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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 15-10-2006, 09.42.18   #11
pascal
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Riferimento: La filosofia in sè

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Originalmente inviato da Ish459
Sbagli in partenza a mio parere con l'espressione "non ha senso". In filosofia il "senso" non si esclude a priori, lo si "cerca".
Inoltre non sono d'accordo con il "non bisogno" di conoscere il pensiero degli altri... è come dire che non c'è bisogno della storia per costruire il futuro.
Sono una forte sostenitrice di indagare suoi percorsi dell'essere umano in tutti i suoi ambiti, incluso quello filosofico. Non vuol dire che uno debba per forza seguire una forma di pensiero piuttosto di un'altra, il pensiero si costruisce su un percorso personale nel quale confluiscono per arricchirlo altre forme di pensiero. è una forma di ricerca, di evoluzione, dove il passato ed i suoi insegnamenti hanno un peso fondamentale.
"Il suo stesso pensiero basta".. questa frase annichilisce ogni spirito di crescita, di ricerca, di confronti, di dinamicità... che frase anti-filosofica!!!


da quello che hai detto dai prova di non avere un vero grande pensiero.
E,secondo me, sono le persone come te che hanno bisogno di questi studi.Talete è stato il primo filosofo + o - e lui da chi ha imparato?Se hai la foruna di avere un grande pensiero,perchè di fortuna si tratta,questo basta e non sai quanto spirito di crescita,di ricerca,di confronti,di dinamicità si ha.
Puo essere una frase anti-filosofica perchè ormai la filosofia ha aquisito questo senso.E se pensi che studiando i pensieri degli altri si possa diventare veri filosofi,rimani nella tua certezza.Il mio aiuto te lo dato
pascal is offline  
Vecchio 16-10-2006, 03.14.38   #12
odos
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Riferimento: La filosofia in sè

Vorrei dire la mia...

Non parlo di filosofia in sè , ma ciò che viene innanzitutto insegnato all'università è la storia del pensiero occidentale, e con questo non solo il pensiero strettamente filosofico (diciamo dell'essere), ma anche tutto ciò che ha fondato la nostra civilità, quindi pensiero politico, pensiero scientifico, pensiero matematico, psicologia, arte ecc...

Ogni qualvolta una disciplina va a toccare i fondamenti che la sorreggono, questa diventa filosofia (ecco perchè si studia Einstein, Freud, Goedel...).

Che poi l'università di filosofia insegni anche a Pensare, non è affatto garantito....Che poi la filosofia sia utile "senza se e senza ma", è ancora più in dubbio...

Come dire...può essere (e SENZ'ALTRO può essere), ma dipende tutto dallo studente.

Ciao!
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Vecchio 16-10-2006, 10.37.41   #13
Ish459
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Riferimento: La filosofia in sè

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Originalmente inviato da pascal
da quello che hai detto dai prova di non avere un vero grande pensiero.
E,secondo me, sono le persone come te che hanno bisogno di questi studi.Talete è stato il primo filosofo + o - e lui da chi ha imparato?Se hai la foruna di avere un grande pensiero,perchè di fortuna si tratta,questo basta e non sai quanto spirito di crescita,di ricerca,di confronti,di dinamicità si ha.
Puo essere una frase anti-filosofica perchè ormai la filosofia ha aquisito questo senso.E se pensi che studiando i pensieri degli altri si possa diventare veri filosofi,rimani nella tua certezza.Il mio aiuto te lo dato


Se effettivamente credi che con il mio commento do prova di non avere un vero grande pensiero, devo dirti che effettivamente non era una mia prerogativa dare mostra di nulla. Nemmeno ho detto che sia condizione imprescindibile conoscere tutti i pensieri nella storia della filosofia per forgiare il proprio pensiero. Ma mi conosci assai poco per azzardare così tanto con questa conclusione...
Ho dato un'opinione molto generica sulla "crescita" della propria dimensione filosofica che è del tutto personale. Non tolgo ne' aggiungo nulla.
Sí, è vero che Tales de Mileto (all'inizio mi chiedevo chi fossi "Talete") sia considerato il primo filosofo, ma lui formava parte di un gruppo di saggi Greci e non sappiamo se le sue prime spiegazioni della realtà basate nella ragione siano nate veramente in lui oppure è un processo nato da un confronto. Al meno e presuntamente quello che rimane è quello scritto "da lui".
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Vecchio 16-10-2006, 13.11.25   #14
Weyl
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Riferimento: La filosofia in sè

