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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 22-05-2004, 17.15.02   #11
dana
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Anch'io vedo insegnanti demotivati e indifferenti, ed è proprio questo che intendevo dicendo che la scuola è sempre più scadente. Forse sono troppo idealista, ma considero l' insegnante un po' come il medico: non un mestiere, ma una missione.
Quindi vedere, come mi è capitato ultimamente, insegnanti che non insegnano, che cercano di lavorare il meno possibile, frustrati e annoiati, davanti a ragazzi altrettanto indifferenti e apatici, mi dà molto fastidio.
Chi ha il compito di educare, ha una responsabilità maggiore, perchè può lasciare un segno profondo, perchè trasmette messaggi importanti. E se il messaggio che trasmette è di indifferenza e apatia, poi non lamentiamoci dei giovani di oggi...

ciao
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Vecchio 22-05-2004, 19.49.36   #12
bomber
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Boh, a me sembra il contrario. L'innalzamento del limite registra proprio un cambiamento avvenuto della struttura economica e familiare. La società può permettersi di mantenere una ampia fascia di cittadini potenzialmente attivi in stato di passività. Una bella responsabilità! Piuttosto che respingere la novità dovremmo chiederci se la situazione registrata è reale sennò si rischia il tracollo. Insomma piu’ numeri e meno parole.




Ciao a tutti!!!!!




l 'inalzamento del eta educativa avrebbe di per se dei vantaggi ma penso anche tanti svantaggi ---
xo penso che la cosa che non ha senso adesso come adesso è aumentare l'eta se non si hanno soldi da investire sull'educazione .


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Vecchio 22-05-2004, 19.58.43   #13
bomber
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X bomber
Il problema che poni è reale. L’impatto della novità sul sistema può essere notevole perché se è vero che ormai le famiglie attuali con uno o due figli di media, nella generalità dei casi sono in grado di mantenerli anche ben al di là dell’infanzia (il fenomeno dei trentenni che vivono ancora con i genitori è di stretta attualità) e che c’è sempre piu’ richiesta di lavoro specializzato, è pure vero che l’erogazione dei contributi (diritto soggettivo) alle famiglie nn abbienti dovrà spiccare in su.

Quindi i casi sono due: o le finanze reggono e quindi tutto bene oppure nn reggono e occorrono o tagli al pubblico oppure l’abbassamento della soglia dalla quale scatta la titolarità del contributo.
Insomma, come dicevo all’ottima mary, prima di esultare o di tagliarsi i capelli per l’onta subita occorre guardare ai numeri.

Ciao a tutti!!!!!

la famiglia un altro bel tema da trattare e vero che spesso le famiglie si sono ridotte ma e anche vero che sempre piu spesso le famglie si disgregono cosi anche con un aumento del costo della vita e con maggior difficoltà adesso almeno 1 famiglia su 10 ( e sono ottimista ) ha solo uno dei due genitori
questo equivale a dire che si devono pagare due affitti due bollete del gas due del telefono ecc..
x cui evidentemente costi più alti per il nucleo famigliare e se ce un solo figlio bene si puo anche mantenere ma se ma se i figli sono due o tre ??

sarebbe una possibilità la borsa di studio ma come ben saprai ora come ora è un evento raro averne una al epoca della mia frequentazione al universita se ne vedevono poche poche mi ricordo che per due borse di studio da 5000milioni di lire cerono circa 400studenti in gara ....


insomma la vedo dura questa manovra inguaia le famiglie meno agiate e soprattutto provocera sicuramente un aumento deglli abbandoni scolastici che ora gallegia sopra il 20%
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Vecchio 22-05-2004, 20.02.12   #14
bomber
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Anch'io vedo insegnanti demotivati e indifferenti, ed è proprio questo che intendevo dicendo che la scuola è sempre più scadente. Forse sono troppo idealista, ma considero l' insegnante un po' come il medico: non un mestiere, ma una missione.
Quindi vedere, come mi è capitato ultimamente, insegnanti che non insegnano, che cercano di lavorare il meno possibile, frustrati e annoiati, davanti a ragazzi altrettanto indifferenti e apatici, mi dà molto fastidio.
Chi ha il compito di educare, ha una responsabilità maggiore, perchè può lasciare un segno profondo, perchè trasmette messaggi importanti. E se il messaggio che trasmette è di indifferenza e apatia, poi non lamentiamoci dei giovani di oggi...

ciao


si penso che sia una missione ma visto che insegnati di vario ruolo saranno qualche milione sarebbe molto ottimistico pensare che milioni e milioni di persone fossero illuminate da questo dovere e piacere ....

purtroppo la necessita di insegnati e molto alta lo stipendio e basso per cui non si riesce a fare un elite o cmq persone motivate ...
poi i problemi sono sempre quelli quando in una classe devi entrare con la frusta e la sedia la missione (per 1200€ al mese) finisce presto ...
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Vecchio 22-05-2004, 21.38.15   #15
alexmexxomalex
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Gulp incazzusetto il ragassuolo. Take it easy!!

