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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 08-01-2005, 09.39.29   #31
VanLag
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Re: Riferito allo scritto di VanLag delle 00,14..

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Messaggio originale inviato da gyta
E' buono sintetizzare e tagliar corto con chi sentiamo distante da noi, diversamente attraverso le parole dirette dal nostro 'cuore' molto si può nell'essenza comunicare..
Non amo molto fare le cose di corsa ma in questi giorni ci sono costretto e l’avevo anche premesso.

Sulla stessa lingua venivo incontro alla tua asserzione laddove dici: - dopo questo tuo post(faccio riferimento a quello prima di Kantaishi)- sembriamo parlare la stessa lingua.

Rileggendoti meglio, come tu stessa mi ha suggerito, ho visto che avevo frainteso, (male interpretato) alcuni passaggi e che si, al di là dei diversi modi di espressione, i concetti fondamentali concordano.
In questa luce, l’ultimo post mio, cioè quello che tu commenti non ha senso se indirizzato a te, perché sembri avere ben chiare, (anche se usi parole diverse), sull’interazione tra ciò che io chiamo IO o Ego e ciò che, (sempre io) chiamo un’identità più diffusa.

Come vedi, anche io sono soggetto al problema dell’interpretazione e fintanto che usiamo il linguaggio, cioè il mondo delle idee sarà così. C’è un’altra comunicazione ad un altro livello, (credo sia la stessa che tu esprimi con la frase che ho quotato), ma quella comunicazione, forse non è più soggetta alle leggi delle parole e dei concetti ed in un luogo come questo si può percepire meglio dai toni.

Mi scuso per la brevità ma sono in partenza per il week-end, se senti possiamo riprendere il discorso, successivamente.....

VanLag is offline  
Vecchio 08-01-2005, 09.43.24   #32
gyta
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Re: Re: Riferito allo scritto di VanLag delle 00,14..

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
C’è un’altra comunicazione ad un altro livello..
..non più soggetta alle leggi delle parole e dei concetti ed in un luogo come questo si può percepire meglio dai toni.

Mi scuso per la brevità ma sono in partenza per il week-end, se senti possiamo riprendere il discorso, successivamente.....

Con Piacere.. !




Gyta
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Vecchio 08-01-2005, 18.50.46   #33
edali
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“Camminando in mezzo agli altri si ritorna soli.” (i-ching)

Al posto di cavallo, cavolo e cavallette se mettete “l’altro = il diverso”, si legge anche senza occhiali….

Nella mia città piena di chiese, su una strada laterale che da sul corso, c’è una piccola cappella. Muri bianchi, due panchine, un altare ed un (povero) Cristo. Mi dicevano: ma no, che ci vai a fare di là, ma no, di là non ci sono opere d’arte firmate e rinomate (solo graffi sui muri) e non c’è neanche un prete a darti le dritte per un giusto sentire, e non ci sono le nostre tradizioni. Dicevano… e non sentivano ciò che era così palese. (sarà perché la semplicità si sfugge per la paura di non sembrare troppo ovvi ).

E’ di là che io mi siedo ed ascolto il silenzio.
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Vecchio 09-01-2005, 16.16.46   #34
VanLag
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Re: “Camminando in mezzo agli altri si ritorna soli.” (i-ching)

Citazione:
Messaggio originale inviato da edali
E’ di là che io mi siedo ed ascolto il silenzio.
Ciao edali,
c’è una bellezza nel silenzio, come c’è una bellezza nelle parole, se e quando, portano con loro “il senso”, se e quando esprimo il genio. Amo Guccini per le emozioni che mi ha regalato attraverso le sue canzoni ma lo ammiro per la sua capacità di giocare con le parole, (………Ed io, burattinaio di parole, perchè mi perdo dietro a un primo sole, perchè mi prende questa assurda nostalgia?).
Di Pirsig amo l’intelligenza e la profondità, ma ammiro la sua capacità di esprimersi ed essere essenziale ed incisivo. E come loro ci sono altri che mi suscitano questa ammirazione. Da “bravo” cerebrale, quale sono, subisco il fascino dell’eloquio, questo non significa che non sia cosciente che la vita, quella vera, avviene ad un livello che non è quello verbale e questo è appunto un po’ il “leit motive” del 3d.

Le tue righe belle sono un inno alla semplicità che è per me condivisibile. Quando le ho lette mi hanno fatto tornare alla memoria un libro che lessi molto tempo fa, si intitolava “Aure” ed era di Elémire Zolla. Copio un trafiletto:

- Di poi “aura” è diventata una parola desueta, ed è avvenuto repentinamente, poiché ci si è accorti che oggi si vive fra persone e cose in serie, che per antonomasia non irradiano nulla; sottili mortificazioni, inesorabili appiattimenti spengono il luoghi e la gente. Ormai manca da noi l’occasione di usare la parola , che subito cessa però di suonare aulica e vaga allorquando, in rari luoghi illesi dell’Oriente, un’aura ci viene incontro in tutta la sua forza. Ancora accade nelle più remote campagna dell’India, fra i prati ondosi color smeraldo, accanto agli stagni di ninfee, l’intensità degli sguardi stordisce; quando nelle profumate serpentine dei mercati persiani transitano tintinnando, decorate come baldacchini le nomadi, si resta abbagliati dai loro occhi dove trema il riverbero del deserto. Si trasale, noi che abbiamo sensi appannati dal diuturno grigiore: ecco cosa intendevano i Romani quando parlavano di luoghi o di persone “geniali”, i Greci quando dicevano “demoniaci”.

