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Vecchio 04-09-2004, 14.25.07   #11
Mirror
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Messaggio originale inviato da Paolo77

... l'antico detto "quando il discepolo è pronto il maestro appare"

Questo per dirti wallace che a volte chi cerca non trova, e che abbiamo vicino a noi i maestri ma non li vediamo.

Verissime affermazioni.
E poi, quando il discepolo é "maturo" il Maestro scompare.
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Vecchio 05-09-2004, 13.06.24   #12
Wallace
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Bella la storia,

..si, è vero che il maestro appare quando si è pronti e poi scompare una volta finito il prorpio "percorso", dirò di più, a volte si trovano maestri tra gente comune, che non sanno nemmeno di esserlo magari ma che con la loro semplicità e limpidezza ti danno spesso una vera lezione di vita; oppure una serie di avvenimenti e circostanze in cui ti ritrovi ti portano a trovare ciò che per lunghi anni hai cercato senza mai renderti conto che la risposta era sempre stata sotto i tuoi occhi ( proprio come nella tua storia paolo77).

Quello che però intendevo dire (e magari aprirò un altro forum di discussione perchè ciò non è priorpio legato a Gurdjieff) è che nel mondo di oggi, dove la cultura va sempre più massificandosi, e quindi tutti possono leggere di tutto ( visto anche che la logica della massificazione prevede la semplificazione e conseguente banalizzazione delle idee) sono sempre più quelli che si avvicinano alle dottrine spirituali e che poi, non riuscendo assolutamente a fare il "gran salto" si autoingannano convicendosi di aver trovato chissà quali verità sulla vita e vanno in giro sputar sentenze come libri stampati senza nemmeno comprendere il significato delle parole che dicono...non so se mi sono spiegato...

io chiedo a tutti voi, come stimolo alla riflessione senza alcuna volontà di offendere o criticare visto che penso che qui siamo tutti sulla stessa barca e sarebbe da stupidi remare contro o peggio ancora tutti nella propria direzione: quanti di voi vivono quello che leggono nei testi di illuminati come Gurdjieff e Osho? quanti cercano di conciliare ciò che leggono nei libri con poi quello che la vita realmente ti propone? perchè è facile a parole dire quello che si dovrebbe fare, un po' meno farlo; per fare un esempio, si è parlato dell'autoricordo, un concetto ribadito da quasi tutti i veri illuminati, bene, quanti provano veramente ad autoricordarsi, quanti desiderano con tutto loro stessi autoricordarsi e ci provano, in ogni momento della loro giornata senza, e questo per me è fondamentale, perdere il contatto con la realtà, senza sacrificare i rapporti con gli altri: è una cosa che mi è capitata di osservare in molti di quelli che leggono testi di spiritualità o peggio ancora new age che finiscono spesso con l'inaridirsi nel cuore...bene cosa pensate di tutto ciò?

ciao,
wallace
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Vecchio 05-09-2004, 13.50.33   #13
Mirror
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Messaggio originale inviato da Wallace
...fare il "gran salto" si autoingannano convicendosi di aver trovato chissà quali verità sulla vita e vanno in giro sputar sentenze come libri stampati senza nemmeno comprendere il significato delle parole che dicono...non so se mi sono spiegato...

... quanti di voi vivono quello che leggono nei testi di illuminati come Gurdjieff e Osho? quanti cercano di conciliare ciò che leggono nei libri con poi quello che la vita realmente ti propone?

Se si ha Compreso realmente l'insegnamento dei Maestri, si ha Compreso
che l'unica cosa essenziale é: Essere Consapevolmente ciò che si é, nel qui ed ora, in piena Accettazione di Ciò che E', dentro di noi e fuori nel mondo.
Questa non é banalizzazione di comodo, autogiustificazione egocentrica, ma Arresa al Ciò che é (al Divino).
Questa Comprensione Risvegliata mette l'ego in secondo piano, lo rende semplice e funzionale servitore.
Se, per le tue aspettative mentali, queste sono semplificazioni banali, mi riguarda relativamente.
Sono, per me, invece, la sintesi e l'essenza dell'insegnamento di quei maestri a cui tu alludi.
E, nella chiave in cui te li ho espressi, ultrasinteticamente, li applico ogni momento, naturalmente e spontaneamente.
Sono ciò che sono. Difficicile da accettare, eh!
A questo punto, però, serve una grossa intuizione...che rompa i modelli
di cosa si dovrebbe essere...i modelli fabbricati dall'ambizioso ego spirituale.
E' un viaggio...senza ritorno.

