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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 16-05-2006, 15.42.03   #21
hava
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Quando mia figlia allora sedicenne comincio' a uscire con ragazzi mi trovai disorientata. A quella eta' io ero sommersa in un mare di divieti e tabu, miti di verginita, ecc, e non avevo la minima idea come comportarmi con mia figlia. Monica3 parla di una situazione dove "si deve reinventare tutto". Ho trovata questa espressione adatta al mio caso, di fronte a questo susseguirsi di generazioni rinnovatrici.
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Vecchio 16-05-2006, 18.01.53   #22
bside
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>Forse la "fedeltà" che cerco io è perfono più difficile da >trovare


Indubbiamente più difficile. Eppure quanto ci tengono le persone alla fedeltà sessuale e quante coppie scoppiano proprio per questioni di piccole infedeltà...
Intendiamoci considero una frequente e ripetuta infedeltà una forma d'inquinamento in una relazione molto difficile da gestire e personalmente non sarei in grado, né forse m'interesserebbe dato che sono monogamo. Infatti fino ad ora non ho mai tradito il mio ragazzo, né è mai successo in passato; però non escludo che possa succedere in futuro.
Del resto negli ambienti gay, ad esempio, sono abb. frequenti le cosidette "coppie aperte", mentre negli ambienti etero pare di no, come si spiega? Forse l'uomo e la donna vivono la sessualità in modo diverso.
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Vecchio 16-05-2006, 20.11.45   #23
Fragola
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Non so, ma mi viene da pensare che un omosessuale debba fare i conti con l'amore in modo molto più approfondito e anche che sia ovviamente meno legato al perbenismo, alla morale dominante. Non conosco molti omosessuali, ma quei pochi che conosco sono persone "con le palle". Credo che il fatto di trovarsi a fare i conti con un ambiente ostile (non si può negare che la nostra società sia omofobica!) ti porti invevitabilmente ad imparare a dare valore a quello che ha davvero valore.
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Vecchio 17-05-2006, 00.05.39   #24
cannella
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Messaggio originale inviato da Ish459
Con il tempo si diventa più esigenti, più radicato nelle proprie consuetudine e ci si delimita con più accanimento il proprio territorio, la propria routine. Si diventa meno impermeabile, ci sono molti più parametri che mettiamo in considerazione all'ora di interagire con qualcuno. Si ha una esperienza di vita e di se stessi che si riflette poi nel rapporto con gli altri e soprattutto nel momento di condividere noi stessi con gli altri. Acquistiamo una padronanza di noi stessi che ci rende in un certo senso inaccessibili agli altri. Per questo e per altri motivi, quelli o quelle che ritardano il formare una coppia faranno molta più fatica a trovare qualcuno "all'altezza". Se si è giovani "non si è pronti", sei si è maturi si diventa "meno flessibili".
Questo parlando a livello generale. Penso che CHIUNQUE da una certa età in poi, fatica moltissimo a trovare qualcuno con chi confrontarsi a più livelli... perché secondo me e parlo a titolo personale, la capacità di confronto a più livelli con una persona fa la differenza per stabilire un rapporto soddisfacente.
...
Perfettamente d'accordo, prova ne sia che ci si sposa da giovani, quando si è più inconsapevoli e si tende a idealizzare (giustamente).
In genere in età più matura ci si rimette in gioco con esperienze che hanno segnato e insegnato anche a riconoscere da subito quali aspettative si possono nutrire nei confronti di un eventuale rapporto.
E prima di imbarcarsi in un'avventura si valutano i pro e i contro.
In genere non è difficile per nessuno trovare un partner qualsiasi, ma se si desidera come dice Ish qualcuno con cui condividere qualcosa di più che un rapporto di sesso o una cena, allora .. sì insomma ci vuole molta fortuna.
Senza dimenticare che spesso le persone veramente speciali non lo sono solo per noi.
cannella is offline  
Vecchio 17-05-2006, 00.05.39   #25
cannella
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Data registrazione: 21-09-2003
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Ish459
Con il tempo si diventa più esigenti, più radicato nelle proprie consuetudine e ci si delimita con più accanimento il proprio territorio, la propria routine. Si diventa meno impermeabile, ci sono molti più parametri che mettiamo in considerazione all'ora di interagire con qualcuno. Si ha una esperienza di vita e di se stessi che si riflette poi nel rapporto con gli altri e soprattutto nel momento di condividere noi stessi con gli altri. Acquistiamo una padronanza di noi stessi che ci rende in un certo senso inaccessibili agli altri. Per questo e per altri motivi, quelli o quelle che ritardano il formare una coppia faranno molta più fatica a trovare qualcuno "all'altezza". Se si è giovani "non si è pronti", sei si è maturi si diventa "meno flessibili".
Questo parlando a livello generale. Penso che CHIUNQUE da una certa età in poi, fatica moltissimo a trovare qualcuno con chi confrontarsi a più livelli... perché secondo me e parlo a titolo personale, la capacità di confronto a più livelli con una persona fa la differenza per stabilire un rapporto soddisfacente.
...
Perfettamente d'accordo, prova ne sia che ci si sposa da giovani, quando si è più inconsapevoli e si tende a idealizzare (giustamente).
In genere in età più matura ci si rimette in gioco con esperienze che hanno segnato e insegnato anche a riconoscere da subito quali aspettative si possono nutrire nei confronti di un eventuale rapporto.
E prima di imbarcarsi in un'avventura si valutano i pro e i contro.
In genere non è difficile per nessuno trovare un partner qualsiasi, ma se si desidera come dice Ish qualcuno con cui condividere qualcosa di più che un rapporto di sesso o una cena, allora .. sì insomma ci vuole molta fortuna.
Senza dimenticare che spesso le persone veramente speciali non lo sono solo per noi.
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Vecchio 17-05-2006, 01.16.51   #26
Weyl
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Re: Re: Re: dove sono gli uomini? pretendo troppo...?

