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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 04-02-2005, 16.16.12   #51
Sudha
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Data registrazione: 09-01-2005
Messaggi: 97
A Paolo 59 dico che le mie non sono utopie ma giuste richieste per poter vivere in un paese civile. A Milano e dintorni dove abito anch'io gli ospedali non danno sempre il meglio ( sì , rispetto a certi "orrori" di quelli di altre regioni; pochi giorni fa sano state pubblicate le attese per fare esami importanti: in tutte le regioni c'è da mettersi le mani nei capelli!). I trasporti fanno spesso cilecca; le scuole e l'Università non funzionano ( non insegnano più a "studiare" ) salvo ovviamente eccezioni. Tu ti accontenti, forse perché non stai troppo a pensarci su e il tuo reddito ti permette di non avere preoccupazioni. Anch'io in quest'ultimo senso posso non avere preoccupazioni ( poi la vita te ne manda altre e questo è un altro discorso) ma non mi accontento lo stesso. Perché qui c'è anche moltissima gente che non ce la fa ad arrivare alla fine del mese e non può permettersi l'analisi medica privata, le ripetizioni dei figli e via discorrendo.
Ad Antonio Greco vorrei semplicemente rammentare che i francesi hanno fatto tutti insieme la Rivoluzione e da questa benedetta Rivoluzione è scaturita una NAZIONE che fino ad oggi , pur con certe inevitabili magagne , è riuscita ad andare avanti bene. L'Italia, invece, era un territorio costituito di staterelli . L'Italia come nazione è nata sulla carta e così ancora oggi ( lo dico molto sinteticamente) paghiamo lo scotto sia politicamente sia socialmente.
Sudha is offline  
Vecchio 04-02-2005, 17.12.15   #52
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Re: Re: Re: Re: schizofrenia italica

Citazione:
Messaggio originale inviato da freedom
Ciao Antonio, piacere.

Concordo sulla tua analisi. Ma io mi riferivo alla coscienza. E al sonno della stessa. Provocato, a mio avviso, dal modus operandi dell'intelletto.

In altre parole come possiamo affidarci ad uno strumento così imperfetto: schiavo del piacere, della vanità e di centinaia di difetti tra i più antipatici!

E soprattutto come possiamo affidarci di una facoltà praticamente MECCANICA????

Questo era il senso del mio intervento. Chiedo scusa se ho dato adito a diverse interpretazioni.

Ciao

Ti riferivi al sonno della coscienza e all' intelletto. Vorrei notare che siamo forse l' unico Paese all' interno dei 15 ex U.E. che ha tali problemi sociali (ma non conosco la Grecia devo dire). UN approccio pratico sarebbe: capire perché solo da noi c' é la schizofrenia... e sonno della coscienza..

Intanto noto che gli Italiani avevano già la schiena molle cento anni fa. E forse ultimamento é anche peggio di prima. Schiena molle sta per: "accettare qualunque cose perché non in grado di reagire".

