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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 10-09-2003, 16.29.23   #11
Mindcrawler
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Molto romantico...
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Vecchio 10-09-2003, 20.32.28   #12
VanLag
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Romantico ma anche vero, almeno se ti riferivi alle parole di Mariel...... ogni cosa va vissuta come se la faccesimo per l' ultima volta, perchè non ci capiterà mai piu'.......
Il vederli come ripetitivi è un “induzione” dovuta alla memoria che ci fa paragonare eventi diversi ad un'uguale matrice, ma la matrice nella memoria non è l'vento.
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Vecchio 15-09-2003, 08.13.31   #13
Angel
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Citazione:
Messaggio originale inviato da bluemax
cosa e' dunque ADESSO se non un immaginazione di essere vivi ?





non solo un immaginazione di essere vivi - ma anche un momento della sensibilità - non possibile senza nostro passato - sensibilità che anche includono il futuro - cosi la separazione del tempo è soltanto un'immaginazione un costruzione razionale....
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Vecchio 15-09-2003, 13.53.38   #14
Fragola
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Re: veramente strano questo universo

Citazione:
Messaggio originale inviato da bluemax
viviamo in un universo INFINITO ma viviamo nel FINITO (nel senso che siamo circondati da leggi fisiche che contemplano il tempo).

Parliamo di Passato e Futuro ma viviamo nel presente...

ma il presente... inteso come attimo (ma sappiamo che un attimo puo' anche essere un eternità) che trasforma il Futuro in Passato cosa e' ?

quando e' che possiamo dire che il Presente e' ADESSO ?

il presente in quanto punto di unione tra futuro e passato non esiste e quindi ? possiamo forse dire che anche noi non esistiamo ?


che strane leggi governano questo universo....
qualcuno ha la concezione del presente ?
In fondo noi viviamo piu nell' immediato futuro e nell'imediato passato che nel presente....

o no...

qualcuno mi aiuti a capire il nostro presente... che io non lo capisco... mi sembra di vivere veramente in un matrix...


ai presenti...


Ma, direi semplicemente che le leggi fisiche non esistono in se stesse, ma solamente come modelli che l'uomo ha creato.
Tanto è vero che i modelli fisici più recenti sono ben diversi da quelli della fisica classica con cui la maggior parte di noi è ancora abituata a rappresentarsi la realtà.
La relatività dice che spazio e tempo sono, appunto, relativi. Oltre che al paradosso di Zenone potremmo pensare al paradosso dei gemelli.

Diverso invece il problema di percepire il presente. Non di definirlo ma di percepirlo. Oserei dire che è una questione di consapevolezza.

ciao
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Vecchio 15-09-2003, 14.23.48   #15
Angel
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così il umano genera il suo matrix ed è soltanto la ricerca per capire la vita ed egli stesso ...
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Vecchio 15-09-2003, 14.38.15   #16
sisrahtac
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Messaggi: 2,110
La verità è... che non potremo mai conoscere la verità a causa dei nostri limitati(o comunque soggettivi) sensi.Anche se potessimo uscire dalla matrice(tra l'altro creata da lui stesso) il nostro cervello non saprebbe come elaborare tali dati e probabilmente andrebbe in pappa...Noi abbiamo bisogno di questa gabbia per vivere.Abbiamo bisogno di essere schiavi

Ultima modifica di sisrahtac : 15-09-2003 alle ore 14.46.27.
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Vecchio 15-09-2003, 15.00.19   #17
Angel
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e come è la vita se conosci tutto - senza segreti? - penso molto noioso ... ma sull'altro lato sono sicuro che c`è non soltanto un futuro
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Vecchio 16-09-2003, 14.20.41   #18
leibnicht
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Messaggi: 486
Al ... tempo !

Voglio segnalare due importanti errori nella trattazione di bluemax, al fine di permettere una maggiore coerenza alla discussione.
Primo: lo scorrere del tempo non è affatto un dato costante ed invariabile. Esso dipende, innanzitutto, dallo stato di moto relativo (uniforme) dell'osservatore rispetto a quello del sistema oggetto di osservazione, secondo le equazioni di invarianza della relatività ristretta. Inoltre dipende dall'intensità del campo gravitazionale nel punto in cui e verso cui avviene il rilevamento, cioè dall'incurvatura dello spazio-tempo in quel punto, coerentemente con i principi e le regole della relatività generale.
Secondo: il principio di Heisenberg non nega affatto la possibilità di rilevare contemporaneamente velocità e poisizione della particella osservata, ma pone dei limiti alla precisione con cui i due dati possono essere determinati reciprocamente.
Infine: va sotto il nome di "petizione di principio" quel ragionamento che, partendo da un assunto tacitamente ammesso come evidente, giunge attraverso una sequenza logica di proposizioni alla dimostrazione dell'assunto stesso.
Se diamo per acquisito il fatto che il "presente" sia puntiforme ed istantaneo, qualsiasi riflessione che a ciò consegua o in cui si inscriva, non potrà che confermare "quel" fatto come tale.
Che il tempo "presente" possa essere ricondotto ad un punto che scorre su di una linea (ma quale linea e quale scorrere...?) non è affatto certo nè tantomeno provato.
Anzi...! Basta uno sguardo al cielo notturno per comprendere come il brulichio di facelle in cui si dispiega il cosiddetto "presente" non è che una schiuma di istanti lontani...
Tutto può essere detto purchè sia coerente e razionale. La realtà non deve essere usata come un lampione da un ubriaco, ossia per appoggiarvisi, anzichè per averne luce.
leibnicht is offline  
Vecchio 16-09-2003, 14.54.53   #19
sisrahtac
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Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Mi autoquoto
Citazione:
"ci vorrebbe qualcuno che vedesse tutto eternamente dall'esterno"
Il problema è proprio questo,il sistema di riferimento!Effettivamente ci vorrebbe un osservatore che si ponesse fuori,si estraniasse dal tempo e dal ciclo della vita.Ma queste sono caratteristiche che travalicano l'uomo.Noi,facendo parte di questo sistema in continua evoluzione,non possiamo dare valutazioni oggettive su di esso.Possiamo solo fare ipotesi.
Ma se noi non possiamo farlo allora non è che abbiamo il diritto di immaginarci un Dio fuori dalla vita e sopra le parti,l'unico che può avere la conoscenza assoluta e oggettiva.E ciò per lo stesso motivo.Lui,ammesso che esista,si troverebbe su un piano di riferimento a noi non accessibile.Ad esempio lui è eterno,noi mortali.Come cavolo faremmo a venirne a conoscenza?
Siamo come chiusi in una scatola,non potremo mai sapere cosa c'è fuori.Quindi la metafisica si può anche eliminare inquanto superflua.Accontentiamoci di conoscere il nostro mondo dal nostro punto di vista! "

