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Vecchio 31-01-2013, 19.13.34   #81
ulysse
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
Riferimento: � pi� importante la vita o il senso della vita?

Citazione:
Originalmente inviato da CVC
E senza un senso morale universalmente riconosciuto, le societ� in base a quale principio dovrebbero darsi delle leggi?
Veramente dicevo entro un certo range!
Uno dei comandamenti morali che riconosco come abbastanza universale � �non uccidere!��purtroppo spesso disatteso!
Per il resto si pu� discutere!

Infatti di sensi morali etici "universalmente riconosciuti" non ce ne sono: come dici, sarebbe una utopia, ma forse anche una utopia pericolosa!

Il pericolo , infatti, incombe proprio quando ci si illude di essere nell�ambito di un senso etico assolutamente valido in ambito di natura: il Sant�Uffizio, infatti, arriv� a bruciare, in nome di un principio superiore, chi contrastava la fede assieme a streghe, gatti et simil genia�ma � solo un piccolo esempio nella storia della civilt�.

Comunque non propendo per una anarchia sfrenata e, certo, riferimenti etici, anche contingenti, ci devono essere�purch� siano soggetti a libera discussione e non solo nei parlamenti democratici... le cui leggi, in fatto di etica, dovrebbero costituire il consuntivo della opinione pubblica e del comune sentire.
E' comunque pericoloso, ripeto, ammettere che vi possano essere, e imporre invasivamente, supposti principi etici solo perch� la maggioranza della societ� o la tradizione religiosa o la mente di un qualche supposto leader bacato, li presenta come validi in un contingente momento storico e sociale.

Comunque ponevo come chiarificante il caso degli studenti ebrei, aspiranti rabbini, in relazione alla Torah: non e che la Torah venga ad ogni momento buttata alle ortiche�� essa stessa occasione di infinite elucubrazioni�e la Torah stessa ne trae sinergico vantaggioso incremento.

Direi anche che una tale propensione alla speculazione dialettica � una delle ragioni per cui il popolo ebreo ha caratteri che a noi, ignari, sembrano strani.
In sostanza, come per una legge fisica, cos� una cosiddetta legge morale/etica non deve mai essere data per definitiva�vale sempre solo nell�ambito di una ipotesi di lavoro�.soprattutto se il disconoscimento comportasse ostracismo morale e fisico da parte delle istituzioni e della societ�.

Certo che non � mai da disattendere il riconoscimento della dignit� dovuta ad ognuno �magari estesa anche agli animali.

Cito, in particolare, l�esempio ora eclatante, delle comunit� gay e dei trans in generale: dopo i greci, le cosiddette civilt� monoteiste ne hanno decretato l�ostracismo estremo per duemila anni.

Negli ultimi decenni, per lo meno nel nostro occidente, nonostante il disprezzo covi sotto la cenere di un popolo conservatore, maschilista e incolto, � �politically correct� attribuire loro, alla luce del sole, piena dignit� di cittadini
...Nell�ombra, non ancora completamente, purtroppo, dato che spesso la cultura confessionale fa diga.
Citazione:
Originalmente da ulysse
Condizione fondamentale per un senso di autorealizzazione � il sentirsi apprezzati: l�apprezzamento del popolo � sempre molto gradito e autorealizzante, ma anche l�apprezzamento dell�autorit� costituita pu� gratificare anche in un regime dittatoriale.
Citazione:
Originalmente da CVC
Fondamentale � la gratificazione. Ma hai tralasciato l'apprezzamento pi� importante: quello che viene dalla propria coscienza.
Purtroppo la nostra coscienza � labile: a volte soddisfa e sopperisce, a volte no...nelle buone o nelle cattive cose.

Il concetto di coscienza morale ed etica, che il nostro imprinting confessionale ci trasmetterebbe, non ha reale corrispondenza...tuttavia una tale credenza fa s� che pretendiamo attribuirgli compiti e funzioni extra noi�.extra umane!