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Originalmente inviato da Ish459
Se effettivamente credi che con il mio commento do prova di non avere un vero grande pensiero, devo dirti che effettivamente non era una mia prerogativa dare mostra di nulla. Nemmeno ho detto che sia condizione imprescindibile conoscere tutti i pensieri nella storia della filosofia per forgiare il proprio pensiero. Ma mi conosci assai poco per azzardare così tanto con questa conclusione...
Ho dato un'opinione molto generica sulla "crescita" della propria dimensione filosofica che è del tutto personale. Non tolgo ne' aggiungo nulla.
Sí, è vero che Tales de Mileto (all'inizio mi chiedevo chi fossi "Talete") sia considerato il primo filosofo, ma lui formava parte di un gruppo di saggi Greci e non sappiamo se le sue prime spiegazioni della realtà basate nella ragione siano nate veramente in lui oppure è un processo nato da un confronto. Al meno e presuntamente quello che rimane è quello scritto "da lui".

La presunzione è figlia dell'ignoranza.
Quindi, cara Ish, hai il mio consenso incondizionato: perchè la filosofia è essenzialmente disciplina, impegno, studio, mal di testa e occhi stanchi.
Ritenere che ci si possa "improvvisare" capaci di manipolare concetti che neppure si conoscono è un tratto specifico della sicumera, tutta italiana, che suppone che la genialità possa travolgere la dura fatica dell'apprendistato.
E che ha della "genialità" stessa un concetto del tutto confuso: quasi fosse un'ispirazione divina o un'infusione genetica e non la "faticosissima concentrazione che una strenua applicazione richiede", come scriveva Baudelaire.
E' il principale difetto nazionale: qui tutti si sentono CT della nazionale ed esperti in ogni settore della società e dello scibile umano, magari dopo aver letto distrattamente un articolo di costume su qualche rotocalco.
Non avertene a male.
Goethe, che pure amava intensamente questo Paese, in un passo del suo "Viaggio in Italia" (o forse era un epigramma veneziano, non ricordo esattamente) scriveva: "Quivi lealtà tedesca non troverai, non ordine, non disciplina: ciascuno pensa a sè, d'altri diffida, è vuoto".
Ciò non toglie che, proprio per questo, le eccezioni siano particolarmente luminose!
Weyl is offline  
Vecchio 16-10-2006, 14.16.38   #15
pascal
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Riferimento: La filosofia in sè

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Originalmente inviato da Ish459
Se effettivamente credi che con il mio commento do prova di non avere un vero grande pensiero, devo dirti che effettivamente non era una mia prerogativa dare mostra di nulla. Nemmeno ho detto che sia condizione imprescindibile conoscere tutti i pensieri nella storia della filosofia per forgiare il proprio pensiero. Ma mi conosci assai poco per azzardare così tanto con questa conclusione...
Ho dato un'opinione molto generica sulla "crescita" della propria dimensione filosofica che è del tutto personale. Non tolgo ne' aggiungo nulla.
Sí, è vero che Tales de Mileto (all'inizio mi chiedevo chi fossi "Talete") sia considerato il primo filosofo, ma lui formava parte di un gruppo di saggi Greci e non sappiamo se le sue prime spiegazioni della realtà basate nella ragione siano nate veramente in lui oppure è un processo nato da un confronto. Al meno e presuntamente quello che rimane è quello scritto "da lui".

ti conosco + di quanto tu possa pensare.con ogni piccolo gesto o pensiero si capisce una persona.

