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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 08-08-2005, 18.24.36   #11
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
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Messaggio originale inviato da Soledad
Beh, diciamo che questo ragazzo vive come un ragazzino ma ha l'età della piena maturità. E' ancora un grande mammone. appunto proprio per la sua età adulta, dopo la sua vita travagliata, tra separazione, vedovanza, con 2 figlie, una legale, l'altra no... con il lavoro sempre vario. gli manca la responsabilità, mi stupisco che non sia ancora completamente uomo....
credo abbia la sindrome da Peter Pan... o forse c'è qualcosa che non va in lui per il suo rapporto con le figure femminili. E' succube di fronte alle reazioni negative delle donne... Insomma non ha carattere, nonostante il suo passato....

Dunque un adulto, padre di due figlie, che:
- ha problemi sessuali (problemi di erezione e eiaculazione precoce)
- è mammone
- non si sa assumere delle responsabilità

Io credo che non ti servano delle interpretazioni. Vaniglia, che probabilmete fa riferimento a un sistema freudiano, parla di complesso di edipo, io, che invece faccio riferimento a un sistema junghiano, parlo di complesso materno. Ma a te tutto questo non serve. Mi viene da pensare che, visto che dici che lo vuoi aiutare, tu vorresti che crescesse un po' perchè possa diventare il tuo compagno. Ma lui vuole essere aiutato o gli sta bene andare avanti così? Questo è il punto centrale. Perchè, se lui è contento così, nessuno può fare nulla per farlo crescere.
Ma tu perchè lo vuoi aiutare?


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Vecchio 08-08-2005, 18.36.42   #12
bea
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Data registrazione: 01-08-2005
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Credo che una persona con questi sintomi, abbia avuto molti problemi psicologici e con cui ci conviva da parecchio!!
Probabilmente forti attriti con i genitori e la famiglia e esperienze con l' altro sesso affrontate molto duramente, sempre che ne abbia avute!
Credo che aiutare una persona cosi sia piuttosto complicato, forse ha bisogno di una persona che se ne intenda di queste situazioni, anche perche' bisogna capire se questa persona vuole essere aiutata o meglio, quelli che noi crediamo problemi gravi per lui possono essere semplicemente modi di vivere con cui ci voglia vivere tranquillamente.
Ciao Bea
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Vecchio 08-08-2005, 21.29.51   #13
Soledad
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Data registrazione: 02-01-2005
Messaggi: 34
Avete fatto delle ottime osservazioni, ma dovete rendervi conto che chi ci vive sempre accanto non si riesce mai a capirsi.... La sua famiglia non aveva mai capito che problema aveva... Si pensava che dipendeva solo dal suo carattere e nessuno aveva mai pensato di aiutarlo.... solo io mi sono resa conto e ora lui è entrato in profonda crisi: crisi affettiva, esistenziale, familiare etc... Ora sta cominciando a porsi delle domande cosa che non ci aveva mai pensato prima.... sta rivalutando tutte le sue situazioni passate e ora la sua famiglia (madre e sorella che hanno una forte influenza su di lui) gli sono vicine.... ma ho il dubbio che la loro presenza sia necessaria per lui perchè qualsiasi sua decisione viene sempre ostacolata e lui non reagisce per timore di farle soffrire. Mi domando, in che modo, va aiutato? Se veramente la sua famiglia gli vuole bene deve lasciarlo crescere da solo ma in una situazione così è difficile..... E io di qua non posso aiutarlo perchè sta lontano da me...
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Vecchio 08-08-2005, 22.06.41   #14
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Soledad, ti dirò una cosa tremendamente banale, ma io ci credo. Si deve fondamentalemnte aiutare da solo!
Tu puoi solo sostenerlo, stargli vicino, anche se a distanza, e dirgli che ha tutto il diritto di tagliare il cordone ombelicale con la madre anche se teme di farla soffrire, perchè quel cordone fa male a lei quanto a lui, anche se lei magari non se ne rende conto. E che comunque ha tutto il diritto di farlo. Anzi, che ha anche il "dovere" di farlo per dare alle sue figlie un padre vero. Prendersi cura di sè è un passo importante di assunzione di responsabilità. Non cercare di sostituirti a lui nelle sue scelte, anche se ti sembra che te lo chieda. Lascia che si assuma lui la responsabilità, visto che sembra che lo voglia fare. Altrimenti finisce che sostituisce un cordone ombelicale con un altro.

