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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 08-08-2007, 20.26.30   #11
klee
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Riferimento: Il Comportamento Dei Nostri Amici Animali

In casa mia abita una gatta di nome Daia..è molto osservatrice..è affezionata a me,ma,non lo fa notare..quando la chiamo senza direttamente "chiamarla"..mi "sente"
e si gira..quando sono triste si avvicina e si mette sopra alle mie spalle.Quando
c'è tensione in casa è agitata..e graffia.

Quando l'accarezzo percepisco qualcosa di grande nei miei confronti..

E' simile al dare e avere..
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Vecchio 17-08-2007, 12.14.05   #12
z4nz4r0
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Il potere delle parole

menzogne al nostro servizio

Citazione:
Originalmente inviato da katerpillar
Ad essere sinceri sono più di settemila anni che gli uomini addestrano animali senza ritenerli degli schiavi, come invece lo erano gli uomini veri. Pensiamo ai cavalli, che in Arabia sembra siano stati utilizzati già da settemila anni, pensiamo ai cammelli, ai drometari, agli elefanti, ai falchi e per utimo ai cani ecc.


Certo, ovvio, un uomo che vive solo per servirne un altro che si cura solo della sua efficienza lavorativa è uno schiavo, e un uomo in gabbia è prigioniero. Invece un cavallo è solo un cavallo (oppure un mezzo di trasporto) e un volatile in gabbia è solo un uccello (o un soprammobile); quando si tratta di animali non conviene usare parole infelici… “Gli animali sono solo macchine” (Cartesio).
Gli umani “ritengono” ciò che fa loro comodo …ma, finchè possono, gli altri animali scappano.
(I cercopitechi, piccole scimmie, hanno tre differenti segnali di allarme per avvertire i propri compagni della presenza di un predatore particolare: un segnale per le aquile, uno per i pitoni e un altro per i leopardi e gli umani)

Ps: in realtà non ho capito perché mi stai parlando delle radici storiche dello sfruttamento; ma va benissimo, così posso impegnarmi nell’arduo compito di estirparle.

Citazione:
Pensa a quanto differente sarebbe la nostra vita senza l'aiuto del mondo animale; ma se è vero che ci ha dato tanto, è anche vero che gli abbiamo dato tanto in fatto d'amore di rispetto e di cure.

Raramente l’uomo sviluppa rapporti simbiotici con le altre specie, ed anche questi pochi casi sono quasi sempre imposti con la forza.
Infatti le altre specie non offrono alcun servizio alla specie homo, ma quello che all’uomo non viene regalato questi se lo prende.
Sulla qualità dei “vantaggi” ottenuti con la forza mi riservo parecchi dubbi.

Quanto all’amore, il rispetto e le cure, queste sono concessioni che l’homo opportunista riserva esclusivamente agli animali detti “d’affezione”; molti dei quali, per altro, non esistono nello stato selvatico perché derivati da selezione artificiale (come quelli “d’allevamento”), e quindi non sono adatti ad emanciparsi e sopravvivere indipendentemente.

Citazione:
La tua mi sembra una esagerazione assolutistica, che somiglia molto alla definizione che mi appioppa un mio amico vegetariano che, quando mi vede mangiare della carne mi chiama assassino.

Che sia assolutamente disonesto approfittare de i più deboli, e sia tanto più disonesto quanto meno essi sono capaci di difendersi? E’ questo che chiami “esagerazione assolutistica”?
E la “sacralità della vita (umana)”, il fatto che la vita dell’homo sia considerata incommensurabile a quella di tutti gli altri animali (ma da chi? …uh che coincidenza…), che le altre vite siano così a buon mercato e facilmente spendibili per il più futile interesse umano? Questo fatto come lo chiami? Religione?

Citazione:
Un giorno gli ho guardato i piedi e, vedendo che portava delle scarpe in pelle, gli ho detto: grazie a questo assassino se tu puoi usare il cuoio della vacca per farti delle scarpe. Lui ha blaterato qualcosa ma senza molta convinzione.
Scommetto che sei anche tu vegetariano.....O no???

