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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 04-06-2004, 10.19.57   #61
alexmexxomalex
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guarda, secondo me dall'immigrazione non deriva alcun problema culturale,nel senso filosofico del termine. Non riconosco l'impermeabilità monolitica delle culture, nè radici prime ed esclusive da difendere; il problema è semmai di convivenza, il riuscire a sciogliere necessità differenti, quando non opposte. un sistema laico improntato sulla reciprocità e sulla stimolante rappresentanza politica degli stranieri nelle istituzioni, come da molto tempo avviene in francia e ancor di piu' in usa, credo sia l'unico antidoto contro la radicalizzazione di un conflitto potenziale.
Del resto l'immigrazione è un dato di fatto, a fare i barricaderos,questo intendevo dirti, puo' essere molto rischioso, al contrario un atteggiamento meno accorato e piu' razionale potrebbe far contenti tutti, purchè si sia disposti (noi per primi, che possiamo permettercelo) a sacrificare la rabbia e l'orgoglio. Quindi il discorso iniziale sul crocifisso: indipendentemente dalla figura, criticabile, di Adel Smith, quella piccola apertura avrebbe potuto avere importanti significati metaforici, se fosse stata accolta da una classe dirigente lungimirante.

si, la penso agli antipodi rispetto alla fallaci, a differenza di lei non mi piace giocare sulle paure e sui risentimenti covati e inespressi.


ps. ma perchè parli sempre degli islamici e mai,che so, degli induisti o dei confuciani? non sarà mica perchè pure tu sei vittima del pregiudizio metropolitano post 11 settembre che li vuole tutti incapaci per dna di adattarsi a regole democratiche e tutti potenziali terroristi fanatici?? spero di no..

ciao!
alexmexxomalex is offline  
Vecchio 04-06-2004, 11.30.29   #62
Agora
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!!!

X alexmexxomalex

No, non sono tanto questi i motivi che mi preoccupo, sebbene di per sé siano allarmanti. Quello che mi ha lasciato perplesso sono state alcune dichiarazioni fatte da una donna italiana convertita all’Islam, dichiarazioni riportate su uno dei libri della Fallaci. Non ho con me il testo, ma in sostanza la donna affermava che la loro missione è quella di islamizzare il mondo, nel tempo, senza guerre, senza scontri, ma con la sola pazienza e nell’attesa che un giorno loro saranno in tanti. E questo, secondo lei, è favorito dalla alta natalità di bambini islamici e sfavorito dalla nostra crescita zero. Questo è un fatto, una dichiarazione rilasciata in una intervista, e non una fantasticheria, una ipotesi azzardata dall’autrice. Ora, si potrà dire che ad affermare simili cose può anche essere una minoranza di immigrati islamici, ma vista la prolificità di queste persone e l'indottrinamento dei loro figli, domani potranno essere molti di più a pensarla allo stesso modo.
Per quello che so, non ho mai ascoltato simili dichiarazioni fatte per esempio da un induista. L'India poi è sempre stata un calderone delle più svariate fedi religiose e questo mi porta a credere che ci sia più tolleranza. E non mi risulta neanche che un induista si sia prodigato in attentati suicidi contro qualche cane infedele. Ma non sono a conoscenza dell'attuale situazione.
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Vecchio 04-06-2004, 13.22.35   #63
nemamiah
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Messaggio originale inviato da alexmexxomalex
guarda, secondo me dall'immigrazione non deriva alcun problema culturale,nel senso filosofico del termine. Non riconosco l'impermeabilità monolitica delle culture, nè radici prime ed esclusive da difendere; il problema è semmai di convivenza, il riuscire a sciogliere necessità differenti, quando non opposte. un sistema laico improntato sulla reciprocità e sulla stimolante rappresentanza politica degli stranieri nelle istituzioni, come da molto tempo avviene in francia e ancor di piu' in usa, credo sia l'unico antidoto contro la radicalizzazione di un conflitto potenziale.
Del resto l'immigrazione è un dato di fatto, a fare i barricaderos,questo intendevo dirti, puo' essere molto rischioso, al contrario un atteggiamento meno accorato e piu' razionale potrebbe far contenti tutti, purchè si sia disposti (noi per primi, che possiamo permettercelo) a sacrificare la rabbia e l'orgoglio. Quindi il discorso iniziale sul crocifisso: indipendentemente dalla figura, criticabile, di Adel Smith, quella piccola apertura avrebbe potuto avere importanti significati metaforici, se fosse stata accolta da una classe dirigente lungimirante.

si, la penso agli antipodi rispetto alla fallaci, a differenza di lei non mi piace giocare sulle paure e sui risentimenti covati e inespressi.


ps. ma perchè parli sempre degli islamici e mai,che so, degli induisti o dei confuciani? non sarà mica perchè pure tu sei vittima del pregiudizio metropolitano post 11 settembre che li vuole tutti incapaci per dna di adattarsi a regole democratiche e tutti potenziali terroristi fanatici?? spero di no..

ciao!