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Vecchio 05-09-2004, 14.07.37   #14
neman1
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Ciao Wallace

Trovo giusto quello che scrivi, sopratutto la prima parte in cui ricordi che si puo imparare dalla gente commune per non dire chiunque. Secondo me, quando si ha tale comprensione il valore di qualsiasi libro sacro o non, cade...e il vero viaggio ricomincia. I libri? I discorsi? Solo una "scossa" per ricordarci cosa siamo gia....una lavata di cervello ognitanto utile niente di piu... un "pettinarsi i capelli". Vi ricordo anche che i due personaggi menzionati da te abbiano anche detto che non volevano dei seguaci...leggi: replicanti solo perche hanno imparato a memoria le regole e trucchi mentali. Osho per es. diceva che era solo di passaggio, solo visitato questo pianeta...e come te Wallace vedo molti "pianeti" rimasti con il fiato sospeso per la visita ricevuta. Il problema non e' l'applicazione pratica quanto repristinare il respiro vitale. Scusate questo msg forse un po' strano. Ciao

Ps. Respirate gente, finche' l'aria rimane l'ultimo elemento gratuito
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Vecchio 05-09-2004, 15.08.05   #15
Wallace
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Se si ha Compreso realmente l'insegnamento dei Maestri, si ha Compreso
che l'unica cosa essenziale é: Essere Consapevolmente ciò che si é, nel qui ed ora, in piena Accettazione di Ciò che E', dentro di noi e fuori nel mondo.

Sono perfettamente d’accordo anche se ti confesso che io non riesco ancora ad essere sempre consapevole di me stesso, a stare sempre nel qui ed ora, ti faccio un esempio: delle volte mi capita di trovarmi in uno stato di perfetta consapevolezza e poi, per una stupidata, qualcuno che ce l’ha con me per qualche motivo, il rammarico per qualcosa del passato, o qualche problema lavorativo o imprevisti vari mi fanno “perdere” me stesso…

E, nella chiave in cui te li ho espressi, ultrasinteticamente, li applico ogni momento, naturalmente e spontaneamente.

Sinceramente ti invidio per questo e ti chiedo, prima di arrivare a questo stato non ti è mai successo di “perderti” come sopra ho detto? Come sei riuscito/a (scusa ma non so se mirror è maschile o femminile) a realizzarti? Mi piacerebbe capire perché io mi trovo di continuo a superare ostacoli, a credere di averli passati tutti e poi…riaperti gli occhi alla realtà di trovarne altri mille…io, lo ammetto, mi trovo spesso in conflitto tra il mio ego e la mia volontà di metterlo in secondo piano…è una vera Jihad ( come direbbero i musulmani)…tu come sei riuscito/a a vincere questa “lotta”…

Sono ciò che sono. Difficicile da accettare, eh!

No, anzi, perché dici questo…credo che se riesci sempre ad essere te stesso/a, e a mettere in secondo piano il tuo ego, sei un albero dai frutti buoni e chi ti sta vicino non può che goderne e migliorare confrontandosi con te…

Trovo giusto quello che scrivi, sopratutto la prima parte in cui ricordi che si puo imparare dalla gente commune per non dire chiunque. Secondo me, quando si ha tale comprensione il valore di qualsiasi libro sacro o non, cade...e il vero viaggio ricomincia.

Sì, neman1, sono in pieno accordo con te…pensa che io un tempo ero spesso impegnato a leggere libri di spiritualità e varie…un giorno ho capito che stavo perdendo tempo, che stavo diventando paranoico a non volermi distaccare da quei libri grazie ad un semplice contadino che lavorava in un agriturismo in cui ero in vacanza…non che non legga più libri, ma adesso ho imparato a camminare con le mie gambe e non essere un replicante solo perchè hanno imparato a memoria le regole e trucchi mentali…

Ciao,
wallace
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Vecchio 05-09-2004, 19.00.45   #16
Mirror
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Messaggio originale inviato da Wallace
Sono perfettamente d’accordo anche se ti confesso che io non riesco ancora ad essere sempre consapevole di me stesso, a stare sempre nel qui ed ora, ti faccio un esempio: delle volte mi capita di trovarmi in uno stato di perfetta consapevolezza e poi, per una stupidata, qualcuno che ce l’ha con me per qualche motivo, il rammarico per qualcosa del passato, o qualche problema lavorativo o imprevisti vari mi fanno “perdere” me stesso…

Sei in apparenza, cioé solo mentalmente, in accordo...la consapevolezza invece osserva e non confuta e discute: é un’altra dimensione della Coscienza.

Perdere la Consapevolezza quando ancora non é Cristallizzata
é normale: osservati soltanto...non giudicare e non giudicarti...ed il germoglio crescerà fino a diventare un albero.

Io ho fatto così, come appreso... fidandomi di chi aveva più esperienza e comprensione di me in questa materia.

Sinceramente ti invidio per questo e ti chiedo, prima di arrivare a questo stato non ti è mai successo di “perderti” come sopra ho detto? Come sei riuscito/a (scusa ma non so se mirror è maschile o femminile) a realizzarti? Mi piacerebbe capire perché io mi trovo di continuo a superare ostacoli, a credere di averli passati tutti e poi…riaperti gli occhi alla realtà di trovarne altri mille…io, lo ammetto, mi trovo spesso in conflitto tra il mio ego e la mia volontà di metterlo in secondo piano…è una vera Jihad ( come direbbero i musulmani)…tu come sei riuscito/a a vincere questa “lotta”…

Non invidiare...sii solo ciò che sei:Unico! E’ solo questione di crescita che avviene sempre...secondo i processi soggettivi di ognuno.

