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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 04-02-2008, 01.28.08   #1
nevealsole
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Genitori si nasce o si diventa?

Affronto un argomento per me di grande attualità, ed al tempo stesso di grande difficoltà: la genitorialità oggi.
Ne parlo da profana, non avendo figli.
Ne parlo da figlia, più che da madre.
In altro post avevo espresso l’idea che fosse necessario, oggi, pensare di istituire corsi che insegnassero ai futuri genitori ad essere genitori.
Certo è un pensiero difficile, è difficile perché storicamente si ritiene che ad essere genitori si impara sul campo.
Tuttavia, in questo paese in cui la formazione – per ragioni reali o prettamente economiche, non saprei – è divenuta un imperativo categorico, trovo che forse si dovrebbe incominciare a parlare dell’importanza di formare i genitori.
Tutto questo, dal mio punto di vista, non ha niente a che fare con l’amore.
L’amore, nel mio ragionamento, è parificabile al talento.
Il talento a fare i genitori o lo si ha o non lo si ha: se lo si ha, la tecnica può venire in soccorso; se non lo si ha, la tecnica può venire in soccorso.
Esattamente come per la danza: talento e tecnica.
Col talento ci si nasce, la tecnica si impara.
Mi sono chiesta spesso quale influenza abbia nel nostro modo di crescere e vedere i bambini, la presenza centrale di un Dio-Bambino nella nostra formazione.
Il bambino viene venerato, sempre – salvo forse nei fatti non esserlo mai – e viene difeso sempre – salvo renderlo incapace di difendersi.
Il/La bambino/a rimane tale per molti, spesso troppi, anni.
Capita, forse, che anche nel momento in cui si diventa genitori quella maturità (intesa come consapevolezza) non sia totale, e porti a sbagliare.
Spesso a sbagliare in nome dell’amore che per i figli si dice di avere.
Si è detto spesso, ad esempio, di come i figli siano strumenti di ricatto nelle crisi della coppia, strumenti di scambio alle volte.
E se smettessimo di dare per scontato che queste cose siano chiare? Se si cominciasse ad insegnare ad i genitori – fin da quando i bimbi sono piccoli – che esistono delle tecniche di educazione che devono essere rispettate? Che, ad esempio, strumentalizzare un figlio, ancor prima di ferire l’ex coniuge, ferisce il figlio?
Uno dei miei telefilm preferiti, molti anni fa, era “I Robinson”.
Famiglia ideale, un sacco di figli da gestire, una grande complicità di coppia con realizzazione professionale di entrambi.
Ricordo che ogni volta che uno dei figli, nel tentativo di “raggirare” il genitore più tenero, gli/le chiedeva qualcosa, l’interpellato rispondeva – prima di sì o no – che doveva parlarne con l’altro, ed avrebbero deciso insieme.
La mia esperienza di vita, come figlia, mi ha fatto comprendere quanto tutto questo sia importante: perché non ci può essere educazione dove c’è conflitto sulle scelte da prendere.
E nel conflitto, semplicemente, i figli accrescono la loro diseducazione.
Capita che mi trovi dinanzi a figli adolescenti di coppie separate che alternativamente passano dalla casa del padre a quella della madre, non in virtù della nuova legge sull’affido condiviso, ma semplicemente in virtù di situazioni di comodo dettate dai divieti estemporanei.
Il genitore che consente di più, è il prescelto. Non appena il genitore in questione inizia a dettare alcune regole basilari educative e di convivenza, ecco che il figlio accampa una scusa e si sposta nuovamente verso l’altro, nel tentativo di aggirare i divieti.
Il mio esempio riguarda gli adolescenti, momento critico in cui è ben più difficile recuperare delle linee educative chiare.
Diversamente sarebbe se fin dall’infanzia si sensibilizzassero tutti i genitori circa le tecniche educative necessarie, non dando per scontato che esse siano innate in ciascuno di noi.
Certo è difficile, i bambini, come gli animali, apprendono per prima cosa attraverso l’imitazione.
Niente possono mille parole giuste, a fronte di un comportamento concreto sbagliato.
Ascoltavo un medico veramente in gamba, che si occupa di disagio giovanile, raccontare di come aveva personalmente assistito ad una scena di ordinaria diseducazione stradale: un papà che per la fretta di portare il bimbo a scuola aveva preso un bel divieto d’accesso e successivamente parcheggiato in divieto di sosta.
Potrà quel padre pretendere da parte del figlio divenuto adolescente il rispetto delle regole stradali? Io temo che non potrà.
Si può insegnare che il fumo fa male reggendo una sigaretta? Si può dire di bere con moderazione versandosi un altro bicchiere? Si può negare l’acquisto di un motorino perché “costa troppo”, a bordo di un BMW nuovo fiammante?
I comportamenti sbagliati dei genitori, che esistono, a mio avviso sono spesso dovuti più all’ignoranza che alla malafede.
Per questo sono convinta che educare ad educare dovrebbe avere un ruolo centrale nella nostra società.
Spesso la pigrizia di un no mai pronunciato, così come la frettolosità di un divieto non motivato, hanno conseguenze tragiche quando non si può più tornare indietro.
L’eccessivo zelo nello spianare la strada può generare l’incapacità di prendere le redini della propria esistenza.
C’è un programma tv molto carino, anzi due, pur nei limiti del format televisivo “spicciolo”, vanno in onda su La7 al martedì.
Il primo è “S.O.S. Tata”, il secondo “Adolescenti: istruzioni per l’uso”.
Io devo dire ho imparato cose interessanti, specie sul corretto modo di comunicare con i figli.
Mi piacerebbe qualche vostro commento, o esperienza.

