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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 28-08-2007, 19.53.46   #31
renzananda
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 22-08-2007
Messaggi: 152
Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....

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Originalmente inviato da pallina
E' quindi, forse, la lacaniana "mancanza" iniziale, quella causata dalla separazione, alla nascita, dal corpo della madre, la causa della nostra continua ricerca dell'amore?.....
Ma oltre la domanda questo penso: che nell'Altro che io incontro non c'è nulla di riconducibile a me ma è tramite esso che un me stesso nuovo, sconosciuto, prende forma e si costruisce.
Scevro da condizionamenti e vincoli sociali, quello che chiamiamo amore solo questo dovrebbe essere: ciò che ci permette di riconoscere e di manifestare nuove pulsioni e nuovi desideri, nuove necessità e nuovi bisogni. Senza falsi moralismi, senza mirabolanti costruzioni mentali con le quali cammuffare quelle che sono soltanto "spinte" a gettarci tra le braccia di quell'Altro a cui diamo il potere di dare "un senso" alla nostra vita, facendoci dimenticare, anche solo per un attimo, in un attimo di estasi, il "non-senso" della vita........

No, la lacaniana mancanza non è ri(con)ducibile all'historiette materna o alla fase dello specchio. L'Altro è davvero Altro, cioè mai "me" e mai "mio", un discorso d'Altro che mi sparla in ogni presunta parola. E' mancanza di niente o il niente della mancanza. Mai posso "incontrare" l'Altro e barattare il me stesso ammuffito con uno vecchio di zecca (siamo sempre nello stesso, nell'impossibile "me" sia pure riverniciato da un istante di dono inter-essato) al mercatino delle pulci del dono e del per-dono. Nell'Altro incontro lo scacco di ogni incontrare, di ogni riaversi indietro, e l'implosione di ogni "senso", questo sì consolatorio, moralista, romantico. E' il non senso della (mia) vita che nell'Altro incontro, non incontrandolo, non incontrandomi mai...Si può volere Altro? Ci si può dis-volere (in) Altro?
renzananda is offline  
Vecchio 30-08-2007, 10.31.19   #32
pallina
...il rumore del mare...
 
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....

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Originalmente inviato da renzananda
No, la lacaniana mancanza non è ri(con)ducibile all'historiette materna o alla fase dello specchio. L'Altro è davvero Altro, cioè mai "me" e mai "mio", un discorso d'Altro che mi sparla in ogni presunta parola. E' mancanza di niente o il niente della mancanza. Mai posso "incontrare" l'Altro e barattare il me stesso ammuffito con uno vecchio di zecca (siamo sempre nello stesso, nell'impossibile "me" sia pure riverniciato da un istante di dono inter-essato) al mercatino delle pulci del dono e del per-dono. Nell'Altro incontro lo scacco di ogni incontrare, di ogni riaversi indietro, e l'implosione di ogni "senso", questo sì consolatorio, moralista, romantico. E' il non senso della (mia) vita che nell'Altro incontro, non incontrandolo, non incontrandomi mai...Si può volere Altro? Ci si può dis-volere (in) Altro?

Nell'incontro con l'Altro io non baratto nessuna me stessa, niente di me stessa. Sarebbe un elemosinare, un "me" in cambio di un "te". E la "mancanza" per me, tale rimane fino a quando non viene messa a fuoco: nel momento in cui io la riconosco, quel vuoto "non è" più.
Il "senso di vuoto" che, per esempio, percepisce chi dall'Altro è abbandonato è vissuto come tale solo da chi non è capace di riprendersi indietro quella parte che sul/con l'Altro è stata costruita.
Mi chiedi se si può volere Altro....Dico di sì, non fosse altro perchè ammetto che, in fondo, tutto ruota attorno al bisogno egoistico della soddisfazione di Sè. L'equilibrio è perfetto quando in quell'in-contro, "Uno" di fronte all' "Altro" senza nessun baratto (che sottindende SEMPRE uno scambio di un qualcosa per un'altra), si prende ciò che ci serve. E quindi esiste un dis-volere in cui, alla continua ricerca della soddisfazione del Sè non si vuole più ciò che prima si voleva, necessariamente coabita un dis-solvere che è un continuo "sciogliersi" e "slegarsi" nell'Altro, dall'Altro......
pallina is offline  
Vecchio 30-08-2007, 12.51.36   #33
renzananda
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Data registrazione: 22-08-2007
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....

