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Vecchio 25-02-2005, 11.06.24   #11
rodi
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riallaciandomi a quanto detto nei post in 'forme d'espressione', questo mi sembra però uno di quei casi riconducibili ad un...'quanno ce vò...ce vò!'
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Vecchio 25-02-2005, 11.11.07   #12
Tormentor
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a mio parere solo un temporaneo ritorno ad un mercantilismo protezionista potrebbe far tornare le cose al loro posto a livello commerciale.

Torniamo alle radici. Poi una volta fatta tabula rasa si ricomincia col commercio.

Se ogni paese producesse e vendesse all'interno del paese stesso solo ciò che sa produrre si renderebbe conto davvero di ciò che HA BISOGNO. Al giorno d'oggi importiamo di tutto e di più. Importiamo roba solo perchè costa di meno. E' assurdo.

E' un circolo vizioso. Abbiamo le risorse ma siccome c'è un meccanismo che le rende costose andiamo a comprarle all'estero. E', ripeto, pazzesco.
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Vecchio 25-02-2005, 11.45.40   #13
pirrone
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Messaggio originale inviato da Tormentor
a mio parere solo un temporaneo ritorno ad un mercantilismo protezionista potrebbe far tornare le cose al loro posto a livello commerciale.

Torniamo alle radici. Poi una volta fatta tabula rasa si ricomincia col commercio.

Se ogni paese producesse e vendesse all'interno del paese stesso solo ciò che sa produrre si renderebbe conto davvero di ciò che HA BISOGNO. Al giorno d'oggi importiamo di tutto e di più. Importiamo roba solo perchè costa di meno. E' assurdo.

E' un circolo vizioso. Abbiamo le risorse ma siccome c'è un meccanismo che le rende costose andiamo a comprarle all'estero. E', ripeto, pazzesco.

Tormentor quanto proponi oggi provocherebbe un disastro economico immane nella maggioranza dei paesi avanzati. Gli USA hanno la possibilita` di spendere piu` di quanto producono perche` tutti hanno interesse a far loro credito. Possono certamente produrre in autarchia perche` producono di tutto e di piu` ed hanno anche le risorse energetiche, ma se lo facessero il livello di consumo della popolazione si abbasserebbe drasticamente e gli altri paesi potrebbero chiedere la restituzione del debito, creando una crisi economica devastante. L'Italia invece, non ha risorse energetiche, deve necessariamente esportare per procurarsele, l'autarchia produrrebbe una crisi avvitantesi su se stessa paurosa: senza esportazioni, non avrebbe energia sufficiente a mantenere la produzione, che quindi crollerebbe a sua volta con l'occupazione. La democrazia probabilmente non reggerebbe ne` in Italia, ne` negli USA.
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Vecchio 25-02-2005, 12.04.18   #14
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si, ma da quello che so l'energia la importriamo dalla francia perchè non abbiamo voluto istallare le centrali nucleari °

loro invece ce le hanno e se esplodono ce la prendiamo nel sedere.

sbaglio?
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Vecchio 25-02-2005, 12.10.21   #15
Fragola
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si, ma da quello che so l'energia la importriamo dalla francia perchè non abbiamo voluto istallare le centrali nucleari °

loro invece ce le hanno e se esplodono ce la prendiamo nel sedere.

sbaglio?

E dove penseresti di metterla una centrale nucleare in italia?
Ti viene in mente un posto dove non ci sono terremoti da almeno 10 anni?

Ma non esiste solo in nucleare. Siamo al quarto posto in europa per potenza installata di energia eolica. E non è un dato positivo. Il nostro paese si presenta molto vicino al gruppo dei paesi con bassa energia eolica installata e molto lontano dalle performance di Germania, Spagna e Danimarca. Basti pensare che la Spagna ha installato nuovi impianti eolici nel solo 2003 per oltre il doppio dell'intera potenza eolica italiana.
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Vecchio 25-02-2005, 12.19.31   #16
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beh dovremmo discutere e analizzare la situzone sotto un altro aspetto allora:

non è che stiamo al 4°posto e non abbiamo abbastanza energia perchè tanto la importiamo e a nessuno interessa costruire centrali nuove?
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Vecchio 25-02-2005, 12.22.08   #17
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dove penseresti di metterla una centrale nucleare in italia?
Ti viene in mente un posto dove non ci sono terremoti da almeno 10 anni?

