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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 21-05-2006, 11.33.37   #11
winged_red_tear
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 21-04-2005
Messaggi: 132
Semplicemente se la gente imparasse a farsi di più i cosidetti caxxi suoi anziché continuare a fissarti solo perché hai un problema fisico ci sarebbero molti meno timidoni in giro
winged_red_tear is offline  
Vecchio 21-05-2006, 21.55.50   #12
steady
Ospite
 
Data registrazione: 20-05-2006
Messaggi: 8
Quando l'Io constata di non essere posto da se stesso ma divenuto da altro da sé, e di non poter ovviare alla sua genesi, ossia di non potersi liberare da questo "altro" che è la sua dotazione inconscia, l'Io prova disorientamento in ordine alla propria individuazione e alla propria libertà, che a questo punto conosce i suoi limiti iscritti in quella dotazione pre-individuale che Freud ha chiamato Es e ha descritto in metafora sessuale.
L'Io appartiene al sesso, e non il sesso all'Io come ingenuamente si crede, e perciò l'Io se ne vergogna e chiama il sesso: pudendum, e pudenda gli organi sessuali. La vergogna dipende dal fatto che il sesso è "o-sceno" non perché è sconveniente, ma perché è fuori dalla "scena" dell'Io, perché appartiene a quella scena pre-individuale che l'Io avverte come sottratta alla sua libertà. Nella sessualità l'Io collassa come Io e trova Es, nonostante gli sforzi di individuazione con se stesso.

E la questione potrebbe continuare...

Saluti

V.
steady is offline  
Vecchio 21-05-2006, 23.17.37   #13
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Educazione religiosa ma non troppa.

Ma il cosi detto "senso del pudore" rispetto al proprio corpo credo di non averlo mai avuto.
Il corpo, mi sono sempre detta, è stato creato da Dio, allora perchè vergognarcene?

Così da adulta mi sono soffermata a pensare che in un futuro ipotetico mondo civilizzato e spiritualmente elevato la gente andrà in giro nuda. Con qualche attenzione per l'igiene, ma la nudità, almeno in estate, sarà cosa normale senza scandalizzare nessuno.

Coprire artificiosamente il proprio corpo comporta un non corretto e sincero rapporto con il corpo stesso.

Oltre al fatto che risparmieremmo parecchio in abiti.

Uomini e donne ritornerebbero ad essere uguali, le religioni ad essere vere religioni spirituali e non invasive.

Penso anche che nella preghiera, in una chiesa o in una moschea occorrerebbe recarsi completamente nudi. Mettere a nudo il proprio corpo come dovrebbe essere fatto per la propria anima.

Dovremmo anche essere educati ad una corretta sessualità, senza repressione ma senza neppure alcuna esagerazione.

Ma non credo che nei prossimi cento anni questo potrà essere realizzato. Ci vorranno ancora centinaia d'anni, se ci sarà ancora qualcuno fra cento anni. Se andiamo avanti di questo passo sarà difficile.

Ciao
mary
Mary is offline  
Vecchio 22-05-2006, 10.40.51   #14
odissea
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Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
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Messaggio originale inviato da steady
Quando l'Io constata di non essere posto da se stesso ma divenuto da altro da sé, e di non poter ovviare alla sua genesi, ossia di non potersi liberare da questo "altro" che è la sua dotazione inconscia, l'Io prova disorientamento in ordine alla propria individuazione e alla propria libertà, che a questo punto conosce i suoi limiti iscritti in quella dotazione pre-individuale che Freud ha chiamato Es e ha descritto in metafora sessuale.
L'Io appartiene al sesso, e non il sesso all'Io come ingenuamente si crede, e perciò l'Io se ne vergogna e chiama il sesso: pudendum, e pudenda gli organi sessuali. La vergogna dipende dal fatto che il sesso è "o-sceno" non perché è sconveniente, ma perché è fuori dalla "scena" dell'Io, perché appartiene a quella scena pre-individuale che l'Io avverte come sottratta alla sua libertà. Nella sessualità l'Io collassa come Io e trova Es, nonostante gli sforzi di individuazione con se stesso.

E la questione potrebbe continuare...

Saluti

V.

ben arrivato/a.

ehm....tento di districarmi in questo post.
La nudità è l'esibizione degli organi sessuali; Gli organi sessuali rappresentano quella parte primordiale che sfugge al nostro controllo, come se fossero loro a controllare noi invece che noi a controllare loro; per questo attribuiamo agli organi sessuali un pudore, un senso di vergogna: perchè è la nostra parte incontrollabile, che ci domina? rappresentano il nostro abbandono all'ES?