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Messaggio originale inviato da Fragola
Che ne dici del piacere di condividere?


Non basta l'amicizia per questo?
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Vecchio 17-05-2006, 01.59.56   #27
Weyl
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Essere madre

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Messaggio originale inviato da voluttà
Il bisogno di costituirsi in coppia è soprattutto biologico per l'uomo, mentre è principalmente culturale per la donna.


permettimi weyl di dire che è esattamente il contrario, la donna sente il bisogno di diventare madre, mentre l'uomo non ne sente il bisogno se non per dimostrare al mofdo che è in grado di procreare.

comunque mi rivolgo a tutti e mi permetto di consigliarvi un libro che forse avete già letto ma forse no... è un libro di psicologia che spiega esattamente tutti gli aspetti di questa discussione scritto da una autorevole persona che si chiama shere hite.. "i nuovi maschi" parla principalmente di uomini ma anche di donne.

Confondi, stranamente, l'essere "coppia", con l'essere genitore.
Mi sembra quasi idiota rimarcarlo, ma sono due istanze esistenziali del tutto diverse.
Chiaro: rispetto alla "genitorialità" i ruoli e le posizioni si ribaltano.
Per la donna tale istanza è simile ad una pulsione, assai più biologica che culturale, mentre per l'uomo vale esattamente il contrario, essendo la paternità soprattutto un fatto normativo e formale, e solo secondariamente una dimensione "possibile" dell'affettività.
Ho avuto tra le mie pazienti donne intelligenti che hanno consapevolmente "scelto" il partner all'esclusivo scopo di procreare, senza altra intenzione di stringere legami più intriganti e complicati.
Hanno, semplicemente, obbedito e "reso" alla natura il suo pegno, al fine di temperarne le esigenze, perseguendo con ciò e con saggezza il miglior modo possibile di dare a Cesare e a Dio ciò che è loro proprio, e libere, esistenzialmente, in misura adeguata alla massima libertà psicologica, la quale impone limiti.

Mai ho udito esprimere da un uomo un simile progetto.
Scriveva Hesse che tre sono i compiti fondamentali nella vita di un uomo: piantare un albero, scrivere un libro ed essere riconosciuto padre da un bambino.
Ma la "paternità" non è "genitorialità": sono concetti ed intenzioni diverse.
Madre è colei che mi ha generato, dal cui corpo io mi sono staccato, e di cui ho, per tutta la mia vita, dovuto elaborare la perdita.
Padre è colui che ho trovato, non uno, ma "molti", alla cui impronta ho tentato di congiungermi, e di cui ho, per tutta la vita, ripercorso le tracce.
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Vecchio 17-05-2006, 09.53.36   #28
Fragola
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Re: Re: Re: Re: dove sono gli uomini? pretendo troppo...?

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Messaggio originale inviato da Weyl
Non basta l'amicizia per questo?

