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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 05-03-2008, 12.34.16   #1
arsenio
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Nuovi linguaggi: il brainstorming virtuale

E’ giusto notare che certe modalità di partecipazione sul mio tipo sono fuori canone e poco interlocutorie rispetto allo stile comunicativo predominante. Anche se possono sempre condurre a proficui tragitti di pensiero.Ormai in quasi tutti i group di discussione i bighelloni del ciberspazio hanno imposto un chiacchiericcio inautentico e artificioso a scapito del vero dialogo culturale. Un’eccessiva esaustività credibilità ed elevate aspettative ormai inibiscono e si preferisce parlare con una disinibita arbitrarietà di cose sovente non credute o non capite dallo stesso forumista che le ha proposte. Oppure inserirsi in un trash verbalistico più rilassante e divertente. Allora perché non frequentare una chat non “psicologica” e non “filosofica” e programmaticamente meno impegnativa, senza arrovellarsi a dimostrare comunque specifiche conoscenze e competenze, sovente fuori dalla propria portata? Credo si tratti di una delle più facili forme di autoinganno, e inganno pe chi no possiede adeguati strumenti critici.
Nei forum – anche secondo il parere di autorevoli ricercatori – con un’autogratificazione di appartenenza e senza controllo, si perdono lunghe ore parlando di futilità mascherate da sapienza, omologati in una parodia del conoscere passiva e replicante.
Le patologiche autorappresentazioni di un proprio rivendicato sé ideale, impossibile da estrinsecare nella vita, fanno pure parte di tale gioco ozioso. Si tratta sempre di un conclamato, tacito e condiviso disimpegno in cui la confusione mentale testimoniata dagli scritti induce negli altri altrettanti pensieri caotici in rimandi compulsivi. Ci sono rari partecipanti consapevoli e accorti che riconoscono il “gioco”, ma i più suggestionabili , con bassa autostima e una fragilità psichica subiscono inevitabili condizionamenti, assimilazioni intellettive e ideologiche. Aggravati da una dipendenza che finisce per ottundere le facoltà mentali. Il loro cervello non distinguerà più tra reale e immaginario, che così si eguaglieranno, a dimostrare il grande potere del simbolico. Si tratta di una subconscia e rassicurante uniformazione a un infimo livello cognitivo che si alimenta di incapacità critica, attribuzione di saperi inesistenti, cecità ideologica, complice partecipazione.
Viceversa, attraverso quali modalità ci potrebbe essere qualche forma di apprendimento in un forum? Secondo me le comunità virtuali si basano su una specie di brainstorming bislacco dove anche partendo da un guazzabuglio di parole – sovente sgrammaticate – si sparano frasi inventate altrettanto incoerenti, oppure ovvie e dilungate per mascherarne la banalità, attraverso libere associazioni. Non è previsto alla fine nessuno che sia abile nel vagliare la validità delle risposte. Così qualcuno può solo acquisire soggettive nozioni, ma al di fuori di una sistematica facoltà razionale o corretta tecnica argomentativa.
Per un più proficuo corso di pensiero si dovrebbe innanzitutto essere consci di quanto un linguaggio corrisponda o meno a qualcosa di cui è possibile verificare il senso e la realtà, esaminare l’ambiguità semantica dei termini astratti, le domande insensate perché senza risposta, le risposte contradditorie per la stessa domanda, il ragionare in termini probabilistici, senza distorcere o semplificare questioni plurivalenti.
Spesso il girare a vuoto in uno sterile verbalismo denota la malattia spirituale dell'epoca ecnologica, in quanto ciò che diciamo delimita e organizza il nostro pensiero. Con parole illogiche e successione di enunciati in coerenti e sconnessi riguardo a un concetto a cui si vuole riferirsi, si sfocia in un confusione di scrittura che rispecchia quella del pensiero. Il proposito inoltre dovrebbe essere il distinguere tra fatti regole, giudizi, supposizioni, generalizzazioni.
Funziona l’ascolto attivo, la lettura attenta ed il riformulare l’altrui discorso, per comprendere cosa sa , cosa pensa, cosa è il nostro interlocutore, per pervenire a reciproche autochiarificazioni. L’obiettivo è comprendere i propri e altrui processi cognitivi e l’acquistare nuove abilità argomentative.
arsenio is offline  
Vecchio 05-03-2008, 14.10.34   #2
nevealsole
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Riferimento: Nuovi linguaggi: il brainstorming virtuale

Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
Viceversa, attraverso quali modalità ci potrebbe essere qualche forma di apprendimento in un forum?

