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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 31-01-2004, 17.22.38   #11
Rolando
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Citazione:
per ancestrale io intendo una memoria collettiva che ci portiamo nascosta in antro remoto del nostro bagaglio evolutivo

Ho capito più o meno che intendevi "una memoria collettiva". Ma volevo chiarire che una tale memoria, o le cause della nostra situazione attuale, non esistono in un nulla, ma nella struttura spirituale di ogni individuo.

Il nostro "bagaglio evolutivo" è l´insieme del "bagaglio evolutivo" o le esperienze di oni singolo individuo durante miliaia di vite. Queste esperienze esistono quindi nella struttura psichica o spirituale di ogni individuo.
Secondo me è importante capire che ogni uomo è responsabile per il suo destino, e che niente succede che non ha la sua radice nel passato, in questa vita o in vite passate.

Tu dici: "temi di perdere il controllo".

Allora che cosa pensi succederà se ti lascia andare, e ti lascia perderlo?
Che cosa vuoi tenere sotto controllo?
L´unico modo di scoprirlo è incontrare quello da cui si istintivamente vuole fuggire.

La paura è naturale, il problema nasce quando si lasciala guidare la vita.

Ciao.

Ultima modifica di Rolando : 31-01-2004 alle ore 17.24.45.
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Vecchio 01-02-2004, 14.15.31   #12
anima mia
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Io riassumo il dap nella paura di morire,nulla più :Se io non avessi quella paura non avrei il panico .Di questo sono convinta.Quando per motivi vari(eventi tristi,situazioni destabilizzanti ,anche malattie che inducono debilitazione ) la paura di morire che è dentro tutti noi ,è più forte ,allora si manifesta.
Ne ho sofferto sin da ragazza e non sapevo cosa era ,peggio!
Poi si è manifestato in situazioni di emergenza ,lutti,momenti particolarmente difficili della vita....con grandissimi sforzi ho cercato di studiarmelo e combatterlo ,ho fatto qualche terapia che mi ha dato la sicurezza di sapere che c'era un rimedio.ho parlato tanto con tante persone (non credevo tante quante ne ho conosciuto!).Alla fine ,cioè oggi ,posso dire di di non averlo avuto da almeno qualche anno ,riferendomi all'attacco classico,forse si è manifestato sotto altre forme (tipo ..piccole paure immotivate )ma quello che ti esplode dentro e che Solo chi lo ha provato può capire ,no..quello non più :Ho fatto un lungo percorso di autoanalisi solo cercando di capirmi di più ,ho rinforzato il mio corpo con un duro esercizio fisico e quindi ho rinforzato enormemente la mente ,questo è un consiglio che mi sento di dare perchè provato sulla mia pelle .Sapere che il tuo fisico è forte perchè è capace con un allenamento lungo e costante di arrivare a dei buoni livelli (sacrificio ,impegno ,tenacia,sforzi da piangere...giuro)è fortificante ,aumenta in modo esponenziale l' autostima e .......è proprio vero che mens sana in corpore sano .Questa è la mia esperienza che desidero trasmettervi con la speranza che serva a qualcosa .
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Vecchio 01-02-2004, 15.10.15   #13
essenza
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Allora che cosa pensi succederà se ti lascia andare, e ti lascia perderlo?
Che cosa vuoi tenere sotto controllo?
L´unico modo di scoprirlo è incontrare quello da cui si istintivamente vuole fuggire.

La paura è naturale, il problema nasce quando si lasciala guidare la vita.

Il CONTROLLO: per non deludere le aspettive degli altri (ma paradossalmente non si ascoltano le proprie ) , per non dover affrontare GIUDIZI , per non dare alla vita la possibilità di sorprenderti con cambiamenti imprevisti , per non uscire dai binari e dagli schemi che sei convinta ti diano sicurezza e invece sono solo i confini della tua prigione...
Credo che il panico sia la manifestazione dell'implodere di quella parte di noi che ci ostiniamo a non ascoltare perchè consideriamo troppo trasgressiva ,forse il panico racconta i nostri peccati che non abbiamo commesso. Credo che sia l'espressione di una forte voglia di LIBERTA' che però ci intimidisce talmente tanto che si preferisce vivere dentro ai famigerati schemi tanto sicuri quanto soporiferi. La vita però non è questo:il panico arriva per scuoterci e ce lo grida casomai non lo ascoltassimo
(mi riservo di rccontare le mie crisi di panico,se può servire a qualcuno riconoscersi e sentirsi meno solo)
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Vecchio 01-02-2004, 15.26.05   #14
essenza
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Sapere che il tuo fisico è forte perchè è capace con un allenamento lungo e costante di arrivare a dei buoni livelli (sacrificio ,impegno ,tenacia,sforzi da piangere...giuro)è fortificante ,aumenta in modo esponenziale l' autostima e .......è proprio vero che mens sana in corpore sano .(anima mia)

