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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 24-10-2006, 11.14.57   #1
flyfree
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Data registrazione: 20-09-2006
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quando vengono meno le certezze

Non so quante persone vivono la mia situazione, credo comunque di non essere un caso isolato.
Da un anno da questa parte mio marito si trova da un giorno all'altro senza lavoro. Fino a quel momento per quasi 20 anni, tutto filava liscio pur conquistandoci tutto piano piano a partire dalle vacanze uno o due volte all'anno, un'appartamento in centro, tante comodità per noi e i figli, ai quali non è mai mancato niente. Anche questo un classico per molti di noi, credo.
Di disoccupazione se ne sentiva tanto parlare, anche io ho avuto qualche moto di compassione quando sentivo in televisione di casi disperati, ma poi non tocca più di tanto.
In questo senso la perdita del posto è come una valanga, un terremoto, uno tsunami che ti fa perdere in un primo momento la bussola, perchè sembra che vengono meno tutte le certezze.
Il vero problema non è nemmeno tanto la ristrettezza economica, che pur avendo la sua importanza, è superabile perchè ci sono dei risparmi, c'è il mio modesto lavoro che ci tiene a galla.
Ma cosa ci succede quando vengono meno le certezze? A 45 anni come si può pensare di inserirsi nel mondo del lavoro senza laurea, quando quel pezzo di carta finora non è mai servito, perchè contavano di più le competenze dimostrate sul campo. Quando si sa, che noi della generazione del contratto a tempo indeterminato adesso ce lo sogniamo e dobbiamo vedere cosa inventarci giorno per giorno sperando nella buona sorte. A quell'età si è troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per essere reinserito. almeno cosi sembrerebbe.
Come si deve sentire lui quando mi vede andare al lavoro e io sento imbarazzo a chiedergli cosa ha intenzione di fare per non fargli sentire il peso della giornata da inventare e non gli voglio chiedere più cosa vuole cucinare per pranzo, perchè so che lo fa per rendersi utile ma certo non è stata la sua ambizione più grande quella di fare il casalingo. Non c'è da meravigliarsi che gli è scappato di dire di sentirsi un fallito, anche se non è colpa sua, se l'azienda non c'è più.
Non nascondo che anche io ho avuto dei momenti di forte crisi e poi è facile sbagliare nel voler proteggere l'altro nascondendogli il proprio stato d'animo, ma proprio in situazioni difficili i sensi si accuiscono e all'improvviso la convivenza finora armonica e serena ne risente.
Chissà come andrà avanti e cosa ci sarà per i nostri figli? Chissà se non peggiorerà sempre di più soprattutto per chi come noi vive nel sud?
Saluti
flyfree is offline  
Vecchio 24-10-2006, 12.21.24   #2
bomber
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Riferimento: quando vengono meno le certezze

Citazione:
Originalmente inviato da flyfree
Non so quante persone vivono la mia situazione, credo comunque di non essere un caso isolato.
Da un anno da questa parte mio marito si trova da un giorno all'altro senza lavoro. Fino a quel momento per quasi 20 anni, tutto filava liscio pur conquistandoci tutto piano piano a partire dalle vacanze uno o due volte all'anno, un'appartamento in centro, tante comodità per noi e i figli, ai quali non è mai mancato niente. Anche questo un classico per molti di noi, credo.
Di disoccupazione se ne sentiva tanto parlare, anche io ho avuto qualche moto di compassione quando sentivo in televisione di casi disperati, ma poi non tocca più di tanto.
In questo senso la perdita del posto è come una valanga, un terremoto, uno tsunami che ti fa perdere in un primo momento la bussola, perchè sembra che vengono meno tutte le certezze.
Il vero problema non è nemmeno tanto la ristrettezza economica, che pur avendo la sua importanza, è superabile perchè ci sono dei risparmi, c'è il mio modesto lavoro che ci tiene a galla.
Ma cosa ci succede quando vengono meno le certezze? A 45 anni come si può pensare di inserirsi nel mondo del lavoro senza laurea, quando quel pezzo di carta finora non è mai servito, perchè contavano di più le competenze dimostrate sul campo. Quando si sa, che noi della generazione del contratto a tempo indeterminato adesso ce lo sogniamo e dobbiamo vedere cosa inventarci giorno per giorno sperando nella buona sorte. A quell'età si è troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per essere reinserito. almeno cosi sembrerebbe.
Come si deve sentire lui quando mi vede andare al lavoro e io sento imbarazzo a chiedergli cosa ha intenzione di fare per non fargli sentire il peso della giornata da inventare e non gli voglio chiedere più cosa vuole cucinare per pranzo, perchè so che lo fa per rendersi utile ma certo non è stata la sua ambizione più grande quella di fare il casalingo. Non c'è da meravigliarsi che gli è scappato di dire di sentirsi un fallito, anche se non è colpa sua, se l'azienda non c'è più.
Non nascondo che anche io ho avuto dei momenti di forte crisi e poi è facile sbagliare nel voler proteggere l'altro nascondendogli il proprio stato d'animo, ma proprio in situazioni difficili i sensi si accuiscono e all'improvviso la convivenza finora armonica e serena ne risente.
Chissà come andrà avanti e cosa ci sarà per i nostri figli? Chissà se non peggiorerà sempre di più soprattutto per chi come noi vive nel sud?
Saluti