Puoi suggerirgli, se ti sembra disponibile a farlo, di farsi aiutare da uno specialista. Secondo me, basandomi sul pochissimo che hai detto, se decide di fralo, meglio che vada da un terapeuta maschio.

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Vecchio 08-08-2005, 22.16.59   #15
Vaniglia
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Data registrazione: 16-07-2005
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Messaggio originale inviato da Fragola
Soledad, ti dirò una cosa tremendamente banale, ma io ci credo. Si deve fondamentalemnte aiutare da solo!
Tu puoi solo sostenerlo, stargli vicino, anche se a distanza, e dirgli che ha tutto il diritto di tagliare il cordone ombelicale con la madre anche se teme di farla soffrire, perchè quel cordone fa male a lei quanto a lui, anche se lei magari non se ne rende conto. E che comunque ha tutto il diritto di farlo. Anzi, che ha anche il "dovere" di farlo per dare alle sue figlie un padre vero. Prendersi cura di sè è un passo importante di assunzione di responsabilità. Non cercare di sostituirti a lui nelle sue scelte, anche se ti sembra che te lo chieda. Lascia che si assuma lui la responsabilità, visto che sembra che lo voglia fare. Altrimenti finisce che sostituisce un cordone ombelicale con un altro.
Puoi suggerirgli, se ti sembra disponibile a farlo, di farsi aiutare da uno specialista. Secondo me, basandomi sul pochissimo che hai detto, se decide di fralo, meglio che vada da un terapeuta maschio.

Fragola, sono consigli ottimi e lo dico con stima!

Vaniglia
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Vecchio 08-08-2005, 23.00.20   #16
Soledad
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Infatti gliel'ho detto sul cordone ombelicale. Gli ho spiegato che tagliare il cordone non significa rompere i ponti con la famiglia ma essere completamente uomo, uomo in tutti i sensi, con tutte le proprie responsabilità, con tutta la propria consapevolezza e con il proprio libero arbitrio. Non ho mai pensato di sostituirmi alla sua famiglia... Per l'amor del cielo! Volevo che si rendesse conto delle sue debolezze, che sia responsabile nel pensiero, nelle sue decisioni e nelle sue azioni.... Ma è molto spaventato per un passo per lui troppo nuovo (alla sua età è ovvio che teme di trovare il baratro davanti a sè). Mi dispiace tanto per lui. Vi dico che non mi metto spesso in contatto con lui perchè spero che si renda conto di tutte le situazioni da solo e che decida di tirare fuori il coraggio e di tagliare il cordone ombelicale. Se vuole stare con la sua famiglia, che ci stia pure, ma sempre con la consapevolezza di essere (almeno) finalmente uomo.... Più di così cosa posso fare?

Ultima modifica di Soledad : 08-08-2005 alle ore 23.01.44.
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Vecchio 08-08-2005, 23.09.19   #17
Fragola
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Direi che hai fatto tantissimo. Gli hai aperto gli occhi. Poi tenerli aperti o richiuderli è una scelta sua.
E' ovvio che è spaventato, e questo non dipende dall'età . Imboccare una strada nuova fa sempre un po' paura. Può essere che ce la faccia, può essere di no. Non dipende da te. Comunque io credo che prima o poi tutta la passione che ci hai messo per aiutarlo darà i suoi frutti, anche se magari ci vorrà molto tempo e anche un po' di dolore. Purtroppo affrontare certi nodi non è mai indolore.

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Vecchio 08-08-2005, 23.29.46   #18
Soledad
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Data registrazione: 02-01-2005
Messaggi: 34
Lo so.. infatti.... La cosa che più mi fa male è che sta attraversando un periodo proprio brutto ma so che è necessario per lui.... Spero che si renda conto. Come hai detto giustamente, Fragola, che voglia tenere aperti gli occhi o no è una scelta sua.... Temevo di avere sbagliato in qualcosa forse per il fatto di essere indipendente al massimo fin da piccola quindi un mondo diverso dal suo, invece non è così... Beh... Grazie per i preziosi consigli!