se ho interpretato più o meno correttamente pongo una domanda.
Forse, per dirla alla freudiana maniera, se il nostro Super Io non ci frustrasse con le sue regole non percepiremmo la nudità come qualcosa da nascondere; in ultima istanza il pudore, non ci deriva dal super-io (e dall'io) invece che dall'ES?
odissea is offline  
Vecchio 22-05-2006, 10.58.29   #15
odissea
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Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
Qualche tempo fa ho letto "e venne chiamata due cuori" di Marlo Morgan; è una storia ambientata nel deserto Australiano; la protagonista attraversa il deserto con una tribù di indigeni australiani; è una storia autobiografica tra l'altro.
Loro hanno un concetto di nudità totalmente differente dalla nostra; la nudità non riveste per loro un significato "provocatorio", mirato a provocare eccitamento in chi sta attorno. Non c'è niente di perverso o di sporco o di impudico per loro. Ora non sto dicendo che sia possibile riproporre lo stesso modello sulle nostre spiagge: assolutamente no. Ma che esistono modi di pensare e vedere il corpo diversi dalla cultura occidentale: esistono persone che sono in grado (per cultura e abitudine ecc) di vivere tranquillamente in naturalezza fra donne e uomini nudi completamente, senza dover operare un controllo serrato della propria eccitazione sessuale. Senza che la nudità di chi li circonda venga letta come un messaggio provocante.

Paradossalmente è proprio dove viene esercitato un maggiore controllo morale, che la nudità acquista un significato sessuale ed erotico tanto più elevato quanto più elevato è il controllo morale.

E' più facile che qualcuno ti guardi il fondoschiena in una spiaggia di "costumati" che in una spiaggia di nudisti.
odissea is offline  
Vecchio 22-05-2006, 13.39.59   #16
cannella
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Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
Credo che abbia a che fare con il permesso di.
In una spiaggia di nudisti non hai il permesso di portare il costume, per cui anche lì vige il regolamento.
Certo nel nudismo o nel vestitismo si mettono in atto inibizioni, esibizionismo, pudori ecc.
Ma lo vedo un po' come mascherarsi a carnevale: in quel periodo non è strano girare con la criniera, per cui "è permesso" farlo.
Personalmente non amo le costrizioni, peggio ancora quelle ambigue e al contrario, dove devi dimostrare qualcosa a qualcuno, sia vestendoti che mostrandoti; non capisco francamente l'idea di libertà personale attraverso qualche centimetro di stoffa in più o in meno.
Non ho problemi con la doccia in piscina, ma al mare uso il costume perchè per me è più comodo e preferisco passare inosservata, ma non mi scandalizzo per il nudo.
Comunque è una questione di moda, negli anni 70 fecero scalpore i primi topless a Cannes, ora non più.
Forse per quello sono tornati di moda i costumi interi.
cannella is offline  
Vecchio 22-05-2006, 22.35.26   #17
steady
Ospite
 
Data registrazione: 20-05-2006
Messaggi: 8
brividi

Mi chiedo se Mary soffra il freddo?

L'uguaglianza tra le creature umane è impossibile; la Grecia antica l'aveva ben capito... ah questi greci!

Le religioni sono, ontologicamente, invasive.
La questione è verso dove guidano lo sguardo umano.

La preghiera è pietà del pensare, nella migliore delle ipotesi. E la pietà del pensare andrebbe rivolta pure in direzione del proprio corpo, in modo tale da donargli la sessualità che si merita; e forse ad essa va il merito del ritorno del costume intero!!!
Che non s'offenda alcuna; è solo un fatto di potere riflessivo della preghiera.

Ritornerò. Saluti. Steady. V.
steady is offline  
Vecchio 23-05-2006, 21.54.29   #18
steady
Ospite
 
Data registrazione: 20-05-2006
Messaggi: 8
Buonasera Odissea, dici bene.

Il pudore è un inganno.
Per Schopenhauer l'immagine che l'individuo ha di se stesso è una rappresentazione fenomenica della volontà irrazionale che, come cieca pulsione, opera, attraverso la sessualità, a vantaggio della specie, illudendo gli individui con la seduzione del piacere.

E gli organi sessuali vanno intesi come strumenti che innalzano le profondità della mente e ne dischiudono il proprio potere; sono una sorta di simulacro dell'abbattimento dell'Io.
Ma il profondo ama la maschera!

Saluti

Steady
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Vecchio 24-05-2006, 10.35.39   #19
odissea
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Messaggi: 899
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Messaggio originale inviato da steady
Ma il profondo ama la maschera!


perchè nel profondo amiamo la maschera?

e poi, non è una specie di contraddizione? l'immagine degli organi sessuali come simulacro della cieca pulsione sessuale, è calzante.

Nello stesso tempo questa pulsione eleva la nostra mente; nello stesso tempo tende ad abbattere il nostro io.
Ho capito male? Ho capito bene? non è in contraddizioneallora?


Ultima modifica di odissea : 24-05-2006 alle ore 10.49.15.
odissea is offline  
Vecchio 24-05-2006, 12.05.46   #20
turaz
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Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
vivo tranquillamente la mia nudità e non ho soggezione per quella altrui.
turaz is offline  

 



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