Ciao Ars!

Vedi, questo è difficile dirlo.
Il mondo perlopiù è composto da soggetti "stravaganti".
Su questo forum dove, come già detto, accedo per sapere qualcosa più di me, il problema è residuale perché funziona bene la moderazione.
Per professione, talvolta, mi affaccio su altri forum specifici, non moderati (o non moderati a dovere).
Ci sono cose che mi hanno impressionato ed impressionano.
La prima è la risposta al quesito ipoteticamente proposto, il cui incipit, sebbene artatamente mascherato è pressoché sempre traducibile in: "a parte che dalla domanda che mi fai capisco che non capisci niente...", cui segue risposta più o meno pertinente.
Visto poi il contesto professionale, è anche preoccupante il livello di conoscenza della materia, spesso scandalosamente verso il basso.
Eppure si interviene, spesso per insegnare, spesso per riprendere, spesso proprio per "sfottere" il malcapitato di turno.
Per inciso, viste poi talune assidue frequentazioni, mi sono anche detta che quelli che lamentano di guadagnare poco non mi pare però lavorino tanto...
Così va il mondo... pensa che parlavo con un collega di Wikipedia, da lui ritenuto utilissimo strumento di lavoro.
A fronte delle mie perplessità circa l'attendibilità della fonte risponde: "scusa ma chi vuoi che perda del tempo a scrivere cose che non sono vere?!?" ... io mi sono limitata a sorridere, ma ho pensato: "semplice, uno qualsiasi tra i milioni di ignoranti che credono di essere pozzi di scienza..." (poi mi ci metto anche io, per carità... ma io su wikipedia non ci scrivo).
nevealsole is offline  
Vecchio 05-03-2008, 14.21.56   #3
vero
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Riferimento: Nuovi linguaggi: il brainstorming virtuale

Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
E’ giusto notare che certe modalità di partecipazione sul mio tipo sono fuori canone e poco interlocutorie rispetto allo stile comunicativo predominante. Anche se possono sempre condurre a proficui tragitti di pensiero

Véro:
"fuori canone"..sei "quello" che sei..che t'importa essere "fuori canone"?

"anche se"...giustamente..sai che c'è sempre un'eccheggiare al tuo lancio di pietra nell'acqua..


.Quote: Ormai in quasi tutti i group di discussione i bighelloni del ciberspazio hanno imposto un chiacchiericcio inautentico e artificioso a scapito del vero dialogo culturale. Un’eccessiva esaustività credibilità ed elevate aspettative ormai inibiscono e si preferisce parlare con una disinibita arbitrarietà di cose sovente non credute o non capite dallo stesso forumista che le ha proposte. Oppure inserirsi in un trash verbalistico più rilassante e divertente. Allora perché non frequentare una chat non “psicologica” e non “filosofica” e programmaticamente meno impegnativa, senza arrovellarsi a dimostrare comunque specifiche conoscenze e competenze, sovente fuori dalla propria portata? Credo si tratti di una delle più facili forme di autoinganno, e inganno pe chi no possiede adeguati strumenti critici.

Véro:
Vedi,ognuno,come lo dici te,ha "ragioni" diverse di essere qui,chi a leggere,chi a scrivere,chi a spalmare abilmente cio' che non ha per apparire,per autoingannarsi,per "esistere"..lo sai benissimo anche te..
Nemmeno io ho quelle conoscenze e competenze delle quali parli,ma sono qui comunque,nonostante cio',o grazie a quell'umiltà che ho di leggere per crescere..cio' che capiro'..come quello che magari sarà anche fuori della mia portata..
eppure non penso autoingannarmi..perché ne sono consapevole,e non ho nessun intento di appariscenza,lontana mille miglia dal mio modo di essere..


