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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 07-02-2008, 18.31.55   #21
marco cossu
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Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Questo non può coincidere con il rapportarti ,innanzitutto, in modo sincero con te stesso.



l'hai deciso tu oppure hai anche delle motivazioni per argomentare?
marco cossu is offline  
Vecchio 07-02-2008, 18.59.46   #22
Noor
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Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

Citazione:
Originalmente inviato da marco cossu
l'hai deciso tu oppure hai anche delle motivazioni per argomentare?
Nella fretta ho dimenticato di inserire un "non" nella mia frase che doveva essere:
Questo non può non coincidere con il rapportarti ,innanzitutto, in modo sincero con te stesso.
Noor is offline  
Vecchio 07-02-2008, 20.14.01   #23
andre2
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Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

Citazione:
Originalmente inviato da Heraclitus
Questa discussione la apro chiedendo a voi se è inevitabile che qualcuno scelga di intraprendere una vita spirituale in cui si percepisce (con percezioni e eventuali argomentazioni) qualcosa che va al di là dei fatti del mondo.

Ho detto che mi interessa come uno ci è arrivato perchè tutti noi (non mi risulta che esistano bambini che prima di non aver mai sentito parlare di religione abbiano già opinioni su di essa) quando siamo nati non avevamo alcuna opinione su ciò che c'è al di là dell'infinitamente grande scatola dell'universo o se c'è una infinitamente piccola particella immortale e immutabile di me (che però se è immutabile non è fatta nè di mutabili ricordi nè di mutabili stati di coscienza e quindi non so se ha senso dirsi che è qualcosa di me).

Ora la mia domanda non è tanto in che modo vi è nata la svolta spirituale nella vita (conversione, illuminazione, forse è complicato darle un nome univoco) ma

1)che cosa vi ha spinto ad avere interesse in essa,

2) per caso qualcuno di voi è arrivato ad avere tale svolta quando neanche stava cercarla nè aveva interesse a cercarla?
educazione cattolica convenzionale dalla tenera infanzia, credenza indotta quindi, non cercata o venuta giù tra capo e collo non si sa come.
poi, dai 20 anni in su ho comiciato a capire che così non andava bene...

Citazione:
3)e vorrei sapere sentire da chi ha abbandonato una svolta spirituale intrapresa in precedenza: se l'avete abbandonata perchè continuare a intrapenderla era non utile o al più dannoso per gli altri o per voi stessi perchè la avevate scelta senza documentarvi a pieno? Sarebbe una cosa molto triste scegliere un opinione spirituale con la triste logica opportunista del "qui c'è la maggioranza della gente la pensa X e quindi se penso X da loro avrò vantaggi", perchè anche se la scelta spirituale fosse quella giusta, si è stati spinti dalle più meschine delle ragioni
perchè "credere" è dannoso....

Citazione:
4)Quanto importante è nel percepire la spiritualità il fatto che essa sia qualcosa che fa indirizzare la vita di quell'individuo e non dell'altro e che in fondo la spiritualità in quanto riguardante l'individuo è una percezione diversa da ciò che ci fa sapere come risolvere le equazioni di terzo grado, farsi curare da una certa malattia o emanare leggi per lo stato (poichè equazioni, malattie e leggi possono riguardare più individui ma la mia vita la posso vivere solo io e la spiritualità che la indirizza può essere usata solo da me).
spiritualità è una parola che non mi piace perchè fa divisione tra corpo e spirito, preferisco parlare di percezione di aggregato psicofisico.
spiritualità sa di credenza, credere che ci sia un entità separata, lo spirito, che ha facoltà distinte, migliori, il cui esercizio porta benefici di vario tipo.
ovvero, attività egoica, mirante a conseguire obiettivi, mete.
non a comprendere.
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Vecchio 07-02-2008, 22.01.19   #24
koan
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Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

"Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?"