Induisti,confuciani ed altri,prima di tutto non chiamano infedeli quelli che osservano religini diverse dall'islam,già questo è un atteggiamento "intollerante".Poi non hanno france estremiste,fanatici che si riempiono di esplosivo ed in nome di Hallan si fanno saltare in arie con gruppi di "infedeli" eccetera eccetera.Gli altri osservano pacificamente la propria fede religiosa nel rispetto delle regole.

sull'immigrazione si è fatta e si fa una marea di demagogia,mi chiedo perchè solo in Italia si debba poter entrare senza regole,senza rispetto delle Leggi?
Un conto è l'opera umanitaria,altro è fare i fessi,e sotto la coperta umanitaria lascir nascondere criminali,terroristi,spacciato ri,papponi ecc.

L'Italia che ha nascite zero,ed altri comparti in crisi,avrebbe bisogno di almeno 6/7 milioni di nuovi cittadini,produttivi e non accattoni,a cominciare dai miei "con-etnici" zingari.
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Vecchio 04-06-2004, 13.29.32   #64
A.Nilic
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Ma il fatto del proselitismo religioso non è un fenomeno che investe solo l'Islam. Il cristianesimo ne è un esempio lampante. A parte le citatissime crociate, ma cosa hanno fatto i gesuiti in tutto il mondo?
Chi ha tentato di cristianizzare la Cina e l'America Latina?
Insomma, il problema di fondo è che i paesi islamici non hanno potuto incontrare, purtroppo, la lezione che noi europei abbiamo appreso nel corso del Settecento. Non si tratta del fatto che gli islamici siano degli arretrati, sono come eravamo noi europei prima dell'affermarsi del pensiero illuminista.
In fondo le grandi religioni storiche (ebraismo, cristianesimo, isalmismo) si assomigliano molto nell'essere motore di intolleranza e guerre. Il problema è solo di aggiornamento culturale. Eppoi scusate, ma avete mai sentito parlare il cattolicissimo Don Gianni Baget Bozzo?
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Vecchio 04-06-2004, 14.04.20   #65
nemamiah
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Messaggio originale inviato da A.Nilic
Ma il fatto del proselitismo religioso non è un fenomeno che investe solo l'Islam. Il cristianesimo ne è un esempio lampante. A parte le citatissime crociate, ma cosa hanno fatto i gesuiti in tutto il mondo?
Chi ha tentato di cristianizzare la Cina e l'America Latina?
Insomma, il problema di fondo è che i paesi islamici non hanno potuto incontrare, purtroppo, la lezione che noi europei abbiamo appreso nel corso del Settecento. Non si tratta del fatto che gli islamici siano degli arretrati, sono come eravamo noi europei prima dell'affermarsi del pensiero illuminista.
In fondo le grandi religioni storiche (ebraismo, cristianesimo, isalmismo) si assomigliano molto nell'essere motore di intolleranza e guerre. Il problema è solo di aggiornamento culturale. Eppoi scusate, ma avete mai sentito parlare il cattolicissimo Don Gianni Baget Bozzo?

Infatti. I cattolici hanno spinto gli spagnoli a cancellare letteralmente una civiltà,che sarebbe stata utile per conoscere meglio le origini del'umanità,mi riferisco all'america precolumbiana.
In effetti i cattolici era i terroristi religiosi di qualche secolo fà.

Lo scontro è inevitabile,tra cattolici,che hanno sempre voluto il controllo egemone della religione,e l'Islam,nelle france stremistiche,che ha una concezione di tipo comunista "stato-partito"- "stato-religione".

Ma con la Dc,anche l'Italia non è stata immune da tali concetti.
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Vecchio 04-06-2004, 20.50.44   #66
alexmexxomalex
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Induisti,confuciani ed altri,prima di tutto non chiamano infedeli quelli che osservano religini diverse dall'islam,già questo è un atteggiamento "intollerante".Poi non hanno france estremiste,fanatici che si riempiono di esplosivo ed in nome di Hallan si fanno saltare in arie con gruppi di "infedeli" eccetera eccetera.Gli altri osservano pacificamente la propria fede religiosa nel rispetto delle regole.