La mia domanda è: sareste favorevoli o contrari alla formazione "tecnica", attraverso corsi e cose simili, dei neo-genitori?
nevealsole is offline  
Vecchio 04-02-2008, 11.15.15   #2
chlobbygarl
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Riferimento: Genitori si nasce o si diventa?

Premetto, Nevealsole, che ho due figli piccoli (7 e 5) e che le tue domande me le sono poste e me le pongo già da un pò di tempo.Domande per molti dovute e semplici che però discriminano la vita di ognuno a seconda delle risposte che ottengono.

Molti dicono che la genitorialità sarebbe istintuale, portando a motivazione Darwin:se non avessimo avuto l'istinto non ci saremmo evoluti.La risposta è facile, ci siamo evoluti in 200.000 anni NON certo nonostante il fatto che quell'istinto mancasse, ma in ragione del suo essere istinto e solo istinto.Mi spiego.Noi siamo animali e dunque dotati di istinto, ma di più, siamo il prodotto centimillenario di annessi culturali.Ci siamo evoluti fino a 'persone' in un tempo così lungo, o così breve cambiando l'ottica, proprio perchè il passaggio dall'input istintuale alla fissazione genetico/culturale necessita di tempi lunghissimi.E riguarda i caratteri della sopravvivenza biologica (qui si apre un baratro, dov'è oggi la distinzione tra culturale e biologico?Chi e dove fissa il confine?).

Noi abbiamo ad esempio l'istinto alla salvezza fisica (il c.d. istinto di 'sopravvivenza') perchè lo abbiamo esercitato per 200.000 anni mentre non possiamo avere i caratteri istintuali e genetici del genitore 'moderno', intendendo con ciò non l'essere mamma alla moda, ma l'azione 'culturale' del crescere ed educare un figlio nelle varie declinazioni da essa assunte in epoche 'moderna' e contemporanea (rimando alle due periodizzazioni storiche).