"La verità assoluta non è raggiungibile,basta!Finito il discorso.Ora voglio dire...o viviamo in un mondo di cui accettiamo il Kaos intrinseco(a livello di conoscienza) oppure ci accontentiamo di una probabilità,di una verità parziale....voglio dire...sempre meglio delle pure astrazioni filosofiche o religiose!!!"
Citazione:
Cmq secondo me la realtà oggettiva da noi non è conoscibile.Oltre al fatto che i nostri sensi siano limitati e diano solo un interpretazione personale di ciò che ci circonda,per me anche i concetti di Spazio e di Tempo sono solo delle nostre rimanipolazioni del reale.La nostra mente rielabora la realtà secondo il suo sistema di riferimento formato dalle tre dimensioni spaziali e da quella temporale,ma ciò che viene racchiuso in questo schema può essere rivisto in infiniti altri modi anche migliori del nostro.Magari un altro essere più evoluto potrebbe avere a disposizione una percezione di dimensioni maggiore,magari potrebbe muoversi liberamente lungo il vettore del tempo in avanti e indietro,ma qua si va nella fantascienza...

A me piace immaginarmi il reale in modo sferico o circolare,anche se questa non è che un'altra delle infinite possibili interpretazioni soggettive...Quella che è la nostra consapevolezza scorrerebbe in modo unidirezionale lungo la circonferenza del tempo,passando continuamente da un presente all'altro....e la circonferenza nel suo insieme sarebbe la perfezione(dio?).Ma certe cose travalicano le nostre menti,ogni discorso su questi argomenti risulta solo riduttivo e inutile....L'immensità del cosmo e delle leggi che lo regolano è per noi cosa troppo vasta...
Citazione:
Tornando al discorso originario della verità....siamo giunti alla conclusione che una verità assoluta non esiste.
Ora il problema è questo,come cavolo mi devo porre nei confonti del reale?Io non potrò mai avere una conoscenza del reale oggettiva,ma solo una visione interpolata dai miei sensi!Un muro che io vedo come bianco,un pipistrello che usa un sonar lo vedrà in un'alta maniera,una mosca con i suoi occhi sfaccettati in un altro modo ancora(scusate,mi rendo conto che l'esempio non sia dei più felici...)E' tutta questione di sensi,i sensi sono il mio sistema di riferimento.Magari ciò che noi percepiamo,nella sua reale essenza è totalmente diverso.Chi mi dice che quel muro è bianco?Chi mi dice che è solido?Tutto si riduce ad un'atto di fede.Io CREDO sia bianco,io CREDO sia solido.Ma in realtà magari è qualcosa'altro!Maledetto velo di Maya...A sto punto io posso credere qualsiasi cosa,posso inventarmi di quelle teorie assurde per spiegare la mia percezione.Magari quello che percepiamo addirittura non esiste affatto!Magari la realtà vera è qualcosa di totalmente diverso da quello che crediamo!L'unica cosa è CREDERE nei propri sensi ed in quello che ci comunicano (quindi anche alla scienza,essendo una disciplina prettamente EMPIRICA).
Questa condizione dell'uomo non è molto bella,è come se brancolassimo nel buio senza sapere cosa ci stà in torno.
Anche quando si è in "stati di coscienza alterati",e si percepisce il reale in modo differente dal normale,chi mi dice che quella visione non è più reale di quella solita?A sto punto io potrei reinterpretarmi a modo mio tutta la realtà!Se ogni cosa che percepisco la prendo per vera anche le allucinazioni finiscono per esserlo!E se la fantasia fosse una sorta di nostro "senso" per percepire mondi altrettanto reali di questo?E se i mondi che sognamo fossero "veri" al pari del nostro(a proposito,leggetevi "L'arte del sognare" di Castaneda).La cosa mi lascia perplesso.
Tutto cambia a seconda di come lo vedo...ma infiniti sistemi di riferimento equivalgono a nessun sistema di riferimento!Tutto diventa un po' caotico!Forse come dice Bataki proprio questa è la libertà!Poter reinterpretare ogni cosa a nostro piacimento.

In definitiva..dallo spazio e dal tempo non ci si svincola,bisogna imparare a conviverci..per quanto siano scomodi..
sisrahtac is offline  
Vecchio 24-09-2003, 12.17.33   #20
Sté-detonator
SiamoUniciPezzi di N.. :D
 
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Messaggi: 426
Question

Blue.., come mai hai scelto 'filosofia' e non 'scienza' per presentare la tua idea?
Sté-detonator is offline  

 



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