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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 08-04-2011, 07.57.28   #61
Sirviu
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Citazione:
Originalmente inviato da CVC
Non credo che la fisica sia in grado di spiegare in che modo dalla materia organica nasca la coscienza.
...
Non si può ignorare la differenza fra realtà umana e la realtà della natura.
La nostra realtà, rispetto agli altri esseri viventi, è profondamente influenzata dal linguaggio e dal pensiero verbale.
E' evidente, ma allo stesso tempo la scienza deve scoprire ancora parecchie cose delle differenze tra umano e resto del mondo animale, e ancora di più rispetto al mondo inanimato.
Citazione:
Originalmente inviato da CVC
La scienza ha dimostrato che la clonazione umana è possibile, quindi la scienza è pronta. Lo scienziato è un uomo in quanto individuo, e l'individuo può essere favorevole o meno alla clonazione.
La clonazione umana è vietata dalla legge, significa che l'uomo inteso come collettività umana non la vuole, non è pronto, se lo sarà un domani non lo sappiamo.
Oggi non la vuole sebbene potrebbe averne dei benefici. E' una questione di etica.
Sulla clonazione c'è molta confusione.
Intanto non è ancora una tecnica che consenta risultati sicuri, e sono stati evidenziati una serie di problemi non di secondaria importanza.
Sulla legge, non vorrei banalizzare citando la legge di Murphy ... ma certamente se è possibile, prima o poi accadrà ... in alcuni paesi ci saranno certamente maggiori margini di tolleranza, come già accade per la clonazione terapeutica.
Secondo me tuttavia, più che fermarci sulla clonazione, dovremmo parlare di ingegneria genetica in modo più generale. Qui certamente si aprono le maggiori prospettive di cambiamente per il futuro anche prossimo. E l'etica potrà ben poco rispetto all'istinto di sopravvivenza, o alle prospettive di guadagno che si aprono.
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Vecchio 13-04-2011, 23.10.20   #62
ulysse
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Citazione:
Originalmente inviato da CVC
Che un fisico sostenga che la fisica sia la scienza meglio attrezzata e più avanzata per rispondere alle domande esistenziali, sembra una valutazione piuttosto faziosa.
Le domande esistenziali cui si allude sono quelle citate al mio precedente post relativo alla presentazione su La Repubblica, del 6 aprile, dell’ultimo libro di Stephen Hawking e Leonard Mlodinow.
Ivi i due scienziati sembrano sostenere che la scienza, la fisica in particolare, sia meglio attrezzata e più avanzata della filosofia, per rispondere a domande del tipo:.

1)- Perché c’è qualcosa invece di nulla?
2)- Perché noi… ci siamo?
3)- Perchè secondo questo particolare insieme di leggi e non secondo altro insieme?
4)- Ecc…


La scienza/fisica, cioè vorrebbe e potrebbe rispondere non soltanto al tradizionale “come”, caratteristico della scienza, cioè come accadono i fenomeni e, alla fine, come funziona l’universo, ma, fra l’altro e in particolare, potrebbe anche rispondere alle citate domande esplicanti i “perché”, fin qui credute dominio della speculazione filosofica…magari teologica.

Io, stesso abituato a dirimere il dualismo scienza/filosofia attribuendo alla scienza la ricerca/spiegazione del "come" ad alla filosofia la speculazione sul "perché" resto alquanto schockato.
Tuttavia, forse ancora vittima dell’ipse dixit degli aristotelici, riterrei indice di presunzione dare del fazioso a Stephen Hawking, per cui, propendo, al momento, per una sospensione di giudizio.

Intanto però vorrei brevemente notare alcune cose.
1)- Gli oltre 2500 anni di speculazione filosofica hanno certo prodotto molto in quanto a cultura e dialettica del linguaggio, ma, nonostante le molte speculazioni sull'argomento, non hanno dato risposta alcuna alle cosiddette domande esistenziali se non ricorrendo al deus ex macchina del trascendente.
2)- Le risposte della fisica saranno invece di ordine fisico…in linea con le attualistiche scoperte e teorie totalizzanti della fisica…non certo orientate alle essenze o all’assoluto.
3)- Dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri la fisica ha effettivamente precorso i tempi, penetrando campi prima sconosciuti e inimmaginabili, ben oltre le previsioni del più fantasioso dei filosofi…o di chiunque di noi.