Ti rispondo subito:

1 il decreto legislativo dato che non prevede alcuna sanzione non obbliga ad alcunchè ma configura solo un diritto-dovere all'attività formativa.

2 Non esiste l'obbligo di frequentare la scuola fino al 18 esimo anno si potrà infatti sceglire in sostituzione o la formazione professionale (retribuita) oppure abbinare questa a corsi di formazione di 240 ore annue per apprendisti organizzati dal settore Formazione Professionale della Provincia. Ciò significa che i finanziamenti non devono essere stanziati dal governo ma provengono dall'autofinanziamento regionale. Cmq il grosso dei lavoro lo faranno i privati visto che la provincia avrà soprattutto una funzione di coordinamento e di raccordo con le imprese.

3 Riguardo alla questione delle borse di studio mi sa che hai un pò di confusione. Finchè la scuola è dell'obbligo i sussidi alle famiglie legittimate sono un diritto soggettivo. Le borse universitarie invece si ottengono con concorso in graduatoria in base alla capacità e alla meritevolezza. Molti miei amici ne usufruiscono. Ma che c'entra col discorso dei sussidi?

Ovviamente questo è il dover essere, la realtà dell'attuazione, affidata alla discrezionalità delle provincie potrebbe essere molto dilazioata e comportare costi imprevisti. Che succederebbe infatti se gli studenti scegliessero la prima via, restassero cioè a scuola?
Ne ho già parlato prima.
Nonostante le incertezze sull'applicazioe io non mi sento di cestinare il decreto, mi sembra anzi un originale strumento per far comunicare le imprese con le scuole,se funzionerà come deve. Vedremo...

ciauz

Peace&Love

Ultima modifica di alexmexxomalex : 22-05-2004 alle ore 21.41.02.
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Vecchio 22-05-2004, 21.57.39   #16
alexmexxomalex
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Io l'unico sistema che conosco stimolare il personale è quello di incentivare chi ha voglia di progredire nelle conoscenze e di rimettersi in discussione. La possibilità di far carriera con concorso interno anzichè per anzianità è un modo tra i tanti.Purtroppo sono gli stessi docenti ad opporsi. Quello basato sull'anzianità in fin dei conti è un progresso automatico, senza colpo ferire.

Un governo futuro se volesse migliorare davvero la scuola dovrebbe far prevalere la propria responsabilità politica sui privilegi acquisiti di categoria. Dovrebbe in altre parole scegliere la via della impopolarità nell'immediato. Per ora con le leaderships fasulle che abbiamo da una parte e dall'altra, non andremo molto lontano.

ciao!

Ultima modifica di alexmexxomalex : 22-05-2004 alle ore 22.12.35.
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Vecchio 23-05-2004, 02.11.37   #17
bomber
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Gulp incazzusetto il ragassuolo. Take it easy!!

Ti rispondo subito:

1 il decreto legislativo dato che non prevede alcuna sanzione non obbliga ad alcunchè ma configura solo un diritto-dovere all'attività formativa.

2 Non esiste l'obbligo di frequentare la scuola fino al 18 esimo anno si potrà infatti sceglire in sostituzione o la formazione professionale (retribuita) oppure abbinare questa a corsi di formazione di 240 ore annue per apprendisti organizzati dal settore Formazione Professionale della Provincia. Ciò significa che i finanziamenti non devono essere stanziati dal governo ma provengono dall'autofinanziamento regionale. Cmq il grosso dei lavoro lo faranno i privati visto che la provincia avrà soprattutto una funzione di coordinamento e di raccordo con le imprese.

3 Riguardo alla questione delle borse di studio mi sa che hai un pò di confusione. Finchè la scuola è dell'obbligo i sussidi alle famiglie legittimate sono un diritto soggettivo. Le borse universitarie invece si ottengono con concorso in graduatoria in base alla capacità e alla meritevolezza. Molti miei amici ne usufruiscono. Ma che c'entra col discorso dei sussidi?

