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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 09-05-2003, 11.46.32   #61
bjw
Ospite
 
Data registrazione: 29-04-2003
Messaggi: 13
Caro Visir, dai un po' troppo per scontato che l'avere un'anima sia un'illusione... Nessuno ancora ci ha dato questa certezza e, anzi, nessuno ce la dara' mai. Per guardare la vita con occhi diversi sarebbe meglio partire da cose oggettive come il sentire.E' oggettivamente vero, per esempio, che la sofferenza puo' essere un'illusione quando e' generata dalla visione personale, quindi distorta, della realta'. Ed e' appunto il sentire diversamente la stessa cosa che ci fa essere diversi l'uno dall'altro, che ci rende unici. E questo non e' illusione di avere un ego, e' un fatto. Chiamalo come ti pare: io, anima, carattere. Comunque sia e' su quello che dobbiamo intervenire per rendere la nostra visione il piu' possibile vicina alla realta'. Come sottolinea Paola, troppo spesso dimentichiamo di attenerci ai fatti in preda alle nostre paure. E purtroppo non c'e' un modo facile per superarle ma sicuramente l'amore, l'attenzione, il rispetto, degli altri e per se stessi, aiutano. Se poi proprio non bastano, rivolgersi ad uno specialista puo' aiutarci a cambiare il modo di leggerci dentro. Perche' magari lo facciamo da una vita (come si evince da questi forum) ma sempre dal punto di vista sbagliato. Puo' aiutarci ad irrobustire la nostra pianta (la nostra autostima, fiducia nelle proprie capacita', sicurezza) in modo da renderci saldi di fronte alle avversita' o rispamiarci la sofferenza che proviamo quando fraintendiamo. L'ansia di abbandono si supera che l'ego esista oppure no.
bjw is offline  
Vecchio 09-05-2003, 12.47.20   #62
visir
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Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
Polemizzando...

Il problema di avere o non avere un anima non mi tocca poi tanto né toccherebbe voi se non si usasse questo (forse) come un'ancora di certezza.
Non dico che esista né che non esista, ognuno da se stesso può sentire e decidere...Diversamente è per l'ego, Io, personalità, carattere.
Se (come ho già sostenuto in altre occasioni non sospette) fossimo nati in un altro luogo (chessò in Africa) potremmo affermare che saremmo la stessa persona?
Se cambi le esperienze i condizionamenti il risultato certo cambia, e allora ti domando:- TU dove sei?.
Quanto agli "specialisti" permettimi di sorridere, chi mai potrà darti la vista se non apri prima gli occhi.
La vita ci mette in ogni momento di fronte al nostro modo di essere, ma poi dire che riesci/vouoi vederlo?
Certamente non voglio "vendervi" il mio modo di sentire e vedere le cose, questo spero possa trasparire dal mio scrivere, non ho ricette se non quelle che ho provato sulla mia pelle,nè io stesso ho realizzato in me la mia vera natura, ma penso che le strade non siano tutte uguali, quindi è importante prima di iniziare un cammino che i primi passi siano nella giusta direzione.
Il problema non è superare l'ansia dell'abbandono ma nel non farla sorgere, o meglio di non attacarvisi come ad un salvagente pensando di stare annegando quando in realta sguazziamo in un metro d'acqua! Di questo stò parlando.
Se manteniamo le cose su un piano materiale non si taglia alla radice la pianta e le foglie continueranno a crescere.
Da ultimo, il percepiere la realtà in maniera diversa dimostra ancora di più la soggettività delle categorie mentali alle quali ognuno è legato e che forniscono l'impalcatura di quello che noi chiamiamo Io. Certo che ci serve un Io in questo mondo (altrimenti ci dimenticheremmo perfino di mangiare), ma non è che uno strumento, un'atrezzo non è certo l'Artigiano!
visir is offline  
Vecchio 09-05-2003, 13.18.40   #63
bjw
Ospite
 
Data registrazione: 29-04-2003
Messaggi: 13
Citazione:
Il problema non è superare l'ansia dell'abbandono ma nel non farla sorgere, o meglio di non attacarvisi come ad un salvagente pensando di stare annegando quando in realta sguazziamo in un metro d'acqua! Di questo stò parlando.


