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Vecchio 08-09-2003, 16.04.24   #1
bluemax
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Data registrazione: 04-09-2003
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Wink veramente strano questo universo

viviamo in un universo INFINITO ma viviamo nel FINITO (nel senso che siamo circondati da leggi fisiche che contemplano il tempo).

Parliamo di Passato e Futuro ma viviamo nel presente...

ma il presente... inteso come attimo (ma sappiamo che un attimo puo' anche essere un eternità) che trasforma il Futuro in Passato cosa e' ?

quando e' che possiamo dire che il Presente e' ADESSO ?

il presente in quanto punto di unione tra futuro e passato non esiste e quindi ? possiamo forse dire che anche noi non esistiamo ?


che strane leggi governano questo universo....
qualcuno ha la concezione del presente ?
In fondo noi viviamo piu nell' immediato futuro e nell'imediato passato che nel presente....

o no...

qualcuno mi aiuti a capire il nostro presente... che io non lo capisco... mi sembra di vivere veramente in un matrix...


ai presenti...
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Vecchio 08-09-2003, 17.05.05   #2
basil
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Re: veramente strano questo universo

Citazione:
Messaggio originale inviato da bluemax
qualcuno mi aiuti a capire il nostro presente... che io non lo capisco...

Ho il sospetto che quando cerchi di capirlo, l'hai già perso.
Senza viverlo davvero.

b.
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Vecchio 08-09-2003, 18.24.27   #3
Mindcrawler
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Re: veramente strano questo universo

Citazione:
Messaggio originale inviato da bluemax
il presente in quanto punto di unione tra futuro e passato non esiste e quindi ? possiamo forse dire che anche noi non esistiamo ?

C'è qualcosa che mi ricorda Zenone in questo discorso.
Penso che il presente sia un fascio di percezioni, che non può essere quantizzato. Un po' come diceva Hume a proposito della Bundle Theory in filosofia della mente.
Mi fanno un po' paura questi discorsi, non so...
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Vecchio 08-09-2003, 21.51.47   #4
VanLag
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qualcuno mi aiuti a capire il nostro presente... che io non lo capisco... mi sembra di vivere veramente in un matrix...

A me sembra che........... Ne il ricordo di un evento passato ne la sua anticipazione possono essere confusi con l’evento.
Inoltre ricorda che se stai pensando al dolore di ieri, lo stai facendo ora: Se stai pensando al piacere della cenetta che farai con amici domani sera, lo stai facendo ora.
In pratica contrariamente a quanto dici, non è il presente ad essere un “inesistente punto di giunzione” tra passato e futuro ma sono il passato ed il futuro che esistono solo come proiezioni dell’eterno presente.

VanLag is offline  
Vecchio 09-09-2003, 08.40.30   #5
bluemax
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ora che ho un attimo di tempo anche se sono a lavoro vorrei precisare la mia idea di PRESENTE

allora... il presente come sappiamo e' rappresentabile dal punto di incontro tra passato e futuro. (e fin qui siamo spero tutti daccordo )

ora... messiamo il tutto su una retta che rappresenta lo scorrere del tempo e un punto su questa che si muove spostandosi dal passato verso il futuro (che diventa presente ovvio no ? )

ora immaginiamo che su questa retta vi siano delle unità di misura che rappresentano i millisecondi... vedremo il punto spostarsi verso la direzione del futuro ogni millisecondo che passa... (e fin qui mi sembra logico )

ma mettiamo adesso che vi sia la possibilità di zoomare (brutto termine ma rende l'idea ) sul punto che rappresenta il presente...
zoommiamo talmente tanto che sulla retta appaiono altre unità di misura... e i microsecondi si trasformano in secoli... con al loro interno una quantità enorme di millisecondi. A questo punto il presente e' sempre e solo un punto. Il solito punto che progredisce verso il futuro.

Possiamo zoomare all'infinito e il presente rimarra sempre un punto... per quanto ci sforziamo di zoomare il presente e' sempre e soltanto un punto... il punto che separa il passato dal futuro.

Quindi...

1) Il tempo inteso come unita di misura e' estremamente relativo... un nostro microsecondo potrebbe rappresentare miliardi di anni per una civiltà che vive all'interno di un atomo.

