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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 10-03-2005, 10.43.09   #41
Kannon
Utente bannato
 
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
Citazione:
Messaggio originale inviato da oizirbaf
... ed io rispetto la tua, Kannon. Siamo o no figli della stessa Italia?
... e guarda che io non sono nazionalista eppure in Europa se vogliamo contare dobbiamo prima costruire una spina dorsale che sia utile qualunque sia governo e fonte di rispetto da parte dei non italiani.

Quando invece le polemiche politiche scadono ho voglia solo di silenzio e non intervengo.
... te lo dico non da qualunquista ma da elettore di Rifondazione.

... percio' ho piacere di parlare di politica solo se si va sul concreto, ci si informa seriamente (... a volte si ha poco tempo e sarebbe piu' rilassante - non per me - sentire quattro stupidate in tv o leggere buona letteratura, - come tento di fare). Discutendo su questo forum per es. ci si arricchirebbe dentro se ognuno intervenisse con notizie documentate, citando giornali, libri, fonti in genere e se possibile proponendo alternative.

... altrimenti è un mugugnare inutile e nella vita c'è di meglio che sfogarsi in un forum!

... spero si riesca, infine, a dare una mano ad Antonio Greco: lo ascolterei volentieri tenere una conferenza in Italia. La sua proposta mi sembra una posizione non apolitica ma pre-politica, cioè una precondizione su cui ogni visione politica (cioè riguadante il bene collettivo della POLIS) si possa innestare, poggiando su un terreno solido!

Si, sono daccordo. Nel rispetto delle idee altrui, tuttavia, non è giusto sparare a zero su di uno, o su di un altro solo perchè va contro la nostra idea, o ideologia.

Personalmente, posso dirti che le mie idee non sono ne di destra, ne di sinistra, ma posso dire, per la mia esperienza, che la sinistra in Italia (mi limito a questo) non è "chiara", e parla bene ma "razzola male". Comunque, questa è la mia idea che mi sono formato, e non perchè sia di destra, credimi, a me non interessano le ideologie, ma solo la coerenza di ciò che si dice.

Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 13-03-2005, 13.11.02   #42
Franco1
Ospite abituale
 
Data registrazione: 12-01-2003
Messaggi: 85
Citazione:
caro Franco1,
so per esperienza personale che il salario medio che percepisce l'operaio rumeno si aggira sui 60-70 euro mentre il costo della vita e' ormai paragonabile al nostro. Lo stato sociale che il comunismo garantiva e' stato spazzato via e gli affitti sono aumentati vertiginosamente. In questo inverno si sono verificati molti decessi dentro gli appartamenti della citta' di Brasov perche' non hanno i soldi per pagare il riscaldamento.

... chi puo' fugge dalla Romania e molte donne finiscono sui marciapiedi.
Se il comunismo non aveva saputo creare ricchezza il capitalismo ha distrutto anche quel minimo vitale oltre alla dignita' di un popolo.

Nel mondo occidentale non e' piu' questione di produttivita': vedo anche nella mia azienza che la robottizzazione e la informatizzazione produrranno in futuro sempre maggior disoccupazione. Questo varra' sempre di piu' per tutto l'occidente ed anche negli States la disoccupazione di massa sara' il tragico destino se non si ridurra' drasticamente l'orario di lavoro a parita' di salario.

... a che servirebbe infatti il progresso se non a liberare l'essere umano dal lavoro e restituirgli il tempo dedicato alla propria famiglia, al godimento della natura, ai propri interessi, alla propria elevazione culturale?

... il capitalismo come sistema economico non attuera' mai una tale riforma anche se a lungo andare lo portera' al suicidio perché si restringera' la massa di popolazione che non riuscira' piu' a consumare i suoi prodotti.

