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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 20-09-2004, 18.04.14   #11
bomber
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Messaggio originale inviato da r.rubin
per me, l'idea di una contemporaneità arida di tempo è un luogo comune e irreale. irreale perchè il tempo per pensare lo si trova, fosse anche prima di addormentarsi.
ancor prima della carenza di tempo, il problema, per me, sta nell'idea di una cronica carenza di tempo, con cui si giustifica la diffusa insofferenza per la difficoltà del pensiero, o adirittura con cui ci si protegge dalla spiacevole scoperta di un'incapacità a pensare. incapacità creata, non naturale. creata dall'evitamento, quello sì cronico, dell'attività cognitiva consapevole, a livello istituzionale (che valuta più che sufficiente la ripetizione automatica di risposte prefornite a domande mai fatte conoscere ad allievi che, proprio perchè annoiati dalla stessa macchinosità dell'istruzione, a loro volta preferiscono uscire al più presto dall'aula che chiedere con curiosità delucidazioni) e successivamente, almeno credo, a livello appunto di senso comune, che perpetua il circolo dell'arruginimento precoce della mente individuale. il pensiero crea altro pensiero, il non-pensiero altro non-pensiero.

e sono d'accordo che l'incapacità anche linguistica, di nominazione dellle cose, di comprensione di noi stessi, e conseguentemnete degli altri, può originarsi in questo silenzio della mente.


mah effettivamente la difficolta di parlare di quelle cose è assai notevole o meglio si deve usare un linguaggio che di per se è un insieme di rappresentazioni con qualche altra cosa che a sua volta non esiste se non a livello soggettivo e che deve essere espresso in un altro linguaggio che non e quello dell'emozioni ..
bomber is offline  
Vecchio 20-09-2004, 22.10.13   #12
r.rubin
può anche essere...
 
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Messaggio originale inviato da bomber
mentre tornavo a casa stasera mi era venuta una specia di malinconia ma non era proprio malinconia ..chissa cos era ...

sto provando a pensarci ma... nebbia totale! mi spiace
r.rubin is offline  
Vecchio 20-09-2004, 22.26.27   #13
r.rubin
può anche essere...
 
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Messaggio originale inviato da bomber
mah effettivamente la difficolta di parlare di quelle cose è assai notevole o meglio si deve usare un linguaggio che di per se è un insieme di rappresentazioni con qualche altra cosa che a sua volta non esiste se non a livello soggettivo e che deve essere espresso in un altro linguaggio che non e quello dell'emozioni ..

non posso non essere non, concorde con quello che non è concorde con il contrario dell'opposto di quello che dici, assolutamente no, non potrei mai. ma piuttosto certamente d'accordo con il duplicato di un'opinione passata e, come d'altronde ho avuto già modo di dire, appositamente ripresa per essere duplicata ma che non, è diversa dall'inverso del contrario preso dalla coda e ribaltato per n. volte multipli di n. dove n. è un numero pari, ma identica.
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Vecchio 20-09-2004, 22.46.57   #14
nicola185
al di là della Porta
 
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Messaggio originale inviato da r.rubin
non posso non essere non, concorde con quello che non è concorde con il contrario dell'opposto di quello che dici, assolutamente no, non potrei mai. ma piuttosto certamente d'accordo con il duplicato di un'opinione passata e, come d'altronde ho avuto già modo di dire, appositamente ripresa per essere duplicata ma che non, è diversa dall'inverso del contrario preso dalla coda e ribaltato per n. volte multipli di n. dove n. è un numero pari, ma identica.

Rispetto a questa discordanza concordo anch'io
nicola185 is offline  
Vecchio 20-09-2004, 22.56.08   #15
r.rubin
può anche essere...
 
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Messaggio originale inviato da nicola185
Rispetto a questa discordanza concordo anch'io


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(è un disegnino, non sapevo che altro dire..)

(ciao nico!!)
r.rubin is offline  
Vecchio 21-09-2004, 11.27.28   #16
r.rubin
può anche essere...
 
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Messaggio originale inviato da bomber
mah effettivamente la difficolta di parlare di quelle cose è assai notevole o meglio si deve usare un linguaggio che di per se è un insieme di rappresentazioni con qualche altra cosa che a sua volta non esiste se non a livello soggettivo e che deve essere espresso in un altro linguaggio che non e quello dell'emozioni ..