In realt� ci� che chiamiamo �nostra coscienza� � sempre espressione di noi, della nostra Vision, di ci� che pensiamo del mondo e delle cose in cui siamo immersi: non esiste dualismo fra un noi intrinseco ed una nostra coscienza!...siamo sempre noi!

Alla fine la nostra coscienza puo approvare e farci sentire autorealizzati per qualunque cosa ...buona o cattiva che sia...dipende dalla idea che ne abbiamo...o da eventuli contraddizioni o congruenze con la coscienza pubblica: quindi � sempre questione di raggiungere o meno l'approvazione ed il consenso altrui...della societ� in cui siamo immersi..

La nostra coscienza non cade dal cielo gi� bella e fatta: � frutto culturale delle nostre gioie e dei nostri dolori�si costruisce e forma evolutivamente in noi�dai nostri pensieri ed esperienze: � la nostra Vision del mondo e delle cose!

Non �, infatti, che nasciamo con una coscienza gi� pronta e posticcia! Essa evolve in noi in interazione con l'ambiente fisico e culturale: � il nostro pensiero e Vision.

Quella parte di popoli europei che hanno consentito a gasare gli ebrei� e non furono solo tedeschi�(gli ebrei infatti sono stati raccolti da ogni parte d�Europa...leggi razziali, ad esempio))�.non � che non avevano una coscienza, avevano, purtroppo, una coscienza inquinata dalla propaganda nazista�comunque dalle contingenti convenienze e passioni di gruppi e di ciascuno.

E ancora... non � che coloro che oggi nel nostro paese intrallazzano con la politica e con la finanza corrotta non abbiano una coscienza�semplicemente accade che la loro coscienza, non culturalmente temprata a sani principi etici, pensa che tali cose non sono poi cos� gravi�semplici scappatelle se la fai franca�anche perch� � facile farla franca�persino il capo lo fa!

Magari, all�occorrenza, ricorri al �fumus persecutionis� dei giudidici, e, se proprio va male, soccorrono le leggi ad personam!

L�alternativa sarebbe ipotizzare (e lo si dice a volte) che coloro che moralmente deviano...le menti crimunali...non abbiano una loro coscienza�ma un tal pensamento porterebbe a conseguenze contraddittorie!

�Almeno l�anima ce l�avevano tutti�buoni o cattivi che fossero!


P.S.
Tutto il post era interesante...spero di riprendere con quanto tralasciato.
ulysse is offline  
Vecchio 04-02-2013, 08.24.20   #82
CVC
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
Riferimento: � pi� importante la vita o il senso della vita?

Citazione:
Originalmente inviato da ulysse

Infatti di sensi morali etici "universalmente riconosciuti" non ce ne sono: come dici, sarebbe una utopia, ma forse anche una utopia pericolosa!

Perch� non usare un atteggiamento scientifico anche verso i principi etici?
La scienza insegna che ogni teoria � valida finch� non ne viene confutata, a tal scopo ogni teoria deve essere enunciata in modo da poter essere popperianamente falsificata.
Ad esempio ammettiamo che fosse una teoria il principio etico che non si deve uccidere, ci� significa che nelle societ� che si possono prendere come campione di riferimento per un'osservazione si deve stabilire se l'applicazione del principio 'non uccidere' sia un fattore che rende/non rende migliore la vita di quelle comunit�. Ammettiamo che per societ� con alta qualit� della vita si intenda quelle in cui ci sono meno furti, meno omicidi, migliore distribuzione della ricchezza, pi� salute, pi� solidariet�, pi� tempo libero, ecc.
E cos� si potrebbe fare per tutti gli altri principi etici: non rubare, aiutare il prossimo, dire a verit�, ecc.
Il problema, secondo me, � che bisogna sostituire la morale imposta con la scienza morale.


Citazione:
Purtroppo la nostra coscienza � labile: a volte soddisfa e sopperisce, a volte no...nelle buone o nelle cattive cose.