La riduzione DRASTICA dell'orario di lavoro non e' un'utopia ma l'alternativa del futuro: se potete leggete due libri in proposito molto stimolanti.

a


Dici che il capitalismo non attuerà mai la riduzione dell'orario del lavoro e poi dici che non è un utopia..a me sembra una contradizione. A meno che non si voglia spazzare via il sistema capitalistico...ma anche qui la vedo dura.
Sarò io diverso, ma a me sembra di vivere in un altro paese..
Tu mi vieni a parlare di 35 ore (7 ore al giorno), ma amico mio, nella nostra Italia ci sono milioni di persone che lavorano anche 10/12 ore al giorno, senza uno straccio di contratto, solo per sopravivvere, senza tirare in ballo quelli che stanno ancora peggio. Anche i Francia dove ci sono ste bendette 35 ore, vogliono tornare indietro, e proprio in questi giorni ci sono stati grande manifestazioni per difenderle.
Vedi, io ho un contratto regolare 14 mesilità, ferie, permessi, permessi studio, ecc.. ma se mi dicessero di chiedere di più, di fare solo 7 ore al giorno..non lo farei perchè mi vergognerei perchè nella mia stessa realtà lavorativa ci sono persone che non hanno nessun diritto e possono essere buttati fuori dall'oggi al domani. Sono già fortunato..non tiriamo troppo la corda..che si spezza. Ma guardati intorno..come pensi che si possa attuare una proposta del genere.

Mi parli di "robotizzazione" a me sembra un termine già obsoleto, mi guardo intorno e tutta la gente che conosco fa un lavoro che non potrebbe fare una macchina : programmatore, autista, giornalista, insegnante..ecc

Le macchine sono già ultra presenti nelle aziende, e quel poco di lavoro manuale che è rimasto lo spostono nel est.

Nella mia realtà tre aziende hanno chiuso, per spostare le loro attività produttive, e gli operai sono in cassa integrazione..e tu mi vieni a parlare di 35 ore a parità di salario. Fuori dal mondo

Ho difeso a spada tratta l'art 18, ma chiedere le 35 ore mi sembra fuori luogo e fuori tempo.

La politica..ecco un punto dolente, per esperienza personale (almeno nella mia realtà) vi posso assicurare che quelli che fanno politica (tranne qualche rara eccezione) hanno il loro bel tornaconto...e questo a tutti i liveli.
Ma di nuovo non mi scandalizzo, questi uomini e donne solo espressione della nostra socità, abbiamo i politi che abbiamo votato e che alla fine meritiamo. sento dire da alcuni che non si interessano di politica: MALE !! Perchè la politica, invece, si interessa di TE...e decide per te, che tu lo voglia o no.

Saluti

Franco1
Franco1 is offline  
Vecchio 16-03-2005, 23.05.16   #43
oizirbaf
Ospite abituale
 
 
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
L'AVVELENATA 2!

Citazione:
Messaggio originale inviato da Franco1
Dici che il capitalismo non attuerà mai la riduzione dell'orario del lavoro e poi dici che non è un utopia..a me sembra una contradizione. A meno che non si voglia spazzare via il sistema capitalistico...ma anche qui la vedo dura.
Sarò io diverso, ma a me sembra di vivere in un altro paese..
Tu mi vieni a parlare di 35 ore (7 ore al giorno), ma amico mio, nella nostra Italia ci sono milioni di persone che lavorano anche 10/12 ore al giorno, senza uno straccio di contratto, solo per sopravivvere, senza tirare in ballo quelli che stanno ancora peggio. Anche i Francia dove ci sono ste bendette 35 ore, vogliono tornare indietro, e proprio in questi giorni ci sono stati grande manifestazioni per difenderle.
Vedi, io ho un contratto regolare 14 mesilità, ferie, permessi, permessi studio, ecc.. ma se mi dicessero di chiedere di più, di fare solo 7 ore al giorno..non lo farei perchè mi vergognerei perchè nella mia stessa realtà lavorativa ci sono persone che non hanno nessun diritto e possono essere buttati fuori dall'oggi al domani. Sono già fortunato..non tiriamo troppo la corda..che si spezza. Ma guardati intorno..come pensi che si possa attuare una proposta del genere.

Mi parli di "robotizzazione" a me sembra un termine già obsoleto, mi guardo intorno e tutta la gente che conosco fa un lavoro che non potrebbe fare una macchina : programmatore, autista, giornalista, insegnante..ecc

Le macchine sono già ultra presenti nelle aziende, e quel poco di lavoro manuale che è rimasto lo spostono nel est.

