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Vecchio 11-10-2003, 22.14.16   #1
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
la rivoluzione dei ricchi

Oggi, non ricordo in quale trasmissione televisiva, ho sentito dire che questa nostra epoca è "la rivoluzione dei ricchi".

Io penso che sia vero. Voi cosa ne pensate?

Al tempo della Rivoluzione Francese gli affamati schiacciarono i sazi, oggi, ho la vaga sensazione, che i sazi stiano schiacciando gli affamati. O mi sbaglio?!!!!

L'America ha dato il via a questa nuova rivoluzione che oggi si va diffondendo rapidamente anche in Italia.
Non parlo dei quei paesi dove da secoli la popolazione muore di fame mentre pochi altri si sollazzano nei loro palazzi di oro massiccio.

Parlo della rivoluzione che si sta attuando in quei paesi che avevano faticosamente raggiunto un certo livello di sviluppo, e che ora stanno riprecipitando nello scollamento delle categorie sociali. I ricchi stanno salendo e rimpinzandosi sempre di più godendo di tutto, mentre gli altri scivolano sempre più in basso perdendo quello che avevano faticosamente guadagnato.

Esempio attuale? le pensioni. Uno che sta bene, benissimo economicamente non gli importa niente della pensione. Potrebbe andarsene anche a 90 anni senza problemi. Anzi, certe categorie non vanno mai in pensione, pensate ad un affarista, un politico, un docente, un ricercatore, uno scrittore, un artista.

Ora vediamo il punta di vista di un operaio che sta davanti ad una pressa o ad un altiforno.
Vediamo il punto di vista di un contadino che va a guadagnarsi saltuariamente la giornata sotto il sole cocente o sotto la neve.
Vediamo cosa ne pensa uno che lavora a contatto con veleni e sostanze tossiche. Credete che riuscirà ad arrivare a 40 anni di contributi?!!!!!

Nessuno, dunque va più in pensione, ed i nuovi posti di lavoro per i giovani quando arrivano?!
Ci sarà uno spostamento verso i cinquant'anni per il primo impiego?!

La pensione privata servirà solo per arricchire le già opulente assicurazioni, e se la potrà permettere solo chi guadagna a più più più che sufficienza. Salvo un eventuale fallimento della stessa assicurazione come è avvenuto anni fa in Francia lasciando senza pensione migliaia di persone.
Questo poi avverrà anche per l'assistenza sanitaria e la scuola.

I ricchi potranno permettersi questo ed altro, ed i sempre più poveri se riusciranno a mangiare, sarà più che abbastanza.

Ed ora ditemi se questa non è la rivoluzione dei ricchi.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 12-10-2003, 06.07.39   #2
alessandro
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 176
Sì cara Mary lo è, ma è anche un procedimento che sta crollando, un meccanismo che sta implodendo. La fine del pensiero unico, il crollo dell'ideologia che ha delegato al mercato le sue soluzioni, è sotto gli occhi di tutti. Il punto è se siamo consapevoli che necessiti un cambiamento, o se in fondo c'è chi si sente bene nel suo brodino, convinto di essere dalla parte giusta della barricata; ed ora come ora percepisco questo come il peggiore dei mali.
buona domenica
alessandro
alessandro is offline  
Vecchio 12-10-2003, 16.20.46   #3
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
Thumbs down Rivoluzione ? non direi...

in realtà
i cosiddetti "ricchi"
sono tra gli esseri più miserabili
che si muovano nell'universo
e nel guardarli
provo solo una gran pena
la stessa
che mi suscitano
calciatori,giornalisti,politic i e veline
esseri davvero disgraziati
prigionieri dell'inutile
schiavi di padroni inesistenti
che con il loro nulla
cercano disperatamente
di tappare il nulla che fuoriesce
dai troppi fori
praticati dalla stupidità
nelle loro deboli menti
conformi al conforme
e quindi assolutamente estranee
a tutto ciò che possa in qualche modo
somigliare ad una "rivoluzione"
ciò che rende tale
il mondo che vediamo intorno a noi
è solo un naturale
processo di deterioramento
sulla via che conduce alla morte
ed è comunque niente
rispetto al tutto
ed è comunque
ineluttabile

dawoR (k)
dawoR(k) is offline  
Vecchio 12-10-2003, 19.34.24   #4
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Caro Alessandro
convengo con te.