Per quanto labile la nostra coscienza entra in conflitto con se stessa quando il nostro comportamento non rispecchia ci� che pensiamo a livello cosciente.
Una persona ha un suo orientamento cosciente che dipende dalla sua visione del mondo, ci� significa che si forma dei giudizi o principi come ad esempio 'quello e giusto e quell'altro � sbagliato', 'questo si fa e quest'altro no'.
I meccanismi del nostro comportamento per� ci portano poi a fare cose che sono in contrasto con i nostri principi.
Magari a parole diciamo che siamo favorevoli ai gay, poi per� siamo in confidenza con qualcuno e ci scappa una battutaccia. Oppure ci diciamo favorevoli all'integrazione, poi magari litighiamo con un extracomunitario e malediciamo lui e il suo popolo.

L'apprezzamento che viene dalla coscienza si ha quando la coscienza riscontra che ci comportiamo in modo da rispettare i nostri principi.
CVC is offline  
Vecchio 20-04-2013, 14.32.19   #83
Clodz
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 19-04-2013
Messaggi: 1
Riferimento: � pi� importante la vita o il senso della vita?

Nessuna vita ha un senso per� vivere serve per trovarlo, di conseguenza � pi� importante essere in vita cosi da dare un senso alla propria esistenza .
Clodz is offline  
Vecchio 21-04-2013, 22.44.18   #84
boh
Nullologo
 
Data registrazione: 16-04-2013
Messaggi: 26
Riferimento: � pi� importante la vita o il senso della vita?

Citazione:
Originalmente inviato da memorabilia
propongo una questione filosofica tra le pi� amletiche, rileggendo "I fratelli Karamazov", e la discussione tra Ivan ed Alesa, "� pi� importante la vita o il senso da dare ad essa?" Alesa non ha dubbi "la vita".
scegliere la vita equivale a scegliere la terra, " e amarla nei secoli dei secoli", una religione dionisiaca che si sacrifica solo per la vita piena forte rigogliosa, senza lo spento nichilismo che taglia l'aldiqu� in funzione di un aldil� ultimo che redime i peccati e la miseria.
non c'� alcuna redenzione ultraterrena e scegliere la vita equivale a scegliere la redenzione sulla terra, il presente � gi� redento!!
nessun senso ultimo..nella consapevolezza di un eterno ritorno dell'uguale,pieno e infinito.

Me tapino! io che lessi i Karamazov con meraviglia e non ricordo questa domanda! poi magari tratta dal Grande Inquisitore...
Che argomentone anche questo... forse ora ho la vena filosofica a secco, e non so argomentare niente di decente. Mi ricordo solo un filosofo a me molto caro, ovvero Jiddu Krishnamurti, che diceva di non porsi neanche queste domande. Anche Osho per�... e magari pure tutta la cultura orientale ora che ci penso! La conosco ancora troppo poco.
Cos�, sempre su due piedi, a me ora viene da pensare che le domande esistenziali (e tanto pi� "soteriologiche" come le tue o di chi ne fai le veci) sono solo occidentali...



boh is offline  
Vecchio 10-07-2013, 16.23.01   #85
Oltre
Ospite
 
Data registrazione: 20-02-2012
Messaggi: 8
Riferimento: � pi� importante la vita o il senso della vita?

Entrambi.

Uno non esclude mica l'altro.

Senza senso ci pu� essere vita. Ma senza vita non ci pu� essere senso.


Credo conti un p� di pi� il senso, ma perch� presuppone gi� di suo la vita, che resta poi fondamentale nell'esser vissuta al meglio, in base al proprio essere, per esser goduta e per rinforzare il senso.
Oltre is offline  
Vecchio 16-07-2013, 20.37.14   #86
Duc in altum!
Ospite abituale
 
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
Riferimento: � pi� importante la vita o il senso della vita?

** Se il senso della vita � donarla, la vita stessa diviene il mezzo per collaudare la veridicit� del senso della vita.
Le due cose sono inscindibili e separarle significa gi� non pi� vivere ma esistere.
Duc in altum! is offline  

 



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