Penso che il cammino sia ancora lungo ( e ne sono felice ), ma una svolta reale si è effettivamente verificata con la perdita di persone care, soprattutto attraverso quello che hanno lasciato interiormente...
Il poter, infine, scoprire che la vita non ha prezzo per chi ama .. ( il cammino è certamente lungo, anche se la svolta potrebbe forse essere proprio dietro l'angolo ).
koan is offline  
Vecchio 09-02-2008, 14.01.50   #25
marco cossu
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Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Nella fretta ho dimenticato di inserire un "non" nella mia frase che doveva essere:
Questo non può non coincidere con il rapportarti ,innanzitutto, in modo sincero con te stesso.

esattamente, la ricerca spirituale è un cammino verso il centro, quel centro siamo noi.

Essere al centro di noi vuol dire accettare noi stessi, non farsi un'immagine di noi stessi, non avere una morale, non avere paura della morte.

lo scopo del cammino spirituale è l'espressione totale di noi stessi e l'unione massima con l'infinito, che comprende anche il piano materiale, ovviamente.

sincero è chi non giudica se stesso e gli altri, chi non si pone il problema del bene e del male, in definitiva chi ha come unico scopo l'esistenza fine a se stessa.
marco cossu is offline  
Vecchio 18-02-2008, 17.55.29   #26
Heraclitus
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Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

Citazione:
Originalmente inviato da veraluce
(Ciao Heraclitus! )
Per me è come una malattia genetica che si sviluppa sin dalla nascita, (se non prima ovviamente) ... nel senso che non sono mai riuscita a dare molta importanza ad altre cose e non ricordo coscientemente alcun periodo della mia vita in cui non rivolgevo le mie attenzioni a questioni del genere "spirituale" (come qui si usa definire ...), ma non come ricerca di "qualcosa", ma proprio come atteggiamento di vita... il fatto, ad esempio, di considerare gli altri come me stessa, ce l'ho sempre avuto, ancor prima di leggerlo nel vangelo (prendo in considerazione il vangelo solo per fare un esempio)...



Ciao veraluce! (com'è simpatico il tuo avatar!). Il fatto che sia un atteggiamento e qualcosa che c'è fin dalla nascita non so se sia un bene o un male per me (io non so ancora se ho la tua stessa spiritualità, più giù ti spiego cosa provo in questo momento), la cosa importante che ti auguro è: assicurati in tutti i modi che tu non ti sia sbagliata, sappi che almeno in qualcosa puoi sbagliarti! Io ho conosciuto momenti in cui idee che ritenevo incrollabili si sono rivelate false, anche se le persone con cui ero in contatto erano in buona fede.

Per spiegarti meglio hai presente l'esperimento psicologico di Milgram, dove la maggioranza di cavie accetta di fronte a un'autorità autodichiaratasi di eseguire qualsiasi ordine, compreso dare scariche elettriche (che solo l'autorità sapeva che erano finte) ad altri uomini? Oppure hai presente l'immagine di Konrad Lorenz che si porta dietro le paperette perchè a causa dell'imprinting quel scienziato era il primo essere che avevano visto? Io non so se l'ambiente in cui sei cresciuta ti ha solo fatto conoscere la sua spiritualità (o non spiritualità) senza importela, io sono stato lasciato libero ma mi spiace vedere persone la cui vita è indirizzata non da qualcosa che hanno percepito davvero ma da qualcosa che hanno solo sentito parlare e senza avere possibilità di averlo scelto.


Considerare gli altri come me stesso? Difficile: c'è una bella differenza tra me che vengo punto da un ago e un altro (magari molto diverso da me, e più antipatico, anche se ritengo di conoscerlo) che viene punto dallo stesso ago! La cosa certa è che prima di relazionarsi con gli altri occorre conoscerli, le differenze dell'altro sono una ricchezza, leggo spesso sui giornali che si vuole difendere "la Famiglia" al singolare e con la effe maiuscola quando fin dall'antichità ci sono "tante famiglie", una che è una coppia senza figli ma felici lo stesso, una con mamma, figlio e zia (quanti papà che scappano prima che nasca il figlio...), una con figli adottati... Che cosa possono rubare queste differenze alle altre? L'importante è che chi è nato viva con persone che possono farlo crescere a tempo pieno e finche è adulto...