Soledad is offline  
Vecchio 09-08-2005, 17.00.10   #19
bea
Ospite
 
Data registrazione: 01-08-2005
Messaggi: 23
Già il fatto comunque che stà incominciando a capire le cose e rendersi conto che vorrebbe prendere una strada diversa da quella che ha sempre fatto è un gran passo avanti, credimi e tu da sola sei riuscita a fare questo!!
Gli auguro che trovi la forza per tirarsi su e avvrontare le cose, anche perchè fare una cosa diversa da quello che dicono la madre e le sorelle non è affatto sintomo di cattiveria ma di maturità, molte persone non riescono a farlo per paura di fare soffrire i famigliari. Vedrai che il tempo aggiusterà le cose!!
Ciao Bea
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Vecchio 09-08-2005, 18.04.31   #20
mark rutland
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Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
mi auguro solo che a persona in questione sia libera di decidere e che non venga mai messa di fronte all'aut aut dall' una o dall'altra figura femminile e che sia libero di porsi in maniera indipendente di fronte ad entrambe, alla fine eseguendo la scelta di distaccarsene senza problemi, siano madre, sorella, figlie o fidanzata

Il problema della precocità di eiaculazione , come quello erettivo, ha cmq radici sia psicologiche che fisiche, in genere, per cui una visita preliminare da un andrologo potrebbe focalizzare la natura del disturbo.Non è detto che sia solo di natura psicologica

se 'ha sempre problemi di eiaculazione precoce' e disturbi erettivi in genere mi chiedo quando gli siano iniziati, visto che ha generato due figlie cmq.
sapere da quando li ha lo porterebbe a capire una parte delle motivazioni.

quanto alla saltuarietà del lavoro, vedovanza, separazione , una figlia naturale, una legittima da crescere da solo e altro che ha avuto, credo che un reingresso nell'alveo familiare per meri motivi economici o di praticità, visto che non ha un lavoro fisso e cmq due figlie da tirare su possa essere più che comprensibile e si sa che quando cmq si vive con altri un margine adeguamento ai ritmi del gruppo può avere luogo.

Mi chiedo piuttosto una cosa; se questa definizione di essere 'mammone 'non sia un eventuale sintomo di malcelato rapporto tra le figure femminili in questione senza rendersi conto delle difficoltà di vita, terra terra che cmq ha quest'uomo dal punto di vista pratico.
Mi domando se un calo del desiderio sessuale non sia quasi automatico se ci si trova in mezzo a problemi cmq di lavoro,vedovanze, separazioni, figlie da crescere senza molte disponibilità e una donna che ne chiede l'esclusiva attenzione, come se abbandonare madre e sorella , che pur qualche mano la stanno dando, non sia vista come una prova di virilità

soledad, scusami, ma quale è , se ne sei a conoscenza,il rapporto tra la compagna attuale di quest'uomo con la madre e con la sorella di quest'uomo? e con entrambe le figlie di quest'uomo e la compagna?
a quali pressioni è sottoposto, di norma?

non potrebbe essere una semplice richiesta di attenzione esclusiva da parte della compagna che vede nelle altre figure femminili delle donne che ne distolgono parzialmente la dazione totale a lei sola?un atto di egoismo legato alla insicurezza della compagna?

meravigliarsi di quest'uomo, definirlo GRANDE MAMMONE(due accrescitivi....un po' troppi, scusate), sorvolare proprio sul suo travagliato vissuto personale pur ammettendolo, definirlo un ragazzino,supporre che non sappia rapportarsi alle donne.....mi chiedo se in queste parole ci sia amore e rispetto per lui e i suoi innegabili problemi di vita ,scusami il dubbio inteso ad esprimere solo delle perplessità , dato che non conosco la situazione...

non deve essere facile vivere come vive lui, avere i problemi economici, di figli, rientrare in casa da adulto e adeguarsi ai ritmi altrui; non è facile non poter sempre scegliere quello che si vuole e dover invece scegliere il meno peggio tra quello ch è fattibile concretamente e subito in nome di una responsabilità nei confronti di figlie , madre , sorelle e compagna ecc e non nei confronti di solo se stesso....

cmq , il fatto delle mutande iniziale e di chi gliele comprae quante gliene compra ,a me personalmente, non pare che sia rilevante

Ultima modifica di mark rutland : 09-08-2005 alle ore 18.08.26.
mark rutland is offline  

 



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