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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 23-11-2005, 19.07.16   #21
bside
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L'informazione può essere libera solo se è indipendente dal potere economico. Questo vale sia per i TG che per i giornali. Credere poi che possa esistere un'informazione "obiettiva" secondo me è un'illusione.
Basti pensare che tutti i quotidiani nazionali sono legati a grandi gruppi economici e finanziari che ovviamente eserciteranno la loro influenza sulla linea editoriale.
Non esiste l'obiettività. Anche il Corriere della Sera che si vuole un giornale "moderato" è di parte. Siamo tutti di parte, nessuno escluso. E dato che siamo tutti partigiani, bisogna piuttosto chiedersi per chi o per cosa si parteggia.

Santoro, di cui ho sempre apprezzato le sue trasmissioni, forse fa troppo la vittima e mi hanno lasciato perplesso le sue ultime mosse. Dovrebbe pensare a tutti quelli che sono stati trombati e non se ne sa niente. Rispetto a loro (e a tutti noi) è un privilegiato perché può andare in TV e dire quello che pensa.
bside is offline  
Vecchio 25-11-2005, 23.31.10   #22
lobelia
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Messaggio originale inviato da Diver
Sai Iobelia, sulla politica italiana credo che ci siamo tutti persi delle puntate, per cui non riusciamo più a capire che cosa è di destra o di sinistra e men chi meno che sta a destra o a sinistra.
Ho letto con piacere il tuo appassionato intervento che condivido. C'è solo un problema. Come si concilia la libertà con la libertà di informazione? Non c'è il rischio che in una società dell'informazione la democrazia finisca in demagogia? Il problema è tutto moderno legato allo sviluppo dei media. Oggi uno può avere in Italia una platea di 10 milioni di spettatori e mettersi a fare il pifferaio magico, portando la gente dove diavolo vuole? E' questo il rischio per la democrazia e per la libertà....
Può essere anche un ragionamento illiberale, ma forse è il caso che la società di protegga dai danni che potrebbero determinare i pifferai magici...

Hai ragione Diver, il problema è sempre quello. Il potere.
Chi ha in mano i canali più usuali e diffusi dell'informazione, ha un potere enorme. Chi ha il potere economico lo sa e ha quindi gli strumenti per manovrarla, manipolarla, condurla in suo favore. Guarda gli Stati Uniti, la loro guerra e quello che ci raccontano.
Guarda cos'è riuscito a fare Berlusconi. Si è fatto votare dalla maggioranza degli italiani.
Non mi sembra questo il caso di Santoro. Spero tu ne convenga.
Berlusconi sa farsi amare e votare elargendo ben altro alla tv.
E' vero. Il problema della libertà di informazione in una società dell'informazione, è grande. E proprio per questo va salvaguardata ogni piccola possibilità di espressione diversa in qualche modo dal pensiero unico in questo caso televisivo.
La resistenza sta proprio nella pratica incessante e finchè ci sarà consentito, di controinformazione.
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Vecchio 26-11-2005, 00.20.41   #23
Brucus
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Messaggio originale inviato da lobelia
La resistenza sta proprio nella pratica incessante e finchè ci sarà consentito, di controinformazione.

Informazione e controinformazione saranno sempre di parte, perchè nessuno può essere sufficientemente distaccato dalle cose per poterle giudicare e trasmettere con assoluta imparzialità. Non penso che il punto sia la libertà di informazione, ma la libertà interiore di ciascuno. Se sei libero dentro, nessuno potrà manipolarti, se non lo sei, sarai sempre in balia dei tuoi e altrui condizionamenti, comunque ti sia data l'informazione.