Citazione:
Originalmente inviato da veraluce
Se intendi per svolta il momento preciso in cui si è "tangibilizzata" direttamente, attraveso l'esperienza personale, la realtà dell'oltre nella propria vita, allora posso dire che sicuramente io non la stavo cercando... vivevo tranquillamente, con gioie e dolori come tutti gli esseri umani... poi accadde, e ora continuo a vivere ugualmente con gioie e dolori ma in modo totalmente diverso che non saprei neanch'io come descrivere...

Io fin da bambino ero parecchio curioso, dunque il mio cercare è inevitabile, cercare le gioie passando per i dolori, alla lunga però ho ritenuto che le gioie non devono essere un punto d'arrivo, ma il modo con cui si cammina, in fondo come diceva Wittgenstein "vive in eterno colui che vive nel presente", anche se un attimo dopo qualcosa che sembra la mia morte, mi risvegliassi in una "nuova vita" io non saprei se è la stessa vita di prima o no e se avrò davvero un tempo infinito di vita davanti (può essere un sogno che ancora precede l'ultimo definitivo mio pensiero) e la vivrei nello stesso modo di questa. Un paradiso fatto di eterni palazzi e giardini sempre uguali a sè stessi sarebbe come vivere una nobiltà noiosa...


Citazione:
Originalmente inviato da veraluce
Non avevo intrapreso nessun tipo di svolta spirituale precedente... ma non capisco: si può svoltare a proprio piacimento? Per me è strana questa cosa...
...ma capisco che ognuno percorre una propria strada...

Beh, ci si potrebbe sempre essersi sbagliati quando si era compiuta la svolta precedente...


Citazione:
Originalmente inviato da veraluce
Tutto ciò che ci accade è importante per noi stessi.. credo... per me la spiritualità è importante perché non saprei fare altrimenti, ma non ritengo che anche saper fare le equazioni di terzo grado non possa essere un atto spirituale... forse perchè non escludo alcun tipo di manifestazione dalla spiritualità... anche il bere e il mangiare per me sono opera dello spirito... dipende da "chi" guarda...
...ma non ho capito bene perché dici: "le equazioni, le malattie e le leggi possono riguardare più individui ma la mia vita la posso vivere solo io e la spiritualità che la indirizza può essere usata solo da me"... anche la spiritualità riguarda più individui, anche se può concretizzarsi in modo diverso dal tuo... così come le malattie che vivono più individui possono capitare anche a te in modo diverso... etc...

Beh, è vero, in effetti le equazioni di terzo grado, possono anche essere un atto spirituale in quanto "mentale" , arte e matematica sono unite più di quanto si pensa, ho sfogliato un libro sui frattali stupendo e mi rendo conto che non serve conoscere le formule a essi corrispondenti per apprezzarli... Un po' come la musica che si può sia vedere come insieme di onde singole o come melodia che senza una sola nota si sente che è incompleta...

Il difficile è che la spiritualità di solito la intendo come ciò che fa indirizzare la mia singola vita (di me non in quanto uomo ma in quanto nato in quel tempo, quel luogo, quella famiglia, avendo queste e non altre capacita, in una parola: in quanto Heraclitus!) e trovo sbagliato trovare il minimo comun denominatore delle singole spiritualità invece che conoscendo le singole persone, ritenendo che la verità si è incarnata solo in quel luogo in quel tempo e in quel libro, e senza ricordare che "di ciò che è eterno proprio in quanto tale non potrai mai averne esperienza completa".

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Originalmente inviato da veraluce
Vorrei capire: chi pretende cosa? Non penso che chi ama arrivi a "pretendere"...
E poi scusami, ma se dici che "tutto" è precario mi escludi dal tutto la non-precarietà, e che "tutto" sarebbe allora? Un tutto senza qualcosa non può essere considerato un "tutto"... ma senza che vado ad incartarmi, vorrei capire piuttosto tu a che punto sei: hai "svoltato"?

