Accontentarsi senza sforzo.

Ama ciò che fai e fa' ciò che ami!!!
Non permettere che la tua felicità dipenda da nulla di esterno a te!
Trova il tuo centro e il tuo equilibrio e sii flessibile.
Sii come una palla che quando sbatte a terra prende più forza per salire
più in alto.

Accontentarsi? Perchè?
Per me semmai l'accontentarsi può dare la serenità che differisce molto con la felicità.

L'importante è il "senza sforzo".

Accontentarsi vuol dire accettare quel che c'è, e questo non esclude l'agire per migliorarlo. Poi, quel che viene viene.


Quel "non permettere", se mal interpretato, può allontanare dalla felicità.

Esterno/interno ... altro da sé ... non è la via verso la felicità ... secondo me.

...Continuo a considerare l'accontentarsi come mezzo per raggiungere la serenità non la felicità.
Forse abbiamo due modi diversi per interpretare questi termini... ma lafelicità per me è altro. Non è una situazione costante come può essere la serenità, per questo più forte.

Allora cosa è la felicità? Quale può essere un esempio di felicità?

infatti, essendo uno stato interiore......il non permettere che essa dipenda da
altro vuol dire proprio trovala dentro di te e una volta stabilizato in questo stato, sarà facile trovarla anche fuori e non dipendere da nessuna situazione
o essere umano per eseerlo.

L'unica autentica felicità è quella che proviene dalla realizzazione spirituale. L'Illuminazione.
Poi ci sono dei momenti di felicita, dei periodi di grande benessere, ma sono situazioni passeggere, determinate dal raggiungimento di un forte desiderio. Non sono la stessa cosa.
Se si vuole parlare di "Felicità" allora è ciò che ho detto prima, qualcosa di compiuto, di finale, di esaustivo. Non si può spiegare a parole. Bisogna solo viverla, anche solo per una volta, anche per pochi secondi, chi lo ha sperimentato, comprende facilmente quello che voglio dire.

Chi si illude di trovare la felicità rincorrendo le seduzioni umane, anche quelle nobili, voglio dire, come l'amore, per esempio, la famiglia, la maternità, il successo, i soldi, la considerazione sociale, costui fallirà il bersaglio.

Chi invece, giunto al fondo di una disperazione senza fondo, esce dal circolo vizioso dei desideri, questi ha la fortuna di vivere un'esperienza irripetibile quella dell'Illuminazione, che coincide con il significato profondo di Felicità.

Ciao e buona fortuna.

Io credo che la felicità sia un sinonimo di realizzazione.Quando realizziamo qualcosa,siamo felici.Ovviamente la felicità può scaturire anche da altre cose (sorprese inaspettate,buone notizie,e altre cose che non dipendono dalle nostre personali azioni).Però quando si parla di felicità interiore,di ricerca della felicità,io mi immagino l'equilibrio tra quello che si desidera e quello che si ottiene nella vita.
Quando ci poniamo un obiettivo,e poi con fatica lo raggiungiamo..
siamo felici,credo.L'importante cos'è?

A mio avviso,l'importante è desiderare ciò che veramente si desidera,
e non accodarci ai desideri preconfezionati (leggi:consumismo,guadagni facili..).
Se troviamo una passione,un lavoro o un hobby che ci permettono di passare dei bei momenti..siamo sulla buona strada.
Io la felicità l'immagino cosi,e soprattutto mi immagino e desidero una felicità a piccole ,piccolissime dosi,
per la quale io debba ogni giorno lavorare,e adoperarmi,ma che a piccoli dosi mi riempia l'animo e mi faccia desiderare di cercare sempre più ambiti in cui sentirmi realizzata.