Nella vita non ce certezza, per aforimsi le uniche certezze sono le tasse e la morte.
Viviamo in un mondo dove ci hanno tolto quella fantasia di certezza che poteva essere il lavoro.
Molti prima si illudevao che il lavoro fosse certo ma anche tanti si sono accorti che poi non è così.
Oggi come oggi perdere il lavoro diventa sempre più facile, trovarne uno sicuro sempre più difficile.
Certamente nella società odierna il pensiero non è più quello di 20 anni fa o anche di 10 anni fa, oggi trovare un lavoro fisso, con assunzione a tempo indeterminato è un miraggio di quelli fantastici.
Nel tuo caso voi siete in maggiori difficoltà perchè vivevate nell'illusione del posto fisso, comune a molti.
>ovviamente se tuo marito penserà, penserà ancora in quell'ottica dovrà andare incontro a moltissime delusioni che lo porteranno ad un punto di non ritorno.
Sicuramente è difficile, ritrovarsi a dovere cambiare mentalità lavorativa ma è necessario, e poter sopravvivere alla quaotidianità.
Indubbiamnete nn è facile ma dalla sua ha un arma che dovràusare al meglio.
Ha esperienza, non so che lavoro possa aver fatto ma se ha lavorato per 20/25/30 anni ha un espereizna sul campo non indffierente per cui rispetto a molti giovani magari non ha un titolo ma ha espeeizna e sul lavoro conta eccome se conta.
Quella dovrà essere il suo motore per proporsi a nuove realtà lavorative.
Adesso deve iniziare a cercare con i nuovi metodi, agenzia iterinali e internet un nuovo lavoro senza cadere in depressione e cercando di adattarsi a tutto quello che arriverà e senza dubbio fra qualche tempo arriverà a trovare un lavoro decente ...
bomber is offline  
Vecchio 24-10-2006, 14.30.47   #3
flyfree
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Riferimento: quando vengono meno le certezze

caro bomber
visto che sei un esperto nel settore dovresti sapere che aldilá di tutte le cose giustissime che dici è un'esperienza che destabilizza non poco e capita che vengono messo in discussione cose che normalmente non si sarebbero mai toccate. Allora si che si viene messi a dura prova.
grazie tante per il tuo commento
ciao
flyfree is offline  
Vecchio 25-10-2006, 01.23.21   #4
bomber
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Messaggi: 4,154
Riferimento: quando vengono meno le certezze

Citazione:
Originalmente inviato da flyfree
caro bomber
visto che sei un esperto nel settore dovresti sapere che aldilá di tutte le cose giustissime che dici è un'esperienza che destabilizza non poco e capita che vengono messo in discussione cose che normalmente non si sarebbero mai toccate. Allora si che si viene messi a dura prova.
grazie tante per il tuo commento
ciao


Indubbiamente, il lavoro che manca spesso è fonte di disagio e di momenti molti difficili per la famiglia e per tutto quello che lo riguarda.
ovviamente il periodo si supera anche con un po di ottimismo e ricerca appropiata della situazione giusta.
Non volevo entrare nel merito ne tanto meno penso che ce ne sia il tempo in un forum certamente ho cercato di dare consigli utili.
Ti auguro che la cosa vada per il meglio e che i problemi siano presto risolti.
bomber is offline  
Vecchio 25-10-2006, 19.13.27   #5
dany83
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Messaggi: 618
Riferimento: quando vengono meno le certezze

credo che il problema sia a monte.Nella società in cui viviamo ci sono molte persone che si arricchiscono e hanno successo nella vita,però è ovvio che dall'altra parte ci siano delle persone che non hanno successo e sono costrette ad arrangiarsi tutta la vita per vivere dignitosamente.Credo che la nostra società attuale,dove il lavoro scarseggia,funzioni un po come una savana,dove però invece di vincere il più forte,vince il più furbo,io per esempio non sono furbo e sono disoccupato...
dany83 is offline  
Vecchio 25-10-2006, 20.39.22   #6
Daniele99
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Data registrazione: 11-10-2006
Messaggi: 33
Riferimento: quando vengono meno le certezze

Deve essere veramente dura per lui.. Mi dispiace veramente...
L'unica cosa che posso dirti e di farlo sentire importante, e sopratutto cercare di dirgli che lo stimi come persona lo stesso...
Quando uno è disoccupato tende a sentirsi fallito.. il che è sbagliato perchè il successo di una persona si valuta da quello che è, e non il lavoro che fà....
E poi il lavoro è un diritto oltre che un dovere, tutti devono avere l'opportunità di lavorare.. ma purtroppo non è cosi!!!