2) Per quanto zoommiamo nella nostra retta rappresentante il tempo, non riusciremo mai a rappresentare il presente ma sempre e solo un entità astratta che chiamiamo ADESSO

3) Sempre prendendo in considerazione lo zoomaggio su tale retta e' evidente che ADESSO non esiste e da qui 1000 domande...
in questa microsecondi che possono essere anche un eternita se confrontato con un altro metro di misura.. quando avviene la nascita ? ossia l'essitenza ? e la morte ? quando e' che terminiamo ? un miliardesimo di secondo esistiamo e un miliardesimo di secondo dopo non piu... ma il punto che separa la non esistenza dalla esistenza non esiste... (e se esiste e zoommiamo potrebbe durare un infinita e quindi in teoria non esiste un momento in cui terminiamo )

altra cosa in cui il CREATORE che ha creato il nostro universo con le nostre leggi ha TOPPATO (ossia ha fatto leggi che scoprono il suo fianco ) e' ceh e' legge fisica che di un punto che si muove nello spazio e' IMPOSSIBILE conoscere CONTEMPORANEAMENTE sia la velocità che la posizione... da qui il punto che si muove nel tempo (il presente in pratica) e' impossibile conoscere contemporaneamente la POSIZIONE (ossia adesso ) visto che ne conosciamo la velocità (si presume che lo scorrere del tempo sia costante)


se fossi Dio ci sarebbe qualcosa da rivedere in queste leggi del nostro universo... a dire il vero ci sono ben altre 7 leggi che lasciano intravedere qualche errore nella creazione del nostro universo... ma lascio a voi scoprirle... se no papino mi si inkazza...
bluemax is offline  
Vecchio 09-09-2003, 11.58.11   #6
visechi
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Messaggi: 1,150
Prova ad immaginarti mentre un giorno rievochi fatti che ti hanno coinvolto.
Mentre lo fai vivi un ben determinato momento storico; in un momento preciso - un istante - della tua vita, evochi eventi trascorsi.
Il momento in cui evochi fatti avvenuti precedentemente al tuo atto di ricordare, è un punto che non è fisso, che scorre, che ora è qui, fra un secondo è trascorso.
Quando ricordi costruisci, o meglio ricostruisci avvenimenti già incisi nella tua vita in un momento fissato per sempre, tanto in termini di emozioni prodotte, che eventualmente si ripercuotono anche nel momento in cui ricordi, quanto in relazione al momento storico in cui i fatti sono accaduti: prima, non ora.
Tu, nel rievocare, hai ridato vita ad un periodo o un evento trascorso; questo evento, per convenzione linguistica, è comunemente definito PASSATO.

Il momento in cui eserciti la tua memoria, sempre per convenzione linguistica, affinché gli umani si comprendano, normalmente è denominato PRESENTE.

Nel corso dell'esercizio mnemonico che fai, può capitare che possa anche proiettare questi eventi trascorsi in una dimensione temporale di là da venire, ancora non verificatasi. Questa attesa o speranza rappresentata dalla proiezione, solitamente è definita FUTURO.

Il passato, il presente e il futuro sono le tre dimensioni costituenti un unico evento complessivo percepito dall'uomo come un 'continuo sequenziale', privo, cioè, di soluzione di continuità, nel senso che non si percepisce un momento di rottura preciso fra le tre diverse dimensioni.
Questo 'continuo sequenziale' rappresenta lo scorrere del TEMPO, in definitiva, il TEMPO che compendia in se, in un'unica definizione le tre dimensioni che lo compongono.

Prova ora ad immaginare di iscrivere queste tre dimensioni, questi tre diversi elementi in un'unica linea.
Immagina che questa linea perpendicolare rispetto al punto di osservazione, intersechi l'osservatore, nell'esempio te, in un punto preciso.
Potresti immaginare di definire questo punto d'intersezione PRESENTE.
Se dovessi volgerti alle tue spalle, osserveresti gli eventi trascorsi, che sono alle tue spalle; questi eventi sarebbero il PASSATO, costruito, anzi ricostruito dalla mente che evoca, ricorda.
Prova ora ad immaginarti mentre pensi a ciò che potrà ancora accadere; per far questo dovresti guardare avanti rispetto alla tua posizione; non vedresti nulla, ma presumibilmente spereresti in qualche evento prossimo o attenderesti il verificarsi di qualcosa (speranza ed attesa); questi eventi ancora non verificatisi sarebbero il FUTURO.
Il tutto iscritto in un ipotetico segmento che io, arbitrariamente, solo perché mi piace la definizione, chiamo 'linea degli eventi'.
Nella mia farneticazione, l'osservazione è reale, l'iscrizione degli eventi nell'ipotetica 'linea degli eventi' è figurativa, una metafora che secondo il mio parere rende bene l'idea, prova a tracciarla su un foglio bianco, il gioco dovrebbe essere utile per chiarire ancora meglio.
In sintesi, il PASSATO è costruito dall'atto di ricordare; il PRESENTE dal momento preciso in cui si vive (un attimo, un nanosecondo), quindi dalla vita stessa; il FUTURO dalle aspettative e dalle speranze.

