Un caloroso abbraccio anche da parte mia....

grazie di cuore, Adele...

Tatiana

Apprendo dal Corriere della Sera di un ragazzo che ha programmato di suicidarsi.

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"Cos'ha di tanto brutto la tua vita?", gli chiede un giovane. "Non mi piace, la trovo inutile, e sono troppo pigro per cambiarla", la risposta del 26enne. "Abbiamo ricevuto anche noi quell'e-mail, non ci vogliamo credere - commentava ieri l'ultimo datore di lavoro di Milani -. Viene da pensare che avesse una doppia personalità. Nessuno ha mai sospettato che potesse meditare di togliersi la vita. Con i computer era molto in gamba, si stava costruendo un'ottima carriera. Ripensandoci, l'unica cosa strana è stata quando gli abbiamo chiesto dove sarebbe andato in vacanza. Ci ha risposto che non lo sapeva ancora. Ma a 26 anni i viaggi si programmano in mezz'ora. Sapevo che aveva anche delle amiche, ogni tanto si prendeva una settimana per accompagnare un'americana in giro per l'Italia".

Secondo me è internet che spinge le persone al suicidio...ho letto la notizia sul City ed il Metro...questa associazione internet suicidio sarebbe da analizzare a fondo...

suicidio perchè?
ma perchè uno vive nella più completa solitudine e non da lavoro, non da conoscenze, ma solitudine nel condividere il proprio intimo, le proprie paure e ansie, puoi dire quanto ti pare che hai un problema o vivi un problema, me se non trovi chi abbia, in parte condiviso la tua realtà... hai ben poche speranze di essere compreso. Certo che, anche se così è, il togliersi la vita rimane cmq un fatto personale, poco condiviso, ma personale e di libera scelta.
La solitudine pesa e a molti, ma quanti sono disposti ad ascoltare? Il fratello di tatiana era solo a vivere i suoi strazianti ricordi e lei stessa non ha potuto fare niente per farmarlo, quella ragazza di cui ho raccontato è sola (perchè non "sente" che tutto si aggiusterà), quel quattordicenne era solo davanti alla bocciatura, o l'altro davanti ad una delusione d'amore, c'è anche chi si suicida per i debiti e per la vergogna di un fallimento.

Giriamola come ci pare, ma l'accomunanza di un suicida con altri è proprio la solitudine nel non essere riusciti a comunicare non il problema, ma la paura: paura del padre che lo ammazzasse di botte o la vergogna, paura delle conseguenze nel denunciare gli accadimenti, o subire ancora torture e quant'altro, paura di dover soffrire come cani ancora, paura di quello che penserà la gente se mi buttano fuori di casa. Solo paure e solitudine perchè non "senti" che qualcuno possa esserti vicino ed in qualche modo aiutarti.

Probabile che un suicida sia anche sordo, si entra in un circolo vizioso di pensieri nocivi che nient'altro vedi che la luce alla fine di tutto, o almeno ci speri. Pace e tranquillità, il nulla appunto.

La fine di quelle voci che animano le paure e le ansie.
La fine di una vita che non sei in grado di reggere perchè sei troppo sensibile.
La fine di un'esistenza che pochi hanno compreso.
Solo.