Il governo da il suo assenso all'ampliamento della base americana dell'aeroporto Dal Molin, ove confluiranno un altro migliaio circa di militari americani, malgrado Prodi avesse dato ai Verdi ed a Rifondazione assicurazioni di senso opposto. Da un lato, questa cosa mi fa pensare che nei rapporti con Bush & company nulla sia cambiato, destra o sinistra, continuiamo ad essere uno stato a sovranità limitata, e poco conta la giustificazione di Prodi secondo cui c'era la necessità di rispettare accordi internazionali preesistenti. Dall'altro lato, è probabile che Prodi abbia voluto evitare una forte opposizione in Parlamento. In entrambi i casi, la convinzione che in Italia non abbiamo una classe politica di spessore aumenta.

Io la vedo così:
Rispetto agli Stati Uniti siamo sicuramente deboli, non possiamo permetterci di fare troppi sgarbi.
Secondo me la scelta è quella giusta, almeno da un punto di vista più realistico, ovviamente l'altra faccia della medaglia mette in luce come i nostri politicanti non abbiano la spina dorsale per prendere decisioni scomode.
Comodo, al contrario, è criticare quando non si è in primissima linea, parlo di verdi & co.. Per dirla con un mio amico, sono tutti gay con i sederi degli altri.

In attesa che l'Europa diventi qualcosa di più di un'entità di ectoplasma.

Credo che il governo avrebbe dovuto tenere in debito conto i cittadini di Vicenza, sfavorevoli all'ampliamento della base per una serie di motivi, legati all'ordine ed alla sicurezza. Intanto dopo il parere favorevole di Prodi, in America siamo passati da poco affidabili a popolo amico...nel giro di poche ore! Sono perplessa!

Siamo marionette nelle mani di americani "esportatori" di democrazia con bombe e morte.

Da soli siamo deboli ma con l'Europa siamo un popolo democratico.

Non siamo una colonia di nessuno, ma se andiamo avanti di questo passo fra non molto saremo colonia a tutti gli effetti e sotto tutti i punti di vista.

Nostradamus scrisse che la colomba si sarebbe trasformata in falco predatore.

Sta avvenendo.

I portatori di pace e giustizia si stanno trasformando in predoni e guerrafondai.

35.000 morti nel 2006 in Iraq non dicono niente?

Penso che quei 35.000 morti avrebbero preferito la dittatura a due metri di terra sulle loro teste.

La democrazia noi la stiamo sbriciolando giorno dopo giorno.

Perplimiti pure, ma credo che i cttadini di Vicenza non siano affatto contrari a tale ampliamento.
Da quelle parti, la gente bada al sodo, si lavora come in Giappone, si pensa come in Germania e ci si esprime come in Irlanda: senza troppi girotondi e gazzarre, se non il sabato sera e per gioco.
Gli americani, che fessi non sono, la base non l'hanno posta a Vicenza per caso.
Credo che un referendum locale sarebbe stato un autogoal pazzesco per Prodi e compagni di merende.
Quanto all'affidabilità italiana, lasciamo perdere.
Il teatrino presentato alla "piazza" internazionale, è degno della più spettacolare tradizione di questo Paese.
Voltagabbana ad ogni cambio di vento, mostriamo, come sempre, l'inconsistenza di un midollo nazionale: incapaci di tener fede ad una promessa, a meno che non ci convenga proprio farlo.
Ma come pensi che ci consideri un qualsiasi cittadino australiano, canadese, statunitense, britannico o tedesco?
Come pensi che consideri un capo di governo che, a fronte di una promessa di Stato, già fatta, cincischia tra i "Sì, però", "Comunque, forse", "Vabbè, comunque" etc. etc..?
Presso qualsiasi popolo dotato di schiena una promessa è un debito d'onore, e non la si mette in discussione se cambia il governo.
Un capo di stato ha il dovere morale di farla rispettare, anche se essa non corrisponde alle proprie intenzioni, senza "se" e senza "ma".

