basta un pò di fantasia... perversa

me ne accorgo quando sento il desiderio di uccidere qualcuno, vedere il suo cadavere seduto sul pavimento, la testa china sulla spalla, la schiena appoggiata al muro bianco macchiato di sangue, il suo petto squarciato. Io con il fucile dalla canna fumante tra le mani, il sorriso sulle labbra, la mia ragazza che ride al mio fianco, e poi "facciamo sesso" sul luogo.

(scusatemi se vi ho turbato )

... che sia da censurare il mio ultimo messaggio.... ?

mah... si vedrà

trovo divertentissimi
i film alla quentin tarantino
ma un pugnale non sorride
nemmeno
se gli disegni
un sorriso sulla lama

w.

Mi turberesti di più se non lo avessi pensato almeno una volta un contesto del genere. Nicola

li adoro

meglio così

Pensato, non agito

Il mio lato bestiale si sfoga nei sogni. Una volta sognai di essere col mio ragazzo all'uscita di un locale notturno. Un tipo, solito bullo belloccio e strafottente, si mette a fare commenti molto offensivi sulla mia persona, in particolare sul mio abbigliamento succinto. Non contento mi si spalma addosso con fare minaccioso. Il mio ragazzo allora lo concia per le feste, ma molto pesantemente, se poi consideriamo che il tipo era tutto fumo e niente arrosto e non sapeva minimamente difendersi. Io nel sogno ero fuori di me e incitavo il mio ragazzo a non risparmiare quel disgraziato. Ovviamente ora sto usando parole tenui per non turbare nessuno. Nella realtà il giorno prima avevo ricevuto commenti pesanti per strada conditi da gesti molto volgari da parte di un tipo che passava in bicicletta, nonostante non fossi solita uscire svestita. Invece nel sogno ero molto discinta. Io credo che il mio ragazzo nel sogno fossi io e facesse quello che io avrei voluto fare a quel tipo in bicicletta.

Aggressività e violenza scaturiscono unicamente dalla paura.

Fa parte del lato bestiale ed è necessario. Se non avessimo conservato l'esperienza degli animali che man mano si sono evoluti non avremmo vita lunga.

Se non ci fosse la paura non avremmo alcuna speranza di sopravvivere. E' la paura che ci tiene in vita. Ma se nella foresta l'uso della paura è più semplice, nella vita "civilizzata" in cui ci ritroviamo lo è molto meno.

Il territorio di ciascuno individuo non è facilmente identificabile e da questo la sensazione di essere continuamente minacciati e di doversi difendere.
Non dimenticando mai che i più violenti e aggressivi sono, in verità, gli esseri più deboli ed insicuri.

Mary