per rispondere anche a weyl
"la filosofia è essenzialmente disciplina, impegno, studio, mal di testa e occhi stanchi."allora tutte le persone che studiano filosofia sono filosofi.basta studiare e impegnarsi per conoscere il logos(se per essere filosofi basta studiare).Che bello!allora 50% della popolazione mondiale sono filosofi.é puo presuntuoso ciò che hai detto tu.pensi che il logos si possa avere solo studiando.Prima di tutto anche studiando si sa che non è cosi,imparando i pensieri degli altri filosofi,ma che qui appunto non si capiscono.Secondo nessuno puo mai dire di averlo.faccio un breve esempio con l'intelligenza:una persona pensa di essere intelligente e ne è certo,ma proprio perchè non lo è, non saprà mai di non esserlo e avrà fino alla morte questa certezza.
pascal is offline  
Vecchio 16-10-2006, 15.04.14   #16
maxim
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Riferimento: La filosofia in sè

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Originalmente inviato da Ish459
Se effettivamente credi che con il mio commento do prova di non avere un vero grande pensiero, devo dirti che effettivamente non era una mia prerogativa dare mostra di nulla. Nemmeno ho detto che sia condizione imprescindibile conoscere tutti i pensieri nella storia della filosofia per forgiare il proprio pensiero. Ma mi conosci assai poco per azzardare così tanto con questa conclusione...
Ho dato un'opinione molto generica sulla "crescita" della propria dimensione filosofica che è del tutto personale. Non tolgo ne' aggiungo nulla.
Sí, è vero che Tales de Mileto (all'inizio mi chiedevo chi fossi "Talete") sia considerato il primo filosofo, ma lui formava parte di un gruppo di saggi Greci e non sappiamo se le sue prime spiegazioni della realtà basate nella ragione siano nate veramente in lui oppure è un processo nato da un confronto. Al meno e presuntamente quello che rimane è quello scritto "da lui".

Cara Ish, secondo me hai perfettamente ragione.

Mio nonno (italiano) non sapeva che fosse la filosofia ma nei suoi profondissimi pensieri, ricchi di razionalità e semplicità logica e con la sua discorsiva maieutica derivante da mille esperienze diverse di vita è stato, per me, il più grande filosofo di tutti i tempi.
…che la filosofia poi sia ridotta a mera “disciplina” a vantaggio di pochi dotti credo sia pensiero “filosofico” non più in atto dal declino dei sofisti…che mai, bada ben, son spariti definitivamente.

Ci sono due modi per far filosofia…uno è quello di studiare il pensiero altrui, l’altro è quello di studiare il proprio. Quest’ultimo implica anche la conoscenza di quello altrui ma le basi di partenza sono assai diverse…e nel secondo caso, essendo molo più umili, garantiscono che la filosofia possa tranquillamente essere applicata a tutto vantaggio della tua vita…e quindi, di riflesso, anche a quella degli altri.

maxim is offline  
Vecchio 16-10-2006, 15.39.13   #17
Ish459
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Riferimento: La filosofia in sè

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Originalmente inviato da pascal
ti conosco + di quanto tu possa pensare.con ogni piccolo gesto o pensiero si capisce una persona.

per rispondere anche a weyl
"la filosofia è essenzialmente disciplina, impegno, studio, mal di testa e occhi stanchi."allora tutte le persone che studiano filosofia sono filosofi.basta studiare e impegnarsi per conoscere il logos(se per essere filosofi basta studiare).Che bello!allora 50% della popolazione mondiale sono filosofi.é puo presuntuoso ciò che hai detto tu.pensi che il logos si possa avere solo studiando.Prima di tutto anche studiando si sa che non è cosi,imparando i pensieri degli altri filosofi,ma che qui appunto non si capiscono.Secondo nessuno puo mai dire di averlo.faccio un breve esempio con l'intelligenza:una persona pensa di essere intelligente e ne è certo,ma proprio perchè non lo è, non saprà mai di non esserlo e avrà fino alla morte questa certezza.

