Grazie marioso, il link mi sarebbe davvero utile ma non so se si possa postare qui. Io credo di si comunque, prova a controllare se c'è un regolamento. Io non ho trovato nulla.
Volevo chiederti un'altra cosa se posso; ho letto nel tuo precedente post che il kit si deve ordinare inviando questo moduletto. Siccome le librerie mondadori che conosco sono tutte lontane rispetto alla zona dove abito io, non c'è un altro modo per avere questo opuscolo? Non vorrei dover fare una trasferta solo per arrivare alla mondadori

Per questo genere di scambi di informazioni, che non sono più riflessioni ne discussioni e totalmente OT (fuori tema), vi invito ad utilizzare i messaggi privati www.riflessioni.it/forum/... o sarò costretto come da regolamento a chiudere la discussione.
Grazie

Ben vengano nuove idee per aiutare i nostri piccoli cittadini a prepararsi meglio ad entrare nel mondo reale.

Ma Attenzione! non sottovalutiamo l'addestramento!... Una "circolare Ministeriale" o una "Raccomandazione" delle autorità locali non sono sufficienti! occore che i docenti, mestri, educatori, allenatori supporter ecc., siano veramente preparati a svolgere i nuovi compiti, e non sarebbe male anche qualche verifica a posteriori!

Non sottovaluto nessuno, ovviamente, non mi permetterei, ma ricordo bene la difficoltà di qualche valente e scrupolosa insegnante quando ex abrupto fu imposto l'insegnamento dell'Educazione Civica.

Non che quei laureati erano "Ineducati", ma non è la stessa cosa che doverla insegnare... da domani!

Mi domando, ogni tanto, se esistono ancora dei veri bambini.

Certo che ci sono ma sono per lo più "tecnologici", pronti a diventare bulli, goliardi, privi di intelligenza emotiva.

Io non sono contro la tecnologia, anzi è lo strumento ottimale che dovrebbe liberare l'uomo dalla fatica di procurarsi il "pane quotidiano" e offrirgli più tempo per se stesso. Ma oggi non siamo ancora a questi livelli, siamo diventati macchine pure noi. E forgiamo i pargoli in funzione di potenziali macchine programmabili.

Forse un giorno i nuovi nati, in un mondo evoluto, potranno vivere come ho vissuto io l'infanzia, in campagna.
Il contatto con la natura vera e non alberi-cemento-plastica. Non ho mai conosciuto la noia, ho imparato a misurarmi con il mio corpo e la mia mente nell'apprendimento. Fantasia e realtà vivevano in una meravigliosa armonia.

Osservavo tutto quello che mi circondava, senza paura, nel più assoluto rispetto di ogni forma di vita. Ogni tanto prendevo le cicale e le mettevo in un barattolo ma poi le liberavo, e i grilli e le farfalle, e le lucciole......
Ovviamente avevo una mamma che mi lasciava libera che non mi sgridava se mi sporcato di terra o di erba. Una mamma che mi ascoltava, che mi parlava, che amava la natura e rispettava tutto.

Quegli anni restano il mio punto fermo di riferimento. Saldo, pieno, profondo.
Nessuna fretta, nessuna manipolazione. Crescevo e nascevo ogni giorno.

Mi dispiace tanto per questi futuri uomini e donne del domani a cui abbiamo tolto tutto: speranza, fantasia, tempo, amore, attenzione, calore, libertà di divenire quel che sono.
Gli abbiamo rubato l'infanzia oltre che i loro beni: acqua, aria, risorse.

Dovremmo fermarci un attimo e chiederci cosa stiamo facendo in questo preciso istante. Non importa se l'arrosto brucia, se perdiamo il pullman, se il primo spettacolo è già iniziato, se la polvere sui mobili aumenta di strato, se la tv è accesa.

Se per pochi istanti ci fermassimo a riflettere su cosa stiamo facendo forse ci accorgeremmo che i bambini sono alla piscina, e noi li vediamo solo di sfuggita o sono davanti alla tv, o al computer, che non sappiamo niente di loro.

Spero che anche le maestre dell'asilo si fermino un attimo e si domandino: chi sono questi "cosi" qui? i futuri esseri umani, devo aiutarli a divenire gli
abitanti di questo Pianeta.

Mary

Voglio dire una cosa. Lo so che è cattivissima, ma se saltate tutti addosso per picchiarmi mi nascondo zitto zitto e non dico più una parola sull'argomento.

Oggi ci sono due tipi differenti di bambini.
Quelli più veri di come eravamo noi e di come erano i nostri figli, e quelli finti.

Nel mio intorno non ce ne sono di altri tipi, e gli uni sono molto diversi dagli altri.

Ci sono i bambini nati perché papà e mamma volevano che nascesse da loro una nuova vita.

Ci sono i bambini che nascono perché mamma ha bisogno di maternità e papà affermazione di sé.

I primi sono più bambini di come furono i miei figli.

I secondi sono bambolotti frettolosamente gonfiati.

Purtroppo, hai ragione.

Chi voleva solo l'onore di ospitare una nuova anima nella propria casa, vede i figli come Unità indipendenti dal proprio essere, autonomi e degni di essere quel che sono. Chiunque siano.

Si possono combinare tutti i casini di questo mondo (vedi la mia vita) ma resta l'infinita gioia di aver servito l'umanità. Di essere stati ospiti della vita.

I figli non ci appartengono ma si servono di noi per incamminarsi in questo mondo.

E poi ci sono figli che valgono meno di un'auto di lusso. Figli che si tenta di plasmare a propria migliore immagine di sè, o si abbandona a se stessi.

Una pianta da appartamento necessita di acqua e concime per sopravvivere, se fosse libera farebbe da sè dissetandosi alla rugiada. Non di meno i cuccioli d'uomo necessitano non solo di latte e indumenti ma di un nutrimento particolare che si chiama amore. Senza amore, attenzione, rispetto diventeranno solo macchine, involucri privi di intelligenza emotiva che li renderà inumani.

Ma un individuo che non riesce ad amare se stesso (intendo vero amore non insano egoismo) come potrà amare altri?
Solo un pozzo sorgivo può donare acqua senza chiedere nulla, ma ringraziando chi ne attinge perchè così rende più limpide le proprie acque.
Un pozzo asciutto non avrà nulla da dare ma pretenderà di ricevere, di ricevere, di ricevere.
I figli non si fanno per ricevere ma per dare.

Una madre sana o padre sano non dirà mai a suo figlio: .... dopo tutto quello che ho fatto per te! dopo tutti i sacrifici! dopo tutto quello che ti ho dato!

Chi dice questo vuol dire che non ha dato niente ma ha procreato solo per ricevere.

Mary