Di “perdermi” mi capitava spesso anche a me, ora sempre meno, ma grazie al “ Testimone” rientro quasi subito.
La scoperta dell’osservatore impersonale (il Testimone neutrale), ottenuta grazie a tante meditazioni, mi ha aiutato ha essere in un stato di Consapevolezza, sempre più a lungo,e in qualsiasi momento e situazione.
La “lotta” con se stessi alimenta il senso dell’ego, ci divide.

Sono ciò che sono. Difficicile da accettare, eh!

Noi siamo sempre noi stessi, solo che crediamo di essere l’immagine illusoria che l’ego si costruisce nella nostra mente.
Essere quel che siamo, qui ed adesso, é difficile da Accettare, paradossalmente. Noi vogliamo di più ed altro...e ci autofreghiamo
con la nostra stessa volontà di cambiare.
E’ così che il nostro “io” comanda e ci rende difficile vivere bene, in armonia con i veri noi stessi (così come siamo) e con gli altri veri sé stessi (così come sono).
Accettandoci pienamente immediatamente siamo in grado di accettare gli “altri”, e tutto ciò che é. Che non é altro che la SUA infinita manifestazione.
E al culmine del rapporto Maestro-discepolo si comprende anche che il Maestro é nessuno, come noi, compresi Gurdjieff , Osho ecc...sono forme incarnate e “realizzate” del Sé; Comprendi che non ci sono maestri e discepoli ma solo il SE’ cosmico che ci gioca questo strano, per l’ego, scherzo nella Coscienza, nella quale sempre siamo e viviamo.
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Vecchio 05-09-2004, 21.19.27   #17
Wallace
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Ti ringrazio,
mi ha fatto piacere leggere questo tuo messaggio, in effetti capita spesso di non accettarsi nella totale pienezza di sè stessi ma di limitarsi ad un inganno mentale...e spero che piano, piano con continui sforzi possa riuscire nell'essere in maniera incondizionata...

ho però un dubbio...non ti capita mai, nella vita quotidiana, di dover "imporre" la tua volontà? di dover dire "no, questo no..." o " facciamo così che è meglio...", beh, in tali casi cosa succede? è il tuo io a lavorare, o il tuo essere consapevole che agisce.
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Vecchio 05-09-2004, 22.25.10   #18
Mirror
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Messaggio originale inviato da Wallace
... in effetti capita spesso di non accettarsi nella totale pienezza di sè stessi ma di limitarsi ad un inganno mentale...e spero che piano, piano con continui sforzi possa riuscire nell'essere in maniera incondizionata...

Nessun sforzo...solo presenza Osservante...e le risposte alla situazione, nel momento presente, vengono appropriate, per come é possibile; e non sono reazioni meccaniche.

ho però un dubbio...non ti capita mai, nella vita quotidiana, di dover "imporre" la tua volontà? di dover dire "no, questo no..." o " facciamo così che è meglio...", beh, in tali casi cosa succede? è il tuo io a lavorare, o il tuo essere consapevole che agisce?

La Consapevolezza non agisce, osserva ed illumina quel che devi fare, per come sei e come la situazione te lo permette.
E' il tuo "io" ad agire, a dare i "si" ed i "no" che sono oppurtuni al contesto, partendo dal tuo sentire, coinvolto ma consapevole; l'io centra ma solo come strumento indispensabile nel gioco delle relazioni umane e mondane.
E comunque non c'é mai una scelta a priori, ideologica o etico-comportamentale.
La consapevolezza basta...per far quel che c'é da fare.
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Vecchio 08-09-2004, 12.24.10   #19
Valeria
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Messaggi: 14
Sono contentissima di avervi trovato....in realtà cerco ispirazione...mi spiego: sette anni di buddismo giapponese, due di reiki, da poco meditazione Vipassana dopo averne provate ma non praticate (ci vuole troppo tempo!) due di Osho che considero una delle persone che ha contribuito a cambiare il mio modo di vedere il mondo e me stessa... Lui parla tanto di Gurdjeff e io ho sempre desiderao leggere qualcosa di suo e qualcosa anche di Ouspenskij..ho incontrato tempo fa una persona che ha frequentato la Scuola della Quarta Via a Roma ma non mi ha fatto una bella impressione...rigidità, tanta rigidità mentale, che è una cosa riscontrata anche nell'Associazione Buddista di cui facevo parte e dalla quale mi sono allontanata... insomma: servono davvero delle teorie se uno non può applicarle nella propria vita? dobbiamo per forza pretendere da noi stessi capacità da superuomini? la vera essenza di noi non si ritrova nel vivere semplicemente, con piena consapevolezza?
vi lascio per il momento..poi racconterò molte altre cose...
Valeria is offline  
Vecchio 08-09-2004, 13.08.30   #20
Golden
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Data registrazione: 28-11-2003
Messaggi: 457
cara Valeria
la rigidità mentale è forse quella che ti servirebbe attualmente per non continuare a fantasticare, a dormire!
Quello che non ci piace è l'unica medicina amara che dovremmo imparare ad assumere..ed è l'unica che porta al Risveglio.
Se poi vuoi continuare russare, bene.. vedo che sei sulla strada giusta!

Golden is offline  

 



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