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Originalmente inviato da pallina
Nell'incontro con l'Altro io non baratto nessuna me stessa, niente di me stessa. Sarebbe un elemosinare, un "me" in cambio di un "te". E la "mancanza" per me, tale rimane fino a quando non viene messa a fuoco: nel momento in cui io la riconosco, quel vuoto "non è" più.
Il "senso di vuoto" che, per esempio, percepisce chi dall'Altro è abbandonato è vissuto come tale solo da chi non è capace di riprendersi indietro quella parte che sul/con l'Altro è stata costruita.
Mi chiedi se si può volere Altro....Dico di sì, non fosse altro perchè ammetto che, in fondo, tutto ruota attorno al bisogno egoistico della soddisfazione di Sè. L'equilibrio è perfetto quando in quell'in-contro, "Uno" di fronte all' "Altro" senza nessun baratto (che sottindende SEMPRE uno scambio di un qualcosa per un'altra), si prende ciò che ci serve. E quindi esiste un dis-volere in cui, alla continua ricerca della soddisfazione del Sè non si vuole più ciò che prima si voleva, necessariamente coabita un dis-solvere che è un continuo "sciogliersi" e "slegarsi" nell'Altro, dall'Altro......


Giusto, ma si è sempre nel baratto. L'Altro non è uno "là fuori" ma è l'Altro da me in me (mai "me"), è la "mia" mancanza, il mio mancarmi da sempre. Ogni impossibile rapporto con l'altro è il rapporto con l'impossibile che l'Altro è, e che sfioro in ogni presunta relazione. Ma è appunto questo il bello, il non giungere mai a possedere (del)l'Altro che la sua (la nostra) impossibilità di catturare alcunchè.
renzananda is offline  
Vecchio 31-08-2007, 08.16.37   #34
Horus_il_falco
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Messaggi: 148
Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....

L'amore è eros ed è agape, tutte e due
Horus_il_falco is offline  
Vecchio 31-08-2007, 10.19.36   #35
catoblepa
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....

Ormai questo topic è diventato un dialogo per pochi eletti...mi ritiro...non reggo questa overdose di linguaggio iper-forbito...
catoblepa is offline  
Vecchio 31-08-2007, 21.32.43   #36
Dora
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....

"Cos'é l'amore come emozione, sentimento, esperienza soggettiva, stato dell'animo ....?
L'amore é il risvolto emozionale interiore della nascita di una nuova collettività e di un nuovo me stesso. E la persona amata é il perno, l'asse attorno a cui avviene questa ricostruzione. È l'esperienza del fondermi con lei formando una nuova entità che mi risplasma, mi ricrea e ricrea il mondo in cui vivo. È l'esperienza di scoprirmi parte di un nuovo mondo, di un nuovo cielo ed una nuova terra. E la persona amata é la porta per accedere a tutto questo."
(Francesco Alberoni)
Dora is offline  
Vecchio 01-09-2007, 17.34.43   #37
Pantera Rosa
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Riferimento: L'amore, questo folle sentimento che....

Un grazie a te Dora, per aver chiesto dell'amore, questo sentimento primordiale, forte,che tutti noi simpatici abitanti di questo pianeta, abbiamo
provato...perchè giustamente non esiste solo l'amore tra uomo e donna, ma tanti altri amori...

...osservavo questa mattina il mare, le stupende sfumature che lo compongono:
azzurro vivo, verde smeraldo, bianco spumoso delle piccole onde, e poi quel cielo fantasioso di nuvole mutevoli ( la fantasia di un bambino saprebbe dire )
Le parole come sempre non rendono l'immagine...forse con pennelli e tela si potrebbe tentare, ma ancora non ce la farebbero ad emozionare l'animo !
Perchè quella beatitudine e armonia si possono provare solo sentendosi parte di questa natura, si può descrivere il sole che riscalda e ravviva il corpo?

In momenti sublimi di contemplazione dello "spettacolo naturale", l'unica idea che si affaccia in me è quella parolina sconvolgente e misteriosa...Dio .

a voi!
Pantera Rosa is offline  
Vecchio 01-09-2007, 20.24.43   #38
renzananda
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Originalmente inviato da Pantera Rosa
Un grazie a te Dora, per aver chiesto dell'amore, questo sentimento primordiale, forte,che tutti noi simpatici abitanti di questo pianeta, abbiamo
provato...perchè giustamente non esiste solo l'amore tra uomo e donna, ma tanti altri amori...

...osservavo questa mattina il mare, le stupende sfumature che lo compongono:
azzurro vivo, verde smeraldo, bianco spumoso delle piccole onde, e poi quel cielo fantasioso di nuvole mutevoli ( la fantasia di un bambino saprebbe dire )
Le parole come sempre non rendono l'immagine...forse con pennelli e tela si potrebbe tentare, ma ancora non ce la farebbero ad emozionare l'animo !
Perchè quella beatitudine e armonia si possono provare solo sentendosi parte di questa natura, si può descrivere il sole che riscalda e ravviva il corpo?

