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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 24-03-2003, 21.42.04   #11
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Re: Invulerabili come superman

Citazione:
Messaggio originale inviato da visir
Leggendo i post scritti e mi viene da pensare che tutti in qualche modo vogliano diventare invulnerabili.

Le corazze di cui parlate care ragazze non vi proteggono, ma vi rendono prigioniere questo lo sapete anche voi!

Allora se fem?

Io penso che per essere invicibili bisongna arrendersi (ma guarda un pò) per essere forti bisogna amare le nostre debolezze, per essere liberi bisogna vedere le nostre catene e non considerarle più un bel ornamento per il nostro io.
Ciò che costruiamo ha già in sé il seme della rovina.

La fame d'amore è alla base di tutti i rapporti che ci fanno soffrire.
Cosa mai ci potrà saziare, rassicurare?
Da dove nasce questa ansia di certezze, di dominio sugli eventi? secondo me dalla paura, non la paura dell'abbandono ma la paura dell'ignoto.

Crescere non è mai facile.
Come diceva Gurfjieff:-"La vita è un mostro solo per chi non ha il coraggio di gurdarla negli occhi".

Ma no, perchè invulnerabili?
Sai, esistono tanti livelli di sofferenza. Ci sono cose che fanno soffrire in modo "normale" (non vuole dire niente normale, leggi tra le righe per favore) e ci sono situazioni che rasentano l'inferno. In quei casi non basta accettare. O meglio, non si è in grado di accettare. Bisogna fare qualcosa. Chiarire. Conoscersi. Perchè quello che ci fa davvero tanto male di solito viene da dentro di noi e non da fuori.
Tu hai ragione in tutto quello che dici, ma per vedere le cose in questo modo bisogna essere già un po' fuori dall'inferno.
Per accettare tranquillamente che in quello che costruiamo che il seme della rovina, che nulla dura in eterno ci vuole una certa pace interiore. Ognuno deve trovare la sua strada per costruirla. Con piccoli passi. Piccoli. Uno dopo l'altro.

ciao
Fragola is offline  
Vecchio 18-04-2003, 21.26.03   #12
visechi
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Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
Un tempo, fortunatamente abbastanza remoto, qualcuno mi ripeteva che lo scorrere dei giorni - il tempo… bisticcio di parole - lenisce tutti i dolori. Piano piano, col Tempo - le ripetizioni aiutano - mi sono reso conto di quanto ciò fosse vero. Lentamente la sensazione di dolore, pur non scomparendo completamente, sfuma, si fa più flebile e meno aggressiva lasciando dei residui di paura che sono mine disseminate nel percorso che ciascuno è chiamato a compiere. Dei fatti legati alla sofferenza residua un ricordo melanconico più o meno vago ed intenso - dipende dagli eventi. Noi, credo, dobbiamo rassegnarci a convivere con questa mestizia, sopportando e superando, per mezzo dell'esaltazione delle ragioni di gioia che sicuramente ciascuno di noi saprà e potrà recuperare all'interno del proprio intimo, le immancabili avversità che la vita ci riserva.

Non credo esistano corazze sufficientemente forti per impedire che si soffra. Tali ipotetiche corazze, a parer mio sempre scalfibili, potrebbero forse essere rappresentate da una buona dose di cinismo o d'ipocrisia; in definitiva da una discreta quantità di attributi negativi che renderebbero, sempre a parer mio, meno bello l'animo di un individuo. In sintesi, si soffre per effetto della sensibilità insita in ciascuno di noi; talvolta questa sensibilità è iper-abbondante (non dirò mai eccessiva) ne deriva pertanto un'eccessiva (in questo caso si) esposizione alle controversie esistenziali - le bufere dell'anima.

Ritornando alla questione originaria, non credo vi siano suggerimenti sufficientemente validi per far sì che, a causa di trascorsi poco piacevoli, si possano evitare le paure paventate da Alessandra; anche se forse ci sarebbe da dire che le stesse, se eccessive, come parrebbe in questo caso, potrebbero fungere da ingiustificato nutrimento per le inquietudini di cui siamo pervasi.


Un salutone atutti... ci si ritrova dopo un pò di tempo
visechi is offline  
Vecchio 19-04-2003, 13.52.27   #13
firenze
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?

Cara Alessandra, scusa la mia sintesi, ma le cose sono due: o sei una masochista, oppure perchè non cambi compagno?
Salve
firenze is offline  
Vecchio 23-04-2003, 16.18.12   #14
Alessandra
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Masochista???

Caro Firenze,

perdona anche la mia di sintesi....ma penso che la tua domanda sia un filo riduttiva.....se fosse tutto così semplice non penso che avrei scritto qualcosa su questo tema. Se bastasse la razionalità per fare scelte giuste, nessuno chiederebbe piu' il consiglio e il supporto degli altri....
Magari sarò anche masochista, ma non certo per scelta....forse prima di staccarsi da qualcuno che ci fa stare male dobbiamo essere in grado di accettare il prezzo e il peso della separazione, e non sempre è facile. Accetto il tuo contributo, ma la domanda mi è sembrata un po' provocatoria.
Alessandra is offline  
Vecchio 26-04-2003, 12.30.15   #15
firenze
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per alessandra

Hai mai provato tu a abbandonare qualcosa o qualcuno? Prova, e vedrai che qualche meccanismo scatterà in te. L'omeopatia si può usare non solo in medicina, ma anche nei mali che fanno soffrire l'anima.

Salve
firenze is offline  
Vecchio 26-04-2003, 12.57.03   #16
deirdre
tra sogno ed estasi...
 