Il TEMPO potrebbe essere definito, dunque, come un insieme di eventi concatenati iscritti ordinatamente e sequenzialmente in un'ipotetica linea il cui verso è sempre univoco e non controvertibile: difficile, infatti, immaginare che un evento possa verificarsi prima di quello che lo ha causato; la perlustrazione del cosmo non può che essere conseguente all'ideazione e costruzione di strumenti tecnologici adatti all'osservazione.

Siccome ho del tempo a disposizione e mi piace mettere nero su bianco le mie elucubrazioni, continuo dicendo che quanto precede potrebbe essere coerente con una visione non deterministica dell'esistenza, viceversa, una concezione deterministica potrebbe implicare che le tre dimensioni del Tempo (Passato, Presente e Futuro) siano compendiate in un unico concetto che le annulla e le trascende. Tutti gli eventi sono scritti nella storia contemporaneamente, per cui ne deriverebbe che, figurativamente, avremo non più una linea intersecante ma parallela a colui che osserva, una sorta di curva che, inglobando anche l'osservatore, si staglia parallelamente a quest'ultimo. Sarebbe, dunque, ipotizzabile che detto osservatore possa anche avere la capacità di leggere tanto il 'Passato' - in quanto trattasi di eventi già verificatisi - il 'Presente', perché vive quel preciso istante, e, novità delle novità, il 'Futuro' (divinazione), appunto perché già scritto nel grande Libro della Storia.
Immagina ora sempre il solito ipotetico segmento entro cui sono iscritti gli eventi, stavolta tutti contemporaneamente; per semplicità, mi piace definirlo 'orizzonte degli eventi', orizzonte perché è posto di fronte all'osservatore, e proprio come la linea dell'orizzonte, scorrendo da sinistra a destra, o viceversa, si presenta alla visuale in tutta la sua interezza.

Ciao e benvenuto.
visechi is offline  
Vecchio 09-09-2003, 12.32.42   #7
sisrahtac
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A volte mi viene da pensare che il mondo ci appare strano perchè la nostra mente vuole interpretare con la logica ciò che logico non è(in quanto presumibilmente certi dati stanno oltre la logica,su un piano superiore,e non inferiore)...forse dovremmo essere meno logici ed il tutto ci apparirebbe per quello che è.
sisrahtac is offline  
Vecchio 09-09-2003, 12.33.30   #8
bluemax
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Messaggio originale inviato da visechi
Prova ad immaginarti mentre un giorno rievochi fatti che ti hanno coinvolto.
Mentre lo fai vivi un ben determinato momento storico; in un momento preciso - un istante - della tua vita, evochi eventi trascorsi.
Il momento in cui evochi fatti avvenuti precedentemente al tuo atto di ricordare, è un punto che non è fisso, che scorre, che ora è qui, fra un secondo è trascorso.
Quando ricordi costruisci, o meglio ricostruisci avvenimenti già incisi nella tua vita in un momento fissato per sempre, tanto in termini di emozioni prodotte, che eventualmente si ripercuotono anche nel momento in cui ricordi, quanto in relazione al momento storico in cui i fatti sono accaduti: prima, non ora.
Tu, nel rievocare, hai ridato vita ad un periodo o un evento trascorso; questo evento, per convenzione linguistica, è comunemente definito PASSATO.

Il momento in cui eserciti la tua memoria, sempre per convenzione linguistica, affinché gli umani si comprendano, normalmente è denominato PRESENTE.

Nel corso dell'esercizio mnemonico che fai, può capitare che possa anche proiettare questi eventi trascorsi in una dimensione temporale di là da venire, ancora non verificatasi. Questa attesa o speranza rappresentata dalla proiezione, solitamente è definita FUTURO.

