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Vecchio 03-03-2006, 09.22.32   #21
Ish459
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Messaggio originale inviato da ancient
il problema è che non esiste una vera informazione obiettiva e indipendente, che si occupi dei problemi e delle questioni che dovrebbero essere al centro del dibattito politico in un Paese civile. Con qualche eccezione, per fortuna:


Una voce per interrompere la campagna elettorale permanente


C'è poi una pericolosa e crescente concentrazione del potere mediatico. Una sola persona controlla, direttamente o indirettamente, le principali 6 reti nazionali, con una audience di oltre il 90 per cento. Questo condiziona il confronto civile spingendo a schierarsi, a prendere posizioni estreme. Si può solo essere pro o contro. Non è dato assumere posizioni equilibrate. Bandite pressochè del tutto dalle TV le riflessioni, le analisi, l'informazione che vada in profondità. Seppure caratterizzato da una vivace concorrenza, è preoccupante anche l'assetto proprietario dei quotidiani: tra i cinque maggiori quotidiani, uno è controllato dalla medesima persona che controlla le 6 reti televisive, gli altri da gruppi industriali i cui rapporti economici col governo spesso si scontrano con le esigenze di una stampa libera. Anche se non mancano giornalisti e direttori coraggiosi, l'indipendenza della stampa è appesa ad un filo sottile.

(...)

Permetteteci di usare la nostra voce in un altro modo. Cercheremo di informare e di offrire uno strumento di approfondimento per chi non si accontenta del giudizio sommario e delle parole d'ordine. Ci chiameremo "La Voce", una voce libera e indipendente, così come lo furono quelle di Giuseppe Prezzolini e di Indro Montanelli. Informeremo e, soprattutto, proporremo analisi indipendenti di fatti e notizie, sperando di offrire un servizio utile a tutti coloro che accettano di misurarsi, senza pregiudizi, su questioni complesse. La nostra ambizione? Vogliamo essere competenti nella critica, provocatori nei contenuti ed equilibrati nelle proposte.[/color]

http://www.lavoce.info/index.php


Sai, in qualche altra discussione ho già insistito su questo argomento sul potere dei mass media e sull'informazione manipolata. Credo che questo punto sia fondamentale e da tener presente. E uno dei buchi della democrazia.
"La Voce" come una voce libera ed indipendente? Provocatori? Non si rischia di essere estremisti dall'altro lato? Aggiungerei a voce libera e indipendente e senza pregiudizi, anche imparziale...
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Vecchio 03-03-2006, 09.31.47   #22
ancient
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Messaggio originale inviato da Ish459
Sai, in qualche altra discussione ho già insistito su questo argomento sul potere dei mass media e sull'informazione manipolata. Credo che questo punto sia fondamentale e da tener presente. E uno dei buchi della democrazia.
"La Voce" come una voce libera ed indipendente? Provocatori? Non si rischia di essere estremisti dall'altro lato? Aggiungerei a voce libera e indipendente e senza pregiudizi, anche imparziale...

ecco, questa tua risposta conferma esattamente quanto espresso nell'articolo. Se si esprime un'opinione diversa si rischia di venire etichettati come provocatori ed estremisti, senza badare alla qualità delle analisi che motivano le proprie posizioni.

Per quanto mi riguarda, non posso dire di condividere ogni articolo pubblicato dalla "Voce": ma devo riconoscere che:

- ospita in genere persone competenti, che sanno di cosa parlano;

- offre spazi di replica.

Di questi tempi, non è poco.
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Vecchio 03-03-2006, 12.26.27   #23
Mr. Bean
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quando capiremo?