Quindi l'essere buoni genitori o meno è questione che riguarda le 'nozioni' culturali apprese.Questo prescindendo da quanto di negativo ed ereditario, quindi di genetico, le neuroscienze riconoscono già ad oggi, dunque certi caratteri psichici devianti che configurano già in partenza la probabilità di NON essere un buon genitore.

ma chi si autocertifica come dotato di istinto genitoriale in realtà sigilla
la sua (in)fallibilità di uomo inteso come mediazione ed elaborazione culturale.

l'istinto ti spinge a nutrire tuo figlio, eventualmente (nel senso di NON sempre)
a rispondere al suo (simbolico) grido/richiamo di aiuto, non a farlo in un modo invece che in un altro.Questo è già cultura, educazione, imitazione e molte altre cose.

sono insomma convinto che teoricamente i corsi per diventare genitore possano servire.

anche se ci sono alcuni ma.

se infatti abbiamo visto come la genitorialità non sia, per ciò che serve a noi, istintuale, è anche vero che le nozioni apprese culturalmente non sono modificabili ipso facto da un 'corso', per quanto ben fatto.I cattivi comportamenti culturalmente appresi negli ultimi 500 anni, spesso diversi a seconda dell'etica del momento, ma sempre NON rintracciabili nel genoma, resistono cmq in modo molto forte nell'arco dell'intera vita grazie al meccanismo dell'imprintig, quello sì genetico, che permette loro di fissarsi a livello psichico e comportamentale quali che essi siano.

In questo senso sono un pò perplesso sulla possibilità di 'diventare' già da adulti buoni genitori, così come lo sarei rispetto al diventare 'buoni amici' o 'buoni mariti'.

ragionando un attimo per paradosso, vediamo infatti che il corso per 'buoni mariti' o 'buoni compagni' (vale anche al femminile...) non esiste (la terapia di coppia è altra cosa, non è più 'preventiva').La società evidentemente può prescindere dal preparare specificamente a essere buoni compagni/e ma non al diventare buoni genitori.

Sul carattere di NON imprescindibilità dell'essere partner funzionali e NON disfunzionali si potrebbe discutere a lungo, sul carattere di NON istintualità
siamo come prima d'accordo, ma allora perchè esistono i corsi per genitore e non quelli per riuscire a formare coppie affiatate?Entrambi gli aspetti riguardano più in generale la vita sociale, il saper riconoscere l'altro come altro da sè, con tutto quanto ciò comporta, sia esso 'altro' un figlio, il marito o un amico.

Non vorrei cioè che per negare l'istintualità del genitore e provare a insegnargli un metodo per crescere i figli si discriminasse sotto sotto e più o meno inconsciamente l'essere genitore dall'essere partner solo sulla base di quella negata istintualità!

concludo, l'essere padri e madri è un aspetto particolare dell'essere persone a tutto tondo.Certo, voler provare a modificare il proprio habitus
o renderlo adeguato alla nascita e crescita di un figlio è già un attestato di umiltà e volontà di 'migliorare', che dice molto in senso positivo della struttura psichica di chi lo sente come opportuno.

la questione per cui magari varrebbe la pena aprire un altro thread è
quale educazione all'alterità/essere degli altri potremmo auspicare per guidare le persone allo sviluppo pieno di una propria peculiarità vissuta come complementarietà sociale.Io da tempo dico che la psicologia educativa dovrebbe comparire come materia d'insegnamento già alle scuole elementari e non soltanto come presupposto curriculare delle insegnanti.
chlobbygarl is offline  
Vecchio 04-02-2008, 14.24.13   #3
nexus6
like nonsoche in rain...
 
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Riferimento: Genitori si nasce o si diventa?

Sarò breve e parlo con l’esperienza di figlio: non sarei contrario alla formazione “tecnica” dei genitori, qualche dritta è sempre utile per tutti i motivi che hai spiegato e che sono pure miei, anche se ciò mi pone degli interrogativi inquietanti sul chi si debba assumere l’onere di far da genitore a dei genitori... psicologo, psicoanalista, gente comune, altri genitori? Penso che viviamo in un mondo di persone ipnotizzate, ognuno con il proprio personale livello di allucinazione, che non aspettano altro che il nuovo guru che sia pronto ad insegnarli come fare a fare una certa cosa, in questo caso il genitore che è il mestiere più difficile dell’universo (anche tra gli extraterresti vi saranno genitori... no?). Il pericolo che avverto è dunque ancora una volta massificazione, omologazione a valori considerati “morali”, etici o giusti... chi decide quali questi siano e debbano essere in un mondo multicolore ed in perenne mutazione?