Il passato, il presente e il futuro sono le tre dimensioni costituenti un unico evento complessivo percepito dall'uomo come un 'continuo sequenziale', privo, cioè, di soluzione di continuità, nel senso che non si percepisce un momento di rottura preciso fra le tre diverse dimensioni.
Questo 'continuo sequenziale' rappresenta lo scorrere del TEMPO, in definitiva, il TEMPO che compendia in se, in un'unica definizione le tre dimensioni che lo compongono.

Prova ora ad immaginare di iscrivere queste tre dimensioni, questi tre diversi elementi in un'unica linea.
Immagina che questa linea perpendicolare rispetto al punto di osservazione, intersechi l'osservatore, nell'esempio te, in un punto preciso.
Potresti immaginare di definire questo punto d'intersezione PRESENTE.
Se dovessi volgerti alle tue spalle, osserveresti gli eventi trascorsi, che sono alle tue spalle; questi eventi sarebbero il PASSATO, costruito, anzi ricostruito dalla mente che evoca, ricorda.
Prova ora ad immaginarti mentre pensi a ciò che potrà ancora accadere; per far questo dovresti guardare avanti rispetto alla tua posizione; non vedresti nulla, ma presumibilmente spereresti in qualche evento prossimo o attenderesti il verificarsi di qualcosa (speranza ed attesa); questi eventi ancora non verificatisi sarebbero il FUTURO.
Il tutto iscritto in un ipotetico segmento che io, arbitrariamente, solo perché mi piace la definizione, chiamo 'linea degli eventi'.
Nella mia farneticazione, l'osservazione è reale, l'iscrizione degli eventi nell'ipotetica 'linea degli eventi' è figurativa, una metafora che secondo il mio parere rende bene l'idea, prova a tracciarla su un foglio bianco, il gioco dovrebbe essere utile per chiarire ancora meglio.
In sintesi, il PASSATO è costruito dall'atto di ricordare; il PRESENTE dal momento preciso in cui si vive (un attimo, un nanosecondo), quindi dalla vita stessa; il FUTURO dalle aspettative e dalle speranze.

Il TEMPO potrebbe essere definito, dunque, come un insieme di eventi concatenati iscritti ordinatamente e sequenzialmente in un'ipotetica linea il cui verso è sempre univoco e non controvertibile: difficile, infatti, immaginare che un evento possa verificarsi prima di quello che lo ha causato; la perlustrazione del cosmo non può che essere conseguente all'ideazione e costruzione di strumenti tecnologici adatti all'osservazione.

Siccome ho del tempo a disposizione e mi piace mettere nero su bianco le mie elucubrazioni, continuo dicendo che quanto precede potrebbe essere coerente con una visione non deterministica dell'esistenza, viceversa, una concezione deterministica potrebbe implicare che le tre dimensioni del Tempo (Passato, Presente e Futuro) siano compendiate in un unico concetto che le annulla e le trascende. Tutti gli eventi sono scritti nella storia contemporaneamente, per cui ne deriverebbe che, figurativamente, avremo non più una linea intersecante ma parallela a colui che osserva, una sorta di curva che, inglobando anche l'osservatore, si staglia parallelamente a quest'ultimo. Sarebbe, dunque, ipotizzabile che detto osservatore possa anche avere la capacità di leggere tanto il 'Passato' - in quanto trattasi di eventi già verificatisi - il 'Presente', perché vive quel preciso istante, e, novità delle novità, il 'Futuro' (divinazione), appunto perché già scritto nel grande Libro della Storia.
Immagina ora sempre il solito ipotetico segmento entro cui sono iscritti gli eventi, stavolta tutti contemporaneamente; per semplicità, mi piace definirlo 'orizzonte degli eventi', orizzonte perché è posto di fronte all'osservatore, e proprio come la linea dell'orizzonte, scorrendo da sinistra a destra, o viceversa, si presenta alla visuale in tutta la sua interezza.