Nella mia realtà tre aziende hanno chiuso, per spostare le loro attività produttive, e gli operai sono in cassa integrazione..e tu mi vieni a parlare di 35 ore a parità di salario. Fuori dal mondo

Franco1

... hai mai sentito parlare di Keynes?
Sono state le sue ricette a far uscire gli States da quella tremenda crisi del 1929 che aveva ridotto alla fame milioni di lavoratori americani.
Gia' nel 1930 in "Prospettive per i nostri nipoti" scriveva tra l'altro:
Turni di tre ore e settimana lavorativa di quindici ore possono tenere a bada il problema per un buon periodo".

Altro che 35 ore! La verita' è che la maggior produttivita' derivante dall'uso dell'automazione (se non ti piace il termine "robotica", ma e' la stessa cosa) è
finita esclusivamente nelle tasche di chi in azienda ha messo solo il capitale, capitale che grazie al lavoro e alle nuove tecnologie è aumentato vertiginosamnte, ma non è stato usato per nuovi investimenti e quindi nuova occupazione.

Sono gli imprenditori che dovrebbero sentirsi in colpa e vergognarsi. Ma la loro avidita' e pochezza di piani industriali li porta a delocalizzare! Anche un bambino ne sarebbe capace!
Sono troppo miopi per capire che quando la disoccupazione sara' di massa nell'opulento occidente, non avranno piu' mercati, perché e' proprio qui che tornano poi a vendere i loro prodotti.
... Nella "mia" azienda sfruttando a pieno la tecnologia esistente gia' si potrebbe fare a meno di meta' del personale. Lo stesso vale ovunque.

Allora arriveremo a far lavorare pochissima gente per otto ore?
... o finalmente riusciremo a capire che il reddito prodotto da quei pochi lavoratori con l'ausilio di tecnologia sempre piu' efficiente va REDISTRIBUITO accorciando il tempo di lavoro come è capitato dai tempi delle filande inglesi descritte da Engels, dove gli operai lavoravano anche 18 ore, compresi i bambini?
... se ci sono i precari vuoi forse che non si chieda piu' sicurezza sociale e meno ore di lavoro per tutti?
A che altro servirebbe il Progresso?
Che progresso sarebbe se non è per tutti!

Se il PIL mondiale è sempre aumentato e basta ed avanza a sfamare l'umanita', come non lottare per una societa' piu' giusta? ... e piu' intelligente aggiungerei?

Siccome tutti dicono che in Europa occidentale non siamo competitivi con l'Est o con la Cina, secondo te, bisognerebbe abbassare i salari fino al loro livello?

... se vogliamo che tramite le lotte dei lavoratori il Terzo mondo arrivi ai nostri livelli ed al nostro welfare, preoccupiamoci di introdurre valore tecnologico aggiunto qualita' ai nostri prodotti oltre che redistribuire poi la ricchezza che si produrra', anziché correre al ribasso: allora sì che la Cina anziché far paura sarebbe una enorme opportunita'!

Tantissimi sono gli economisti che prospettano un futuro migliore attraverso una DRASTICA diminuzione delle ore lavorate.
Pensi che la disoccupazione ed il precariato non costi allo Stato, dunque a chi paga le tasse (in proporzione piu' ai lavoratori che non possono non pagarle)? Non mi va di ripetere quanto è stato documentato sul rapporto disoccupazione-criminalita' (ho citato fonti e numeri in un post!). Costruiremo piu' carceri? Costano anche quelle!

Ribaltando il tuo quesito: in che razza di mondo viviamo noi tutti?

Spero almeno che ti venga la curiosita' di leggere i libri che cito nella mia firma e se hai voglia di proseguire, la bibliografia citata in essi è sterminata.

... se questo porco mondo utilizza la ricchezza mondiale per sempre piu' numerose e sofisticate armi, significa forse che è l'unico mondo possibile?

Ogni realta' sia di diritti che di guerre e' stata prima partorita da menti umane, quindi la societa' che costruiremo o che sfasceremo, dipendera' da ognuno di noi.
[b]L'unica vergogna è l'ingiustizia e l'indifferenza in cui la lasciamo proliferare![b]
... diamo poi tutta la colpa ai politici che votiamo o non votiamo: NOI DURI E PURI!