Tu dici? ...
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Vecchio 17-05-2006, 11.14.38   #29
odissea
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Messaggio originale inviato da bside
>Forse la "fedeltà" che cerco io è perfono più difficile da >trovare


Indubbiamente più difficile. Eppure quanto ci tengono le persone alla fedeltà sessuale e quante coppie scoppiano proprio per questioni di piccole infedeltà...
Intendiamoci considero una frequente e ripetuta infedeltà una forma d'inquinamento in una relazione molto difficile da gestire e personalmente non sarei in grado, né forse m'interesserebbe dato che sono monogamo. Infatti fino ad ora non ho mai tradito il mio ragazzo, né è mai successo in passato; però non escludo che possa succedere in futuro.
Del resto negli ambienti gay, ad esempio, sono abb. frequenti le cosidette "coppie aperte", mentre negli ambienti etero pare di no, come si spiega? Forse l'uomo e la donna vivono la sessualità in modo diverso.



aaaaaaahhhhh! ettipareva: troviamo un uomo così sensibile sul forum, e salta fuori che è gay! esistono eterosessuali che la pensino come te?


Sono d'accordo con te circa l'esistenza di molte coppie "aperte" nel mondo omosessuale: delle volte questa cosa mi fa pensare che mancando modelli culturali di riferimento (secoli di "sacra famiglia" eterosessuale) le coppie gay abbiano coordinate spazio-temporali diverse.
Che sia bene che sia male.....di certo non lo so; credo che sia naturale allo stato attuale dei fatti.



Riferendomi al messaggio di fragola; a me non è andata sempre così bene nelle conoscenze, sono una che per motivi di forza maggiore circola abbastanza nell'ambiente gay.....di una piccola città, per cui vedo una realtà provinciale e chiusa.
Ho conosciuto solo uomini omosessuali, non donne. Molti di loro non avevano le palle....anzi. molti di loro vivono una vita fatta di ipocrisie e menzogne, altri hanno passato gran parte della loro vita in questo stato: e una persona più mente, più peggiora in qualità. Altri, hanno fatto il loro coming out ma credo ne siano rimasti traumatizzati a causa delle violente e dure reazioni familiari e sociali: alcuni di loro sono tristi, altri si atteggiano in un modo così innaturale (giocano a fare l'Aldo Busi di turno, cosa che gli riesce male) e costruito, e se ne vanno in giro dicendo a tutti che loro hanno 2 palle così.....e non è vero.

Una persona a me molto cara appartiene a quest'ultima categoria....e non so più che fare. Ma ce ne sono tanti.

Omosessuali equilibrati, forti, consapevoli, e trasparenti, ne ho conosciuto uno, uno e mezzo dai, ma il mezzo non mi convince ancora del tutto.
Non che gli eterosessuali siano tutte persone lodevoli e equilibrate, il discorsetto non è volto in nessuna maniera a screditare l'omosessualità: nella mia esperienza ho però riscontrato che l'ambiente gay non è tutto rose e fiori, ci sono bei pescicani anche lì.
odissea is offline  
Vecchio 17-05-2006, 11.36.04   #30
odissea
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Messaggio originale inviato da voluttà
Il bisogno di costituirsi in coppia è soprattutto biologico per l'uomo, mentre è principalmente culturale per la donna.


permettimi weyl di dire che è esattamente il contrario, la donna sente il bisogno di diventare madre, mentre l'uomo non ne sente il bisogno se non per dimostrare al mofdo che è in grado di procreare.

comunque mi rivolgo a tutti e mi permetto di consigliarvi un libro che forse avete già letto ma forse no... è un libro di psicologia che spiega esattamente tutti gli aspetti di questa discussione scritto da una autorevole persona che si chiama shere hite.. "i nuovi maschi" parla principalmente di uomini ma anche di donne.

grazie per il consiglio sul libro di Hite.

Il bisogno di costruirsi una coppia è secondo me di origine prevalentemente culturale per una donna: non "sta bene" ancora oggi che una donna viva sola, che abbia partner sessuali a meno che non sia quanto meno fidanzata. Non "si fa", non è "socialmente condivisibile" che la donna sia indipendente, promiscua, autonoma.

L'uomo single, con tutte le caratteristiche di qui sopra, è figo (e spesso noi donne ci innamoriamo di lui ). Socialmente realizzato.
odissea is offline  

 



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