Il tuo amico potrebbe averle acquistate prima di essersi deciso.
Quanto a me, che ho già deciso da tempo, vivo e lascio vivere. Evito i prodotti della sofferenza animale e ciò non mi limita affatto; direi che, al contrario, libera la mia mente dall’ostentazione di superiorità e gli altri animali dal modo in cui quella “diventa solida”.
Quando si presenta l’occasione cerco anche di svelare la slealtà che si rannicchia in tanta gente …per rendergli la vita difficile, e possibilmente estinguerla.

Citazione:
Il grande Leonardo da Vinci una volta affermò: L'uomo sarà diventato uomo quando per il maltrattamento di un animale, come pena, ci sarà il carcere.

La legge l'hanno fatta da un pezzo.....ma di quest'uomo non se ne vede l'ombra. Dunque rilassati z4nz4r0 e continuiamo a far lavorare e collaborare gli animali insieme all'uomo, e vediamo se saranno prima loro a somigliare a noi saremo noi a somigliare a loro.

La legge di cui parli è applicata solo agli animali “d’affezione” e in un modo ancora più blando dei sentimenti che l’homo medio riserva a chiunque non conosca.
Ora scaricati e guarda questo video che mostra quella grande parte di “collaborazione” che il genere umano eclissa a se stesso perché non ne va fiero.

Vi prego di riflettere con serietà.
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Vecchio 17-08-2007, 15.41.36   #13
maxim
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Citazione:
Originalmente inviato da z4nz4r0

Quando si presenta l’occasione cerco anche di svelare la slealtà che si rannicchia in tanta gente …per rendergli la vita difficile, e possibilmente estinguerla.

Vi prego di riflettere con serietà.

Ho riflettuto seriamente e sono arrivato alla conclusione che per il momento le elucubrazioni fantanimalesche dalle quali trae origine l'"opera di disturbo" ai danni della vita degli umani "sleali" (leggasi tutti coloro che hanno abitudini alimentari diverse dal disturbatore), hanno sortito, in alcuni, l'effetto di renderla invece molto più divertente.
Peraltro dubito che lo studio approfondito della memetica sia in grado di risolvere i problemi basilari di taluni animalisti che a volte non sono assolutamente in grado di distinguere un pollo da una nutria, una nutria da una cicogna ed una cicogna da un'araba fenice (che non è affatto commestibile ).

Il rispetto nei confronti di un animale deriva dalla conoscenza dell'animale stesso perchè è impensabile convivere con esso se non se ne conoscono le peculirità come del resto è impossibile non conviverci affatto. Chi è costretto a vivere per molta parte della sua vita (specialmente in tenera età) lontano dagli animali sviluppa un carattere burbero, acido, poco incline a gustarsi i sapori semplici che una vita a contatto con la natura è in grado di offrirci...altrimenti, si potrebbe anche correre il rischio di finire con la pretesa di sentirsi dei cavalieri templari di una lealtà che impone di rendere la vita difficile a coloro che non la pensano allo stesso modo...di annientarli, di vederli estinti!

E' indiscutibile come il rapporto uomo-animale sia a compimento per una corretta sfera emotiva della persona e per una più approfondita conoscenza dell'animale-uomo. Non può amare il suo simile colui che non ama gli animali ma per amare è necessario dapprima conoscere!

maxim is offline  
Vecchio 17-08-2007, 16.58.37   #14
Patri15
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Citazione:
Originalmente inviato da maxim
...............
Il rispetto nei confronti di un animale deriva dalla conoscenza dell'animale stesso perchè è impensabile convivere con esso se non se ne conoscono le peculirità come del resto è impossibile non conviverci affatto. Chi è costretto a vivere per molta parte della sua vita (specialmente in tenera età) lontano dagli animali sviluppa un carattere burbero, acido, poco incline a gustarsi i sapori semplici che una vita a contatto con la natura è in grado di offrirci...altrimenti, si potrebbe anche correre il rischio di finire con la pretesa di sentirsi dei cavalieri templari di una lealtà che impone di rendere la vita difficile a coloro che non la pensano allo stesso modo...di annientarli, di vederli estinti!

E' indiscutibile come il rapporto uomo-animale sia a compimento per una corretta sfera emotiva della persona e per una più approfondita conoscenza dell'animale-uomo. Non può amare il suo simile colui che non ama gli animali ma per amare è necessario dapprima conoscere!

Bellissimo! Quoto tutto lo scritto di Maxim: mi considero animalista, sono vegetariana, firmo le petizioni contro le violenze inaudite cui l'Uomo sottopone questi poveri esseri, ma so bene che il medesimo Uomo sa torturare il proprio simile.