Sono convinta che ognuno debba trovare la propria strada, la mia definiamola "consapevolezza" mi ha portato a fare un percorso inverso al tuo . Io ho abbandonato un pò di tenacia e anche una buona dose di volontà(intesa come capacità di opporsi)... mi sono lasciata andare. Non mi era più possibile vivere dentro a regole strutturate dove il senso del dovere , la morale ,i divieti non mi lasciavano nessuna possibilità di scampo. Insomma ho messo da parte la mia autodisciplina e come per incanto il panico si è messo a tacere . Io so che sta lì da qualche parte ma non lo temo più.

ciao anima mia ...sono contenta che anche tu abbia trovato una via di uscita Non siamo sole ...adesso se ne parla per fortuna, ci sono tante persone che soffrono e che non sanno riconoscere il loro "disagio" parlandone credo un pò si contribuisca ...
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Vecchio 01-02-2004, 19.57.06   #15
Rolando
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Ciao essenza
Citazione:
Credo che sia l'espressione di una forte voglia di LIBERTA' che però ci intimidisce talmente tanto che si preferisce vivere dentro ai famigerati schemi tanto sicuri quanto soporiferi.
È appunto la mio opinione che l´angoscia, e il così detto "panico" sono espressione della brama per libertà.
Il filosofo Kirkegaard, che era uno fra i primi di scrivere sull´angoscia, non la considerava una malattia ma la chiamava la vertigine della libertà, siccome questi sentimenti, secondo lui, nascono solo quando si trova in situazioni dove si sta per varcare dei confini o limitazioni mentali o spirituali, che ancora sono sconosciuti e quindi danno paura.
Ciao
PS se usi la funzione QUOTE sarebbe più facile leggere i tuoi post.
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Vecchio 02-02-2004, 09.53.02   #16
ariella
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Di attacchi di panico fino a tre anni fa ne avevo solo sentito parlare o letto su qualche rivista …fenomeno estraneo alla mia vita, al mio carattere, alla mia volontà d’acciaio, al mio …autocontrollo (rolando, secondo me, ha individuato, il nodo della questione). Poi un giorno, ricordo, così all’improvviso …dovevo tenere una conferenza davanti ad un pubblico di centinaia di persone. Lo faccio da anni, per lavoro, la cosa non mi era nuova né mi aveva mai causato alcun timore o ansia, per giunta l’argomento lo conoscevo benissimo e mi appassionava molto. Dieci minuti prima di iniziare l’intervento, all’improvviso, senza alcun motivo apparente, una vampata di vertigine, il cuore inizia a battermi furiosamente fino a dolermi nel petto, il respiro si spezza e mi causa un senso di soffocamento, lo orecchie rombano, la gola si chiude, attanagliata dalla certezza di morire, di non riuscire a superare quel momento disperato. Il panico allo stato puro. Il panico. La perdita completa di ogni forma di controllo.
Quell’episodio è stato l’inizio di un percorso, in cui, accanto alla mia forza e determinazione, al mio senso del dovere, al mio “perfezionismo”, ho imparato a riconoscere e ad ammettere anche le mie debolezze, le mie paure. E ho imparato ad amarle, come espressione di un modo di essere più “umano” e più vero. Oggi sono grata a quell’episodio e comprendo che ha rappresentato per me un’opportunità preziosissima.
Ciao a tutti.
ariella is offline  
Vecchio 02-02-2004, 13.58.32   #17
essenza
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Citazione:
Messaggio originale inviato da ariella
... E ho imparato ad amarle, come espressione di un modo di essere più “umano” e più vero. Oggi sono grata a quell’episodio e comprendo che ha rappresentato per me un’opportunità preziosissima.
[/b]

