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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 02-05-2003, 16.34.22   #41
bjw
Ospite
 
Data registrazione: 29-04-2003
Messaggi: 13
ciao Paola,
condivido tutto quello che dici e mi sono trovata sempre nelle tue stesse situazioni tanto da convincermi che la mia dimensione naturale sia stare sola. L'unica condizione in cui non mi sento ansiosa e paranoica ma libera di fare e pensare qualunque cosa, giusta o sbagliata, tanto che posso perdere? E il punto potrebbe essere questo. Credo che sia del tutto normale aver paura di perdere qualcosa a cui teniamo, di non essere corrisposte nel nostro amore, di essere abbandonate ecc. Anzi, sarebbe cinico e folle fregarsene. Il problema dirai tu e' come faccio a tenere a bada tutte queste paure per non farle dilagare a distruggere un rapporto. E qui secondo me entra in ballo la scelta del partner. Che guarda caso fino ad oggi e' sempre ricaduta su quello sbagliato (altrimenti non saremmo single!!!). Questa nostra stessa natura ci spinge evidentemente verso qualcuno di natura opposta, come per bilanciarsi, non so. E finiamo a fare sempre la parte di quello che chiede conferme, mentre l'altro sembra non averne mai bisogno. Non sarebbe il caso di cominciare a cercare qualcuno emotivamente piu' simile a noi con cui confrontarci allo stesso livello senza piu' cadere nel ruolo del piu' forte o del piu' debole?
Cioe', non e' che io non ami me stessa solo perche' ho bisogno di sentir ricambiato il sentimento che provo per qualcuno. Non e' un desiderio legittimo?
bjw is offline  
Vecchio 02-05-2003, 17.03.02   #42
Paola
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Data registrazione: 19-03-2003
Messaggi: 70
ciao bjw! altro che se è legittimo!!!! L'amore non è un circolo virtuoso?!
Sono d'accordissimo su quanto dici in merito alla scelta del partner...e ti dirò che negli anni ho raggiunto questa consapevolezza: ho la capacità di affiancarmi persone così emotivamente e affettivamente più incapaci (passami il termine) perchè si è creata una sorta di escalation secondo cui se il meno peggio non ha saputo apprezzarmi, forse uno col cuore un po' più "rude" ero convinta che mi avrebbe apprezzato... e' molto contorto come ragionamento e forse non ho saputo spiegarmi bene . Capito questo assurdo meccanismo, realizzato nella totale inconsapevolezza, mi sono resa conto che devo assolutamente colmare prima da sola il vuoto che sento, onde evitare di continuare a cercare persone sempre più incopatibili (su cui io però riesco a fare investimenti enormi ) e che comunque, pur trovando il Principe Azzurro con la P maiuscola, non potrebbe colmare!
Confesso di non riuscire a portare a termine questo laborioso cammino di crescita: vorrei aver perso meno tempo in passato, non vorrei trovarmi a 70 anni ancora da sola. Desidero tanto una famiglia mia, ma devo anche rendermi conto che non ho proprio gli strumenti relazionali e psicologici per poter "gestire" in modo sano e costruttivo il mondo relazionale che ne deriverebbe!!!
Non voglio nemmeno smettere di lavorare su di me, come ho già scritto non voglio più essere schiava di questo vuoto.
E' tanto difficile, tanto più quando vorrei invece avere un uomo da amare e da cui essere amata: in fondo, se rincorriamo così tenacemente l'amore è perchè un sentimento meraviglioso, capace di far muovere in noi energie inimmaginate!
Paola is offline  
Vecchio 02-05-2003, 17.44.38   #43
bjw
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Data registrazione: 29-04-2003
Messaggi: 13
Lavorare su te stessa, colmare da sola il vuoto che senti... tutto giusto, tutto quello che sento ripetere da anni da addetti e non addetti ai lavori. Io posso convincermi di qualunque cosa ma e' solo sul campo che posso veramente mettermi alla prova. Cioe' posso leggere tutti i manuali del mondo sul gioco del tennis, questo non vuole dire che vincero' a Wimbledon!