Il guaio è che chi si rende conto che la barca affonda ha più problemi di chi non bada a certe "sciocchezze".

Dovrà per forza crollare tutto prima che si cominci a cercare una soluzione?!
La mia vera preoccupazione è che si inizi a fare qualcosa quando l'implosione ha già distrutto tutto, Pianeta Terra compreso.

Siamo passeggeri di terza classe di questa lussuosa nave, e dire poi che è colpa del capitano e dei passeggeri di prima classe la responsabilità dell'affondamento della nave stessa non serve a molto: affonderemo anche noi insieme a loro. Per questo dobbiamo salire sul ponte e trovare il modo di fare qualcosa.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 12-10-2003, 19.48.26   #5
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
carissimo dawoR(k)

è vero quel che dici, un tempo i ricchi mi facevano rabbia per la loro arroganza e presunzione, oggi mi fanno pena. Sono prigionieri delle loro ricchezze e sarà molto difficile che comprendano il mondo che li circonda. Quando sarà prossima l'ora della partenza il loro dolore per l'abbandono dei loro tesori sarà grande.
Un ricco si intontisce con il suo ego, vive come se fosse immortale, anzi non vive, si lascia vivere. Sembra impossibile, ma un ricco è talmente preso dall'impegno di accumulare sempre più denaro, spenderlo, tentare di divertisi, ovvero stordirsi che sarà molto difficile che vada in cerca del cielo. Del suo cielo, del suo essere che l'ego tiene prigioniero. E' molto difficile che un ricco voglia uscire dalla sua prigione tempestata di brillanti. E' già difficile farlo per uno che ricco non è!
Sarà molto difficile che uno di loro possa risvegliarsi e vedere il mondo meraviglioso in cui si trova. Diamanti e platino non fanno il paradiso.
Mi dispiace per loro, ma mi dispiace anche per la miseria che loro producono negli altri esseri umani.
Pensa ai milioni di euro che prende un calciatore, da dove escono quei soldi?! dalle tasche di quelli che ricchi non sono.

E i milioni delle tangenti per gli appalti pubblici, da dove escono?!
dalle tasche dei contribuenti.

E i miliardi, sempre di euro, che controllano le multinazionali da dove escono?! da coloro che comprano i loro prodotti.

Se la gente imparasse a ragionare con la propria testa e non seguisse nessuna bandiera, nessuna ideologia, nessuna tradizione il mondo sarebbe diverso.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 12-10-2003, 20.26.56   #6
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
L'invidia,che brutta bestia...

Proseguendo il discorso...
Mio padre è figlio di operai.Si è fatto il culo quadro sui libri,a fare la guardia medica in piena notte,ed a lavorare 12 ore al giorno...ed ha saputo investire al meglio i suoi guadagni...ora è ricco da fare schifo.Però,Cristo,se l'è meritato!
E te lo dice un figlio che forse in parte è stato trascurato in favore di certi obblighi di lavoro,ma a cui non è mai mancato niente...

Certo,personalmente, non mi reputo felice ma nemmeno triste.I soldi non danno la felicità...però aiutano!E molto.E se permetti se uno butta via un esistenza per guadagnare un po' di soldi vorrà pure difendere i suoi interessi.

Vabbè,se poi volete fare la vita eremitica e vivere di spiritualità e di aria fate pure..però non sputate contro chi ha dovuto fare infiniti sacrifici per arrivare dov'è...

A me l'invidia mi fa inkazzare di brutto..