Guarda questo non lo so. Voglio dire: non sono un ingegnere. Non è compito mio. Io so che non istalliamo le centrali nucleari eprchè ci siamo cagati sotto dopo l'ucraina. Solo per quello. [diciamo che siamo un gruppo di ignoranti e non sappiamo le cose ma mettiamo sempre bocca =_=]

intendo dire che io non ci capisco niente di ingegneria. Ora non sta a me stabilire se si puo o no istallare centrali nucleari in italia. Prima analizziamo perchè abbiamo deciso di non istallarle. E sicuramente non è per motivi di impossibilità costruttiva. Sbaglio?
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Vecchio 25-02-2005, 12.22.56   #18
pirrone
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si, ma da quello che so l'energia la importriamo dalla francia perchè non abbiamo voluto istallare le centrali nucleari °

loro invece ce le hanno e se esplodono ce la prendiamo nel sedere.

sbaglio?

In ogni caso quello che vale per gli USA, varrebbe a maggior ragione per l'Italia, anche se fosse vero che sia possibile l'autosufficienza energetica, e non lo sara` mai finche` non avremo una produzione energetica tutta rinnovabile. Inoltre una centrale nucleare dura 20 anni, dopo il sito e` perduto per sempre e non riqualificabile: riesci a vedere tanto spazio da buttare in Italia?
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Vecchio 25-02-2005, 12.38.56   #19
Fragola
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beh dovremmo discutere e analizzare la situzone sotto un altro aspetto allora:

non è che stiamo al 4°posto e non abbiamo abbastanza energia perchè tanto la importiamo e a nessuno interessa costruire centrali nuove?

Ma, il quarto posto non è un buon posto!

A me vengono in mente alcune cose, ma sono idee abbozzate, non ho mai analizzato a fondo la cosa.
1) sembra difficile far capire a "chi di dovere" che ha senso fare investimenti seri in fonti di produzione dell'energia pulite, nelle energie rinnovabili. Continua ad essere presente una volontà, ad altri livelli, di spingere verso il nucleare, al punto che, nonostante il referendum, si torna a parlarne. Ma quali interessi questo nasconda, non lo so.
1) fino a poco tempo fa esisteva in italia un assoluto monopolio dell'energia elettrica. Ma adesso il mercato dell'energia è stato liberalizzato. La liberalizzazione el mercato è avvenuta da poco, ma il processo è in corso da anni. Ora è obbligatorio per legge che le società che producono e distribuiscono l'energia (il cosiddetto "gestore della rete") non posano essere anche società che vendono energia. Così a occhio mi sembra molto probabile che questo abbia portato ad un blocco degli investimenti negli impianti e nella ricerca e a ben poca "competizione positiva", perchè la competizione avviene solo sul piano della vendita, fino ad ora esiste in italia una sola società che ha le strutture per produrre e distribuire energia. Una società che non ha mai avuto concorrenza e che ora deve drammaticamente abbassare i costi per mantenersi competitiva. E chi glie lo fa fare di investire in ricerca?

E' un'analisi un po' affrettata, ma posso documentarmi.






Fragola is offline  
Vecchio 25-02-2005, 12.39.00   #20
Franco1
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Cara Fragola, non ti devi scaldare così tanto, non era mia intenzione offenderti e se l’ho fatto, ti chiedo scusa. La mia era solo un impressione. Hai tenuto a puntualizzare ed hai fatto bene.
Il punto è che probabilmente non “vediamo” lo stesso mondo. Il commercio equo e solidale rappresenta solo una piccolissima quota di mercato, un mercato di nicchia, per gente informata..e mi fermo qui se non ti faccio incazzare.
Sono entrato qualche volta in una di queste botteghe, di quello che avevano…non mi serviva niente, ho comprato lo stesso del caffè prodotto da una piccola cooperativa, se non è beneficenza è qualcosa che ci va molto vicino.
Non faccio lo schizzinoso…e che mi sforzo di essere un minimo realistico, ben venga la bottega del commercio equo e solidale, ma non credo che cambierà il mondo.

Infine, non seguirò il tuo invito a non sparare cazzate e ha non giudicare mai senza conosce bene chi ho di fronte. Non conoscerò mai bene chi ho di fronte, la vita ci chiama continuamente a giudicare in ogni cosa che facciamo in compenso sono disposto a cambiare il mio giudizio, a rivedere le mie convinzione, a cambiare idea e a chiedere scusa.

Ciao

PS datemi tempo di metabolizzare gli altri interventi
Franco1 is offline  

 



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