in attivo, leader in moltissimi settori, anche artistici, un paese dinamico, fiero, pragmatico e liberale.

Oggi è guidato da un presidente scellerato, ma l'anima degli Usa e il suo mito sopravviveranno anche a Lui...




Direi che nel affermanre che Funziona bisognerebbe dire ....
Funziona se sei .....
Ricco, hai una famiglia ricca, hai soldi, hai un buon lavoro ecc...
altrimenti per chì non possiede questi se direi che in certi campi funziona proprio ma proprio male ...
Non posso pensare che un paese in cui fai un incidente e arriva l'ambulanza ti lascino li perche no hai l'assicurazione sanitaria ... non penso che si chiami funzionare questo ....
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Vecchio 15-01-2007, 07.19.29   #10
Spaceboy
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Originalmente inviato da bomber
Direi che nel affermanre che Funziona bisognerebbe dire ....
Funziona se sei .....
Ricco, hai una famiglia ricca, hai soldi, hai un buon lavoro ecc...
altrimenti per chì non possiede questi se direi che in certi campi funziona proprio ma proprio male ...
Non posso pensare che un paese in cui fai un incidente e arriva l'ambulanza ti lascino li perche no hai l'assicurazione sanitaria ... non penso che si chiami funzionare questo ....

E' un paese che funziona, dove tutti pagano le tasse e dove non ci si deve difendere dallo stato ma lo stato lavora per agevolare la vita al cittadino.

Le pecche ci sono, ovvio, ma pensi davvero che se un uomo viene investito da un'auto e non è assicurato, lo si lasci morire per strada?
Non scherziamo.
A fronte di 80000 persone che non hanno copertura sanitaria, il resto della popolazione ha servizi sanitari d'eccellenza, senza ticket nè liste d'attesa.

In Italia è cronaca di questi giorni; abbiamo un servizio sanitario con molte ombre, soprattutto al sud, addirittura ospedali chiusi dai NAS, liste d'attesa lunghissime anche per patologie gravi e ticket salati.
Lavoro in un grosso ospedale del nord e ti assicuro che l'utenza che viene dal sud è molta e ne sentiamo di cotte e di crude.

Spaceboy is offline  

 



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