Antonio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 04-02-2005, 18.33.20   #53
Sudha
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Data registrazione: 09-01-2005
Messaggi: 97
Forse sarà utile a tutti leggere questo articolo di Curzio Maltese di oggi ( settimanale "Il Venerdì" di la Repubblica.
Tralascio le prime righe: " ...L'Italia come appare nelle indagini più serie non è certo un paese povero e disperato, ma di sicuro alle prese con un declino profondo e purtroppo rapido. Il made in Italy continua a perdere colpi, l'economia reale, non quella raccontata dai telegiornali, è attanagliata nella morsa di inflazione e recessione. Sull'inflazione, per inciso, l'Istat forse dovrebbe smetterla di prendere in giro gli italiani. Qualcuno davvero può pensare che ogni italiano spenda in media soltanto il ) per cento del reddito per la casa, come si evince dal paniere ufficiale? In questo modo certo è facile "contenere" l'inflazione annua intorno al 2 per cento quando nella realtà è almeno doppia, forse tripla. L'Eurispes, per esempio, calcola l'inflazione negli anni del governo Berlusconi dal 2001 al 2004, intorno al 23 per cento. Significa aver perso un quarto del potere d'acquisto. A questo occorre aggiungere la crisi produttiva, l'agonia della grande industria e il tramonto della media, l'arretramento del Nord-Est dopo gli anni aurei, non compensato da una ripresina del Sud subito stroncata dalla criminalità organizzata, che è tornata al controllo del territorio. Non bastasse, L'Italia berlusconiana s'è bruciata un'intera generazione, quella dei trentenni ch'erano precari dieci anni fa e tali sono rimasti, nonostante le celebrate virtù della flessibilità.
E' il quadro di un paese senza progetto, senza guida e in definitiva senza futuro, che si distrae ogni giorno con lo spettacolino di una politica da salotto televisivo.....
Il fallimento del governo nella guida economica è totale, rovinoso e con qualche latogrottesco , come la liquidazione di Tremonti. Ed è questa l'unica ragione per cui, ogni volta che si va a votare, la maggioranza perde. Nonostante il controllo dei media, lo strapotere economico, il clientelismo ormai a livelli di Prima repubblica. Nonostante il conclamato e mai esausto masochismo degli avversari.
Ma ora non basta più lucrare sul fallimento di Berlusconi. E' il momento del progetto, di un'idea per il futuro che sappia smuovere la società italiana dalla pericolosa rassegnazione al declino. Al congresso dei Ds non c'è più bisogno di contarsi, di decidere chi fa il leader , di difendersi dalle responsabilità del passato. Nessuno invoca più "qualcosa di sinistra" dal gruppo dirigente. Semmai " qualcosa di reale ", un discorso del paese invece che su se stessi. Forse si tratta di una ptretesa ancora più ambiziosa." Che ne pensate gente del Forum ?
Sudha is offline  
Vecchio 04-02-2005, 19.24.55   #54
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
LE API NELL' ARNIA

Grazie Sudha per la citazione, ottima.

Tutto vero quello che scrive Maltese. ma ci manca la parte più scioccante della verità. Eccola:

-la società italiana negli ultimi dieci anni si é avvicinata nei comport. e NEI RISULTATI, all' America Latina. Le strutture istituzionali sono divenute ancora più inefficienti (perdità di qialità e aumento degli sprechi).
- esempio pratico: se invece di Berlusca, ci fosse stata la sinistra al governo, mutatis qualche affaruccio come le leggi ad personam, la situazione sarebbe stata eguale, in termini di inefficienza, di incapacità.......
- finche la società non segue la mia proposta:

" a) analisi delle cause del degrado del sistema Italia, le quali handicappano lo sviluppo economico; b) analisi della divaricazione Italia-Europa. Il contributo alla stessa di emigrati dovrebbe essere promosso......",
non ci sarà alcuna chance di recuperare competitività nell' economia e nella gestione del Paese.

CHE FUTURO PUO AVERE UN PAESE IL QUALE, DOPO UNA EVIDENTE PERDITA DI COPETITIVITA (CITATA DAI GIORNALI ECONOMICI) NON RICERCA LE CAUSE DI TALE PERDITA ? Cioé non ricerca le fonti di inefficienze e incapacità, a confronto colla U.E. ?
E CHE CONTINUA A PARLARE DI DESTRA E SINISTRA ?

Antonio Greco


P.S.
LE API lavorano vorticosamente dentro l’arnia, senza avvedersi che un alluvione sta spostandola, col terreno, verso un abbisso. Similmente gli Italiani si danno tanto da fare, credendo di lavorare in un sistema normale. E non si accorgono che slitta il terreno sotto i loro piedi. (A.G.)

SVILUPPO. Non c’é sviluppo e sottosviluppo. Ci sono invece comportamenti che impediscono o che favoriscono lo sviluppo. Essi sono inegualmente distribuiti nelle diverse società (Peyrefitte, nel “La societé de confiance”).

Dio ride degli uomini che si lamentano di eventi, le cui cause essi stessi continuano a promuovere con convinzione (Bossuet).

Vi daro' poi i riferim. dei testi che suggerisco leggere.
antonio greco is offline  

 



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