“La tua piccola cappella. Muri bianchi, due panchine, un altare ed un (povero) Cristo”, certamente ha una sua “aura” ed in quel tuo ascolto del silenzio probabilmente sei ben oltre le parole ed i pensieri di molta gente. Probabilmente cogli quell’intensità di vita oltre il pensiero.
Si perché quando parlo di vita oltre il pensiero, posso fare pensare che una vita piena, sia salire e scendere dagli aerei, scalare montagne, parlare da un palcoscenico o amenità simili. Decisamente non è quello che intendo. Una vita piena, la si può avere camminando in un campo di papaveri, o tra le mura della propria casa o in qualsiasi altro luogo. Una vita piena di senso è una vita dove il pensiero ci sia solo per gli scopi per cui è nato è cioè assolvere ai suoi compiti di farci agire in maniera sana e funzionale in questo mondo mentre noi aderiamo alla realtà esattamente così com'è senza interpretarla.


Ultima modifica di VanLag : 09-01-2005 alle ore 16.23.30.
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Vecchio 09-01-2005, 16.22.20   #35
VanLag
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Re: Re: Re: Riferito allo scritto di VanLag delle 00,14..

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Messaggio originale inviato da gyta
Con Piacere.. !
Ciao gyta….. provo a riprendere il discorso anche se mi sembra che, chiariti i punti, ci sia accordo, quantomeno sulle cose fondamentali, per cui il dialogo è un po’ ad punto morto, almeno su questo argomento.
D’altro canto questo tipo di comprensione, non è un qualche cosa che possiamo usare a nostro vantaggio ma opera da se. Più impariamo a lasciarci in pace, senza confrontarci con modelli dell’essere ideali, più ci avviciniamo a ciò che realmente siamo.
I nomi poi di ciò che realmente siamo possono essere tanti, nell’ultimo post richiamandoti al buddismo, tu lo hai chiamato - la nostra natura primaria- - la nostra 'coscienza' profonda – Io amo definire questo stato di ciò che siamo, come - uno stato essenziale – o - la nostra essenza – o in altri termini, potrei dire anche – la nostra onestà intellettuale – (intendendo con essa un intelletto che non interpreta).
Sempre nell’espressione Buddista chi è in quello stato è un Budda, io lo chiamo semplicemente un Realista, una “persona con gli occhi ben aperti, ed i piedi per terra”, un “uomo” nella piena accezione del termine. (Ma può essere anche una donna).

Il mio tentativo è anche quello di portare questi temi, fuori dall’ambito spirituale che, secondo me, riguardano l’uomo tutto intero.
Mi metto sempre sulle difese quando intuisco che c’è la tendenza ad inquadrare il discorso nell’ambito della spiritualità. Sono temi che appartengono anche alla scienza, in particolare alla psicologia, alla filosofia, se vogliamo anche alla cultura nel senso migliore del termine.
La spiritualità ha il problema di portare il discorso nell’ambito del trascendente, ma li si apre la strada, non alla mistica, ma alla mistificazione e quello stato naturale così semplice, così bello e così nostro, finisce per diventare una promessa immensa che non si attuerà mai e farà solo crescere il nostro disagio.

Questo è quanto sono riuscito a scrivere ....... il resto ai posters in generale ed a te in modo particolare se senti di aggiungere o controbattere.....

ciaocaio
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Vecchio 10-01-2005, 00.08.19   #36
gyta
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Re: Re: Re: Re: Riferito allo scritto di VanLag delle 00,14..

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
Il mio tentativo è anche quello di portare questi temi, fuori dall’ambito spirituale che, secondo me, riguardano l’uomo tutto intero..

La spiritualità ha il problema di portare il discorso nell’ambito del trascendente, ma li si apre la strada, non alla mistica, ma alla mistificazione..


Infatti 'spirituale' guarda dritto all'interezza dell'uomo,
'è' l'uomo stesso..!

Ciò che passa unicamente dalla nostra bocca
non può che portare alla mistificazione..

Se ciò che arriva alla nostra bocca
è risultanza d'un percoso completo del sentire-uomo
allora.. reale 'spiritualità' e mistica
non restano che ostiche pesanti parole
di un'unica Realtà :l' essere(uomo)


Ciaociao

Gyta
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Vecchio 28-01-2005, 01.32.15   #37
Fredric
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Data registrazione: 25-01-2005
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NOto con piacere che un tema molto discusso è la realtà o la verità dell'essere.A tale proposito volevo farvi presente che la filosofia occidentale,perlomeno quello che sto studiando,è giunta su questa questione con Gadamer ad un interessante punto di vista.Ho un pò di materiale che vi mando volentieri in caso non ne fosse a conoscenza.Buona lettura.
Files allegati
Tipo file: txt gadamer verita’ e metodo.txt (17.1 KB, 16 visite)

Ultima modifica di Fredric : 28-01-2005 alle ore 01.34.56.
Fredric is offline  

 



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