Ciao e benvenuto.

e' fuori discussione che la tua idea riguardo al tempo e' non attaccabile. Il problema però riguarda noi che viviamo. Cosa e' per noi il presente se non una cosa che non esiste ?
per un qualsiasi osservatore, come tu fai bennotare, non c'e alcuna differenza tra presente e futuro (presente non lo metto apposta) ma per noi che viviamo sulla retta del tempo... ,dove il nostro punto che rappresenta il presente (ossia la nostra ESISTENZA) si sposta verso il futuro, sembra non esistere...

quando ESISTE adesso ?

nonostante tutte le leggi fisiche, tutti i calcoli matematici e tutte le teorie... ADESSO non puo esistere... e il tutto funziona proprio perche non esiste...

cosa e' dunque ADESSO se non un immaginazione di essere vivi ?


... ai matrix
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Vecchio 09-09-2003, 18.38.27   #9
Mindcrawler
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Messaggio originale inviato da bluemax
ora che ho un attimo di tempo anche se sono a lavoro vorrei precisare la mia idea di PRESENTE

allora... il presente come sappiamo e' rappresentabile dal punto di incontro tra passato e futuro. (e fin qui siamo spero tutti daccordo )

ora... messiamo il tutto su una retta che rappresenta lo scorrere del tempo e un punto su questa che si muove spostandosi dal passato verso il futuro (che diventa presente ovvio no ? )

ora immaginiamo che su questa retta vi siano delle unità di misura che rappresentano i millisecondi... vedremo il punto spostarsi verso la direzione del futuro ogni millisecondo che passa... (e fin qui mi sembra logico )

ma mettiamo adesso che vi sia la possibilità di zoomare (brutto termine ma rende l'idea ) sul punto che rappresenta il presente...
zoommiamo talmente tanto che sulla retta appaiono altre unità di misura... e i microsecondi si trasformano in secoli... con al loro interno una quantità enorme di millisecondi. A questo punto il presente e' sempre e solo un punto. Il solito punto che progredisce verso il futuro.

Possiamo zoomare all'infinito e il presente rimarra sempre un punto... per quanto ci sforziamo di zoomare il presente e' sempre e soltanto un punto... il punto che separa il passato dal futuro.

Quindi...

1) Il tempo inteso come unita di misura e' estremamente relativo... un nostro microsecondo potrebbe rappresentare miliardi di anni per una civiltà che vive all'interno di un atomo.

2) Per quanto zoommiamo nella nostra retta rappresentante il tempo, non riusciremo mai a rappresentare il presente ma sempre e solo un entità astratta che chiamiamo ADESSO

3) Sempre prendendo in considerazione lo zoomaggio su tale retta e' evidente che ADESSO non esiste e da qui 1000 domande...
in questa microsecondi che possono essere anche un eternita se confrontato con un altro metro di misura.. quando avviene la nascita ? ossia l'essitenza ? e la morte ? quando e' che terminiamo ? un miliardesimo di secondo esistiamo e un miliardesimo di secondo dopo non piu... ma il punto che separa la non esistenza dalla esistenza non esiste... (e se esiste e zoommiamo potrebbe durare un infinita e quindi in teoria non esiste un momento in cui terminiamo )

altra cosa in cui il CREATORE che ha creato il nostro universo con le nostre leggi ha TOPPATO (ossia ha fatto leggi che scoprono il suo fianco ) e' ceh e' legge fisica che di un punto che si muove nello spazio e' IMPOSSIBILE conoscere CONTEMPORANEAMENTE sia la velocità che la posizione... da qui il punto che si muove nel tempo (il presente in pratica) e' impossibile conoscere contemporaneamente la POSIZIONE (ossia adesso ) visto che ne conosciamo la velocità (si presume che lo scorrere del tempo sia costante)


se fossi Dio ci sarebbe qualcosa da rivedere in queste leggi del nostro universo... a dire il vero ci sono ben altre 7 leggi che lasciano intravedere qualche errore nella creazione del nostro universo... ma lascio a voi scoprirle... se no papino mi si inkazza...

Me lo spieghi meglio l'ultimo passo, quello sulle leggi fallaci dell'universo? Mi interessa molto, ma sei stato un po' frettoloso nell'esposizione, ed io sono un po' duro. Vuoi dire che è impossibile rilevare due dati contemporaneamente? Non credo che tu voglia dire questo, ti prego di sciogliermi l'enigma, ciao e grazie in anticipo.
Mindcrawler is offline  
Vecchio 09-09-2003, 22.05.35   #10
mariel
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il presente secondo me va vissuto non capito....ogni cosa va vissuta come se la faccesimo per l' ultima volta, perchè non ci capiterà mai piu'...MARIEL
mariel is offline  

 



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