In conseguenza, senza alcun intento denigratorio, mi chiedo: è ragionevole, piuttosto che presuntuoso considerare “fazioso” chi afferma di poter intraprendere l’impresa. Quando sia (intendo la fisica) strumentalmente e intellettualmente più attrezzato oggi di chiunque o qualunque disciplina in un qualunque altro tempo?
Citazione:
Non credo che la fisica sia in grado di spiegare in che modo dalla materia organica nasca la coscienza.
Ecco appunto, la filosofia non lo spiega, ma la fisica, la scienza in genere, le neuroscienze…ecc… che assai più della filosofia e più profondamente indagano e conoscono intorno alla materia inorganica e organica…fino al vivente ed alla informazione biologica…fino a codici genetici, ai segnali del sistema nervoso…che descrivono neuroni, dendriti, sinapsi, che vedono e rilevano l’attività delle onde cerebrali…fino a provocare sensazioni e pensieri, ecc… non potrebbe saperne qualcosa?
Credo anzi che ne sappia qualcosa…anzi molto!
Citazione:
Forse come metodo d'indagine per la ricerca della verità dovremmo servirci del concetto che Bateson chiamava profondità di campo. Gli uomini non sono sempre stati uguali,…..ecc…
Non conosco questo Bateson, né la sua profondità di campo. Ma perché dovremmo confidare meglio e più in un Bateson piuttosto che in un Hawking o nella fisica in generale? Forse il Bateson ha detto qualcosa di importante, ma di risposte ai perchè esistenziali ne ha date?
A parte il fatto che gli uomini da 10.000 anni (forse anche da 100.000) a questa parte non sono mutati gran chè come pulsioni ed esigenze primarie che in qualche modo hanno risolto… visto che ancora ancora ci siamo.
Citazione:
Per scienza autonoma si intende indipendente dall'etica
In effetti è così: la scienza, diciamo primaria, persegue la conoscenza del micro-macro universo, viventi compresi: l’universo è quello che è… non è condizionato dall’etica…ovviamente...quindi nemmeno la scienza può esserlo!
E’ l’applicazione della scienza, che chiamiamo tecnologia, che è essenziale per il nostro vivere a rientrare auspicabilmente nell’ambito di un condizionamento etico, ma che può essere invece più spesso, condizionata sfrenatamente dall’economia, dalla politica e dai mercati.

E’ anche essenziale che non si risalga ad impedire od ostacolare la ricerca e sperimentazione scientifica di primo livello impedendo così la conoscenza delle leggi del micro-macro universo.
In definitiva l’etica e la politica dovrebbero incentivare e favorire la ricerca scientifica libera (di base) anzichè piegarla a specifici bisogni od ideologie contingenti e di parte o depauperarla degli investimenti necessari.
Citazione:
Non si può ignorare la differenza fra realtà umana e la realtà della natura.
La nostra realtà, rispetto agli altri esseri viventi, è profondamente influenzata dal linguaggio e dal pensiero verbale.
Ma credo che dai primi acidi nucleici, ai monocellulari, fino ai pluricellulari piu’ comlessi e dotati di linguaggio quali noi siamo, vi sia come una specie di “continuum” biologico conseguente alla evoluzione: ad es. le funzionalità fondamentali sono le stesse nei cosiddetti animali superiori.
Sembra solo che gli umani abbiano in più la facoltà di ragionare su se stessi, come una specie di coscienza della coscienza, ma non è tanto sicuro…mi pare che qualcosa del genere abbia anche la mia gatta..anche se non ancora al mio livello…credo.
Citazione:
La scienza ha dimostrato che la clonazione umana è possibile, quindi la scienza è pronta. Lo scienziato è un uomo in quanto individuo, e l'individuo può essere favorevole o meno alla clonazione.
La clonazione è “applicazione” dei principi biologici fondamentali: è una tecnologia!
Comunque è una conoscenza da perseguire anche sperimentalmente in funzione di un utilizzo…per gli animali…in ambito di una etica e di leggi che sempre più proteggono l’animalità.
Non è roba da lasciare all’arbitrio dei singoli, comunque.