Se resterete uniti come famiglia c'è la farete!!!
Lo so che l'amore non paga le bollette, ma togli anche quello....
Daniele99 is offline  
Vecchio 25-10-2006, 23.26.45   #7
senzanome
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Messaggi: 163
Riferimento: quando vengono meno le certezze

mi dispiace... davvero.
la prima cosa che mi viene in mente è quanto conti il lavoro. non mi riferisco ovviamente al lato economico, che non voglio sottovalutare.
quando ci si presenta a una persona in genere ci si scambia il nome e la seconda domanda verte sempre sul lavoro. dire che lavoro si fa è considerato un modo di definire se stessi, quello che si è. tutti più o meno ragioniamo in questo modo. purtroppo è una mentalità comune. se fai un lavoro poco considerato sei uno sfigato, se eserciti una professione nobile sei una bella persona.essere disoccupati poi è quasi un'onta. ci si sente come se in fondo la colpa non possa che essere imputata alla persona stessa e ci si sente così perché è quello che ci hanno sempre insegnato. il valore di una persona viene misurato dal tipo di lavoro che si svolge. credo inoltre che sia davvero difficile uscire fuori da questa prospettiva, errata, limitante e utile solo a lenire i sensi di colpa di chi il lavoro l'ha avuto in regalo. e in italia purtroppo il numero di quelli che ce l'hanno avuto in regalo è enorme...
c' è poi dell'altro... tutto il senso che il lavoro ha relativamente al sentirsi parte di una collettività. la disoccupazione diventa allora estraneamento, emarginazione, solitudine.
credo che ad un'età non più giovanissima sia veramente difficile gestire ed elaborare una situazione del genere.
aggiungo inoltre, benché io sia una donna, che secondo me per ragioni storico-culturali la disoccupazione vissuta da un uomo è ancora più una sofferenza.
mi è piaciuto molto però quello che hai scritto. mi ha dato l'impressione che tu sia e probabilmente anche tuo marito, una persona con delle risorse interne molto forti. riflettere sull'accaduto, porsi delle domande, mettere in dubbio il proprio modo di affrontare la situazione, discutere dei propri vissuti interni rispetto alla disoccupazione, al cambiamento che ha portato e porterà nella vostra famiglia, tutto ciò mi fa pensare, come ho detto, che avete delle risorse interne di cui non tutti dispongono.
certo, sono quelle esterne che mancano, lo so.
in bocca al lupo!

p.s.: io ho una laurea con il massimo dei voti e un mezzo lavoro sicuro (un part time). sono una dei nuovi schiavi del xxi sec. presto sarò sorda e cieca! a volte mi diverto a dirlo a chi fa delle belle professioni per vedere le espressioni del viso che cambiano. è un modo come un altro per capire subito chi si ha di fronte senza perdere tempo a farsi spiegare che lavoro fa.
senzanome is offline  
Vecchio 26-10-2006, 09.28.37   #8
dany83
Ospite abituale
 
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 618
Riferimento: quando vengono meno le certezze

flyfree,sono daccordissimo con quello che hanno detto Daniele99 e senzanome e mi unisco a loro nell'augurarti che tutto si sistemi e che possiate tornare a vivere serenamente.ciao
dany83 is offline  
Vecchio 26-10-2006, 09.41.55   #9
carola
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Data registrazione: 10-07-2003
Messaggi: 11
Riferimento: quando vengono meno le certezze

...quando vengono meno le certezze....
alzati per favore, riprendi tu in mano la situazione...e quella tua intelligenza di donna adesso, servirà a farlo sentire di nuovo un uomo...non un fallito
ho visto gli occhi di una donna disperata, poi l'ho riguardata....oggi gli occhi di quellla donna, mia madre, sorridono...è stata intelligente
ciao buona giornata
carola is offline  
Vecchio 26-10-2006, 12.26.14   #10
Daniele99
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Data registrazione: 11-10-2006
Messaggi: 33
Riferimento: quando vengono meno le certezze

Citazione:
Originalmente inviato da carola
...quando vengono meno le certezze....
alzati per favore, riprendi tu in mano la situazione...e quella tua intelligenza di donna adesso, servirà a farlo sentire di nuovo un uomo...non un fallito

Sono d'accordo... ma "intelligenza di donna" .... Basta con stà storia che le donne hanno il sesto senso... intelligenza femminile... etc... Ci sono donne che non riescono neanche a schivare un palo quando camminano per strada..
Voi mi sembrate donne in gamba... ma mica tutte lo sono!!!
Questo vale anche per gli uomini, vecchi, giovani, neri, bianchi, alti e bassi....
Non c'è una legge che regola le capacità individuali... un pò si nasce e un pò si diventa...
Daniele99 is offline  

 



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