La tua rigidità mentale mi sorprende, Pascal. Questa tua forma di ragionare mi sembra tanto limitante quanto banale... hai la presunzione di conoscere una persona per ogni piccolo gesto (la gestualità attraverso un forum è presa poco che impossibile) o piccolo pensiero... no, Pascal, uno, due, tre piccoli pensieri non ti consentono arrivare a creare un quadro preciso dell'essenza di una persona.
Ad ogni modo, tanto Weyl come me siamo ben lontani delle conclusioni alle quali tu ci vuoi portare. Credi di essere certo di cose che ignori e intraprendi strade sbagliate nell'interpretazione di opinioni altrui...
Il desiderio di conoscere ed arricchirsi ed imparare non è sinonimo di catalogarsi in una determinata disciplina (se io mi interesso per la storia, divento storico, se mi interesso per conoscere il pensiero dei filosofi, divento filosofa...).. ma non credi che confondi i concetti?
Caro Pascal, penso che ti sfugga la grande umiltà con la quale mi esprimo, perché in me solo c'è la pretesa del confronto e della conoscenza, non c'è la pretesa di stabilire parametri per diventare filosofo, come in te c'è la pretesa di conoscere chiunque con troppo poco...
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Vecchio 16-10-2006, 16.03.15   #18
Ish459
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Riferimento: La filosofia in sè

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Originalmente inviato da maxim
Cara Ish, secondo me hai perfettamente ragione.

Mio nonno (italiano) non sapeva che fosse la filosofia ma nei suoi profondissimi pensieri, ricchi di razionalità e semplicità logica e con la sua discorsiva maieutica derivante da mille esperienze diverse di vita è stato, per me, il più grande filosofo di tutti i tempi.
…che la filosofia poi sia ridotta a mera “disciplina” a vantaggio di pochi dotti credo sia pensiero “filosofico” non più in atto dal declino dei sofisti…che mai, bada ben, son spariti definitivamente.

Ci sono due modi per far filosofia…uno è quello di studiare il pensiero altrui, l’altro è quello di studiare il proprio. Quest’ultimo implica anche la conoscenza di quello altrui ma le basi di partenza sono assai diverse…e nel secondo caso, essendo molo più umili, garantiscono che la filosofia possa tranquillamente essere applicata a tutto vantaggio della tua vita…e quindi, di riflesso, anche a quella degli altri.


Molto carino tuo intervento, Maxim. Ti leggo sempre volentieri.
Ma io non sono interessata ai "modi per far filosofia", (il tuo "due modi per far filosofia" è troppo semplicistico) volevo seguire al linea di Tommy riguardo lo studio della filosofia. Non ritengo fondamentale per forgiare un proprio pensiero (e già l'ho più che ribadito) conoscere per forza l'evoluzione del pensiero filosofico attraverso le diverse discipline filosofiche. Io parlo di arricchimento personale. è, qualcosa di fascinante e non inutile.
Mi sorprendono molto queste "limitazioni" che mettete sullo studio "pensiero altrui". Io il mio pensiero non lo studio, lo arricchisco nell'esperienza e nell'UMILTÀ e nel confronto. Non uso la "filosofia" a vantaggio della mia vita e TANTO MENO A QUELLA DEGLI ALTRI! (sarebbe a questo punto una notevole mancanza di umiltà da parte mia). La "filosofia", l'elaborazione del pensiero la uso a vantaggio della mia ricchezza interiore, della mia essenza come persona, nel mio piccolo, ma solo mio, e personale......
Anche mio nonno aveva una sua filosofia della vita del tutto personale e geniale. Fatta di esperienza di vita elaborata con la semplicità di un anima poco istruita... ricordo cosa mi diceva... el saber no ocupa lugar y ayuda (il sapere non occupa spazi ed aiuta)..
Ish459 is offline  
Vecchio 16-10-2006, 18.37.02   #19
epicurus
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Riferimento: La filosofia in sè

credo di concordare con ish e weyl, mentre mi trovo alquanto in disaccordo con pascal.
la questione, ora, sembra essere: che relazione c'è tra l'esser filosofi e lo studiare filosofia?

credo che la domanda sia molto simile a queste altre:
- che relazione c'è tra l'esser antropologi e lo studiare antropologia?
- che relazione c'è tra l'esser matematici e lo studiare matematica?
- che relazione c'è tra l'esser economisti e lo studiare economia?
etc...
etc...

prendiamo quest'ultimo caso, quello economico. in un certo qual senso ognuno può essere economista, nel senso debole del termine, ossia di riflettere e disquisire attorno all'economia. ma per essere economista nel senso forte del termine, ovvero quella più comune?

l'economista è una persona con delle capacità molto sviluppate di ragionare attorno a fatti e situazioni 'economiche'.