Così come, e ancor più, non è da lasciare all’arbitrio dei singoli o di particolari gruppi industriali, economici o religiosi, la clonazione umana che, giustamente, le leggi vietano.

Sembra infatti che la clonazione abbia ancora problemi: invecchiamento cellulare precoce, errori di DNA che dà luogo a mostri, ecc…
Interessante potrà essere la clonazione di organi di ricambio: cuore, fegato, ecc….forse attraverso i maiali...se si supera il rigetto.
Ma, ripeto, siamo nell’ambito di tecnologie, sia pure specialistiche. E’ per questo che parliamo di auspicabile intervento etico e legislativo
.
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Vecchio 14-04-2011, 10.54.52   #63
linus
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Citazione:
Originalmente inviato da CVC
Essendo all'inizio della lunga strada e dovendo quindi stabilire una priorità,
a cosa badare in primis, conoscere il più possibile o avere un metodo di ragionamento?

Per ritornare alla domanda iniziale...

L'ovvietà ci dice che sono importanti ambedue le esigenze: come puo' esserci l'uovo se dobbiamo stabilire se e' piu' importante il guscio o il contenuto?

Ma direi che filosofare si riferisce proprio alla funzione di dare struttura ad un contenuto fluido, e percio' organizzare il sapere, secondo dei principi.

Questi principi sono la struttura stessa e sono creati in base a saperi già acquisiti, ma nel suo strutturarsi danno luogo ad una tendenza folosofica, ripropozizione di una tendenza già esistente, oppure con caratteristiche nuove.

Quindi la domanda e' irrisolvibile, in quanto ripropone la mitica domanda forense:- E' nato prima l'uovo o la gallina?-.

Ma per arrivare a queste conclusioni bisogna comunque porsi la domanda, e percio' filosofare.
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Vecchio 14-04-2011, 12.38.06   #64
CVC
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Kant distingue fra filosofia scolastica e cosmica.
La filosofia scolastica è una connessione sistematica di conoscienze razionali
La filosofia cosmica è la scienza dei fini ultimi della ragione umana.
In ogni caso non mi sembra che la filosofia si ponga in posizione antagonistica rispetto le altre scienze, semmai si propone come scienza universale e unificatrice, ed in questo non può avere antagoniste.
Per quanto io ne sabbia poco di fisica, è indubbio che un fisico abbia una vasta quantità di conoscenze diverse e che, tali conoscenze, abbiano la necessità di essere connesse sistematicamente fra loro. Nel momento in cui cerca tale connessione ragiona da filosofo secondo il concetto scolastico del termine.
Se poi, oltre ai problemi canonici della fisica, egli vuole guardare anche a quelli concernenti i fini ultimi della ragione umana, le questioni esistenziali, non sta forse ragionando da filosofo?


Se ci si aspettava che la filosofia avesse dovuto trovare il criterio della verità, allora ha fallito, è morta, facciamogli il funerale.
Ma per coerenza questo dovremmo farlo solo quando in un modo diverso si avrà realmente scoperto tale criterio.
Esiste forse un modo per stabilire se il sospendere il giudizio sià più sensato, utile o saggio del vivere secondo una filosofia?
E sospendere il giudizio non è di per sè e comunque una filosofia?
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Vecchio 15-04-2011, 20.50.50   #65
ulysse
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Citazione:
Originalmente inviato da CVC
Kant distingue fra filosofia scolastica e cosmica.
La filosofia scolastica è una connessione sistematica di conoscienze razionali
La filosofia cosmica è la scienza dei fini ultimi della ragione umana..
Ma quali sono i fini ultimi? …forse si potrebbero così definire nelle seguenti domande…richiamandomi sempre al mio precedente post relativo ad Hawking e Mlodinow:

1)- Come possiamo comprendere il mondo in cui ci troviamo?
2)- Come si comporta l’Universo?
3)- Qual è la natura della realtà?
4)- Che origine ha tutto ciò?
5)- L’Universo ha avuto bisogno di un creatore?