Per amare è necessaria la conoscenza, così come per rispettare - questo vale per gli uomini fra di loro e nel rapporto uomo-animale.

Il resto l'ha già scritto -molto meglio di quanto farei io - il mio amico/non-amico Maxim.

Il problema è che non riesco a credere che tutti i cacciatori siano come lui.
Sono tuttora convinta che una discreta maggioranza vada a caccia per senso di avventura, per un tiro al bersaglio senza conoscere il bersaglio ...
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Vecchio 17-08-2007, 21.39.59   #15
z4nz4r0
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trabocchetti

Citazione:
Originalmente inviato da Jimbo*
Citazione:
Originalmente inviato da z4nz4r0
Quando si presenta l’occasione cerco anche di svelare la slealtà che si rannicchia in tanta gente …per rendergli la vita difficile, e possibilmente estinguerla.

Vi prego di riflettere con serietà.

la pretesa di sentirsi dei cavalieri templari di una lealtà che impone di rendere la vita difficile a coloro che non la pensano allo stesso modo...di annientarli, di vederli estinti!

Interessante notare il modo in cui certa gente tende ad interpretare inconsciamente una frase; la mia frase era posta in maniera profondamente ambigua, nell’attesa che la slealtà tradisse se stessa. (Mi piace pensare che emerga un’ammissione inconsapevole).
Intendevo (ed intendo) estinguere e rendere la vita difficile alla “slealtà” (ok, era “renderle”, non “rendergli”).
Sembra che questa gente sia così tanto avvinghiata alla propria slealtà che finisce nell’identificarsi con essa!
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Vecchio 18-08-2007, 13.47.07   #16
katerpillar
Ogni tanto siate gentili.
 
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z4nz4r0
Citazione:
Il tuo amico potrebbe averle acquistate prima di essersi deciso.
Quanto a me, che ho già deciso da tempo, vivo e lascio vivere. Evito i prodotti della sofferenza animale e ciò non mi limita affatto; direi che, al contrario, libera la mia mente dall’ostentazione di superiorità e gli altri animali dal modo in cui quella “diventa solida”.
Quando si presenta l’occasione cerco anche di svelare la slealtà che si rannicchia in tanta gente …per rendergli la vita difficile, e possibilmente estinguerla.
katerpillar

Il mio amico ha 65 anni, è un attore di teatro e sono 30 anni che è vegetariano (mangia solo derivati come: uova, latte, formaggi ecc.), per cui troppe scarpe di pelle di mucca, di capretto, di cinghiale, serpente e coccodrillo si è comprato in tutti questi anni.

Questo, tanto per significare che le interpretazioni che diamo ad un problema sono infinite, come infinite sono le menti umane, e la tua è una delle tante interpretazioni che, in futuro, potrebbe essere ribaltata.

Era inevitabile che questo mondo scegliesse il più democratico ed umile "relativismo", al presuntuoso e spocchioso "assolutismo": in rispetto per tutta l'umanità e non solo per gli animali che, tra l'altro, continuano a mangiarsi tra di loro senza darti minimamente ascolto.
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Vecchio 18-08-2007, 23.07.31   #17
z4nz4r0
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Uno smacco alla "cultura"

(…popolare)

Citazione:
Originalmente inviato da katerpillar
...

Dunque, data l’evidente indisposizione di alcuna gente a certi riguardi, risponderò con una analisi del sopraccitato, per rimediare ai danni dell’incomprensione.

Dovrebbe essere chiaro che il mio discorso non riguarda nessuna persona in particolare, ma essenzialmente un modo di vivere più curante ed accurato.*
Non vedo come sia giustificata l’insistente citazione de “l’amico di katerpillar”.

Non ho capito quale sarebbe secondo il katerpillar, la mia “interpretazione che, in futuro, potrebbe essere ribaltata”. In altre parole vorrei sapere come egli riesca a leggermi nel pensiero (non ho neanche esibito interpretazioni, mi sono limitato ad esporre dei fatti alla vostra attenzione).

Stimando le parole “relativismo” e “assolutismo” nell’ultimo pezzo dell’autore citato, ho il forte sospetto che egli neanche sappia di cosa stia ciarlando, spinto solo dal desiderio di fare affondare la mia obiezione appioppandogli un termine oneroso.