Ma quando capiremo che la Politica non è Berlusconi e Berlusconi non è la politica. Perdonatemi ma il fatto che l'Italia si sia divisa in pro e contro Berlusconi mi fa capire che siamo caduti in basso. Molto in basso. Io non ci sto a questo inutile gioco. Programmi, propositi, soluzioni di problemi... questo è far politica. Parlare di questi argomenti è fare giornalismo. Il resto è spazzatura....
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Vecchio 03-03-2006, 13.01.16   #24
ancient
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Re: quando capiremo?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Ma quando capiremo che la Politica non è Berlusconi e Berlusconi non è la politica. Perdonatemi ma il fatto che l'Italia si sia divisa in pro e contro Berlusconi mi fa capire che siamo caduti in basso. Molto in basso. Io non ci sto a questo inutile gioco. Programmi, propositi, soluzioni di problemi... questo è far politica. Parlare di questi argomenti è fare giornalismo. Il resto è spazzatura....

concordo in pieno.
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Vecchio 03-03-2006, 13.06.18   #25
Ish459
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Re: quando capiremo?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Ma quando capiremo che la Politica non è Berlusconi e Berlusconi non è la politica. Perdonatemi ma il fatto che l'Italia si sia divisa in pro e contro Berlusconi mi fa capire che siamo caduti in basso. Molto in basso. Io non ci sto a questo inutile gioco. Programmi, propositi, soluzioni di problemi... questo è far politica. Parlare di questi argomenti è fare giornalismo. Il resto è spazzatura....

Hai ragione..
è come dire "esiste Dio / non esiste"... quasi gli diamo ragione su quello (che sia Dio).. e basta!
Ish459 is offline  
Vecchio 03-03-2006, 13.52.56   #26
Jack Sparrow
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Re: quando capiremo?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Ma quando capiremo che la Politica non è Berlusconi e Berlusconi non è la politica?
io invece penso che dovremmo chiederci...
PERCHE' l'italia è divisa tra pro e contro berlusconi??

è un sintomo fortissimo di qualche problema.

vedete, berlusconi è un uomo TERRIBILMENTE potente e influente;
amico di bush e sostenuto dagli USA, amico di gelli e frequentatore di ambienti massoni, simpatizzante per l'opus dei, intrallazzatore di mafia, amico di andreotti, uomo tra i più ricchi del mondo e imprenditore di gran lunga più importante d'italia (basti pensare a tv, libri, giornali).

si è creata una situazione imbarazzante; il premier è circondato da gente che lo implora per poter recitare una parte nel suo "regno";
tutti cercano di saltare sul suo carro.

dunque in un certo senso questa è la sfida di berlusconi, non del centrodestra.
si parla del tridente (berlusca-casini-fini), ma la stazione Termini era tappezzata di facce del premier!
nemmeno a natale c'erano tanti addobbi!!!

lui stesso non nasconde la sua centralità, come quando dichiarò che alle regionali vinse il centrosinistra perchè "lui non era sceso in campo"...

lo dico a malincuore:
forse in parte aveva ragione...

saluti
Jack Sparrow is offline  
Vecchio 03-03-2006, 17.00.27   #27
bside
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>Ma quando capiremo che la Politica non è Berlusconi e >Berlusconi non è la politica


Bisogna capire che questo è frutto anche del sistema elettorale bipolare.

Del resto è lo stesso Berlusconi ad alzare i toni, a polarizzare e a concentrare l'attenzione su di sé.

La sua politica condiziona la vita di questo paese da dieci anni, non si può far finta che non ci sia, né far finta che il suo governo, le sue leggi non abbiamo prodotto dei gravi guasti, a partire dalla giustizia.

bside is offline  
Vecchio 03-03-2006, 17.08.15   #28
ancient
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insomma, non riusciamo a non parlarne.

Mi viene in mente questo articolo (dal blog di Beppe Grillo):




Le parole ci condizionano. Le associazioni di parole ci condizionano. Una sola parola può evocare un gruppo di parole. Se, come ha scritto George Lakoff, un professore di Berkeley, si dice a qualcuno di non pensare all’elefante, quello ci penserà tutto il giorno e se lo sognerà di notte, magari emettendo qualche piccolo barrito nel sonno.
In questo momento l’Italia è ipnotizzata dall’elefante, parla solo dell’elefante e fa alla fine quello che desidera l’elefante: non parlare dei problemi reali, di dati, soluzioni, prospettive.