Per secoli questi interrogativi sono stati di pertinenza della filosofia, ma la filosofia è morta, sembra dire Hawking, non avendo tenuto il passo degli sviluppi più recenti della scienza, e in particolare della fisica.
La fisica, infatti,…. che sembra meglio della filosofia attrezzata, metodologicamente e strumentalmente, ad indagare e risolvere i millenari interrogativi posti.
In sostanza sono gli scienziati a raccogliere oggi la fiaccola della ricerca della conoscenza…dei fini ultimi di Kant…che, in effetti, fini ultimi mai non sono, ma i “più ultimi” cui la ragione può arrivare… per ora.
Citazione:
In ogni caso non mi sembra che la filosofia si ponga in posizione antagonistica rispetto le altre scienze, semmai si propone come scienza universale e unificatrice, ed in questo non può avere antagoniste.
Non credo si questione di antagonismo: non c’è una gara: è una situazione!
Però mi pare che, oramai, la scienza universale sia quella fisica: è la fisica che comprende e organizza le conoscenze primarie fra loro correlate e tende ad unificare nelle teorie fondamentali (relatività, quantistica, stringhe, M,) le conoscenze di base e le risoluzioni relative al nostro mondo ed al micro-macro universo.

Sono i fisici che elaborano sul piano metodologico e strumentale i loro processi di teorizzazione,ricerca e sperimentazione e li rielaborano criticamente quando non fossero efficaci e affidabili, e solo loro possono farlo… proprio al massimo livello.
Non credo sia possibile coordinarne i risultati dall’esterno: all’esterno non c’è la conoscenza necessaria che invece ha il singolo ricercatore o il team di ricerca per l’argomento specifico e inferenze correlate.
Una normazione globale potrebbe essere data solo da una teoria totalizzante che ancora non c'è.

Si può dire …ma qui si esplica anche filosofia!
È va pure bene: il fisico fa filosofia! ma la fa nell’ambito delle metodologie della fisica.
Quindi non credo si possa dire veramente che la filosofia è morta… è morto semmai, nella ipotesi di Hawking, il metodo classico del filosofare e speculare, peculiare della metodologia classica.
Oppure il classico della filosofia resta eticamente in relazione alle ricadute delle scoperte della scienza sulle tecnologie e relative invenzioni.

Ripeto quindi, cercando di interpretate Hawking, che le metodologie e strumentazioni della scienza, della fisica in particolare, sembrano oramai essere le più efficaci ed affidabili nel perseguire e garantire risultanze anche per le millenarie domande esistenziali relative all’esserci ed alle origini e fini ultimi dell’universo.