La comprensione del tuo assurdo meccanismo ti ha portato secondo me nella direzione opposta. Dal meno peggio al rude. Se tu dici che non hanno saputo apprezzarti tu sai gia' quello che vali altrimenti penseresti di non essere stata TU all'altezza. Il principe azzurro colmera' senz'altro quel vuoto che senti dentro di te perche' e' lui quel vuoto! Tu vai benissimo cosi' come sei e sopravviveresti alla grande alla solitudine. Solo che non e' quello che vuoi. Per sentirti veramente completa e realizzata tu dici di volere un compagno, una famiglia dei figli. E questo e' gia' conoscersi molto bene. Allora sai anche qual e' la direzione da prendere, che ti portera' verso qualcuno che, come te, e' questo che cerca. Sai cos'ho deciso di fare? Appena conoscero' uno, la prima cosa che gli chiedero' e' se vuole una famiglia e dei figli. Fino ad ora mi sono ben guardata dal farlo perche', si sa, gli uomini scappano... E mi sono talmente abituata a comportarmi cosi' che ho finito per credere di non voler piu' neanch'io una famiglia e dei figli. Cosi', eccomi sola a 36 anni per aver dato sempre l'impressione (falsissima) della donna in carriera autonoma e indipendente e per essermi di conseguenza avvicinata solo a uomini cosi'. E allora, che scappino pure, cosi' non ci fanno perdere tempo in investimenti affettivi che ci distruggeranno e ci lasceranno di nuovo sole. Ci sara' pure da qualche parte uno che la pensa come noi e vuole le stesse cose che vogliamo noi. Magari non sara' proprio come ce lo aspettavamo e pero' forse sapra' darci quello che ancora non ci ha dato nessuno. La cura. Diamoci un'altra possibilita' ...
bjw is offline  
Vecchio 02-05-2003, 19.51.10   #44
irene
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Messaggi: 474
Ansia di abbandono...
Chi può davvero dirsene immune?Io ne ho sofferto soprattutto in passato,ora le cose vanno meglio (poi cercherò di spiegare perchè)
Faccio una premessa.
Il mio massimo problema relazionale è quello di essere "costitutivamnte" incapace a reggere persone o situazioni che mi annoino.Ho bisogno di fantasia,di verve,di creatività...così come ho bisogno dell'aria che respiro.
Sciaguratamente,gli uomini in possesso di queste rare e deliziose qualità sono anche,in genere,i meno affidabili che esistano in natura .
E,allora,che dire,che fare?
Io mi sono un po' stufata di vivere rapporti ricchi sì di emozioni ,ma sempre gestiti e condotti sul filo di un'aleatorietà permanente e assunta a sistema di vita.
E sono altrettanto stufa di uomini che offrono stabilità non perchè mi amino,ma perchè è solo la loro indolenza a non esporli alla possibilità concreta di tradirmi.
A questo punto,due alternative.
O smettere di amare,o cambiare modo di amare.
Smettere di amare per me non è concepibile nemmeno in linea teorica.Per il semplice (e molto egoistico) motivo che rinchiudersi nel carcere a vita della propria individualità è la peggiore condanna che ci possiamo augurare.
Cambiare modo di amare.Questa è,per me,l'unica alternativa praticabile.
Vivere le proprie storie d'amore senza essere dominate dall'ansia della progettualità "a due".Dopotutto,ogni cosa può finire da un momento all'altro,non è certo una prerogativa dei rapporti di coppia!
E comprendere che,molto spesso,le cose accadono perchè devono accadere,indipendentemente da colpe o responsabilità nostre o altrui.
Questo non significa essere fatalisti.
Significa,semplicemente,accord are alla persona che amiamo la libera possibilità di decidere della propria vita.E la stessa possibilità dobbiamo riservarla a noi.
Non è nè debolezza (nel primo caso) nè egoismo (nel secondo).
E' fedeltà a sè stessi.
E' rispetto e considerazione di tutti quei mutamenti interiori che possono allontanare ,l'uno dall'altra,due persone che si amavano.
Senza che vi sia nè slealtà,nè malafede.
Perchè,ad un certo punto,la strada che prima era unica,ora diverge.E diverge non per una sbandata occasionale (capita,si sa) ma proprio perchè la rotta non è più comune.
Sta a noi,e alla nostra maturità,comprenderlo e accettarlo.
Senza colpevolizzare nè noi stesse,nè il nostro (ex) compagno.