Così come l’elefante si evoca con parole come proboscide, zanne, grandi orecchie, lo stesso avviene in questa campagna elettorale con giustizia, Iraq, sondaggi, terrorismo, televisioni, grandi opere, Islam, conflitti di interesse, calcio, par condicio per citarne solo alcune.
Tutte parole legate tra loro che portano implacabilmente all’elefante.
Gli elefanti usano le associazioni di parole per affermare il contrario del loro significato, come “compassionate conservatorism” di Bush. Compassionevole? Bush?

Per sottrarsi al gioco dell’elefante, uscire dal suo recinto di parole, bisogna ignorarlo e parlare di cose concrete, di numeri, cifre, fatti.

Usare parole che non può usare, che non capisce.
Cosa ne sa un elefante delle energie alternative, delle nuove tecnologie, della lotta alla mafia, di un’amministrazione a misura di cittadino, della riduzione del debito dello Stato, dello sviluppo della Ricerca, del lavoro precario?

Sono parole che gli procurano fastidio e vanno fatte emergere in modo semplice, diretto. Parole che vanno collegate tra loro perché creino un nuovo contesto, un “frame” alternativo. Un luogo in cui la parola elefante non può più esistere.
E anche se dovesse continuare a esistere rappresenterebbe il passato, quello che forse c’era, ma adesso non c’è più.


http://www.beppegrillo.it/index.html

Ultima modifica di ancient : 03-03-2006 alle ore 17.09.25.
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Vecchio 04-03-2006, 00.24.32   #29
giovanni
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Il tipo sarà basso ma certo non fesso, e se pure di suo ingora i dettagli che rendono efficaci le sue tecniche persuasive è circondato di gente ben pagata che invece certe cose le conosce bene perché ben le utilizzava e l'utilizza nella normale pubblicità.
Se pur sembra paradossale che il discorso politico si riduca al pro o contro un singolo individuo, il paradosso scompare una volta si ricordi che tale singolo ha così tanti soldi, interessi, potere (insieme ad un passato poco chiaro) da condizionare direttamente la vita di tutti gli altri.
Il fatto che si parli di lui è legato al fatto che così lui ha voluto, ogni sua esternazione, diretta o fatta tramite scagnozzi, mira a costringere alla polarizzazione delle posizioni; polarizzazione che costringe a stare concentrati su certi fatti, idee o argomenti (quelli da lui scelti) e lascia poco spazio ad altri fatti ecc. che sarebbe invece molto più proficuo considerare: è il cosiddetto agenda setting.
Il fatto che alle critiche mossegli a seguito delle sue diverse battute (talvolta veri strafalcioni storici, logici, economici e del buon senso) non risponde mai direttamente, ma lasciando ai suddetti scagnozzi il lavoro sporco, è legato al meccanismo della calunnia: se ti risenti, per quanto nel giusto, qualcuno resterà con il dubbio che la calunnia sia vera (qualcun altro la crederà tale); per questo lui mai si lascia coinvolgere troppo direttamente, mentre a sinistra ci cascano tutti. Puntualmente.
Non siamo di fronte al problema di una società, ma al problema di menti troppo limitate per mettere ordine in problemi troppo grandi, dunque "facilmente" ingannabili dai furbi di turno perché ignare dei trucchi che questi usano tramare.
giovanni is offline  
Vecchio 04-03-2006, 09.58.27   #30
Mary
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Citazione:
Messaggio originale inviato da dany
[Bla }

Credo che dovrebbero modificare il diritto di essere eletti, subordinandolo all'esibizione di un certificato penale immacolato e , in certi casi, servirebbe anche il certificato di uno psichiatra che ne dichiarasse la sanità mentale!
[/b]

Mary is offline  

 



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