Arrivando al clou, che è l’ultima frase, lì si nasconde la riconferma di una religiosa presunzione: l’assunto che non solo la vita, ma anche i più capricciosi interessi dell’homo siano sacri (“dignità umana”) e incommensurabili a quelli degli individui di ogni altra specie.
Dov’è questa presunzione in quella frase? (Direte voi).
Ebbene la presunzione sta nel considerare come “mancanza di rispetto” all’umanità una critica all’indiscriminato consumismo; reputando quello che è un piccolo smacco all’umana tradizione come un’offesa, più intensa dei crudeli effetti provocati da questo consumismo.
Consumismo di cui ogni consumatore è responsabile, in modo maggiore o minore (a seconda delle “sue abitudini”, più o meno lecite), e i cui effetti sono patiti solo in parte infinitesima dagli abitanti umani dei paesi industrializzati (perlopiù problemi ambientali come l’inquinamento), in parte lievemente maggiore dagli abitanti umani dei paesi sottosviluppati (ai quali vengono sottratte risorse ambientali come il petrolio) e patiti pesantemente dagli individui direttamente sfruttati (chiunque essi siano e in qualunque tempo e luogo).

E’ nondimeno imbarazzante il fatto che alcuni individui di quello che si è autodefinito il genere più avanzato (in senso evoluzionistico), prendano come esempio comportamentale quello degli animali che “continuano a mangiarsi tra di loro senza darti minimamente ascolto” (e che tra l’altro, nella maggior parte dei casi, non potrebbero vivere altrimenti).


*Lo so che non è nel tema del thread iniziale, ma dopo tutto siamo in cultura e società. E non mi avete certo negato lo spunto.

z4nz4r0 is offline  
Vecchio 19-08-2007, 11.33.37   #18
maxim
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Citazione:
Originalmente inviato da z4nz4r0
(…popolare)


Dovrebbe essere chiaro che il mio discorso non riguarda nessuna persona in particolare, ma essenzialmente un modo di vivere più curante ed accurato.*

E' apprezzabile il tuo sforzo di insegnarci un modo di vivere più curante ed accurato, ma pensavo...
...se proviamo ad attenerci al titolo della presente discussione sapresti descrivere il comportamento di qualche animale che non riguardi solo gli ultimi suoi attimi di respiro?...sapessi a volte come sanno vivere in modo più accurato di noi, non curanti di insegnare la cura ai loro simili...

maxim is offline  
Vecchio 19-08-2007, 22.10.14   #19
katerpillar
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z4nz4r0
Citazione:
Dovrebbe essere chiaro che il mio discorso non riguarda nessuna persona in particolare, ma essenzialmente un modo di vivere più curante ed accurato.
Non vedo come sia giustificata l’insistente citazione de “l’amico di katerpillar”.
katerpillar

Ti ringrazio per avermi concesso la tua amicizia, che accetto con simpatia, ma il thread adatto per l'estate e nel periodo di ferie era per alleggerire i pensieri complicati di un anno proficuo ma stancante, pertanto, parlare dei nostri amici animali era un modo come un altro per ritrovarci in comitiva e darci quelle manate d'amicizia per ogni loro gesto "eccezionale", pertanto mi associo all'invito di maxim per continuare a narrare le loro gesta, lasciando gli argomenti più approfonditi per settembre, quando potremo sciorinare e spaziare la nostra cultura, per chi ce là, in qualsiasi campo e non solo quello del mondo animale.

Per il momento ti invio un caro saluto e un buon proseguimento di vacanza, mentre vado a raccontare le avventure di una bassotta di nome fosca.

FOSCA.

Se ce un cane che mostra di avere un grado di parentela con le alte sfere della razze e ne è consapevole, questo è il bassotto. Su richiesta dei miei bambini ne comprai una che aveva due o tre mesi, chiamandola Fosca, perchè quello era il nome sul calendario nel giorno dell'acquisto.

La crescemmo con tutte le cure del caso, e mano a mano che diventava sempre più autonoma incominciò ad assumere un aspetto davvero buffo, perchè si guardava intorno come se tutto le dasse fastidio, guardando gli altri animali con uno sguardo di sufficienza: dall'alto in basso.