Allora stiamo dicendo la stessa cosa... E per non farla sorgere non resta che avere un io forte e robusto, credere in se, avere sicurezza nei propri mezzi, amare se stessi, rispettarsi. Io non chiedo allo specialista di darmi la vista, ma di aprirmi gli occhi!!!!!
bjw is offline  
Vecchio 09-05-2003, 14.50.39   #64
visir
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Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
eyes wilde shut

No, non stiamo dicendo la stessa cosa.
L'io di cui parli è quello che ti fà attaccare al salvagente! cioè ti identifica con il pensiero a riguardo delle percezioni.
Ogni costruzione può essere distrutta, più l'albero e grande e radicato più il vento lo può spezzare.
Per il resto ti lascio alle tue "specialistiche" convinzioni di un cieco che cerca in una stanza buia un gatto nero che non c'è.

Hasta la "vista"!
visir is offline  
Vecchio 24-05-2003, 21.29.38   #65
artista
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Messaggi: 91
Alessandra

Considera che "l'abbandono" quello originale di cui tu soffri, sia un pò come un lutto. Ebbene, quanto dura un lutto? 20 giorni? 30 giorni? 1 mese? 1 anno? e va bene, ma poi diamoci un taglio!!



Ciao
Franco
artista is offline  
Vecchio 27-05-2003, 23.14.37   #66
MaraMay
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Data registrazione: 26-05-2003
Messaggi: 10
Artista..
un lutto, così come un abbandono non ha "durata".
Non ci si da un taglio.
Si porta con sé. Sempre.
MaraMay is offline  
Vecchio 28-05-2003, 07.13.17   #67
artista
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Messaggi: 91
Citazione:
Messaggio originale inviato da MaraMay
Artista..
un lutto, così come un abbandono non ha "durata".
Non ci si da un taglio.
Si porta con sé. Sempre.



MaraMay

Non sono d'accordo! O meglio sono d'accordo con te se, chi soffre dell'abbandono continua a pensare e vivere nel passato. Ma se solo pensasse al presente (cosa più conveniente per il proprio equilibrio) può e deve tagliare con l'abbandono. Ne sono certo!

Ciao
Franco
artista is offline  
Vecchio 28-05-2003, 07.54.57   #68
MaraMay
Ospite
 
Data registrazione: 26-05-2003
Messaggi: 10
E' certo che si vive e si pensa nel presente.. ma ci sono abbandoni che ti segnano per tutta la vita.
Segnano i tuoi sorrisi.
Segnano le tue decisioni future.
Segnano le tue giornate.
Che lo si voglia o no.
Non si tratta di pensare al passato.
Si tratta di amare (parlo di quell'amore che probabilmente non tutti hanno avuto la fortuna -o sfortuna- di conoscere) una persona per sempre... che sia ancora con te, o che non sia più con te.
Quella persona, che può essere stato il tuo compagno, o una persona cara che non c'è più.
Rimane il vuoto... un vuoto che nessun altro può colmare... e, che a volte, ti toglie il respiro.
Io la penso così..
MaraMay is offline  
Vecchio 28-05-2003, 09.55.21   #69
Alessandra
Ospite
 
L'avatar di Alessandra
 
Data registrazione: 18-03-2003
Messaggi: 32
Concordo con te MaraMay...

...il lutto, l'abbandono, possono lasciare tracce indelebili....
Penso che chi sostiene con questa sicurezza che bisogna vivere nel presente senza indugiare sul passato, in realtà non ha (forse) mai sperimentato il peso della separazione....
Per me è stato difficile guardare avanti, anche quando avevo la possibilità di farlo....ora, paradossalmente, mi sono ricongiunta all' "oggetto" del mio "lutto"....non so se sia un bene o un male, perche' temo che, prima o poi, tornerà a far parte di quel passato difficile da rielaborare....adesso lo vivo eccome il mio presente....ma sono certa che se/quando lo perderò nuovamente, sarebbe/sarà esattamente come qualche anno fa, quando vivevo nell'ossessione dei ricordi....(giusto per concludere con una ventata del mio proverbiale ottimismo!)
Un bacio a tutti! Ale
Alessandra is offline  
Vecchio 20-12-2006, 12.02.23   #70
sisrahtac
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Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Riferimento: Come superare l'ansia da abbandono?

L'abbandono! Ecco la chiave! L'abbandono della famiglia, l'abbandono dell'analista, l'abbandono degli amici, l'abbandono del forum, l'abbandono dell'università..io ho decisamente problemi con l'abbandono, non lo so gestire, ed oltre al dono dell'abban-dono mi manca anche quello del perd-ono...quando mi sento abbandonato divento molto vendicativo...e abbandono, evito, a mia volta..
sisrahtac is offline  

 



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