Buona serata a te

Se assisti a vari funerali sembra che a volte amare voglia dire dipendere da chi hai amato... Qualcosa non è precario, non è passeggero? Mah, io guardando il caleidoscopio vedo sempre infinite forme che si uniscono e si rompono, ci sono troppe combinazioni per essere ripetute, che cosa non cambia? ...forse ci sono! Lo sfondo! E' vero che tutte le figure colorate mutano, si rompono e si uniscono, ma non c'è figura senza sfondo... Forse le figure lo coprono tutto ma è lo sfondo che fa sì che ogni figura possa esistere...
Heraclitus is offline  
Vecchio 18-02-2008, 20.34.23   #27
veraluce
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Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

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Da Heraclitus:
Ciao veraluce! (com'è simpatico il tuo avatar!). Il fatto che sia un atteggiamento e qualcosa che c'è fin dalla nascita non so se sia un bene o un male per me (io non so ancora se ho la tua stessa spiritualità, più giù ti spiego cosa provo in questo momento), la cosa importante che ti auguro è: assicurati in tutti i modi che tu non ti sia sbagliata, sappi che almeno in qualcosa puoi sbagliarti! Io ho conosciuto momenti in cui idee che ritenevo incrollabili si sono rivelate false, anche se le persone con cui ero in contatto erano in buona fede.

Ciao ... veramente io sbaglio in continuazione su molte cose...
...e so anche che tutto ciò che vedo, lo vedo a modo mio, e che quel che vedo va bene per me, ma sicuramente non è la visione degli altri... e che quel che ho capito dello spirito sicuramente è distorto poiché sono pur sempre un essere umano e quel che racchiudo nei miei sensi è ovviamente limitato, ma comunque cerco di essere onesta con me stessa e con gli altri...


Citazione:
Da Heraclitus:
Per spiegarti meglio hai presente l'esperimento psicologico di Milgram, dove la maggioranza di cavie accetta di fronte a un'autorità autodichiaratasi di eseguire qualsiasi ordine, compreso dare scariche elettriche (che solo l'autorità sapeva che erano finte) ad altri uomini? Oppure hai presente l'immagine di Konrad Lorenz che si porta dietro le paperette perchè a causa dell'imprinting quel scienziato era il primo essere che avevano visto? Io non so se l'ambiente in cui sei cresciuta ti ha solo fatto conoscere la sua spiritualità (o non spiritualità) senza importela, io sono stato lasciato libero ma mi spiace vedere persone la cui vita è indirizzata non da qualcosa che hanno percepito davvero ma da qualcosa che hanno solo sentito parlare e senza avere possibilità di averlo scelto.

Su questo punto posso dire che sono stata anche troppo libera, magari ci fosse stato qualche essere umano a darmi delle indicazioni... non ci sono stati neanche i miei genitori a controllarmi, pensa un pò... le mie esperienze sono "dirette" e qui sul forum sto cercando di imparare a "definire" in qualche modo gli avvenimenti spirituali... sono contenta che le tue siano state scelte libere... sarebbe bello se potesse essere così per tutti..


Citazione:
Da Heraclitus:
Considerare gli altri come me stesso? Difficile: c'è una bella differenza tra me che vengo punto da un ago e un altro (magari molto diverso da me, e più antipatico, anche se ritengo di conoscerlo) che viene punto dallo stesso ago! La cosa certa è che prima di relazionarsi con gli altri occorre conoscerli, le differenze dell'altro sono una ricchezza, leggo spesso sui giornali che si vuole difendere "la Famiglia" al singolare e con la effe maiuscola quando fin dall'antichità ci sono "tante famiglie", una che è una coppia senza figli ma felici lo stesso, una con mamma, figlio e zia (quanti papà che scappano prima che nasca il figlio...), una con figli adottati... Che cosa possono rubare queste differenze alle altre? L'importante è che chi è nato viva con persone che possono farlo crescere a tempo pieno e finche è adulto...