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Comincio a credere che l'unica alternativa per evitare le sofferenze affettive sia evitare di provare affetto... non so a voi, ma io sono stanca di delusioni..e non parlo di amore per un uomo, (anche)... ma in special modo delle amicizie... credere ed aver fiducia in qualcuno comporta il mettersi nelle sue mani, aprire l'anima a lui/lei e lasciare scoperti i punti deboli....
Avevo una cara amica nella quale credevo ciecamente... bene, al momento giusto, quando si è trattato di dimostrarsi tale... è sparita...
Amavo e ciò che ho dato... non è mai stato compreso.
A che cosa serve tutto questo? A cosa mi chiedo.....

Fortunatamente sto imparando ad eliminare la parola amore dal mio vocabolario...tolto il dente, tolto il dolore...
Aveva ragione un mio caro amico quando diceva... "non voglio più sentire la parola amore"...accidenti se aveva ragione.... sicuramente, ora, vive meglio di me....
Sto diventando di un pessimismo inverosimile... ma in fondo, la vita è maestra..e ciò che insegna, noi impariamo....
deirdre is offline  
Vecchio 26-04-2003, 13.26.32   #17
ancient
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Messaggio originale inviato da deirdre
Comincio a credere che l'unica alternativa per evitare le sofferenze affettive sia evitare di provare affetto... non so a voi, ma io sono stanca di delusioni..e non parlo di amore per un uomo, (anche)... ma in special modo delle amicizie... credere ed aver fiducia in qualcuno comporta il mettersi nelle sue mani, aprire l'anima a lui/lei e lasciare scoperti i punti deboli....
Avevo una cara amica nella quale credevo ciecamente... bene, al momento giusto, quando si è trattato di dimostrarsi tale... è sparita...
Amavo e ciò che ho dato... non è mai stato compreso.
A che cosa serve tutto questo? A cosa mi chiedo.....

Fortunatamente sto imparando ad eliminare la parola amore dal mio vocabolario...tolto il dente, tolto il dolore...
Aveva ragione un mio caro amico quando diceva... "non voglio più sentire la parola amore"...accidenti se aveva ragione.... sicuramente, ora, vive meglio di me....
Sto diventando di un pessimismo inverosimile... ma in fondo, la vita è maestra..e ciò che insegna, noi impariamo....

sta capitando anche a me, sì.
Ma, mi chiedo, si può vivere col cuore chiuso?
ancient is offline  
Vecchio 26-04-2003, 18.49.47   #18
firenze
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Citazione:
Messaggio originale inviato da deirdre
sto imparando ad eliminare la parola amore dal mio vocabolario...tolto il dente, tolto il dolore...

E' come se mancandoti l'aria, tu decidessi di smettere di respirare... così non ci penso più!

Ma!
firenze is offline  
Vecchio 28-04-2003, 09.27.17   #19
Alessandra
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Per Deirdre...

....capisco come ti puoi sentire....anche a me è capitato di veder svanire amicizie in cui credevo ciecamente, e quando perdi fiducia anche nell'eternità di un sentimento come l'amicizia, ti senti crollare il mondo addosso. Già l'amore ha la sua buona dose di precarietà, se anche l'amicizia non è stabile diventa davvero difficile credere di poter avere dei punti di riferimento fissi e solidi.
Pian piano, però, ho provato a reinvestire in altri rapporti, a consolidare i legami che pensavo potessero essere piu' "proficui", a credere ancora negli altri, a dare fiducia....forse sarò un'ingenua o un'illusa, ma non credo sia possibile vivere facendosi il deserto attorno....
Devo dire che almeno nell'amicizia questi ultimi due anni sono stati per me fonte di grande soddisfazione, ho cercato di fare una cernita di quelle che pensavo fossero le amicizie piu' "vere", e in tante occasioni ho avuto grandi dimostrazioni di affetto e vicinanza. Certo, ho dovuto rischiare, poteva andarmi male un'altra volta, ma ho voluto provare ad avere ancora fiducia...forse è solo così che si possono coltivare i rapporti, cercando di mettere da parte le nostre paure e accettando il rischio....
Nell'amore è piu' difficile, perche' quando si cade si rischia davvero di sgretolarsi....io sto rischiando anche nell'amore, non so se sto facendo bene o no, ma per ora è l'unica cosa che riesco a fare..spero di non uscirne con le ossa troppo rotte!
Tu cerca, però, di non chiuderti troppo nel tuo guscio...a volte puoi trovare tanto proprio da persone inaspettate....ma per essere in grado di "ricevere" è necessario prima sapere "dare", soprattutto fiducia.
Coraggio, guardati in giro con occhi piu' fiduciosi, e scoprirai di essere meno sola!
Alessandra is offline  
Vecchio 28-04-2003, 14.45.48   #20
visir
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Messaggi: 436
Contabilità sentimentale

Spessissimo ho sentito persone che parlavano come DD, così mi sorge spontanea una domanda: se siamo un pò tutti così (delusi del nostro amor mal corrisposto) dove si nascondono quegli *******ni che invece lo acchiappano e poi si danno alla fuga?
Cioè se siamo noi i bravi (sic) dove sono i cattivi?

Penso che a turno si invertano i ruoli (chissà quanti abbiamo deluso), ma non ce ne accorgiamo.
Certo qualcuno di voi dirà "io non ho mai fatto male a nessuno" , ma permettetemi di dubitare di cotanta sicurezza.

Il fiore sboccia incurante se lo sguardo ammirato del poeta coglierà il suo fiorire, viviamo quindi in semplicità i rapporti umani sapendo che tutto è transitorio, mutevole, fallace.

Solo il moto del cuore che scalda l'anima è importante, che importa se sarà ricambiato o meno, apprezzato o frainteso....Importa soltanto che ognuno fece ciò che fece con spirito puro, solo questo per me conta.

La contabilità dei sentimenti lasciamola ai ragionieri...
visir is offline  

 



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