Saluti
Brucus is offline  
Vecchio 27-11-2005, 19.03.09   #24
lobelia
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Messaggio originale inviato da Brucus
Informazione e controinformazione saranno sempre di parte, perchè nessuno può essere sufficientemente distaccato dalle cose per poterle giudicare e trasmettere con assoluta imparzialità. Non penso che il punto sia la libertà di informazione, ma la libertà interiore di ciascuno. Se sei libero dentro, nessuno potrà manipolarti, se non lo sei, sarai sempre in balia dei tuoi e altrui condizionamenti, comunque ti sia data l'informazione.

Saluti

Puoi anche essere libero dentro e non esserti ugualmente concessa la possibilità di accedere ad informazioni esatte o comunque utili per mantenerti libero e non illudertene solo.
Diciamo allora che se sei libero dentro e hai però la possibilità di accedere ad un'informazione variegatamente più o meno di parte, ma di tutte le parti, sei vicino alla perfezione.
E visto che essere liberi dentro non è solo un fatto tutto nostro, privato, autarchico, genetico, di nascita, ma il frutto di una nostra volontà e capacità sempre sostenute dalla qualità e quantità di opportunità che il mondo attorno a noi ci concede o che pretendiamo, l'unica cosa da rivendicare e da salvaguardare resta la pluralità e libertà dell'informazione.
Come non esiste informazione imparziale, non esiste nemmeno uno spirito libero completamente avulso dall'esperienza e separato dal mondo circostante.
Parlerei più realisticamente di capacità critica più o meno sviluppata e allenata.
Ci siamo?
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Vecchio 27-11-2005, 19.58.11   #25
Diver
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OK sulla necessità di una pluralità di informazione, se diventa pluralità di disinformazione però non serve a nulla, ed ancor più se diventa pluralità di strumentalizzazione. Da trasmissioni (come spesso avviene) nelle quali tutti si danno del bugiardo, che cosa ricavo se non l'idea di cambiare canale?
Ma a forza di cambiare canale poi finisco che non vado neppure a votare...e così, senza accorgermene, finisco per essere strumentalizzato anch'io, e finisco per fare il gioco di qualcuno...
Diver is offline  
Vecchio 28-11-2005, 19.40.06   #26
lobelia
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ehi, ma ci sarà pur qualcuno ogni tanto che a dare del bugiardo ad un altro...ha ragione!
Io un'idea ce l'ho
Capisco la tua posizione, ma io faccio ancora più fatica a vedere quelle trasmissioni teleguidate dove tutti fanno finta di essere corretti e sotto il cerone dei più telegenici e ripresi, scorre sudore fedifrago e ipocrita.
In realtà faccio molta fatica a guardare la tv in generale. Prima che arrivasse la nonna in casa era praticamente sempre spenta. Sigh!
A me in fondo piace la radio.
Va beh, so che non c'entra, anche se forse non è poi così vero
In ogni caso che cosa ricavi dal resto, dai reality, dalle telenovele o dai quiz? Ugualmente la voglia di spegnerla sta cavolo di tv. E spegnamola una buona volta e non è detto che smetteremo anche di votare. Magari ci viene più voglia di leggere qualche giornale in più e comunque avremmo più tempo per guardarci attorno nello spazio reale.
lobelia is offline  
Vecchio 01-12-2005, 20.56.05   #27
bside
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Io non credo che la televisione abbia tutto questo potere di orientare politicamente le persone e che berlusconi sia stato eletto perché ha saputo incantare mediaticamente la gente. Il "berlusconismo" non è un fenomeno solo mediatico. Questa è una visione secondo me un po' riduttiva e semplificatoria che si sente spesso a sinistra, ma che secondo me ha poco a che vedere con una realtà molto più complessa.