Le immagini e le notizie dei telegiornali, se astratte, a volte, possono essere piuttosto fuorvianti. E' sicuramente vero, non sto ora a spegare perchè, che i monoteismi hanno una potenziale carica di intolleranza, (l'odium theologicum l'abbiamo inventato noi!) però un conto sono i sistemi filosofici, su cui ci si può divertire quanto si vuole a trovare antinomie e rumori di fondo, un altro conto sono le persone...e la realtà.
Nn mi piace considerare la pericolosità potenziale,"in sè" di un islamico (o di quant'altri) in quanto islamico. Dal dire che "si, è vero, i musulmani sono brava gente ma sono predisposti all'intolleranza" e poi dire che l'islamizzazione sia pericolosa per la convivenza civile il passo è brevissimo. Se vi leggete l'ultimo discorso di ratzinger, ve ne renderete conto da voi.

Il terrorismo cosiddetto islamico ,quello dei wahabbiti e dei kheimalisti (quale altro?), si colloca in un contesto storico preciso, originato da cause precise e poi sviluppatosi in maniera irregolare. io non me la sento , per onestà intellettuale e non per umanitarismo, di generalizzare, di categorizzare sino a vederlo come un virus originario che appartiene nientepopodimeno che "al dna dell'islam", e ,di inevitabile rimpallo, al dna dei musulmani.
L'islam è qualcosa di diverso e ancor piu' diversi dall'islam sono i musulmani. Non so se mi sono spiegato...

certe volte oggetto e soggetto, causa ed effetto, essere e dover essere dovrebbero essere doverosamnte separati.

ciauz
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Vecchio 05-06-2004, 10.59.12   #67
Mary
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"le colpe dei padri ricadranno sui figli"
questa frase un tempo mi faceva incavolare terribilmente. Rappresentava l'espressione massima di ingiustizia.
Oggi mi rendo conto che è pura realtà.

Cosa c'entrano i figli con i padri?! eppure gli errori dei padri ricadono, inevitabilmente, sui figli.

Guardiamo alla storia come semplici fatti accaduti, importanti, certamente, che devono servirci a comprendere e non ha giustificare o condannare.
Se i nostri padri hanno sbagliato non è tempo che i figli paghino i vari debiti?!
Figli di ebrei, di zingari, di mussulmani, di cristiani......

Se a un mio figlio piace leggere e all'altro dipingere non possono ugualmente vivere nella stessa casa?! senza dover imporre l'uno all'altro quel che sta facendo?!!

Siamo neonati dal punto di vista spirituale, o almeno siamo tornati a quello stadio. Dobbiamo imparare, ed è tempo di crescere! di scrollarci di dosso il nostro infantilismo.

Infantilismo è voler imporre il proprio gioco ad altri. Voler imporre le regole del proprio gioco a tutti i bambini del mondo.

Crescere vuol dire divenire consapevoli del fatto che ciascuno deve fare la propria esperienza senza doverla imporre ad altri.

L'orribile mezzo che hanno le religioni monoteistiche per proliferare il loro virus è quello di moltiplicarsi, di accrescere il loro numero, più che la validità dei loro credo. Più sono, più diventano forti.
Vi ricordate Mussolini che dava incentivi alle famiglie per fare figli? quei poveretti gli servivano per le sue guerre, ed il guaio è che, forse, era convinto che stava facendo il bene degli italiani!!!!!

Svegliamoci, amici carissimi, svegliamoci noi per poter aiutare gli altri a destarsi.

Tenendo sempre presente che essere buoni non equivale ad essere stupidi.

Mary
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Vecchio 06-06-2004, 02.19.09   #68
nemamiah
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Re: x tutti

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Messaggio originale inviato da alexmexxomalex
Le immagini e le notizie dei telegiornali, se astratte, a volte, possono essere piuttosto fuorvianti. E' sicuramente vero, non sto ora a spegare perchè, che i monoteismi hanno una potenziale carica di intolleranza, (l'odium theologicum l'abbiamo inventato noi!) però un conto sono i sistemi filosofici, su cui ci si può divertire quanto si vuole a trovare antinomie e rumori di fondo, un altro conto sono le persone...e la realtà.
Nn mi piace considerare la pericolosità potenziale,"in sè" di un islamico (o di quant'altri) in quanto islamico. Dal dire che "si, è vero, i musulmani sono brava gente ma sono predisposti all'intolleranza" e poi dire che l'islamizzazione sia pericolosa per la convivenza civile il passo è brevissimo. Se vi leggete l'ultimo discorso di ratzinger, ve ne renderete conto da voi.