Quote: Nei forum – anche secondo il parere di autorevoli ricercatori – con un’autogratificazione di appartenenza e senza controllo, si perdono lunghe ore parlando di futilità mascherate da sapienza, omologati in una parodia del conoscere passiva e replicante.
Le patologiche autorappresentazioni di un proprio rivendicato sé ideale, impossibile da estrinsecare nella vita, fanno pure parte di tale gioco ozioso. Si tratta sempre di un conclamato, tacito e condiviso disimpegno in cui la confusione mentale testimoniata dagli scritti induce negli altri altrettanti pensieri caotici in rimandi compulsivi. Ci sono rari partecipanti consapevoli e accorti che riconoscono il “gioco”, ma i più suggestionabili , con bassa autostima e una fragilità psichica subiscono inevitabili condizionamenti, assimilazioni intellettive e ideologiche. Aggravati da una dipendenza che finisce per ottundere le facoltà mentali. Il loro cervello non distinguerà più tra reale e immaginario, che così si eguaglieranno, a dimostrare il grande potere del simbolico. Si tratta di una subconscia e rassicurante uniformazione a un infimo livello cognitivo che si alimenta di incapacità critica, attribuzione di saperi inesistenti, cecità ideologica, complice partecipazione.

Véro:
la tua "analisi" è sempre sentita,molto sentita,non solo da te;ma non per tanto scuotendo l'albero ne cadranno frutti...se ancora sono acerbi..non serve affannarsi..


Quote: Viceversa, attraverso quali modalità ci potrebbe essere qualche forma di apprendimento in un forum? Secondo me le comunità virtuali si basano su una specie di brainstorming bislacco dove anche partendo da un guazzabuglio di parole – sovente sgrammaticate – si sparano frasi inventate altrettanto incoerenti, oppure ovvie e dilungate per mascherarne la banalità, attraverso libere associazioni. Non è previsto alla fine nessuno che sia abile nel vagliare la validità delle risposte. Così qualcuno può solo acquisire soggettive nozioni, ma al di fuori di una sistematica facoltà razionale o corretta tecnica argomentativa.

Véro :
per me,vedi,la crescita c'è sempre,comunque,perché dipende dall'intento della persona..c'è da prendere,da lasciare,ognuno si ciba da cio' che gli è necessario,qui,fuori,altrove,o vvunque..
La massima tolleranza fa si ché ognuno è a sé..e nessuno puo' pretendere ricevere in ritorno cio' che dona..perché allora non è più un dono;il dono essendo quella cosa che dai senza nessun aspettativa,solo per "egoismo",non individualismo,ma solo perché ti fa stare bene,perché ti è necessario condividere per sentirti animato e vivo..e dunque solo donando io sono felice,non ho nessuna aspettativa sù chiunque,perché dono ingenuamente,senza pretese.
Se vai in montagna e canti,anche se non c'è nessuno,l'eco ti ritornerà sempre..ci sarà sempre qualcuno a ricevere le tue parole,che te lo verrai a sapere o meno..che importanza ha??


Quote: Per un più proficuo corso di pensiero si dovrebbe innanzitutto essere consci di quanto un linguaggio corrisponda o meno a qualcosa di cui è possibile verificare il senso e la realtà, esaminare l’ambiguità semantica dei termini astratti, le domande insensate perché senza risposta, le risposte contradditorie per la stessa domanda, il ragionare in termini probabilistici, senza distorcere o semplificare questioni plurivalenti.
Il proposito inoltre dovrebbe essere il distinguere tra fatti regole, giudizi, supposizioni, generalizzazioni.

Véro:
io non prendo per oro tutto cio' che lucica,stanne certo,ma cio' nonostante il "linguaggio" utilizzato da me o da altri mi è" più o meno" affine,logicamente,secondo le mie sfumature,e anche se non verifichero' quanto detto da altri,le loro parole riusciranno talvolta ad attingere una "parte" di me che mi fa vibrare e vivere...la mia anima...ed è l'unica corda il cui suono riesca ad incantarmi e a deliziarmi.
Se incontrero' altri musicisti,suoneremo insieme,ne saremo entrambi felici,ma so comunque che la musica esiste da sempre,e esisterà per sempre...nonostante la tv,i media,internet,la società ammalata della quale facciamo comunque parte..volendo o nolendo!!



Quote: Funziona l’ascolto attivo, la lettura attenta ed il riformulare l’altrui discorso, per comprendere cosa sa , cosa pensa, cosa è il nostro interlocutore, per pervenire a reciproche autochiarificazioni. L’obiettivo è comprendere i propri e altrui processi cognitivi e l’acquistare nuove abilità argomentative.

véro:
io scelgo di non soffermarmi nei luoghi affollati,rumorosi..sai perché?
perché il frastuono m'impedisce di ascoltare la musica delle anime altrui,ma quelle anime che hanno un sapore,un odore,un gusto di sincerità,lealtà,apertura,tras parenza,ingenuità,un dolce suonare che sono capace di percepire...
e di cui ho bisogno per vivere...non sopravivere!!

