mah essendo un paradosso non dovrebbe avere una risposta almeno che ....
almeno che non si prenda come spunto una situazione di risoluzione ...
o meglio se si prendono in considerazione delle alternative che possono essere inspiegabili a livello logico ...



cmq a parte il paradosso potrebbe in effetti intocabile il passato ....
chissa ...
pero se non si puo migliorare il passato melgio pensare al presente ...che sia un momento positivo ...e il futuro che non sia condizionato dai soliti errori ....

ha pero a pensarci bene e prendendo esempio dal film butterfly effect ...il cambiamento di un azione di norma ne provoca un cambiamento di un'altra serie alla fine il cambiamento di una cosa visto che il tutto e legato assieme arriva anche nel cambiare il tutto ...
per cui se anche fossimo capaci di cambiare il passato come potremmo cambiarlo ????
e non rischieremmo se non altro di peggiorare non quell'avvenimento preciso ma pero
tutti gli altri di seguito ...???

penso poi che questa situazione potrebbe essere ancora piu interessante fatta con argomenti che si posonno conoscere meglio ...
insomma se tornassimo indietro qualche mesi prima della seconda guerra mondiale cosa potremmo fare per impedire che accada ???

(Sorvolando sul discorso 'macchina del tempo & c.')
Vedo la tua domanda iniziale come un 'non senso'..
Vedo delle scelte e non la scelta di 'sbagliare scelta'..
Penso che esistano semplicemente delle 'risposte' che noi diamo attraverso il nostro cammino secondo la nostra realtà interiore, poiché anche quella 'esterna' non ne è che una 'interpretazione'..

Ciò che ci appare come 'errato' non è che una coscienza diversa del vissuto senza il quale non avremmo mai potuto avere elementi sufficienti per (ri-)considerarlo tale.
Preferisco vedere il percorso di esperienze come uno sviluppo, un 'approfondimento' di ciò che si vive, non esattamente una 'correzione' poiché darebbe un valore troppo 'assoluto' riguardo al concetto di 'giusto' e 'sbagliato', quando in linea di massima il valore è senz'altro del tutto relativo a troppi fattori e non oggettivabile..

Secondo un 'nuovo modo' di vedere la realtà c'è la possibilità di armonizzarne nel nuovo contesto alcuni aspetti che ci possono apparire ora come contrastanti e trovarne una collocazione in relazione ad un nuovo significante..

E' quindi chiaro che non credo ad una reale possibilità di errare ma ad un percorso relativamente 'obbligato' di comprensione/conoscenza..


Gyta

beh non mi dire che non hai mai pensato ....mah se non avessi fatto questo o quello ???

Certo che sì.. !
Ma non credo ad una casualità delle scelte fatte..
quanto più che altro ad una sorta di percoso pressoché 'obbligato' relativo a quelle circostanze..



Gyta

certo hai ragione mai compiangere quello che si è fatto...
pero come detto cose che fai a volte vorresti tornare indietro a corregerle perche prima eri in dubbio sul da farsi ma ora ne sei sicuro ...
vorresti cambiare ...
insomma non e mai successo che facendo una cosa ti ac corgesti che non era quella da fare e cosi hai ferito delle perosne che no volevi finire e vorresti insomma riparare al tortosubito ?^
o quando sbagli lasci che le cose vadano come vogliono ...??

Acc..!!
Come spiegarlo.. Ho un carattere maledettamente pessimo..
Cioè.. Vorrei essere (da sempre) il massimo dell'impulsività.. ma nel rapporto con gli altri, nelle cose che mi fregano (>mi interessano) sono di una riflessività spaventosa, che se non fosse per la mia istintiva lealtà di fondo, rasenterebbe l'essere calcolatrice al negativo massimo.. Ohibò..
Perciò.. Se 'sbotto' mi scuso e sento l'esigenza di chiarire pressoché immediatamente.. Riguardo al ferire, avendo purtroppo o per fortuna un sentire arci-amplificato (ed avendone molto sofferto in passato, non che nel presente non sia più esattamente così.. diciamo che ho imparato un po' meglio a conviverci..) faccio molta attenzione a ciò che dico, anche in rapporto a chi ho davanti.. e se ho dubbi mi astengo con conseguenti frequenti mal di stomaci da incazzature gestite unicamente dalla ragione, non sempre da una reale apertura di comprensione verso i limiti altrui ed i miei..
Spesso ciò di cui mi rammarico e vorrei mutare è proprio il mio non sapermi ben gestire a livello profondo ed emozionale le piccole ferite che un'amico od uno sconosciuto può creare in me.. Spesso mi ritrovo a constatare il desiderio dell'approvazione altrui (non indistinta ben inteso..!!), mentre è proprio ciò di cui vorrei liberarmi..
Se potessi tornare indietro vorrei amare di più i miei 's*****', i miei limiti e di contagio-conseguenza gli altrui.. Ecco..!!
E non dare a me stessa sempre martellate in testa quando non sono all'altezza del mio Super-Io.. che manco -e per fortuna, forse!- riesco a comprendere.. se non quando cerca a tutti i costi di volermi onnipotente..



Gyta

Se inventassero una macchina del tempo per tornare indietro sarebbe un bel casino.

Tu non puoi conoscere le conseguenze che il tuo errore ha provocato.

Sapessi quante volte avrei dato chissa che cosa per tornare indietro e ....... cambiare gli eventi.

Volevo cambiare quel che con il senno di poi era, per me, palesemente sbagliato.
Ma occorre prima chiedersi che cos'è l'errore.
L'errore è tutto ciò che non è in linea con la nostra visione del mondo compresi noi stessi.

Ma quello che oggi a me appare errato non lo era ieri, e può non esserlo per un altro né ieri né oggi.

Per questo motivo la sola cosa che possiamo fare è agire nel presente con la consapevolezza di quel che facciamo, o quantomeno con la conoscenza che viene dall'esperienza e dalle nostre capacità.

Ci sono ciambelle senza buco che sono buonissime.

Ciao
Mary

scusa bomber: non avevo letto tutto, a te tutti i diritti d'autore!



vò di fretta..