Ultima modifica di irene : 02-05-2003 alle ore 19.55.09.
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Vecchio 02-05-2003, 21.27.03   #45
irene
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Messaggi: 474
E una volta raggiunta la "mitica" centratura su noi stessi?

Ecco il problema simmetrico e opposto che sorge.
Abituarsi a stare così bene da soli con sè stessi da non avere più il desiderio/la necessità di una relazione affettiva.
Mi sta capitando in questo ultimo periodo,dopo alcune recenti burrasche...
Ho voglia/bisogno di rimanere da sola,a leggere,scrivere,studiare...
E sono felice di non avere (più) un uomo per casa che mi renda difficoltoso farlo!
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Vecchio 03-05-2003, 17.00.42   #46
Paola
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Smile

Non vorrei essere stata fraintesa: è vero che mi conosco abbastanza bene ed è vero che, negli anni, mi sono chiarita le idee su quello che vorrei per me/per il mio futuro. Ho pensato molto alle responsabilità (mie) relative all'epilogo delle mie relazioni amorose e sono giunta alla conclusione che ho sempre agito sperando di tirare fuori il meglio di me, che ho offerto la parte migliore di me nella speranza di essere ricambiata e apprezzata. Ho messo da parte interessi, persone, rapporti, le mie priorità e a volte perfino i miei affetti (esemplare ahimé perfetto della donna che ama troppo), nella speranza di dimostrare che veramente amavo, che veramente era tutto per me, che veramente ci credevo, sono arrivata perfino a fare scelte concrete che mi hanno segnato per paura di perdere quella persona. Risultato: non saprei definirlo se non con il NIENTE. indifferenza totale, quella che uccide la parte vitale: la stima.La Stima per me. Che era già poca.
Quella briciolina di stima mi è servita per capire, senza nessuna falsa modestia o presunzione, che qualcosa valgo perchè non mi ritengo una donna vuota, insensibile, incapace di accogliere l'altro anche coi suoi difetti e problemi, chiusa nel suo egocentrismo, senza interessi, che non ha nulla da offrire. Sono piena di difetti, ma cavolo sono umana e mi mi so mettere in discussione, anche quando mi sento profondamente ferita e delusa, non chiudo le porte del dialogo per trincerarmi nella mia sofferenza: io voglio capire perchè, cosa diavolo è successe, perchè lui ha pensato o ha detto o ha agito in quella maniera e voglio ascoltare.
MA: ho bisogno di conferme. Mi si deve confermare che c'è tutto ciò in me e non solo una che va bene per creare un "quadretto" con gli amici, con la famiglia, coi colleghi e una che "C'E' SEMPRE PER TE". Nel momento in cui viene messo in dubbio, attraverso i comportamenti che vivo come mancanze nei miei confronti, entro in crisi al punto da non sapere più se ho del buono in me, se valgo qualcosa, se mi MERITO qualcosa di buono. ed è da qui che parte il mio assurdo ragionamento: se tu Pico Pallino hai avuto indifferenza, non potrai altro che apprezzarmi...ma no! Non è andata così! Se Tizio è stato cornificato a morte e deluso, come non puà aprezzare la mia fedeltà? E no ancora!, e via di seguito... in questo senso dico che dal meno peggio sono arrivata al peggio.
Nonostante abbia un pochino di stima in me, nonostante io sappia quello che voglio.
E torniamo al punto di partenza: lavoro su se stessi e il bla bla bla che segue. Sono d'accordissimo sul fatto che le belle teorie servono a poco e niente se non c'è una messa alla prova e verifica di quello che impariamo ma in qualche modo dobbiamo anche reagire e lottare per tentare di raggiungere il nostro scopo. Il segreto sta nell'investire le energie nella giusta direzione e non nella causa persa o nel circolo vizioso. Come fare a evitare la causa persa? Non lo so precisamente perchè un conto è pensarci quando ne sei fuori e ben altra storia è quando sei coinvolto al 100%. In teoria non dovremmo perdere di vista ciò che siamo e ciò che desideriamo, anche a costo che l'altro si terrorizzi e fugga: meglio subito, che quando sono così innamorata da aver già iniziato a immaginare casa insieme ecc. ! Patti chiari, amore lungo? Può essere.
E' tanto tanto difficile soprattutto dopo tante capocciate, dopo tante delusioni che portano a trovare un equilibrio buono e a volte anche inimmaginato nell'essere single;, equilibrio che dà sicurezza perchè preserva da rotture, lacrime e sofferenza, dalla paura di essere messe nell'ombra, di essere oggetto di indifferenza e non di affetto - cura attenzione. ma se non è quello che vogliamo e non proviamo nemmeno a cambiare NOI le regole del gioco, gli ingredienti che noi in primis possiamo aggiungere/togliere, rischiamo di restare chiuse nella nostra fortezza in compagnia dell'odiosa frustrazione, con tutto ciò che ne consegue!
A volte mi rendo conto di quanto l'amarezza delle delusioni abbia fatto diventare "amara" (=acida) anche me....che tristezza che mi faccio! Mi sento un po' vigliacca perchè non credo che sia un travestimento a risolvermi la situacion! Ho un carateraccio ma nessuno mi ha mai detto o fatto intuire che fossi acida: adesso si! Zitella acida! Che bella cosa! Così chi cavolo può solo pensare di avvicinarsi a me? E non lo biasimo!
Magari cambiare il modo di porsi in relazione nelle piccole cose, senza buttarsi a pesce ma nemmeno azzerando aspettative e desideri, può essere una strada...in salita, d'accordo perchè le paure e le abitudini non spariscono in un baleno, ma qualche passettino piccolo e graduale può fare la differenza.....
Voi riuscite ancora a sorprendervi di voi stessi?
Paola is offline  
Vecchio 03-05-2003, 19.31.57   #47
tammy
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Talking penso