A rileggerti,sempre con piacere,caro Arsenio


véro: "La musique adoucit les moeurs"
vero is offline  
Vecchio 05-03-2008, 14.46.19   #4
maxim
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Riferimento: Nuovi linguaggi: il brainstorming virtuale

Leggo sempre con molto interesse le apprezzabilissime “introduzioni” di Arsenio e sfrutto il titolo di questa discussione per buttare anch’io il mio "pensiero blue-sky" in pasto al 3D che, come succede per tutti gli altri, immagino andrà ad incarnierare, purtroppo, solo qualche distratto posts…
…ed è un vero peccato perché le discussioni proposte da Arsenio offrono tematiche che meriterebbero approfondimenti, interventi e repliche molto più cospicui in maniera tale che alla fine del brainstorming forumista, i partecipanti ed i lettori riescano a sviluppare un’idea più complessa e profonda sul tema proposto.

Mi permetto quindi di suggerire ad Arsenio, al fine di un corretto andamento del brainstorming proposto, di non farsi prendere subito la penna con un nuovo argomento appena qualche partecipante s’intromette timidamente nella discussione da lui proposta perché, almeno io, ho la sensazione che le sue fantastiche introduzioni vogliano lanciare una discussione alla quale poi, non lasciando il giusto ascolto ed il giusto intervenire, muoiano velocemente sul nascere, dimenticando in un batter d’occhio, il “problema” proposto. L’autore di una discussione è un po’ come il “moderatore-ideatore” dell’argomento e chi interviene per far sentir la propria voce, avrebbe, credo, il piacere che l’autore gli offrisse la possibilità di essere ascoltato o quantomeno gli venisse offerta quella sensazione, ora mancante, di partecipazione che deriva appunto dall’approfondire, tutti assieme, autore in primis, l’argomento proposto.

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Vecchio 05-03-2008, 17.20.53   #5
vero
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Riferimento: Nuovi linguaggi: il brainstorming virtuale

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Originalmente inviato da maxim
Leggo sempre con molto interesse le apprezzabilissime “introduzioni” di Arsenio e sfrutto il titolo di questa discussione per buttare anch’io il mio "pensiero blue-sky" in pasto al 3D che, come succede per tutti gli altri, immagino andrà ad incarnierare, purtroppo, solo qualche distratto posts…
…ed è un vero peccato perché le discussioni proposte da Arsenio offrono tematiche che meriterebbero approfondimenti, interventi e repliche molto più cospicui in maniera tale che alla fine del brainstorming forumista, i partecipanti ed i lettori riescano a sviluppare un’idea più complessa e profonda sul tema proposto.

Mi permetto quindi di suggerire ad Arsenio, al fine di un corretto andamento del brainstorming proposto, di non farsi prendere subito la penna con un nuovo argomento appena qualche partecipante s’intromette timidamente nella discussione da lui proposta perché, almeno io, ho la sensazione che le sue fantastiche introduzioni vogliano lanciare una discussione alla quale poi, non lasciando il giusto ascolto ed il giusto intervenire, muoiano velocemente sul nascere, dimenticando in un batter d’occhio, il “problema” proposto. L’autore di una discussione è un po’ come il “moderatore-ideatore” dell’argomento e chi interviene per far sentir la propria voce, avrebbe, credo, il piacere che l’autore gli offrisse la possibilità di essere ascoltato o quantomeno gli venisse offerta quella sensazione, ora mancante, di partecipazione che deriva appunto dall’approfondire, tutti assieme, autore in primis, l’argomento proposto.


Concordo appieno con te,e tante volte rimango "frustrata" dalla riflessione lanciata da Arsenio,che è troppo velocemente "assorbita" dalla seguente,quando si era appena appena iniziato lo scambio..
Magari si,dovrebbe pazientare un'attimo di più..prima di cambiare argomento.