Vedi, credo che invece di imparare a fare i genitori, sia forse più utile e fondamentale imparare ai genitori ad essere delle persone, con propria coscienza critica, con peculiare animo libero e creativo, aiutarli affinché scoprano da sé chi sono, quale è il loro ruolo nel mondo, da sé analizzino la sofferenza, il dolore e le confusioni insegnate dalla passata generazioni di genitori, che ormai i loro danni li hanno belli che fatti. Ecco, io aiuterei i genitori odierni a capire quale è il vero e profondo significato di questi danni e ferite ben presenti in loro, così che trasmetteranno naturalmente ai propri figli, senza applicare con ansia dei consigli che magari nemmeno comprendono sul serio, una maggiore consapevolezza di loro stessi e della loro dimensione nelle cose.

nexus6 is offline  
Vecchio 04-02-2008, 14.33.16   #4
espert37
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Riferimento: Genitori si nasce o si diventa?

Carissima Nevealsole,quello che tu proponi è un argomento,non importante,ma importantissimo e le tue sono sante parole,al punto che se tutte le espressioni son tue,cioè di una non mamma ti meriti un complimento grande.
Ciò che tu proponi, anche se non può sembrare,sta alla base dell'evoluzione della nostra intera società. Purtroppo oggi il mestiere di genitore è passato in secondo ordine e sta scendendo sempre più in basso, ridotto così, in primo luogo da questa società consumistica nella quale siamo immersi fino al collo. i motivi di questo decadimento sono vari,ma il più drastico è stato la distruzione della famiglia,sminuendo sino all'eccesso i veri ed importantissimi ruoli naturali dei genitori; il magnifico ed importantissimo ruolo della madre come mamma,moglie e regina conduttrice del nucleo famigliare e di conseguenza il ruolo del padre quale coadiuvatore nell'educazione dei figli nonchè esempio importantissimo di maturazione nozionale di vita.
Genitori,cara Neve,ci si diventa,in seguito a quell'importantissimo (Purtroppo oggi divenuto blandissimo) contratto morale e BEN PONDERATO che una coppia stipula nel momento che decide di formare la famiglia con il reciproco accordo di procreare al fine naturale e sacrosanto di continuare la specie.
Io e mia moglie siamo educatori di tre figli: di 43,42,e 38 anni, i quali oltre che figli sono sempre stati, come lo sono attualmente, nostri grandi amici. Quello che vado ora a raccontarti, è confortato dalla mia esperienza di genitore.
Il primo figlio,Mauro ci è arrivato quando io avevo 27 anni e mia moglie 24,in un periodo di condizioni economiche discrete,tralascio di raccontare tutti fattori psicologici di felicità,di preoccupazione,ma sopratutto di responsabilità che ci assalirono,altrimenti mi allungo troppo. Comunque il fatto di essere genitori noi l'abbiamo tenuto sempre in primo piano,era per noi la cosa più importante,al di sopra del lavoro e di qualsiasi altra cosa.Siccome in quel periodo lavoravo con l'E.N.I. ed ero sempre in trasferta, e vivevamo sempre in alberghi o pensioni dovendoci spostare quasi ogni mese,per cui ci dovevamo arrangiare in tutto senza l'aiuto di mamme o suocere, allora io per aver un po' di nozioni circa l'allevamento di un neonato comperai un manuale scritto da un certo Dott.Spoch, un noto pediatra statunitense, e da qui appresi i modi più elementari di come comportarci ed in oltre che il neonato oltre alle qualità genetiche trasmesse dai genitori,forma il suo carattere iniziando dal terzo mese della gestazione sino al compimento del primo anno di vita,dopo di che il bimbo lo si potrà educare, ma molto difficilmente riplasmare il carattere già con le sue basi fondamentali.( Mi sono accorto che devo arrivare ad una conclusione,altrimenti rischio di rompere le scatole ) Comunque, abbiamo educato questo figlio sulle basi dei consigli di questo pediatra, ma,cosa importantissima, sempre in comune accordo tra noi genitori. Per il secondo,abbiamo dovuto adottare un sistema completamente differente per il solo motivo che aveva un fratellino maggiore,e con il terzo ancora altro metodo.Non preoccupatrti,ora finisco.) In ultima analisi mi sento di poter ammettere che non esiste laurea che possa superare il mestiere di genitore,e specialmente di mamma,che se fatto con passione e ed interesse è quello che ti dà le maggiori soddisfazioni di questo mondo. Ancora un consiglio poi ho finito: ritengo importantissimo responsabilizzare i figli già dai primi attimi di vita e sopratutto, non con le parole ma con gli esempi.Potrà sembrare dura,ma credimi;molto appagante.e producente.
I nostri figli sposati ci hanno regalato 7 nipotini,ebbene per questi ora ci risulta molto,ma molto più difficile.
Scusami se mi sono dilungato un pò troppo. Ciao espert 37
espert37 is offline  
Vecchio 04-02-2008, 17.40.27   #5
nevealsole
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Grazie a tutti voi per gli interventi...