Ultima modifica di sisrahtac : 12-10-2003 alle ore 20.40.49.
sisrahtac is offline  
Vecchio 12-10-2003, 22.26.10   #7
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
Smile ah-ah-ah :)

ma come fai a non capire
che non c'è vita più eremitica
di quella che si spende
sentendosi protetti dalle sbarre dorate
del proprio conto in banca ?

dici "spiritualità ed aria"
così come un ragioniere dice "sogni"
è naturale
che poi non potrai essere
né felice né triste
in realtà non "sarai"
sembrerai soltanto
ma non preoccuparti
sei nella media perfetta
di ciò che questa società
intende per "esistere"

Auguri anche a te !
dawoR.
dawoR(k) is offline  
Vecchio 12-10-2003, 23.15.17   #8
Attilio
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Data registrazione: 07-08-2002
Messaggi: 375
Ho visto tanta gente che, in un’epoca non molto lontana in cui la casa si poteva costruire con le proprie mani, si è fatta una casa come volevano lavorando il sabato e la domenica, anche progettandosela da se. Lavoravano anche la settimana e così, adesso, hanno quello che tutti hanno messo da parte lavorando più un immobile che ha un valore attuale altissimo.
Non vedo perchè dovrei disprezzare chi ha agito in questo modo. Hanno fatto fruttare le loro energie. Io non lo avrei mai fatto, sono questioni di scelte, ma quando li incontro non vedo persone vuote, solamente che hanno fatto quella scelta di vita. E buona parte di questi non disprezzano il modo di fare dei sognatori, solamente dicono “io non l’avrei mai fatto”.

La parte bacata della società è quella gente che non ha mai lavorato veramente, e ribadisco MAI, ma si trova a dirigere o gestire qualcosa che frutta un mare di quattrini. Tutti quattrini derivanti da facili e superficiali scelte. Questi dirigono l’economia con tutte le conseguenze che conseguono.

Detto questo per precisare il mio punto di vista, dico ora che sono d’accordo con Mary, precisando che la piena responsabilità di questa situazione stà in determinate classi di ricchi, quelli ricchi per davvero e non i ricchi di paese.
Aggiungo che se la situazione è così come è, alla fine ci siamo dentro tutti e tutti un pò siamo responsabili.
Attilio is offline  
Vecchio 13-10-2003, 09.48.21   #9
edali
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
Ci sono poveri e poveri, così come sono ricchi e ricchi. Alla scuola Summerhill il direttore diceva “meglio uno spazzino sereno che un laureato nevrotico” (penso di ricordare bene). In ciò che riguarda l’istruzione ha ragione. Ma come mai incontro tanti “spazzini” nevrotici in questo mondo così sviluppato e “democratico” ? Come mai tutti questi poveri pieni di odio che stringono i denti votano, paradossalmente, i rappresentanti più deplorevoli (il mio punto di vista) di questa società ? La loro mancanza di sensibilità (io dico evoluzione) li fa guardare la ricchezza come uno scopo nella vita. Come puoi spiegare a questi esseri umani che la ricchezza è soltanto una chimera?
edali is offline  
Vecchio 13-10-2003, 10.50.54   #10
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
Smile non c'è modo

di spiegare
l'inutilità della ricchezza
a chi non l'ha mai provata
e poi
il concetto stesso di ricchezza
è qualcosa di molto ambiguo
creato apposta
per rendere schiavi gli uomini
ed obbligarli a sacrificarsi in prospettiva
d'un traguardo che non c'è
dal mio punto di vista
definisco povero
chi non è in grado
di procurarsi tre pasti giornalieri
tutti gli altri
non sentendo la vita nelle proprie vene
passano il tempo
a confrontarsi coi loro vicini
sul terreno dell'invidia
o dell'accumulo insensato
di cose che finiranno
col renderli infelici
ed ancor più cattivi di prima
- no
non c'è proprio modo

dawoR
dawoR(k) is offline  

 



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