In che senso conoscere gli altri prima di relazionarsi con loro? Io pensavo di arrivare a conoscerli relazionandomici... non prima...
Comunque è bello quello che hai espresso con l'esempio delle famiglie...



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Da Heraclitus:
Io fin da bambino ero parecchio curioso, dunque il mio cercare è inevitabile, cercare le gioie passando per i dolori, alla lunga però ho ritenuto che le gioie non devono essere un punto d'arrivo, ma il modo con cui si cammina, in fondo come diceva Wittgenstein "vive in eterno colui che vive nel presente", anche se un attimo dopo qualcosa che sembra la mia morte, mi risvegliassi in una "nuova vita" io non saprei se è la stessa vita di prima o no e se avrò davvero un tempo infinito di vita davanti (può essere un sogno che ancora precede l'ultimo definitivo mio pensiero) e la vivrei nello stesso modo di questa. Un paradiso fatto di eterni palazzi e giardini sempre uguali a sè stessi sarebbe come vivere una nobiltà noiosa...

Bene... proprio perché ultimamente mi sto cimentando un pò in filosofia, ti ringrazio per il riferimento a Wittgenstein... approfondirò...


Citazione:
Da Heraclitus:
Il difficile è che la spiritualità di solito la intendo come ciò che fa indirizzare la mia singola vita (di me non in quanto uomo ma in quanto nato in quel tempo, quel luogo, quella famiglia, avendo queste e non altre capacita, in una parola: in quanto Heraclitus!) e trovo sbagliato trovare il minimo comun denominatore delle singole spiritualità invece che conoscendo le singole persone, ritenendo che la verità si è incarnata solo in quel luogo in quel tempo e in quel libro, e senza ricordare che "di ciò che è eterno proprio in quanto tale non potrai mai averne esperienza completa".

Ho capito quindi che hai una tua spiritualità, ciò che non capisco è come ci sei arrivato...? Per ragionamenti, per svolte immediate o cosa? Scusa, ma sono un pò di coccio quando cerco di capire...

Credo sia meglio che mi fermi qui, che già mi verrebbero in mente numerose domande da farti e sicuramente andrei OT...

...grazie per lo scambio, sei stato molto gentile.

Buona serata
veraluce is offline  
Vecchio 23-02-2008, 16.25.02   #28
Heraclitus
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Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

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Originalmente inviato da veraluce
Ciao ... veramente io sbaglio in continuazione su molte cose...
...e so anche che tutto ciò che vedo, lo vedo a modo mio, e che quel che vedo va bene per me, ma sicuramente non è la visione degli altri... e che quel che ho capito dello spirito sicuramente è distorto poiché sono pur sempre un essere umano e quel che racchiudo nei miei sensi è ovviamente limitato, ma comunque cerco di essere onesta con me stessa e con gli altri...

Ciao di nuovo veraluce, scusa il ritardo ma ero mega-impegnato negli studi.
Quello che dici qui è molto importante, se ritieni che parte della tua visione del mondo è, come dire, privata e che è difficile farla mostrare (o di-mostrare, ma se ho ben capito questa tua visione si mostra soltanto a te) agli altri, allora è cosa buona non costringere gli altri a vivere secondo questa tua visione.

Citazione:
Originalmente inviato da veraluce
In che senso conoscere gli altri prima di relazionarsi con loro? Io pensavo di arrivare a conoscerli relazionandomici... non prima...
Comunque è bello quello che hai espresso con l'esempio delle famiglie...

Mi viene in mente il racconto "Il piccolo principe" di Saint-Exupery, dove la volpe dice al protagonista:

"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."


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Originalmente inviato da veraluce
Bene... proprio perché ultimamente mi sto cimentando un pò in filosofia, ti ringrazio per il riferimento a Wittgenstein... approfondirò...