Che poi, a ben guardarci, le domande proposte riguardano argomenti relativi alla scienza fisica, all’astronomia, alla cosmologia, alla conoscenza dei caratteri storici e funzionali dell’universo nella più’ vasta accezione della materia, della struttura, dei campi, delle forze interagenti…dell’origine e finalità del tutto…niente di metafisico o trascendentale.
Citazione:
Per quanto io ne sappia poco di fisica, è indubbio che un fisico abbia una vasta quantità di conoscenze diverse e che, tali conoscenze, abbiano la necessità di essere connesse sistematicamente fra loro. Nel momento in cui cerca tale connessione ragiona da filosofo secondo il concetto scolastico del termine.
Se poi, oltre ai problemi canonici della fisica, egli vuole guardare anche a quelli concernenti i fini ultimi della ragione umana, le questioni esistenziali, non sta forse ragionando da filosofo?
Può anche essere che l’argomento, al limite, sia fisico/filosofico, ma sarebbe proprio il trattarlo e presentarlo con metodologie proprie della scienza fisica, con forma mentis scientifica, che offrirebbe il vantaggio e la possibilità di un successo che la filosofia classica non avrebbe raggiunto.
Citazione:
Se ci si aspettava che la filosofia avesse dovuto trovare il criterio della verità, allora ha fallito, è morta, facciamogli il funerale.
Ma per coerenza questo dovremmo farlo solo quando in un modo diverso si avrà realmente scoperto tale criterio.
E’ probabile che l’aspettativa fosse oltre le possibilità del mezzo, ma dopo oltre 2000 anni sembrerebbe logico sospettare che un mezzo diverso possa essere più proficuo.
In effetti mi pare che Hawking non dica di aver trovato il criterio, ipotizza che la metodologia della fisica possa essere più proficua e propone di perseguirla, date anche le molte conoscenze che la fisica ha raggiunto in proposito…a fronte del millenario elucubrare a vuoto della filosofia..che pur tanti meriti si è fatti nei secoli, ma non in questo campo.
Citazione:
Esiste forse un modo per stabilire se il sospendere il giudizio sià più sensato, utile o saggio del vivere secondo una filosofia?
E sospendere il giudizio non è di per sè e comunque una filosofia?
Ma a proposito dei fini ultimi della filosofia di Kant, una risultanza non c’è. D’altra parte mi è parso prudente richiamarmi ad una sospensione di giudizio per quanto invece propone Hawking: non è quello che tu stesso dici?
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Vecchio 15-04-2011, 23.26.09   #66
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Anche ammettendo che la fisica trovi le risposte a quelle domande, da che punto di vista le guarderemo poi, da quello del fisico o da quello del filosofo?
E poi, una volta risposto a quelle domande cosa faremo? Ci riterremo soddisfatti (in tal caso penso che moriremmo di noia) o troveremmo altre domande da porci? Fra le stranezze della nostra natura vi è anche questo: il nostro cervello deve essere sempre impegnato in una certa misura. Altrimenti quando non ha nulla su cui lavorare elabora cose senza senso.
I fisici sembrano fiduciosi di scoprire i segreti della materia, il cervello è composto da materia, ma ciò che produce il cervello è ancora materia? Se i pensieri sono materia ed il fisico, con la propria attività intellettuale, scopre i segreti della materia, allora abbiamo un qualcosa (il pensiero ovvero la
materia) che comprende se stesso. E' possibile dunque l'esistenza di un qualcosa che comprende se stesso?
E se i pensieri non sono materia, come potrebbe il fisico trovare risposta alle domande che costituiscono le manifestazioni più profonde del nostro intelletto?
Io penso che la fisica possa, al meglio, risolvere i problemi della fisica. Per le questioni di cui non siamo in grado di trovare risposte abbiamo la filosofia, la religione o l'incoscienza che è praticabile purchè si abbia un orientamento.
La filosofia comunque non credo vada vista unicamente come ricerca di nuove risposte, ma anche come una disciplina per ordinare ed organizzare ciò che sappiamo già. Il che secondo me non è poco.
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Vecchio 17-04-2011, 18.56.26   #67
ulysse
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Citazione:
Originalmente inviato da CVC
Anche ammettendo che la fisica trovi le risposte a quelle domande, da che punto di vista le guarderemo poi, da quello del fisico o da quello del filosofo?