... scusa Franco il ritardo della risposta, ma non sono un frequentatore assiduo di forums.

ad maiora!
oizirbaf is offline  
Vecchio 17-03-2005, 11.31.52   #44
Franco1
Ospite abituale
 
Data registrazione: 12-01-2003
Messaggi: 85
Nella tua ultima risposta hai omesso un piccolo particolare: meno ore, si, ma a parità di salario.
A PARITA' DI SALARIO !
Non è un dettaglio irrilevante, perchè altrimenti vorrebbe semplicemente dire part-time...

Gli imprenditore, non sono extra-terrestri venuti da non so quale mondo, sono uomini e donne, come me e te, non è una colpa mettere su un impresa, e se noi chiediamo di essere pagato 40 ore per lavorarne 35, loro ti rispondono, beh allora la metto su da un altra parte, la mia impresa, e tu chiedili pure alla luna le tue 35 ore.

Ci vuole equilibrio, tra produzione e consumo, tra chi offre e chi chiede. Non possiamo certo scendere al livello della Cina, ma manco imboccare la strada opposta.

Saluti

Franco
Franco1 is offline  
Vecchio 17-03-2005, 13.51.57   #45
pirrone
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Messaggi: 45
Scusatemi ma la riduzione dell'orario la considero una misura buona per un'Europa che abbia superato le sperequazioni produttive al suo interno. Nel breve periodo (ma nel lungo saremo tutti morti, diceva Keynes) non esiste capitalismo serio senza la concorrenza e senza ledere in maniera irrimediabile le posizioni acquisite dei vari monopolisti, così come hanno fatto gli americani con l'AT&T e come l'autolesionista Bush, sta cercando di impedire che avvenga a Microsoft. Di sicuro non è la pubblicità, che è mancata alla FIAT, se gli americani ne hanno fatto l'acronimo:
FIAT:
Failure in Italian Automotive Technology
Fix It All the Time
Fix it again, Tony!
Fix it again tomorrow
Feeble Italian Attempt at Transportation
ma la qualità del prodotto è quella che è, non si vive alla giornata sui mercati internazionali. Così come non si può rimpiangere liretta e svalutazioni: quella economia non esiste e non ritornerà mai più, anche se Berlusconi ci dovesse promettere il contrario o ci rendiamo conto che l'Italia deve produrre solo "Ferrari", investendo tutto quello che serve, in tutti i settori produttivi, per fare le "Ferrari" dell'industria elettronica, quelle dell'industria meccanica, "Ferrari" del terziario e del quaternario e così via, oppure conviene imparare le lingue e darci solo al turismo, ammesso e non concesso che un paese di 60.000.000 di abitanti e con la vocazione alla speculazione ed all'abusivismo edilizio possa vivere a lungo di solo turismo.
pirrone is offline  
Vecchio 17-03-2005, 14.36.55   #46
oizirbaf
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Messaggio originale inviato da Franco1
Nella tua ultima risposta hai omesso un piccolo particolare: meno ore, si, ma a parità di salario.
A PARITA' DI SALARIO !
Non è un dettaglio irrilevante, perchè altrimenti vorrebbe semplicemente dire part-time...

Gli imprenditore, non sono extra-terrestri venuti da non so quale mondo, sono uomini e donne, come me e te, non è una colpa mettere su un impresa, e se noi chiediamo di essere pagato 40 ore per lavorarne 35, loro ti rispondono, beh allora la metto su da un altra parte, la mia impresa, e tu chiedili pure alla luna le tue 35 ore.

Ci vuole equilibrio, tra produzione e consumo, tra chi offre e chi chiede. Non possiamo certo scendere al livello della Cina, ma manco imboccare la strada opposta.

Saluti

Franco
... certo che a parita' di salario: questo intendeva Keynes e da tutto il mio intervento era evidente.

So bene cosa ti rispondono gli imprenditori italiani la cui colpa non è di metter su un'impresa ma di averla spesso ereditata senza saperla gestire: ecco perché, come evidenzia bene Antonio Greco, non sono nemmeno competitivi col resto della U.E.!!! Dicevo in altro post che la giustissima analisi di Greco è una pre-condizione alla serieta' dei valori che nel nostro Paese mancano, specie alla classe imprenditoriale.