Il terrorismo cosiddetto islamico ,quello dei wahabbiti e dei kheimalisti (quale altro?), si colloca in un contesto storico preciso, originato da cause precise e poi sviluppatosi in maniera irregolare. io non me la sento , per onestà intellettuale e non per umanitarismo, di generalizzare, di categorizzare sino a vederlo come un virus originario che appartiene nientepopodimeno che "al dna dell'islam", e ,di inevitabile rimpallo, al dna dei musulmani.
L'islam è qualcosa di diverso e ancor piu' diversi dall'islam sono i musulmani. Non so se mi sono spiegato...

certe volte oggetto e soggetto, causa ed effetto, essere e dover essere dovrebbero essere doverosamnte separati.

ciauz


Per tutti è porti un mio brano come riferimento?

A parte la mia ironia,mi pare di avere evidenziato una distinzione tra fanatici e tranquilli osservatori di fede.

Che gran parte degli islamici chiamino chi osserva un'altra religione "infedele",è un fatto,senza ma e senza se.
Il carantismo è una grande conquista sociale,ma in un paese civile,di cittadini civili. Garantismo,nel senso di assenza di prevenzione,nei confronti di gente senza scupoli,è pura follia!

Tuttavia anche gli ebrei maledicono nelle loro preghiere cristiani,islamici ecc.
Cattolici è protestanti,sino a qualche anno fà,mantenevano viva una "Palestina" europea. Certamente è un fatto storico,ma anche certamente i religiosi sono strani;per esempio gli islamici nutrono ancora rancore per le crociate.
La chiesa cattolica ha impiegato ben 4 secoli prima di chiedere scusa alle anime di centinaia di migliaia di presunte streghe messe al rogo,oltre alle atrocità delle torture,quelle vere, di tanta gente. Pertanto la commedia si ripete,i capi comici sono sempre le religioni.Le religioni sono state scritte da uomini come le ideologie,nella imperfezione umana nessuno ha ideato religioni o ideologie perfette. Quando una ideologia mostra sempre e comunque le sue imperfezioni,in qualsiasi paese addottata,ebbene,credo sia lecito pensare che il difetto non è nell'applicazione,ma nella ideologia.Analogo discorso vale per la religione.

Altro dato di fatto: gli integralismi religiosi nascono in paesi dove vi è un potere assoluto dello Stato o del regno,dove c'è despotismo e grandi dislivelli sociali,ricchissimi come Bin Laden o Saddam,con cessi d'oro, e poveracci che si muoiono di fame.
Esattamente come nei paesi dove ha imperato l'ideologia,che si è potuta affermare eclusivamente per la larga e diffusa povertà.

Sarà una coincidenza,ma per esempio,a Stoccolma le Madonne non piangono mai lacrime di sangue,e le ideologie cozzano contro il muro della libertà e del benessere.

"libertà non è essere liberi,libertà è partecipazione" diceva Giorgio Gaber.

Salux
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Vecchio 06-06-2004, 10.17.10   #69
Mary
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x nemamiah

condivido pienamente.

E non sarà anche per questo che le religioni, almeno quella cristiana, esalta la povertà?!

La povertà e la ricchezza per un essere spirituale si equivalgono, sono parti della stessa medaglia.

Ma dato che un ricco è meno manipolabile si preferisce un più sicuro braccio di ferro con il povero e l'ignorante.

Forse verrà il giorno in cui ogni essere umano potrà vivere la sua religiosità senza appartenere ad alcuna religione.

Mary
Mary is offline  
Vecchio 06-06-2004, 12.05.53   #70
A.Nilic
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Eh, già. Ed è per questo che ancora lo Stato Vaticano tende ad esaltare il modello familista e la sessualità a puri fini procreativi, come avviene negli animali, tentando di censurare in tutti i modi i più moderni metodi di contraccezione.
Più figli poveri = Più zeloti indottrinati e il teorema torna.

Però mi sembra che siamo andati tutti quanti un pò fuori tema...eheh
A.Nilic is offline  

 



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