Ciao
vero is offline  
Vecchio 05-03-2008, 17.26.47   #6
ciro6
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Riferimento: Nuovi linguaggi: il brainstorming virtuale

La tempesta di idee servirebbe per risolvere un quesito soprattutto nell'ambito collettivo.
Nello specifico non esiste il soggetto, ovvero un forum o chat o quello che si voglia sembrerebbero mettere in comunicazioni individui che differenziandosi tra loro, offrano all'interno degli stessi e quindi con proprie forze la soluzione al caso o ai casi trattati.
Secondo me non c'è soluzione ovvero si tratta di semplice illusione o specchio.
Quindi ipoteticamente ogni discussione non avrebbe modi di essere.
ciro6 is offline  
Vecchio 06-03-2008, 14.59.48   #7
arsenio
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a chi mi ha risposto

Cari forumisti apprezzo molto i nick che riescono a ricavare spunti per proseguire un corretto dialogo sui temi che prediligo. Anche le osservazioni critiche sono sempre gradite purchè costruttive e volte a rettificare alcuni concetti nell'interesse di un sempre più proficuo percorso di pensiero. Tuttavia credo che sono in dissintonia per i miei specifici topic, modi di condurli, forse tipo di lessico, partecipazione troppo differita, visione del mondo, pur non essendo schierato con alcuna ideologia, ecc. Il gruppo, virtuale o meno, con le debite differenze, condiziona sempre anche in modi non avvertiti. Un dialogo duale è diverso. Il gruppo è "arena", la conversazione dialogica può essere al più una elegante schermaglia di fioretto. Per me l'appartenenza non conta, e già questo mi rende un outsider, che in un gruppo è sempre in qualche misura un intruso. In una community di discussione pubblica, in cui l'utenza si sta allargando , e se non è professionale, è inevitabile che prevalgano certi orientamenti, specchio della società, con le sue tendenze. Un "figlio del suo tempo" è sempre più ben accetto di chi discerne in base alla qualità e non alla quantità: best seller o classico? Ad esempio la mia visone dell'"amore non è mai riduttiva, nelle intenzioni, proponendomi di indagare questo complesso stato affettivo da più angolazioni, più sfaccettature, più discipline, più vissuti diretti,ecc. Ora se qualcuno mi vuole demolire proponendomi informazioni "new age" malcapite, e fuori contesto (parlavo di amore virtuale, tra l'altro) o altre astrattezze non agganciate alla vita quotidiana e ai nostri vissuti, , con pretesa insinuante di sapere "chi è capace e chi non è capace di amare", o chiedendosi se per parlare di amore abbia i necessari vissuti amorosi, ecc. e che vedo ottiene maggiori consensi di me, devo dedurre che non si tratta di accordarsi sulle modalità organizzative. Il problema è interno.
Nulla di drammatico. Posso sempre lanciare qualche topic senza partecipare.

arsenio is offline  
Vecchio 07-03-2008, 13.53.58   #8
ornella
farabutta
 
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Riferimento: Nuovi linguaggi: il brainstorming virtuale

Ognuno può dare ciò che ha, chi è gia pieno di se non accoglierà più nulla.
Eviterei giudizi sulle persone.



Ad un campo di amara cicoria
mi par di assomigliare a volte
altre mi par di cogliere perle
altre io sono un' idiota vera.

Ornella Farina

Questa condizione non credo appartenga solo a me, ognuno ha un sacco di perle, ed uno d' ignoranza. Volendo si può riempire il primo e svuotare il secondo. Perdona e ti verrà perdonato perchè l'ignoranza è un peccato a suo modo, anzi è la cecità il nostro limite, la nostra gabbia e dannazione.
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Vecchio 07-03-2008, 14.28.43   #9
chlobbygarl
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Originalmente inviato da arsenio
Ora se qualcuno mi vuole demolire proponendomi informazioni "new age" malcapite, e fuori contesto (parlavo di amore virtuale, tra l'altro) o altre astrattezze non agganciate alla vita quotidiana e ai nostri vissuti, , con pretesa insinuante di sapere "chi è capace e chi non è capace di amare", o chiedendosi se per parlare di amore abbia i necessari vissuti amorosi, ecc. e che vedo ottiene maggiori consensi di me, devo dedurre che non si tratta di accordarsi sulle modalità organizzative. Il problema è interno.
Nulla di drammatico. Posso sempre lanciare qualche topic senza partecipare.
Torno a dire che a mio avviso il problema non sono gli altri e le loro eventuali critiche, ma la poca chiarezza con cui guardi a te stesso e ti presenti.Parlare di sè continuamente in terza persona, sussumersi costantemente come centro dell'intreccio socioculturale in essere, con toni reiteratamente apologetici, ecco NO, non attira simpatie amico arsenio.Tradurre ogni santa volta le osservazioni altrui nella loro propria inadeguatezza, dipingersi ossessivamente come outsider e altrettanto immancabilmente invece osservare il differenziale di gradimento tra sè e gli altri, sono proposizioni (d'intenti) che collidono.
chlobbygarl is offline  
Vecchio 07-03-2008, 18.36.13   #10
Altroquando
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Riferimento: a chi mi ha risposto