Ma il discorso dei Keynes, Rifkin, De Masi o di un nobel per l'economia come Joseph E. Stiglitz, ex vice presidente della Banca mondiale (cfr. "La globalizzazione ed i suoi oppositori" - Einaudi) va oltre perché è una scelta di civilta' che investe tutto l'occidente ed il mondo intero.
... mentre il reddito mondiale complessivo è cresciuto in media del 2,5% annuo, il numero effettivo di persone che vivono in poverta' (meno di un dollaro al giorno) è aumentato di quasi cento milioni. (cfr. pubblicazioni annuali della banca Mondiale, World Development Report e World Economics Publications.)
... dov'è finita questa maggiore ricchezza?

Ci vuole equilibrio tra capitale e lavoro, cioè ci vuole giustizia!
Altrimenti sì che sono extraterresti, non gli imprenditori ma la societa' disumana che permette loro di esserlo!

... caro Franco, spero tu abbia capito il piano generale a cui si rivolge il mio discorso (sono un umile lavoratore come te, che si trova bene nel lavoro che fa, che ha una bella e serena famiglia ma che ... ricorda ancora gli occhi e le pance gonfie dei bambini del Burkina Faso dove ha trascorso molti anni fa, tutte le sue ferie a lavorare in una missione, portando tutti i suoi risparmi familiari per un contributo modestissimo a quella gente che non ha meno diritti di tutti noi ... ebbene quegli occhi mi tormentano ancora, ma, putroppo, non tormentano i "grandi" della Terra e nemmeno i cittadini d'Occidente!).

... Progresso dovrebbe significare giustizia sociale e lasciare alle future generazioni un pianeta dove la vita sia degna di esser vissuta!
... altrimenti è pura barbarie!
oizirbaf is offline  
Vecchio 17-03-2005, 14.59.47   #47
oizirbaf
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Messaggio originale inviato da pirrone
Scusatemi ma la riduzione dell'orario la considero una misura buona per un'Europa che abbia superato le sperequazioni produttive al suo interno. Nel breve periodo (ma nel lungo saremo tutti morti, diceva Keynes) non esiste capitalismo serio senza la concorrenza e senza ledere in maniera irrimediabile le posizioni acquisite dei vari monopolisti, così come hanno fatto gli americani con l'AT&T e come l'autolesionista Bush, sta cercando di impedire che avvenga a Microsoft. Di sicuro non è la pubblicità, che è mancata alla FIAT, se gli americani ne hanno fatto l'acronimo:
FIAT:
Failure in Italian Automotive Technology
Fix It All the Time
Fix it again, Tony!
Fix it again tomorrow
Feeble Italian Attempt at Transportation
ma la qualità del prodotto è quella che è, non si vive alla giornata sui mercati internazionali. Così come non si può rimpiangere liretta e svalutazioni: quella economia non esiste e non ritornerà mai più, anche se Berlusconi ci dovesse promettere il contrario o ci rendiamo conto che l'Italia deve produrre solo "Ferrari", investendo tutto quello che serve, in tutti i settori produttivi, per fare le "Ferrari" dell'industria elettronica, quelle dell'industria meccanica, "Ferrari" del terziario e del quaternario e così via, oppure conviene imparare le lingue e darci solo al turismo, ammesso e non concesso che un paese di 60.000.000 di abitanti e con la vocazione alla speculazione ed all'abusivismo edilizio possa vivere a lungo di solo turismo.

... caro Pirrone,

spassosa e veritiera l'interpretazione americana dell'acronimo FIAT!
Delizioso poi il sarcasmo della frase citata di Keynes.
... ma se anche tu pensi che il capitalismo (io direi semplicemente il mercato: capitalismo implica un mondo governato dal capitale, senza regole morali. Se l'industria delle armi rende è per questo tutto ok? ... per il mercato senza regolamentazioni di piu' alti valori sì! Togli al gigante americano l'industria dele armi e vedremo cadere con gran fragore un colosso d'argilla!) vada superato non solo da una inderogabile legge mondiale antimonopolio ma da esigenze "politiche" di giustizia globale (nel senso nobile di bene comune della "polis" ormai globalizzata), allora oltre il breve periodo, dobbiamo domandarci a cosa serve il Progresso tecnologico che l'intelligenza umana ha saputo e sapra' ancora creare?

... dato che come me, sei un leopardiano: "a che tante facelle?"
Parafrasando a che tanto progresso, se la giustizia non lo guida?

Non penso che avere l'autocoscienza di questo interrogativo sia perdita di tempo.
oizirbaf is offline  

 



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