Si fa e basta, senza discussioni.

ma noi e' da ormai sessant'anni che siamo la loro colonia..comunque a proposito delle ultime vicende-portatori di pace e giustizia-ce' da annoverare anche la somalia..http://www.disinformazione.it/alqaedan_esiste.htm

conosco vicenza.ci lavoro, saltuariamente, da anni.conosco, ovviamente le persone di vicenza, che come è giusto che sia, hanno idee divergenti.
perdonatemi se stratifico il ragionamento, ma credo valga la pena:
i cittadini: come ben sapete, contano come il due di picche, a meno che non si comportino come black block e di spacchino in 4 la città, fermino i treni e le autostrade non verranno tenuti in considerazione
la politica locale: fungibile a malapena a se stessa, giustifica i proprio voti ululando anatemi pro o contro. conta meno dell'opinione pubblica.
la politca nazionale: tristissimo, squallidissimo comportamento della sinistra, non ha il midollo di dire "si, dobbiamo soggiacere a regole più grandi di noi", ma si inventano che la decisione era mezza presa dal governo di prima.
immorale, incente, inaccettabile.
ci sono regole di politica internazionale che zittiscono tutti i governi,o si accettano o sono mazzate.ridicolo che molti elettori non lo notino.scusate il pragmatismo, ma non mi sono trattenuto.
la politica internazionale:scelta logica, discutibile sotto il profilo di ingerenza, ma ragionevole.una base nel sud europa la vorrebbe chiunque.
scenario globale:il crollo del regime sovietico ha spianato la strada alle minkiate a stelle e strisce, c'è quasi da sperare che la cina sia una forza di contrapposizione abbastanza energica da dare filo da torcere agli usa, ma sarà difficile, i cinesi, diversamente dai russi, sono più scaltri.
l'EU, fa una figura meschina, inutile, l'europarlamento produce 10mila cartelle al giorno e 3 decisioni all'anno.è ovvio, che gli stati uniti approfittino.

e come dicevano quegli anziani disillusi..
..si stava meglio quando si stava peggio..

Questo è un tuo parere, ma di certo non è quello delle persone che sono scese in piazza a manifestare contro il si di Prodi all'ampliamento della base, né tanto meno coinciderà con quello di ristoratori e baristi che si vedono il locale sfasciato da questi ragazzi americani spesso troppo esuberanti, oppure da chi viene picchiato da un gruppetto di militari per aver osato fare una segnalazione con i fari dell'auto. Per quanto riguarda il referendum, Prodi ha dato il suo assenso all'ampliamento, lasciando di fatto all'amministrazione locale il compito ultimo di decidere in un senso o nell'altro, e a quanto pare hanno deciso per il si senza consultare i cittadini. Il referendum è una forma democratica che consente all'elettore di effettuare la scelta che ritiene migliore per lui, ma evidentemente il cittadino conta solo nel periodo elettorale. Aggiungo che non è affatto consequenziale che le promesse fatte dal precedente governo in ambito internazionale, debbano essere accettate tacitamente dall'attuale governo, Spagna docet. In ogni caso, credo che Prodi non abbia fatto una bella figura a promettere che non avrebbe acconsentito ad un ampliamento della base militare americana, per poi rimangiarsi tutto.
Non è con l'essere servili che si guadagna in credibilità.

Ma l'Onorevole d'Alema, non aveva detto (Ballarò) che era un "problema interno del comune di Vicenza"?

Possibile che i pezzi da 90 del nostro parlamento non sappiano mai che pesci pigliare e su quali ragnatele arrampicarsi?

Ma che cosa stai farneticando.....che cosa vuol dire che noi siamo più deboli degli stati uniti.....allora facciamo che dargli tutto il nostro territorio e facciamoli prendere le decisioni interne italiane a loro!!!!
Noi non siamo più deboli di loro ma al nostro interno esiste gente poco nazionalista e priva di carattere confronto a loro...questo si!!!

Ci sentiamo inferiori e il problema dell'italia continuerà sempre se non cambiamo atteggiamento verso gli americani....dobbiamo smetterla di pensare che gli dobbiamo ancora qualcosa riguardo la questione della liberazione nel 1945.....dobbiamo avere più fiducia di noi stessi e gestire come vogliamo il NOSTRO territorio che i nostri avi hanno difeso fino all'ultimo sangue!!!!