... che ho trovato decisamente interessanti.
Non avevo pensato a qualcosa di formativo in senso più ampio, ad essere persone complete prima ancora che genitori tecnicamente preparati.
In effetti i problemi comunicativi con i figli spesso nascondono semplicemente problemi irrisolti nei genitori, magari dal tempo in cui erano figli.
Certo il tiro si alza di molto, diviene ancora più difficile trovare delle basi comuni dalle quali partire.
La mia impressione è che siano assai poche le persone disponibili a lavorare su se stesse, mettendosi in discussione quando serve (io per prima che su talune cose faccio assai fatica).
Circa il problema del chi dovrebbero essere gli educatori, non sarebbe male una scelta trasversale tra appartenenti alle varie categorie (psicologi, educatori ma anche genitori o nonni, che raccontano i propri percorsi, un po' come ha fatto Expert con noi), magari in alternanza tra di loro.

nevealsole is offline  
Vecchio 04-02-2008, 18.22.55   #6
falbala48
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Riferimento: Genitori si nasce o si diventa?

Ciao neve,
vediamo un po’ se ci ritroviamo, ti parlo da madre come avrai letto in altri post , ho due figli uno di 25 e uno di 20 . Ci sono cose nella vita per cui va bene un corso di formazione, altre per cui non ci sono corsi che reggono, tu o chiunque riesce a parlare di educazione dei sentimenti d’amore? li puoi vivere, li puoi far crescere, li puoi soffocare, ignorare, sublimare etc…..ma mai potrai educarli con i figli è un po’ la stessa cosa, non ci sarà corso di formazione che ti insegni a fare il genitore e se esiste, io non lo so , stai più che sicura che è un bluff, tu puoi imparare a cambiare un pannolino, ad usare correttamente il biberon, a dargli la pappa senza farlo affogare, a vestirlo etc….. ma nessuno potrà insegnarti mai ad addormentarlo, a cullarlo, a seguire ,dove per seguire intendo assecondarlo nella sua crescita e nelle sue necessità, che non sono omologabili od uguali per tutti. Non esiste un talento naturale, esiste oserei dire l’istinto materno che o si ha o non s’impara da nessuna parte. Io sarei piuttosto d’accordo alla proiezione di un film dove le future aspiranti madri vedano cosa significa crescere un figlio, su quello sì sarei d’accordo. Iniziamo dal periodo di gestazione quante di noi sanno a cosa si va incontro? Pur nelle gravidanze migliori ci sono mille difficoltà, la nausea, le smagliature, il prurito , l’ombelico che tira in maniera atroce, il non potersi girare nel letto, la pipì sempre in pizzo, l’affanno, l’acido, la paura di come sarà, di cosa succederà, la gravidanza a rischio che ti costringe a stare per mesi a letto, chiaramente sono tutti aspetti di una gravidanza, ma per fortuna non tutti si manifestano, allora si fanno i corsi pre parto dove ti spiegano cosa fare, cme respirare, etc…. ma in realtà cosa succede? La pratica è una cosa la teoria un’altra, arriva il fatidico momento tu hai fatto il corso, ma perché non riesci a calmare il dolore con la respirazione? Perché