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Originalmente inviato da arsenio
Cari forumisti apprezzo molto i nick che riescono a ricavare spunti per proseguire un corretto dialogo sui temi che prediligo. Anche le osservazioni critiche sono sempre gradite purchè costruttive e volte a rettificare alcuni concetti nell'interesse di un sempre più proficuo percorso di pensiero. Tuttavia credo che sono in dissintonia per i miei specifici topic, modi di condurli, forse tipo di lessico, partecipazione troppo differita, visione del mondo, pur non essendo schierato con alcuna ideologia, ecc. Il gruppo, virtuale o meno, con le debite differenze, condiziona sempre anche in modi non avvertiti. Un dialogo duale è diverso. Il gruppo è "arena", la conversazione dialogica può essere al più una elegante schermaglia di fioretto. Per me l'appartenenza non conta, e già questo mi rende un outsider, che in un gruppo è sempre in qualche misura un intruso. In una community di discussione pubblica, in cui l'utenza si sta allargando , e se non è professionale, è inevitabile che prevalgano certi orientamenti, specchio della società, con le sue tendenze. Un "figlio del suo tempo" è sempre più ben accetto di chi discerne in base alla qualità e non alla quantità: best seller o classico? Ad esempio la mia visone dell'"amore non è mai riduttiva, nelle intenzioni, proponendomi di indagare questo complesso stato affettivo da più angolazioni, più sfaccettature, più discipline, più vissuti diretti,ecc. Ora se qualcuno mi vuole demolire proponendomi informazioni "new age" malcapite, e fuori contesto (parlavo di amore virtuale, tra l'altro) o altre astrattezze non agganciate alla vita quotidiana e ai nostri vissuti, , con pretesa insinuante di sapere "chi è capace e chi non è capace di amare", o chiedendosi se per parlare di amore abbia i necessari vissuti amorosi, ecc. e che vedo ottiene maggiori consensi di me, devo dedurre che non si tratta di accordarsi sulle modalità organizzative. Il problema è interno.
Nulla di drammatico. Posso sempre lanciare qualche topic senza partecipare.


Perchè ti previeni subito temendo delle ritorsioni "new age" o accusando un consenso di idee che non ti è stato concesso. che cosa ti aspetti di sentirti dire. di essere compreso da qualcuno? di trovare un anima più preposta al confronto gravoso e alle conversazioni culturali(come le chiami tu), in alternativa a una costituita masnada di individui mal disposti alle tue logiche? o forse cerchi di redimere questi comportamenti di autoillusione attraverso delle accuse e degli sfoghi(perchè è questo quello che sembrano)?
beh, se è quest'ultimo il tuo intento credo tu abbia sbagliato i modi di enunciarlo,che agli occhi miei e apparentemente di chi legge risulta esecrabile e motivato con molta generalizzazione e caducità.
La realtà che descrivi non è una novità, le persone tendono ad essere saccenti molto più spesso nella maniera in cui non sanno. E l'ignoranza,l'arroganza sono caratteri distinguibili nella vita reale così come si presantano in quella delle community.

Hai ragione che i post precedenti non possono non influenzare quelli successivi e ci sarà sempre un adulterarsi del pensiero nei post che seguono quelli degli altri ma se non sei in grado di accettare la pluralità di pensiero nella sua interezza allora non sei neppure in grado di osservare appieno, perchè l'osservazione è esente da giudizio.

Le risposte date in modo non assolutistico ma eminentemente incerto e dubbio,poi, non capisco per quale motivo sono oggetto della tua denuncia. Socrate faceva domande non dava mai le risposte, eppure era ed è da molti(me compreso) considerato il filosofo per eccellenza. Chi da delle verità, è di quello che dovresti diffidare.
Altroquando is offline  

 



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