Ma....da quello della realtà ...fino a quel momento! ci sono forse diverse realtà? una filosofica, una fisica, una teologica, ecc...non saprei!
Citazione:
E poi, una volta risposto a quelle domande cosa faremo? Ci riterremo soddisfatti (in tal caso penso che moriremmo di noia) o troveremmo altre domande da porci? Fra le stranezze della nostra natura vi è anche questo: il nostro cervello deve essere sempre impegnato in una certa misura. Altrimenti quando non ha nulla su cui lavorare elabora cose senza senso.
Se fossi cattivo direi che è quello che fanno molti che si spacciano per filosofi...ma forse anche per scienziati a dir il vero...quelli che non vedono oltre, intendo.
E' evidente che non hai letto la mia frase del precedente post...che ripeto:
In sostanza sono gli scienziati a raccogliere oggi la fiaccola della ricerca della conoscenza…dei fini ultimi di Kant…che, in effetti, fini ultimi mai non sono, ma i “più ultimi” cui la ragione può arrivare… "per ora".
Quindi una definizione esaustiva non è mai contemplata: c'è sempre materia per l'oltre...: la filosofia è ancora ferma alle domande!
Citazione:
I fisici sembrano fiduciosi di scoprire i segreti della materia, il cervello è composto da materia, ma ciò che produce il cervello è ancora materia? Se i pensieri sono materia ed il fisico, con la propria attività intellettuale, scopre i segreti della materia, allora abbiamo un qualcosa (il pensiero ovvero la
materia) che comprende se stesso. E' possibile dunque l'esistenza di un qualcosa che comprende se stesso?
Evidentemente è possibile! visto che ci siamo, viviamo e pensiamo... e solo materia c'è a costituire l'universo?
Forse che non siamo fatti di atomi...anzi di subparticelle, così come lo sono i minerali, le piante, i viventi e...ovviamente... anche il nostro cervello!
La questione non è nell'esserci in sè, come amavano dire i filosofi classici, ma detta in soldoni, la differenza sta nella organizzazione e interazione dei componenti elementari della materia immersi nei campi di forza, nei campi elettromagnetici. ecc...
I filosofi, forse, pensano all'universo come qualcosa di statico e invece è tutto dinamico.... essenzialmente organizzazione e interazione: banalmente nel cartone animato del nostro cervello 100 milardi di robottini costituiscono la carne pensante: si metono in fila, si danno la mano e fanno girotondi, scambiandosi la mano in migliaia di miliardi di combinazioni: così si sublima il pensiero...che non ha peso e non è materia ovviamente...è solo insostenibile leggerezza dell'essere! ...oppure chiedilo ad un neuroscinziato.
Citazione:
E se i pensieri non sono materia, come potrebbe il fisico trovare risposta alle domande che costituiscono le manifestazioni più profonde del nostro intelletto?
Beh...questo non lo so, forse la domanda non ha senso, ma mi pare che i filososfi non siano messi meglio!
Del resto ho sentitio anche alcuni fisici..."parlare...esprimersi organicamente"!
Chissà...forse di "pensiero" se ne intendono.
Citazione:
Io penso che la fisica possa, al meglio, risolvere i problemi della fisica. Per le questioni di cui non siamo in grado di trovare risposte abbiamo la filosofia, la religione o l'incoscienza che è praticabile purchè si abbia un orientamento.
Ma forse siamo ritornati alle origini: non si sa più cosa sia materia di fisica o di filosofia. Ma credo non sia questione di campo è, piuttosto, questione di metodo e di attrezzaggio: per l'universo credo che oramai i fisici siano meglio attrezzati o lo sarebbero anche i filosofi quando assumessero i metodi della fisica.
Per il resto i filosofi/teologi, ecc... cerchino pure risposte a ciò' che non ha risposta, se così loro aggrada...gli umani sono affascinati dal mistero insondabile...comunque i filososfi non si sarebbero scelti un campo di speculazione proficuo!
Citazione:
La filosofia comunque non credo vada vista unicamente come ricerca di nuove risposte, ma anche come una disciplina per ordinare ed organizzare ciò che sappiamo già. Il che secondo me non è poco.
Intendi organizzare cio' che è materia dei filosofi!
Ma come possono i filosofi organizzare conoscenze a loro ignote, cio' che è invece materia di fisica se non diventano essi stessi fisici?
Il chè è anche possibile, ma allora diventa che sono i fisici che organizzano la propria materia...cosa che da tempo è anche nella aspirazione di ogni scienziato: la teoria del tutto!...unificare le grandi teorie che interpretano l'universo. Ma già ne ho accennato.