quella a fianco a te urla? Etc…..ecco con un figlio è la stessa cosa ,tu sai cos’è un bambino, tu sai cosa dovresti fare ma in pratica non funziona così. Per la fine ti quoto totalmente , bisogna educare a diventare genitori adulti responsabili. Personalmente sono convinta che un genitore come la fa la sbaglia, ma chi è perfetto? Quale genitore non ha mai sbagliato convinto di essere nel giusto? Questo perché siamo persone, con le nostre debolezze, complessi, fissazioni, proiezioni e soprattutto retaggio dei nostri genitori. Ci vuole una grande capacità di autoanalisi, do spirito obiettivo di osservazione per riuscire non dico a non sbagliare ma sbagliare il meno possibile, queste cose io le ho imparate nel tempo, ho imparato a rispettare i miei figli come persone, individui, con le loro diversità, aspirazioni, che manco a dirlo erano lontano anni luce dalle mie. Ho sempre cercato di dialogare con loro , Il mio ruolo genitoriale è cresciuto insieme a loro…soltanto adesso che sono grandi siamo amici.
Buona serata
falbala48 is offline  
Vecchio 04-02-2008, 21.30.13   #7
espert37
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Riferimento: Genitori si nasce o si diventa?

Carissima Neve,e carissima Falbala48. Condivido con voi la necessità,e l'efficacia di istituire dei corsi per genitori, nonostente già ne esistano. Secondo il mio modesto parere però un corso d'insegnamento per genitori,per potersi chiamare tale,dovrebbe come minimo essere impostato sotto l'egida di uno psicologo,coadiuvato da genitori maturi.Ma tutto ciò risulterà completamente inutile,dico inutile,se la donna non opterà di tornare a realizzarsi in ambito alla famiglia,come mamma,moglie e regina,riuscendo a sfuggire alla schiavitù del consumismo, ed all'illusione di libertà essendosi fatta convincere ed innocentemente strumentalizzare dal furbissimo capitalismo con il lavoro un tempo dedito all'uomo. Quanto sarebbe intelligente ed auspicabile,un movimento femminile con il fine di far avere una giusta retribuzione al marito atta a far vivere decorosamente la famigia,senza farsi così facilmente imbrogliare inducendo tutte ad abbandonare ai quattro venti i propri figli,o ancor peggio,relegarli in uno dei tanti modernissimi asili nido, fabbriche inconsapevoli di giovani ignari e privi di indirizzi concreti o interessi per il futuro,poco responsabili e spesse volte facili prede del malcostume sociale. Secondo il mio parere la presenza,della moglie e della mamma nell'ambito famigliare è di vitale importanza. in assenza di ciò,penso che sia estrmamente difficile poter parlare di giusto ruolo di Genitori.
A mio avviso,tanto L'uomo come la donna hanno ricevuto un importante ruolo dalla natura,anzi, il ruolo della donna è molto più importante ed essenziale di quello dell'uomo,e colui che tenta,(Per qualsiasi motivo)di alterare questo sistema armonioso, è senz'altro in errore,e purtroppo,come è già un dato di fatto, ne subisce le conseguenze. Le rispettabilissime donne in carriera dovrebbero a priori saper fare le loro scelte.