sei stata" fortunata" ariella, hai saputo affrontare subito il problema e soprattutto ad uscirne, sicuramente una priviliegiata dal dap che non abbandona facilmente le sue" prede"... solitamente si devono fare lunghi percorsi prima per averne coscienza e poi per riuscire a modificare le posizioni cristallizzate (consuetudini e sicurezze) che diventano una gabbia.
Sono qui anch'io per testimoniare che se ne può uscire,anche se per me il cammino è stato lungo e tortuoso. Devo dire che quando ho avuto i miei primi attacchi ancora nessuno parlava di Dap e quindi ho semplicemente pensato di avere un tumore al cervello in un primo momento ,poi ho pensato di andare a grandi passi incontro alla pazzia ... (i medici esludevano patologie,ma non mi davano indicazioni) e io continuavo a stare male ..per anni... in un primo tempo c'è la ribellione ,poi a seguire la rassegnazione ... e poi ancora la voglia di capire ...e poi il primo timido confronto con altre persone che avevano i miei stessi problemi. Ecco da qui è cominciata la mia rinascita



ciao
essenza is offline  
Vecchio 02-02-2004, 14.09.37   #18
essenza
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per rolando, ancora non conosco tutte le opportunità del forum ma posso sempre tentare di mgliorare Tu suggerisci pure ciao ciao con simpatia
essenza is offline  
Vecchio 02-02-2004, 15.34.25   #19
ariella
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Sì essenza, sono stata fortunata, forse anche perché quell’episodio è accaduto proprio nel momento in cui avevo deciso di iniziare un percorso con un’analista …quindi non mi sono trovata sola ad affrontare l’analisi di quel momento spaventoso. Ti dico …se mi fosse accaduto più volte, non so, non so veramente come avrei potuto sopravvivere. E’ stato un vero incubo! E davvero non so nemmeno immaginare come possano vivere le persone che soffrono di questo problema, non come episodio sporadico. Per qualche istante ti sembra di assaggiare la morte. Ma ancora oggi, a distanza di tre anni, ti dirò che la paura mi è rimasta. Poiché quell’episodio mi accaduto all’improvviso e apparentemente senza alcun motivo, il timore di fondo che un po’ mi perseguita è proprio questo: e se mi ricapitasse? Penso però che fossi molto più a rischio “prima”, quando mi sentivo addosso il dovere della perfezione e del controllo, semplicemente escludendo dalla mia vita la possibilità della paura, della debolezza, dell’insuccesso …che fatica immane mi è costato sostenere tutto questo. E poi mi ricordo, quel giorno, con il mio bel tailleur e le diapositive, l’organizzatore che mi chiede tocca a lei, è pronta?, duecento persone in silenziosa attesa …e io bianca come un cencio, stretta una morsa come di morte, no, scusate, sto male, sto male…. sto male …già …stavo male …stavo male nella mia vita, nella mia pelle …tutto ha iniziato a sgretolarsi in quel periodo. E quello che ho trovato poi, e che ancora sto cercando, è sicuramente meno “luccicante” ma è più vero, più umano … forse accettare di poter aver paura, allontana la paura. Ma probabilmente le mie non sono osservazioni del tutto pertinenti perché come giustamente hai sottolineato tu, cara essenza, un solo episodio non significa aver sofferto veramente di dap …
Un abbraccio
ariella is offline  
Vecchio 08-02-2004, 21.00.44   #20
anima mia
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Carissima Ariella ti ringrazio del tuo contributo!
HAi reso benissimo le sensazioni di tutti coloro che come noi hanno provato il Dap. Io ti auguro che la tua sia la prima e l'ultima volta che provi questa sensazione.
Io credo che il Dap sia nato con me ! Sono seria perchè il primo l'ho avuto quando ho avuto le mestruazioni cioè a 10 anni .Pensa un pò .....credevo di morire....poi con la pubertà piccoli attacchi sfumati ...paura degli spazi aperti .della folla , etc etc .ho una grande esperienza di ciò!
Mi rivolgo a chi ne ha sofferto o ne soffre:da che età a voi ?
anima mia is offline  

 



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