In momenti sublimi di contemplazione dello "spettacolo naturale", l'unica idea che si affaccia in me è quella parolina sconvolgente e misteriosa...Dio .

a voi!


In quei momenti sublimi di contemplazione l'unica idea che si affaccia in me è quella parolina sconvolgente e misteriosa...(D)io, perchè l'emozione non è del mare o del cielo, che non sanno di sè, ma sempre e solo dell'io che si guarda guardare e si emoziona dell'emozionarsi....
renzananda is offline  
Vecchio 04-09-2007, 13.44.54   #39
Dora
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...osservavo questa mattina il mare, le stupende sfumature che lo compongono:
azzurro vivo, verde smeraldo, bianco spumoso delle piccole onde, e poi quel cielo fantasioso di nuvole mutevoli ( la fantasia di un bambino saprebbe dire )
Le parole come sempre non rendono l'immagine...forse con pennelli e tela si potrebbe tentare, ma ancora non ce la farebbero ad emozionare l'animo !
Perchè quella beatitudine e armonia si possono provare solo sentendosi parte di questa natura, si può descrivere il sole che riscalda e ravviva il corpo?




Hai richiamato uno degli spettacoli naturali più belli ed al contempo una delle più grandi fonti di ispirazione : il mare.
Molte delle poesie che ho scritto hanno trovato ispirazione proprio contemplando il mare che offre sempre uno spettacolo straordinariamente coinvolgente, riesce a regalare sensazioni forti e profonde come i sentimenti veri.
Mi permetto di “postare” una parte di una canzone (molti di voi certo la riconosceranno) che forse vi sembrerà superficiale ma a volte è proprio con parole semplici che riusciamo a trasmettere meglio le sensazioni.

....e' colpa del mare
del cielo e del mare
sento che sto lasciandomi andare
questo sole che cosa puo' fare
io non ci credevo
ma posso sognare
forse e' solo da un momento
che credo al sentimento....
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Vecchio 04-09-2007, 13.49.16   #40
Dora
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Originalmente inviato da pallina
Nell'incontro con l'Altro io non baratto nessuna me stessa, niente di me stessa. Sarebbe un elemosinare, un "me" in cambio di un "te". E la "mancanza" per me, tale rimane fino a quando non viene messa a fuoco: nel momento in cui io la riconosco, quel vuoto "non è" più.
Il "senso di vuoto" che, per esempio, percepisce chi dall'Altro è abbandonato è vissuto come tale solo da chi non è capace di riprendersi indietro quella parte che sul/con l'Altro è stata costruita.
Mi chiedi se si può volere Altro....Dico di sì, non fosse altro perchè ammetto che, in fondo, tutto ruota attorno al bisogno egoistico della soddisfazione di Sè. L'equilibrio è perfetto quando in quell'in-contro, "Uno" di fronte all' "Altro" senza nessun baratto (che sottindende SEMPRE uno scambio di un qualcosa per un'altra), si prende ciò che ci serve. E quindi esiste un dis-volere in cui, alla continua ricerca della soddisfazione del Sè non si vuole più ciò che prima si voleva, necessariamente coabita un dis-solvere che è un continuo "sciogliersi" e "slegarsi" nell'Altro, dall'Altro......

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Originalmente inviato da renzananda
Giusto, ma si è sempre nel baratto. L'Altro non è uno "là fuori" ma è l'Altro da me in me (mai "me"), è la "mia" mancanza, il mio mancarmi da sempre. Ogni impossibile rapporto con l'altro è il rapporto con l'impossibile che l'Altro è, e che sfioro in ogni presunta relazione. Ma è appunto questo il bello, il non giungere mai a possedere (del)l'Altro che la sua (la nostra) impossibilità di catturare alcunchè.



Penso che ognuno di noi ammiri negli altri le doti e le capacità che mancano a lui, è quindi più facile che si desideri costruire un rapporto (d’amore, d’amicizia etc). con colui che si crede essere in possesso di tali aspetti caratteriali o della personalità, forse perché è più facile che nasca questo tipo di sentimento quando si nutre una sorta di ammirazione per l’altro.
Penso che le persone, quando stanno bene insieme, si completino a vicenda, è come se ognuna di esse (nel rapporto di coppia ad esempio) portasse “in dote” quelle qualità che unite a quelle dell’altro costituiranno il “patrimonio” della coppia.
Dora is offline  

 



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