Ho capito quindi che hai una tua spiritualità, ciò che non capisco è come ci sei arrivato...? Per ragionamenti, per svolte immediate o cosa? Scusa, ma sono un pò di coccio quando cerco di capire...

Credo sia meglio che mi fermi qui, che già mi verrebbero in mente numerose domande da farti e sicuramente andrei OT...

...grazie per lo scambio, sei stato molto gentile.

Buona serata

Se vuoi posso approfondire ciò mandandoti dei messaggi privati.
Ciao

Heraclitus is offline  
Vecchio 03-03-2008, 19.04.17   #29
capo testa
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Messaggi: 1
Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

secondo il mio parere, una svolta spirituale si può avere, come penso nel mio caso, nel corso dell'intera esistenza. le prime avvisaglie le abbiamo quando siamo bambini e non soppiamo cosa ci accade, abbiamo pensieri diversi da nostro fratello/sorella e abbiamo timore di ammetterlo.poi vogliamo aiutare gli altri più confusi di noi ma ancora non ne abbiamo i mezzi e ci imbarchiamo in rapporti difficili.facciamo esperienze dolorose e quando ne veniamo fuori in qualche modo, ci rendiamo conto che non le abbiamo fatte per caso, dovevano accadere.A quel punto ci soffermiamo su quanto accaduto e decidiamo di fare il percorso verso la spiritualità in modo consapevole e sicuri solo del fatto che sentiamo di farlo anche se non sappiamo dove ci porta.
icnusa
capo testa is offline  
Vecchio 06-03-2008, 15.38.17   #30
Nicolas
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Messaggi: 120
Riferimento: Cosa vi ha spinto a una svolta spirituale?

Citazione:
Originalmente inviato da Heraclitus
1)che cosa vi ha spinto ad avere interesse in essa,

2) per caso qualcuno di voi è arrivato ad avere tale svolta quando neanche stava cercarla nè aveva interesse a cercarla?

3)e vorrei sapere sentire da chi ha abbandonato una svolta spirituale intrapresa in precedenza: se l'avete abbandonata perchè continuare a intrapenderla era non utile o al più dannoso per gli altri o per voi stessi perchè la avevate scelta senza documentarvi a pieno? Sarebbe una cosa molto triste scegliere un opinione spirituale con la triste logica opportunista del "qui c'è la maggioranza della gente la pensa X e quindi se penso X da loro avrò vantaggi", perchè anche se la scelta spirituale fosse quella giusta, si è stati spinti dalle più meschine delle ragioni

4)Quanto importante è nel percepire la spiritualità il fatto che essa sia qualcosa che fa indirizzare la vita di quell'individuo e non dell'altro e che in fondo la spiritualità in quanto riguardante l'individuo è una percezione diversa da ciò che ci fa sapere come risolvere le equazioni di terzo grado, farsi curare da una certa malattia o emanare leggi per lo stato (poichè equazioni, malattie e leggi possono riguardare più individui ma la mia vita la posso vivere solo io e la spiritualità che la indirizza può essere usata solo da me).

1) Il desiderio. Voglio dire il desiderio di comprendere Dio. Si dice che il karma si manifesti sotto forma di desiderio...

2 e 3) Diverse volte ho cambiato strada, ho avuto o non avuto fede, cercato o non cercato il trascendente. A volte ho ricevuto ciò che cercavo, altre volte sono stato proiettato in mondi sconosciuti indipendentemente dalla mia volontà... ma si dice che in Realtà il Maestro appare quando l'allievo è pronto... quindi...

4) Quanto è stato importante? Beh... io sono cambiato completamente. Non c'è più nulla in me che mi ricordi ciò che ero prima di cominciare questo viaggio. Non solo, mi rendo anche conto che continuo a cambiare, con una velocità spaventosa. Ci sono esperienze che cambiano completamente una vita.

Ciao.
Nicolas is offline  

 



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