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Vecchio 27-08-2011, 19.13.32   #61
Tempo2011
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi

Citazione:
Originalmente inviato da jador
Tempo2011
"Un o’ difficile risponderti ma ci proverò.
1°) Per esempio, la paura della morte, invece, è proprio una "moda" dei tempi, poiché oggi si ha un altro concetto della morte di quello che potevano avere nel Medio Evo, quando si moriva per un raffreddore o solo perché si partoriva un figlio. Oggi, migliaia di malattie sono state sconfitte o ci si convive fino alla vecchiaia; pertanto non si può avere la stessa paura come vi era una volta."

Cioe' visto che non si muore piu' di raffreddore o di parto non va piu' di moda avere paura della morte ? Oppure sapendo che si puo' arrivare a vivere anche 90 anni, sparisce la paura della morte? Sparisce la morte?
L'unica malattia sconfitta mi sembra sia il vaiolo. Stanno ritornando malattie veneree, l'infarto e' sempre piu' frequente in eta' ancora giovane, il cancro sempre piu' in aumento e non di rado la vecchiaia e' lunga perche' le medicine fanno campare di piu', ma non e' detto che sia cosa buona.

La morte, anche se arriva in ritardo, e' sempre puntuale...certo ci sono piu' mezzi oggi per distrarsi da tale pensiero. Finche' si sta bene.

Tempo2011
"2°) Con l'immortalità ho risposto al tuo esempio che affermava: ammettiamo che la morte scompaia, allora non ci dovremmo preoccupare più delle malattie ma solo delle tasse (cito a memoria), quindi, la mia puntualizzazione mi sembrava d'obbligo."


La tua puntualizzazione mi pare sia a conferma che con l'immortalita' si azzera l'angoscia esistenziale che e' la paura della morte, del nulla, mentre prima sostenevi che non era la morte il motivo dell'angoscia esistenziale.

Tempo 2011
"3°) Ho rivoltato il senso del tuo assunto perché l'umiltà primaria s’innesca quando vi è un riconoscimento consapevole verso un qualcosa o qualcuno più potente di noi. Il concetto dell'immortalità è stato un'idea dei fondatori della religione cristiana, quindi, se si accetta il pacchetto di quella religione, si accetta tutto, senza per questo dover essere considerati presuntuosi o non umili."

Ma se il concetto di immortalita' e' "un'idea" di alcuni, come puo' essere un'idea un riconoscimento "consapevole"? Consapevolezza rispetto a cosa? A un'idea, che rimane pur sempre un'idea e che quindi non poggia su nessuna concreta realta' di immortalita' o di presenza di un essere superiore?
Cerco a volte di immaginare cosa succederebbe se scendesse quel Dio in persona (o in chissa' cosa) a chiarire una volta per tutte la faccenda dicendo che e' stato maleinterpretato il concetto di immortalita' perche' lui con quella intendeva solo il riprodursi...credo che dopo 2000 anni circa di attaccamento al concetto di immortalita' in uso da qualche miliardo di persone...credo che la delusione sarebbe fortissima, che nessuno abbraccerebbe cosi' di buon grado quella nuova fede, che volerebbero pomodori e uova marce...altro che umilta'!
Ho la sensazione che non ci siamo compresi. Prova a rileggere con più attenzione il tuo post e la mia risposta, perché mi sembra che quest'ultimo tuo assunto il discorso non combaci.
Tempo2011 is offline  
Vecchio 29-08-2011, 11.59.37   #62
nemesi1
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-10-2009
Messaggi: 81
Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi

Citazione:
Originalmente inviato da Sirviu
E perché invece dovrebbe esserlo ?
Perchè è l'accettazione della frustrazione conseguente all'esame di realtà e non una difesa tendente alla negazione degli affetti spiacevoli connaturati alla caducità della vita.
Citazione:
Se ci fai caso in entrambe le domande l'avverbio è lo stesso.
Questo è il bisogno innato a cui puoi dare tante riposte.
Se sei una psicologa, dovresti ben sapere che c'è un età dei bambini in cui questo avverbio comincia a ricorrere in modo ossessivo. Ma anche per il resto della vita non smettiamo di ripeterlo.
Cielo, in modo ossessivo spero di no poveri bimbi, ci sarebbe da intervenire!
Non credo che sia un bisogno innato quello di cercare risposte. Credo invece che dipenda molto da come si sia appreso a farlo.
E comunque le religioni in genere, con i loro dogmatismi, non stimolano a cercare i perchè, ma fungono da rassicurazione.
Citazione:
Nel nostro DNA c'è sicuramente una matrice teleologica.
Potresti dimostrare come sei giunto a tale conclusione.
Citazione:
C'è poi un forte legame tra incertezza e comportamento magico o quasi-magico, di cui si era accorto già Spinoza:
Sicuramente. Come il pensiero magico è un passaggio evolutivo importante per i bambini che però sarebbe auspicabile non dovessero fissarsi a quello stadio, ma evolversi verso una maturità di identità psichica capace di tollerare le frustrazioni del limite senza ricorrervi.
nemesi1 is offline  

 



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