Ovviamente questo è il dover essere, la realtà dell'attuazione, affidata alla discrezionalità delle provincie potrebbe essere molto dilazioata e comportare costi imprevisti. Che succederebbe infatti se gli studenti scegliessero la prima via, restassero cioè a scuola?
Ne ho già parlato prima.
Nonostante le incertezze sull'applicazioe io non mi sento di cestinare il decreto, mi sembra anzi un originale strumento per far comunicare le imprese con le scuole,se funzionerà come deve. Vedremo...

ciauz

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1 il decreto attuale si ma quello che si prevede le sanzioni ci saranno eccome anche perche vogliono aggravare le pene per chi non manda il figlio a scuola per cui e sanzionabile eccome ...


2 cavolo se ci riescono sono dei maghi... spesso le aziende sono molto diffidenti su queste cose, accettono spesso i ragazzi quando non li paga se li deve retribuire le cose cambiano ... in maniera negativa si intende
non vedo poi come alcune regioni con grossi problemi di occupazione riescano a proporre lavori per tutti gli studenti .???


secondo me ce un po troppo ottimismo nelle tue parole quello che vorrebbero fare richiede un organizzazione assai complessa, con un grosso dispendio di denaro che come gia detto non ci sono proprio per la scuola ....



3 da censtinare penso che non ci sia nulla nella vit...
il fatto delle borse di studio mi e venuto in mente pensando alla mia istruzione ...


cosa consiste la borsa di studio dei tuoi amici ?????????
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Vecchio 23-05-2004, 02.19.25   #18
bomber
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Io l'unico sistema che conosco stimolare il personale è quello di incentivare chi ha voglia di progredire nelle conoscenze e di rimettersi in discussione. La possibilità di far carriera con concorso interno anzichè per anzianità è un modo tra i tanti.Purtroppo sono gli stessi docenti ad opporsi. Quello basato sull'anzianità in fin dei conti è un progresso automatico, senza colpo ferire.

Un governo futuro se volesse migliorare davvero la scuola dovrebbe far prevalere la propria responsabilità politica sui privilegi acquisiti di categoria. Dovrebbe in altre parole scegliere la via della impopolarità nell'immediato. Per ora con le leaderships fasulle che abbiamo da una parte e dall'altra, non andremo molto lontano.

ciao!


mah nella pratica le cose non sono cosi semplici da attuare o meglli l'anzianita si fa solo per il semplice fatto che è più semplice...

pensare di mettere dei concorsi interni per vedere chi merita è giusto fino a un certo punto nel senso che i prof che non hanno voglia di impegnarsi rimarebbero cmq .
poi anche il fatto di come giudicare gli insenganti ??
con le conoscenze che hanno ???
non e vero che un buon prof che sappia tante cose sia poi uno che ti lascia delle informazioni o che ti faccia appassionare alla materia
con il loro impegno ??
sarebbe un sinonimo di qualita del insegamento ..
della soddisfazione degli studenti ??
basta dare dei bei voti o fargli fare quello che vogliono che loro sono soddisfatti ...
con le conoscenze degli studenti ???
beh se capita che la classi sono volenterose il prof prende dei bei voti ma se non hanno voglia di studiare sono ***** ....



insomma penso che sia più facile da dire che da fare ....
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Vecchio 23-05-2004, 15.42.32   #19
A.Nilic
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L'idea dell'eliminazione dell'avanzamento per anzianità, invece, anche se difficile da attuare, mi sembra davvero un'ottima idea. Sapere che un magistrato, indipendentemente dall'excursus che farà nella sua vita, sia portato all'avanzamento di carriera con il passare degli anni è insensato. Amministra la giustizia. Pensarlo di un professore secondo me è lo stesso: amministra la formazione delle coscienze. Il problema attuale, ovver quello della trasformazione delle coscienze in incoscienze, sembra davvero travolgere anche la scuola. Io personalmente sono andato in una scuola privata, di alto livello, dove si studiava veramente, ma anche lì, accanto a professori davvero meritevoli, lavoravano alcuni personaggi di più che dubbie capacità. Dato che, purtroppo, attualmente l'insegnamento privato è fuori da ogni controllo, sorvegliare quello pubblico credo che sia il primo passo da fare. Non è una rarità conoscere insegnanti in perenne "ferie" causa "malattia". E' vero, la valutazione da parte degli studenti è un'arma a doppio taglio. Se gli studenti sono poco motivati allo studio, come succede quasi sempre, premieranno l'insegnante negligente, che non pretende impegno e capacità. Ad ogni modo, elaborare criteri di valutazione validi per un insegnate è un fatto talmente complesso che richiederebbe almeno la formazione di una commisione di esperti, che non sia composta da Marino Bartoletti, che se non sbaglio è uno dei consiglieri di Letizia Moratti.
Per quanto riguarda l'obbligo fino ai 18 anni io sono contrario. Obbligare a studiare è qualcosa che non può che sommergere ulteriormente la scuola. Se un ragazzo decide che il suo futuro è nel lavoro e vuole apprendere un mestiere è giusto che lo faccia. Purtroppo potrà pentirsi col passare del tempo, ma qui deve intervenire la famiglia per indirizzarlo non lo Stato! Inoltre, per migliorare la scuola (che io personalmente abolirei), sono dell'idea che oltre a non mettere l'obbligo fino ai diciotto anni, si dovrebbe impedire il proliferare di istituti tecnici e simili. Non sono un esperto di scuola, ma in Francia, se non sbaglio, l'istruzione è uguale per tutti fino alla fine del liceo. L'istruzione superiore è uguale, l'unica differenza risiede nel biennio finale, dove si può scegliere l'indirizzo desiderato, ma anche in quel caso il corso di studio non cambia così radicalmente. Prima di formare dei tecnici, bisognerebbe formare degli uomini, dato che uomini siamo tutti noi, e perciò l'insegnamento che precede l'ingresso all'università, secondo me, deve essere prevalentemente umanistico!
A.Nilic is offline  
Vecchio 24-05-2004, 10.04.02   #20
alexmexxomalex
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x bomber