Carissime, vi ho detta la mia,vi prego per questo,non me ne vogliate.
Tanto amichevolmente un caro saluto. espert37
espert37 is offline  
Vecchio 05-02-2008, 01.06.47   #8
bomber
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Riferimento: Genitori si nasce o si diventa?

Nel senso generico della parola genitori si diventa, basta che un uomo si unisca con una donna e trak eccoci due genitori belli che fatti di un futuro bambino/a.
Il termine invece di genitori come educatori e ben diverso, allora li non si ricopre un ruolo biologico e basta, ma si va oltre.
Infatti si è in tal senso genitori quando si attua con il figlio un rapporto affettivo, sociale, morale e psicologico.
In tal senso questo secondo termine riveste una complessità ben più ampia e articolata con diverse sfaccetture con comportamenti e scelte differenziate nel tempo e nello spazio. insomma tutt'altra storia.
Per cui vero che servono delle abilitià innate come l'affettività, un buon concetto di emotività e diverse caratteristiche sociali e psicologiche.
Di certo però fare il genitore consiste anche nell'essere aperti e nell'acquistare nuove propietà personali e conoscenze di diverso genere.
Tanto per dire, un buon genitore di adolescente, deve riscire a crare un contatto con il figlio attraverso anche ad un linguaggio appropiato. che almeno che il genitore non sia anch'esso adolescente o poco più grande(cosa assai difficile) deve imparare perchè i linguaggi adolescenziali tendon a cambiare ad una certa velocità.
Insomma per un 50% biosogna esserci protati per un altro 50% bisogna imparare ....
bomber is offline  
Vecchio 05-02-2008, 08.50.46   #9
Frasesia
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Riferimento: Genitori si nasce o si diventa?

Ragazzi, ho letto nell'Home page del Sito l'argomento e non posso fare a meno di dire la mia.... però è da un pò che non riesco più a seguire questo forum anche se molto interessante, io vi pregherei, di inserire non poemi ma risposte .. concetti, senza passi di narrativa....non ho potuto leggere tutto, ma vi dico che secondo me è ovvio che genitori si diventa....tutti i giorni e si diventa in funzione dei propri figli......

in base al figlio, tu sarai un padre o una madre diversa....perchè amare è dare non ricevere quindi sarai tu a dovere dare sostegno educazione consigli affetto in base alle necessità del figlio.....

ma allora è da chiedersi il perchè di genitori sbagliati?....Ovvio! Perchè a loro volta non sono stati degli ottimi figli.....è tutta una catena e allora per questi ... ben vengano i corsi... ma se si potesse io non aspetterei che diventino genitori....

forse nessuno di voi si è mai chiesto dell'utilità dei corsi prematrimoniali?....

Servono appunto a questo.....ma soprattutto a far prendere coscienza al giovane della responsabilità di un matrimonio.....

e invece ci sono i genitori stessi che sborsano mazzette ai preti per scavalcare questi percorsi ritenuti inutili.... ahimè....
Frasesia is offline  
Vecchio 05-02-2008, 15.41.56   #10
nevealsole
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Riferimento: Genitori si nasce o si diventa?

Citazione:
Originalmente inviato da falbala48
…..ecco con un figlio è la stessa cosa ,tu sai cos’è un bambino, tu sai cosa dovresti fare ma in pratica non funziona così.

Ciao Falbala, grazie per la risposta.
La frase quotata, in effetti, la dice sempre anche mia mamma.
Io, nello specifico, mi riferivo proprio a problemi di educazione e comportamentali, in primis come si stabiliscono le regole e quale è il modo corretto per ottenerne il rispetto... perché questo è il problema che si manifesta dopo, nel disagio giovanile, il non conoscere il rispetto delle regole, come il non conoscere il "no" come possibile risposta (perché tutti sappiamo che prima o dopo, il no da qualche parte ci verrà detto).
Spero di riuscire a far comprendere la parte dell'essere genitori che intendevo analizzare.
nevealsole is offline  

 



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