Ultima modifica di ulysse : 18-04-2011 alle ore 18.43.16.
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Vecchio 18-04-2011, 10.30.19   #68
CVC
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Il problema è quello di capire il confine dove finisce la scienza ed inizia la filosofia.
Hawking mi pare che sulla questione dei buchi neri, non sapendo dove va a finire la materia che ne viene risucchiata, presume venga proiettata in altri universi, e che esistano universi altrettanto numerosi quanto le galassie o le stelle.
Questa cos'è, scienza o filosofia?

La neuroscienza per quel che ne so si limita ad individuare le aree del cervello cui corrispondono le varie funzioni fisiologiche. Ad esempio rilevando che ad una persone, in seguito ad un incidente, le viene asportata una certa parte del cervello, e constatando che in seguito a tale asportazione non riesce
più a parlare, la neurologia stabilisce per deduzione che quella parte del cervello è la sede delle attività relative al linguaggio. In questo modo la neurologia esegue una mappatura del cervello individuando le aree che corrispondono alle nostre attività come il linguaggio, la memoria, il ragionamento,ecc.
Il punto di partenza per cercare di comprendere il cervello penso si possa dire che sia la coscienza. Se ci fai caso gran parte della psicologia, eccettuato forse solo il comportamentismo, è analisi della coscienza.
La neurologia stabilisce in che area del cervello è situata la coscienza, ma si ferma lì.
Io credo che la coscienza abbia origine nella memoria quando la memoria di lavoro (o a breve termine) riscontra un informazione che è riconosciuta dalla memoria a lungo termine (questo grosso modo ovviamente).
Le informazioni che vengono elaborate dal cervello sono particelle che i neuroni si scambiano nelle sinapsi, quindi si può alla fine concepire la memoria come un fatto fisico.
Ma c'è un problema.
Se noi fossimo in grado di determinare con la nostra volontà il fuoco della nostra attenzione, la cosa sarebbe più semplice, ma il non essere in grado che in minima parte di dirigere la nostra attenzione, complica enormemente le cose.
Subentrano quindi le sensazioni, i sentimenti, gli impulsi innati, i non sensi che la mente genera per confusione.
Il discorso "fisico" sul cervello va bene ma arriva fino ad un certo punto
La mente è talmente complicata che per studiarla bisogna isolarne una parte, è troppo difficile esaminarla considerandone i suoi vari aspetti tutti insieme (percezione, memoria, inconscio, linguaggio, ecc)
Per questo credo sia necessaria la filosofia, per ordinare le varie conoscienze in concetti e dare loro un'organizzazione sistematica.
Per andare nelle specifico bisogna differenziare, ma non si può fare a meno di avere una visione d'insieme.
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Vecchio 20-04-2011, 12.41.56   #69
Giorgiosan
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Chi ritiene le scienze naturali come l’unico vangelo della conoscenza non considera che all’interno della scienza emergono spesso ragioni di dissenso in quanto essa stessa ingloba un nucleo filosofico.

Succede talvolta che fra coloro che si dicono cultori della filosofia, emerga una specie di trollaggio ed una intrinseca contraddizione: trollaggio perché non perdono occasione per denigrare la filosofia e coloro che filosofano ed una intrinseca contraddizione in quanto la denigrazione è attuata con strumenti concettuali filosofici.
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Vecchio 22-04-2011, 11.31.32   #70
CVC
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Riferimento: Filosofia o filosofare?

Liebniz più di due secoli e mezzo fa presumeva che si potesse arrivare un giorno a ridurre il ragionamento ad un calcolo scientifico. I filosofi sarebbero sostituiti da dei comuni contabili, dei Fantozzi qualunque o, meglio ancora, dai computer, strumenti stupidi (non conoscono che un solo concetto: uno oppure zero) ma velocissimi. Gli effetti di questo modo di pensare si notano facilmente guardando i media: sondaggi, televoti e dati statistici usati in sostituzione del ragionamento (e quindi della logica).
L' "organizzazione totale" spersonalizzante è pericolosa tanto quanto il soggettivismo estremo che conduce alla follia.
A chi sostiene che le scienze naturali siano superiori, e non complementari, alle scienze umanistiche, bisognerebbe ricordare che i logici rivendicano la stessa superiorità nei confronti della matematica
Forse Socrate, come nell'omonima apologia, direbbe che certi scienziati hanno lo stesso vizio che egli trovò negli artefici: per il fatto di essere sapienti nella loro materia presumono di essere sapienti anche in tutte le altre cose.
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