chi più chi meno, di esperienze in tal senso ne abbiano fatte tutti, capisco che dire ciò non sia consolatorio, per l'esperienza fatta sulla propria pelle è solo nostra...
Trovo sia già una bella cosa aver avuto il coraggio, di raccontarsi e confrontarsi, di aver detto di sè e del proprio stato di malessere.
Oggi non ho proprio niente da fare che leggervi...si vede?
Indurirsi nei confronti dei rapporti con gli altri, per le proprie esperienze negative, è solo una forma di crescita e successiva difesa, ma non sò quanto possa servire.
Un giorno ci ritroveremo davanti un'altra lei o lui nel quale si riporrà la nostra fiducia ed ancora una volta, forse, sarà riposta male....... almeno così ci sembrerà, sempre, perchè ne soffriremo.
L'altra persona, comunque, potremmo essere noi e noi far soffrire altri. Lo vedo sempre come un cerchio, una continuità. La storia infinita....
Ci sarà sempre chi lascia, chi torna, chi si fa i cavoli suoi.
Forse che da esperienze negative si diventi più saggi? Dipende dal nostro grado di perseveranza nel commettere gli stessi errori.
La mia mamma mi diceva sempre: come ti fai il letto così dormi...
l'ho odiata per un certo periodo, ma oggi sò che era saggia.
Chiudersi in se, senza dar spazio "all' amare" (qualsiasi definizione vogliate darne) ci rendererà solo che sterili e soli.

Mi sorprendo ancora di me stessa?
Ogni qualvolta dico di essere ancora in grado di amare.

Ciao Paola, continua a sfogare la tua rabbia e rancore, non può far altro che farti bene.
tammy is offline  
Vecchio 04-05-2003, 19.45.20   #48
Paola
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Mi piacerebbe tanto dire che dalle esperienze si impara ma è difficile mettere in pratica con costanza...e poi si sa: quando si è coinvolti sentimentalmente, è difficile restare "vigili" al 100%. Non voglio generalizzare, lo è per me.... Ma sto affinando la tecnica....

Anch'io mi sorprendo di aver voglia, nonostante le paure e i rischi, di amare ancora, di avere ancora un posto nel cuore per l'altro....
Paola is offline  
Vecchio 05-05-2003, 08.35.21   #49
firenze
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Re: Masochista???

Citazione:
Messaggio originale inviato da Alessandra

Magari sarò anche masochista, ma non certo per scelta....forse prima di staccarsi da qualcuno che ci fa stare male dobbiamo essere in grado di accettare il prezzo e il peso della separazione, e non sempre è facile.

Da ciò che dici sembrerebbe che per te sia meno pesante sopportare l'ansia d'abbandono che non abbandonare.
Allora vuol dire che va bene così! Perchè ti lamenti?
firenze is offline  
Vecchio 05-05-2003, 10.44.16   #50
visir
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Messaggi: 436
amore gran bella illusione ma non come intendete voi!

Ho letto i lunghi post scritti e mi rendo conto che inevitabilmente sorge una visione differente fra l''universo femminile e in quello maschile.
L'impressione che ho colto (scusatemi in anticipo) è delle chiacchere, magari condite con esperienza di vita vissuta, magari con dei buoni propositi ma sempre chiacchiere. Non ho visto la volontà di andare un pò più a fondo nel problema. Uno sfogo ecco, niente di male per carità, ma che ci lascia inalterati, non ci pungola in una conversione verso il nostro interno.

Lui non mi capisce, lui và via nei week-end e io soffro! ma scusate dov'è lo sguardo che coglie qualche cosa di diverso.

Sto "lavorando" su me stesso/a, ma cosa vuol dire? ma non capite che in ogni momento la vita ci mette difronte alle nostre categorie mentali che stridono con la realtà?

Sono sempre le stesse cose. Si parla di amare ma neanche ci si conosce nè tanto meno ci si accetta, voi vi accettate? vi amate profondamente? e allora per favore non facciamo i sentimentali!

Non siate schiave delle vostre aspettatative, la vita ha una saggezza e una creatività che ci supera di gran lunga.
Noi non sappiamo quello che vogliamo tant'è che quando realizziamo i nostri sogni (Soldi Famiglia Sesso) siamo più soli e più insoddisfatti di prima, tutto alla fine viene a noia...

E' chiaro che il rapporto con un'altro è sempre fonte di gioia e frustrazione ma domandatevi care ragazze cosa soffre dentro di voi, di cosa è fatta questa sofferenza, altrimenti è un continuo correre lungo una cerchio....
visir is offline  

 



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