è sicuramente molto difficile. ma non credo che la descrizione linguistica di uno stato d'animo sia più difficile della descrizione linguistica di qualiasi altra cosa. per lo più, anch'io e normalmente, utilizziamo le parole in modo abbastanza meccanico, selezioniamo sinonimi a caso, ci spieghiamo con perifrasi molto lunghe, utilizziamo parole molto astratte... provate a descrivere quello che vedete attorno a voi, provate a creare con le parole una rappresentazione che evochi il "profilo" dell'ambiente che vi circonda, così come vi appare, e capirete che è un'impresa più che ardua.
d'altra parte siamo abituati a sentir parlare in modo piuttosto vuoto, parole invisibili, trasparenti, astratte, che di ben definito non evocano niente. le parole astratte comunicano funzioni, relazioni, praticamnete è matematica, è il linguaggio della filosofia, un linguaggio logico, razionale. forse abituati a questo, non sappiamo neppure che esiste un linguaggio che può rendere la realtà come in un dipinto. forse, abituati al "linguaggio della ragione", restiamo spaesati quando cerchiamo di descrivere un sentimento.
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Vecchio 21-09-2004, 12.17.35   #17
bomber
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sto provando a pensarci ma... nebbia totale! mi spiace


no nn nebbia totale qualcosa di più leggero
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Vecchio 21-09-2004, 12.19.41   #18
bomber
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non posso non essere non, concorde con quello che non è concorde con il contrario dell'opposto di quello che dici, assolutamente no, non potrei mai. ma piuttosto certamente d'accordo con il duplicato di un'opinione passata e, come d'altronde ho avuto già modo di dire, appositamente ripresa per essere duplicata ma che non, è diversa dall'inverso del contrario preso dalla coda e ribaltato per n. volte multipli di n. dove n. è un numero pari, ma identica.

un riassunoto no ???
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Vecchio 21-09-2004, 12.22.09   #19
bomber
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Messaggio originale inviato da r.rubin
è sicuramente molto difficile. ma non credo che la descrizione linguistica di uno stato d'animo sia più difficile della descrizione linguistica di qualiasi altra cosa. per lo più, anch'io e normalmente, utilizziamo le parole in modo abbastanza meccanico, selezioniamo sinonimi a caso, ci spieghiamo con perifrasi molto lunghe, utilizziamo parole molto astratte... provate a descrivere quello che vedete attorno a voi, provate a creare con le parole una rappresentazione che evochi il "profilo" dell'ambiente che vi circonda, così come vi appare, e capirete che è un'impresa più che ardua.
d'altra parte siamo abituati a sentir parlare in modo piuttosto vuoto, parole invisibili, trasparenti, astratte, che di ben definito non evocano niente. le parole astratte comunicano funzioni, relazioni, praticamnete è matematica, è il linguaggio della filosofia, un linguaggio logico, razionale. forse abituati a questo, non sappiamo neppure che esiste un linguaggio che può rendere la realtà come in un dipinto. forse, abituati al "linguaggio della ragione", restiamo spaesati quando cerchiamo di descrivere un sentimento.



dovrebbe essere piu facile descirvere l'ambiente anche perche ce una visione obbiettiva di quello che vediamo mentre le emozioni non si possono vedere ne provare assieme oggettivamente ...
bomber is offline  
Vecchio 21-09-2004, 12.41.12   #20
r.rubin
può anche essere...
 
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Messaggio originale inviato da bomber
dovrebbe essere piu facile descirvere l'ambiente anche perche ce una visione obbiettiva di quello che vediamo mentre le emozioni non si possono vedere ne provare assieme oggettivamente ...

.. sì, oggettiva ma fino a un certo punto... perchè certo, l'ambiente è di per sè uno spazio intersoggettivo ed è possibile confrontare le proprie idee con quelle degli altri che hanno tutte per oggetto lo stesso(+ o -) un terreno comune... però noi esseri umani interpretiamo anche l'ambiente, lo rivestiamo di significato, e ognuno, seppur in modo socialmente condivisibile e non totalmente delirante, lo fa in modo abbastanza personale.. quindi c'è una questione di attribuzione di significato personale... e inoltre non dimentichiamo il lato fisiologico della questione: lo stesso modo di percepire, è molto personale..

dunque: ambiente oggettivo?
fino a un certo punto, perchè è vero, quella sedia in salotto è per tutti una sedia... però:
esemplicazione lato fiseologico:
tizio che ha uno stile percettivo abbastanza globale, percepisce la sedia sotto al tavolo sullo sfondo di un muro bianco con finestra che da sul giardino, inoltre tizio è molto sensibile ai colori e percepisce chairamente i variopinti riflessi che il raggio di sole entrando dalla finestra crea rifrangendosi sul vaso di fiori posato sul tavolo.. caio invece, percepisce in modo molto più analitico, vede le incrinature dello schienale in legno della sedia, poi il vaso di fiori, poi i fiori, poi il raggio di luce ecc...

a questo si aggiunge il lato semantico-psicologico-cognitivo-emotivo (insomma, quella roba lì):
tizio che è di famiglia agiata, nobile, aristocratica, è anche un pò snob, e nella sua percezione globale aggiunge un senso di superiorità e una punta di sufficienza per quel salotto umile e polveroso,
caio torna da una corsa di 20 km, è sudato, e nella sua percezione la sedia diventa oggetto di brama, la vuole sotto il sedere!

io credo sia così..
r.rubin is offline  

 



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