ma deve per forza aver studiato molto? letto e riletto il pensiero degli altri? beh, credo proprio di sì, almeno per queste ragioni:
a) per evitare di dire banalità che gli esperti conoscono da secoli;
b) per evitare di dire falsità che gli esperti conoscono da secoli;
c) (derivato dal primo punto) saper qual è l'aspetto generale della disciplina, dove e come muoversi, quali sono le linee di ricerca, quali le opzioni in gioco in un dominio dato, etc......


che ho detto? ho forse detto che basta studiare per essere un buon economista? no, ho detto che almeno (condizione necessaria) bisogna studiare, ma non è sufficiente. vi sarà poi la parte, più difficile da insegnare, che è legata alla creatività e all'intelligenza generale che svolgerà un ruolo importantissimo. (ma creatività e intelligenza, senza sostanza sulla quale lavorare, fanno ben poco da sole.)

trasportate l'esempio economico nell'ambito filosofico, e otterrete il mio parere sulla questione
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Vecchio 16-10-2006, 21.28.26   #20
Tommy2005
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Lightbulb Riferimento: La filosofia in sè

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Originalmente inviato da odos
Vorrei dire la mia...

Non parlo di filosofia in sè , ma ciò che viene innanzitutto insegnato all'università è la storia del pensiero occidentale, e con questo non solo il pensiero strettamente filosofico (diciamo dell'essere), ma anche tutto ciò che ha fondato la nostra civilità, quindi pensiero politico, pensiero scientifico, pensiero matematico, psicologia, arte ecc...

Ogni qualvolta una disciplina va a toccare i fondamenti che la sorreggono, questa diventa filosofia (ecco perchè si studia Einstein, Freud, Goedel...).

Che poi l'università di filosofia insegni anche a Pensare, non è affatto garantito....Che poi la filosofia sia utile "senza se e senza ma", è ancora più in dubbio...

Come dire...può essere (e SENZ'ALTRO può essere), ma dipende tutto dallo studente.

Ciao!

ehhm...ehem...

Scusate signori,
mi riallaccio a quanto postatomi da Odos (di cui ringrazio sentitamente), per sedare un attimino gli animi e riportare la discussione a dove l'avevamo lasciata, benchè mi fà molto piacere che l'argomento vi abbia vivacemente interessato, e per questo vi ringrazio di cuore per le vs risposte.

Quindi, facendo un sunto generale, le vs risposte, relativamente al quesito centrale :

Citazione:
Mi ha chiesto di che cosa esattamente si occupa la filosofia e qual'è la sua utilità nell'ambito della vita quotidiana, al di fuori quindi dell'ambiente accademico e culturale.

affermano che dipersè, lo studio della filosofia come disciplina, è solo una base senza la quale non si può elaborare una propria filosofia "personale", utile da sfruttare nella vita quotidiana !
Conoscendo il pensiero degli altri filosofi, si può "coadiuvare" il proprio !
Insomma : dal nulla non nasce nulla ! (Maxim, Odos, Epicurus)
Pertanto, dopo aver appreso delle buone basi, a quel punto spetta alla creatività dello studente, implementare queste conoscenze con quelle personali o addirittura, allenati al ragionamento, intraprendere delle strade completamente nuove.

Questa, grosso modo, è un po' la sintesi di quanto ho letto fino ad ora (scusate se nel sintetizzare sono stato un po' grossolano).

Perfetto...però...scusate non vorrei apparire troppo insolente, supponiamo che questi studi una persona li abbia già compiuti..ebbene :

- che cosa ha effettivamente studiato questa persona ? Per chi studia Architettura, Urbanistica, Ingenieria meccanica o Medicina, saprei cosa rispondere...ma per chi studia filosofia ?

- ed una volta appurato l'oggetto intorno al quale ruota la filosofia, o di cui si interessa la filosofia, quale giovamente mi recherà nella mia vita ?

Perchè questi sono i due perni su cui poggia la critica del mio collega :

Citazione:
Mi ha chiesto di che cosa esattamente si occupa la filosofia e qual'è la sua utilità nell'ambito della vita quotidiana, al di fuori quindi dell'ambiente accademico e culturale.


Scusate di nuovo il disturbo e grazie mille a tutti !

Ciao
Tommy2005 is offline  

 



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