Poi penso che libertà d'informazione non significa informazione "esatta", obiettiva, vera...significa informazione senza "padroni", indipendente da un punto di vista economico. E' chiaro che è parziale tanto quanto lo è quella culturalmente allineata. Non può esistere un'informazione VERA. Anche limitandosi a presentare i FATTI, già la scelta degli accadimenti da pubblicare o mostrare in TV risentirà dell'importanza che si attribuisce a questo o quel avvenimento.
Mi ricordo uno spettacolo di Beppe Grillo, nel quale mostrava come era possibile manipolare una informazione semplicemente con lo spazio dedicato su una pagina di un quotidiano, la fotografia a corredo, il colore, la scelta del titolo, l'uso di toni enfatici o neutri, ecc...
Secondo me il vero scandalo non è la parzialità dell'informazione, quanto il fatto che non esiste cultura d'opposizione e dove esiste è cultura minoritaria.

bside is offline  
Vecchio 02-12-2005, 06.46.51   #28
Mr. Bean
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Messaggio originale inviato da bside
Io non credo che la televisione abbia tutto questo potere di orientare politicamente le persone e che berlusconi sia stato eletto perché ha saputo incantare mediaticamente la gente. Il "berlusconismo" non è un fenomeno solo mediatico. Questa è una visione secondo me un po' riduttiva e semplificatoria che si sente spesso a sinistra, ma che secondo me ha poco a che vedere con una realtà molto più complessa.


cioè?
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Vecchio 02-12-2005, 10.30.18   #29
bside
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Ti faccio un esempio. Quando c'è stato il referendum sulla procreazione assistita, non si può dire che in TV non ne abbiano parlato. E non si può dire che le trasmissioni che ne hanno parlato tipo Ballarò non si erano schierate a favore. Per non parlare di tutta la carta stampata di sinistra. Perfino il Corriere della Sera che certo non è di sinistra s'era schierato per il voto. Eppure non sono andati a votare nemmeno tutti gli elettori di sinistra messi insieme.
Come mai? Evidentemente le persone non sono zombie che votano meccanicamente ciò che gli viene mediaticamente suggerito. Ha prevalso più che altro l'indifferenza al tema trattato perché riguardando una minoranza d'individui non toccava l'esistenza materiale della maggioranza.

Penso che la TV orienti culturalmente più che politicamente in senso stretto, mostrando una realtà che non esiste.
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Vecchio 03-12-2005, 10.45.04   #30
lobelia
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[Penso che la TV orienti culturalmente più che politicamente in senso stretto, mostrando una realtà che non esiste.
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Quello che scrivi anche nei post precedenti è verissimo. Soprattutto circa l'informazione senza padroni, e la cultura d'opposizione.
Ed è altrettanto vero che Berlusconi non ha vinto grazie solo alla campagna elettorale televisiva, ma bensì cogliendo il frutto del potere di orientamento della cultura, che il mezzo televisivo possiede. Berlusconi non fa cultura, rispecchia e cavalca semplicemente la subcultura popolare anche televisivamente orientata e maggioritaria.
Io aggiungo che se la TV ha questo grande successo, significa che alla gente piace. Nessuno ce la impone con una pistola puntata alla tempia.
E se la maggioranza degli italiani ha votato Berlusconi, significa che la cultura maggioritaria è quella.
C'è poco da illudersi.
Se però la maggior parte degli italiani non è andata a votare al referendum, significa quello che dici tu (che l'argomento non toccava l'esistenza materiale della maggioranza), ma anche che quella maggioranza si è sentita confortata e autorizzata, nel non muovere il culo quel giorno, da tamburanti pareri ed espliciti inviti televisivi eccelsi e cristianamente liberatori.
Insomma, che la TV ,quando vuole, non orienti anche politicamente in senso stretto, mi sembra una dichiarazione azzardata.
E comunque che orienti culturalmente, è peraltro peggio.
Infine dico che lo scandalo dell'inesistenza di una cultura d'opposizione è comunque colpa nostra. E' responsabilità di tutti noi che pur non riconoscendoci nel pensiero unico della cultura maggioritaria, non siamo però in grado di condividere dei principii e affermarli con la forza, la convinzione e la coesione necessarie.
La TV avrà le sue colpe, ma chi si fa fregare dall'ignavia, siamo noi.
lobelia is offline  

 



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