Quindi se ho ben interpretato sei d'accordo con me sulla rilevanza,almeno teorica, del decreto. I tuoi dubbi riguardano il profilo attuativo.
Senza dubbio l'attuazione del decreto sarà tutta da sperimentare e con risultati certamente non univoci perchè conteranno l'efficacia amministrativa e la dinamicità economica di ogni singola regione.

Però ti faccio notare che:

1-L'imponente apparato organizzativo che tu dici sarebbe necessario per l'attuazione secondo me non servirà perchè il raccordo opererà con lo strumento agilissimo dell'appalto pubblico ad enti privati. In altre parole saranno enti privati a disporre i mezzi. La provincia opererà invece soltanto come nodo di raccordo e la regione come ente erogatore dei finanziamenti reperiti autonomamente.

2- Riguardo alla diponibilità delle imprese verranno attuati degli accordi preliminari con le provincie. Poi come già detto la formazione professionale diretta sarà solo uno dei modi possibili per soddisfare l'obbligo. Cmq bisognerebbe vedere meglio se i posti contrattati vengano calcolati sulla proiezione reale degli studenti o sono soltanto convenzionali. E poi la scelta dello studente di uno dei modi di attuazione della formazione costituisce un diritto soggettivo o un semplice interesse legittimo? Le questioni sono rilevantissime e trattarle qui sarebbe assurdo quindi se il problema ti interessa ti consiglio di fare ricerche piu' approfondite.

3- Per quanto riguarda i problemi finanziari relativoi alla sola messa in opera del decreto per evitare quei problemi di ritardo che avevo rilevato nell'ultimo post cito ilsole24h "Per la realizzazione dell'obbligo formativo sono stanziati: 430 miliardi a valere sul fondo sull'occupazione, 30 miliardi a valere sulla legge n.440/97 sull'ampliamento dell'offerta formativa, 40 miliardi sui fondi CIPE per realizzare progetti integrati di istruzione e formazione nel Mezzogiorno, con particolare riferimento alle esigenze di sviluppo e innovazione tecnologica nella stessa area."

Bomber, cmq secondo me le riforme di struttura vanno fatte, anche se possono sembrare cattive nell'immediato. Gli aggiustamenti sono sempre graduali. Ciò che importa è l'assunzione di responsabilità politiche che escano dalla comodità della semplice amminisrazione della cosa pubblica. Il rinnovamento parte da qui.

X Bomber e Nilic

Ragazzi l'introduzione della cosiddetta meritocrazia all'interno del sistema pubblico non è oggi un problema di strumenti tecnici, visto che esistono e sono ben eviscerati in inquietanti libroni di 1000 pagine senza figure. Il nodo da tagliare è tutto p-o-l-i-t-i-c-o.
Nella amata\odiata America la meritocrazia funziona da tempo in ogni struttura pubblica. Noi abbiamo un sistema impontato a valori diversi un pò per un differente modo di concepire i rapporti tra pubblico e privato e un pò per una diversa struttura economica e politica. Col maggioritario le cose potrebbero cambiare ma adesso come adesso siamo lungi dall'avere leaderships con le palle.

ciauz
alexmexxomalex is offline  

 



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