Un giorno mia moglie, che era uscita per fare la spesa e gettare la spazzatura nei secchioni predisposti, ritorna indietro con la spazzatura perché vicino ai secchioni vi posteggiava un cane lupo randagio di taglia grossa, che non permetteva a nessuno di avvicinarsi, perché aveva stabilito il suo territorio laddove vi era il "suo" mangiare.

Il giorno appresso mia moglie prese tutta la spazzatura accumulata nei due giorni e ritornò ai secchioni con la speranza che il cane lupo se ne fosse andato: ma niente da fare, lui stava sempre al suo posto e non faceva avvicinare nessuno, tante che qualcuno pensò di chiamare i vigili urbani; ma poiché quel giorno mia moglie era uscita portando con se fosca, la stessa guardava la situazione come per comprendere quello che accadeva e il perché di tante donne attorno a quei secchioni.

Ad un certo punto, per disattenzione di mia moglie, Fosca gli sfuggi di mano avventandosi contro il cane lupo mordendogli le zampe, perché più di li non arrivava, e una volta messolo in fuga, ululante di dolore, torno ubbidiente verso mia moglie che la chiamava impaurita, più che mai, per quello che gli sarebbe potuto accadere.

Le persone che avevano assistito alla lotta e alla fuga del prepotente si misero a ridere per la disparità di grandezza e batterono le mani a Fosca.
Da quel giorno tutto l'isolato la salutava ogni volta che l'incontravano, e lei, dall'alto del suo modo di guardare, in cuor suo sapeva il perché di quello sguardo un pò snob che si portava dietro. Infatti deve aver pensato: bassoti ci si nasce, mica ci si diventa.
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Vecchio 20-08-2007, 19.19.08   #20
z4nz4r0
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Citazione:
sapresti descrivere il comportamento di qualche animale


Sì, certo. Ora vi racconto brevemente di come si comportano alcuni miei amici animali, che lo Scimmione Nudo (per dirla con Desmond?? Morris) ha rinchiuso in capannoni fetidi, allo scopo di farli ingrassare per poi trasformarli in bistecchine, scarpe, saponette.
Dunque: Il mio amico maiale (chiamiamolo pure Timmy) sta sempre fermo, pur avendo ben quattro arti chiaramente adibiti alla deambulazione. Ogni tanto fa Sgrunt, e quando viene bastonato fa Gnhiiiiiiiiiih!
Poi c’è il mio amico vitello (lui si chiama Frank). Anche lui sta sempre fermo, da quando è nato. (d’altra parte, neppure riesce a reggersi sulle zampe..) E’ molto importante che Frank stia fermo, e soprattutto che non assuma ferro perché sennò la sua carne rischia di rassodarsi, invece deve restare bianca e tenera, così lo Scimmione Nudo è felice.
Poi c’è la mia amica gallina, le voglio molto bene. Si chiama Cindy .. (no lo dico perché i nomi sono importanti.. uno se non sa il nome è un casino, se non conosce non può amare e via discorrendo..) ..orbene: indovinate un po’ che cosa fa Cindy dalla mattina alla sera? Fa le uova. E per questo ovviamente non c’è bisogno di muovere le zampe o sbatacchiare le ali. Forse Cindy le aprirebbe anche, le ali, per stiracchiarsi un po’, se potesse. Ma tanto non può, perché non c’è bisogno.
Poi c’è Lolita, la mia amica mucca. E’ la figlia di Lola (non quella che corre..). Lolita sta principalmente ferma pure lei. Ogni tanto degli affari meccanici le spremono le zinne, così lo Scimmione Nudo può imbottirsi di panna montata, se vuole. Poi, quando Lolita diventerà meno produttiva, si farà un viaggetto sopra un camion pieno di altre mie amiche mucche per arrivare in un posto nel quale la trasformeranno in bistecchine.

Devo ammettere che il comportamento di Timmy, Frank, Cindy e Lolita non è affatto interessante dal punto di vista zoologico, dato che è terribilmente noioso. Ma anche se non fanno nulla di straordinario, rimangono nei miei pensieri. Non li amo, né li adoro, beninteso. Non si può neanche dire che io nutra per loro un particolare affetto. Ma non per questo li escludo dalla mia considerazione.

Ora non parlerò dello Scimmione Nudo, animale provvisto di grande ingegno, dal comportamento molto variegato, e dotato di un linguaggio talmente articolato che spesso non sa neanche quel che dice.
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