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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 26-03-2008, 16.10.18   #11
antares
Vivente
 
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Data registrazione: 19-04-2007
Messaggi: 103
Riferimento: Vita reale, che fare?

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Originalmente inviato da vitamina

...mi arrabbio ancora con facilità, gioisco con facilità...
Ci mancherebbe che non fossi così...
Nessuno ti può dire cosa significa "crescere", per il semplice fatto che sei solo tu a sapere la "mission" della tua attuale esistenza.
Ti racconto la mia esperienza...
Per me la crescita è stata la scoperta che il mio prosimo è Dio. E' stata la scoperta che ogni contatto con chi mi circonda (anche se può apparirmi sgradevole) avviene sempre e soltanto perchè sono stato io a sceglierlo.
Avere un sano ego non è cosa negativa. L'ego è ciò che cio mantiene vivi, è ciò che definisce chi abbiamo deciso di essere.
Cerca di essere tollerante con te stessa.
Cerca di credere in te e non a chi ti dice cosa devi essere (e quindi fare).
Il vero maestro non è chi ti dice dove andare, ma chi ti rafforza affinchè tu possa affrontare meglio la TUA strada.
Non sei alla ricerca di un cammino, sei in cammino...
Ti abbraccio.
antares is offline  
Vecchio 26-03-2008, 16.35.17   #12
freedom
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Riferimento: Vita reale, che fare?

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Originalmente inviato da Noor
In tutti gli esempi che hai però fornito,freedom,se ci fai caso,c'è sempre l'immaginazione,l'osservazione e il pensiero su un evento,se non ci fossero..
non esisterebbe l'evento..
Se non ci fossero non esisterebbe la tua percezione dell'evento. Ma l'evento, come ho dimostrato, esiste. Come diceva Totò.......esiste a prescindere!
freedom is offline  
Vecchio 26-03-2008, 17.19.32   #13
vitamina
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Messaggi: 3
Riferimento: Vita reale, che fare?

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Originalmente inviato da Noor
In tutti gli esempi che hai però fornito,freedom,se ci fai caso,c'è sempre l'immaginazione,l'osservazione e il pensiero su un evento,se non ci fossero..
non esisterebbe l'evento..
infatti è quello che intendevo...certo che la realtà esiste..anzi a pensarci bene: ma ne siamo poi proprio sicuri??e se fosse tutto un sogno quello che viviamo?se con risveglio si intendesse proprio un risveglio dal sogno??chi può dirlo...io di certo no..vado a sensazioni
che bello trovare delle persone che si interrogano sul senso della vita come voi!!un saluto a tutti
vitamina is offline  
Vecchio 29-03-2008, 00.46.07   #14
Rising Star
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Riferimento: Vita reale, che fare?

Siamo sicuri che i termini del titolo della discussione siano esatti? È veramente questa che stiamo vivendo la vita "reale"? Dovremmo quindi domandarci, se questa che viviamo è la vita reale, come questa si concilia con lo spirituale? Oppure dovremmo domandarci, se la vita "reale" è quella spirituale, questa come si concilia con la vita terrena? Io credo che sarebbe più importante domandarsi cosa fare nella vita spirituale, piuttosto che domandarsi cosa fare nella vita "reale" cioè "terrena".
Saluti.
Rising Star is offline  
Vecchio 29-03-2008, 08.13.33   #15
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: Vita reale, che fare?

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Originalmente inviato da Rising Star
se la vita "reale" è quella spirituale, questa come si concilia con la vita terrena?
La vita terrena è il Maestro della vita spirituale.
Noor is offline  
Vecchio 04-04-2008, 02.01.43   #16
Aizram
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Data registrazione: 27-03-2008
Messaggi: 6
Riferimento: Vita reale, che fare?

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Originalmente inviato da vitamina
ciao a tutti, complimenti per il sito, è davvero bello e interessante! venenod al dunque, io ho questo dubbio: come fare a vivere la spiritualità nella vit di tutti i giorni?come vi regolate?tante volte mi sento in mezzo a degli zombies...mi sembra che tutto il mondo non abbia senso, che la gente sia superficiale, poi a volte lo son anch'io e mi diverto ad esserlo...non trovate triste l'idea di abbandonare il legame con il mondo? io non sono certo illuminata, però l'altro giorno mentre meditavo ho avuto la sensazione che tutta la realtà fosse solo nella mia mente..la mente può fare tutto, e nulla esiste se non nella mente. Questo è quello che ho pensato. Ma vedo che voi parlate di ego e negazione del sè, cosa volete dire esattamente? illuminatemi

Ciao Vitamina,la mia esperienza mi ha portato a dare,oggi, un senso alla "parola" spiritualità ossia cercare di vivere ogni giorno in armonia con quella che sono davvero permettendomi quindi, con la massima sincerità,di essere autentica nel bene e nel male ;ciò analizzando,per ogni cosa che faccio e dico, quali sono le mie vere intenzioni.Ho capito che non devo migliorare il mio universo interiore ma,bensì,accettarlo così com'è ed è qui che si incontrano le vere difficoltà!Purtroppo la mente non mi ha aiutata in questo anzi,ha solo permesso che io mi nascondessi dietro mille bugie!
Sono entrata in contatto,praticandole,con diverse discipline spirituali che sono state passaggi molto importanti per la mia cescita evolutiva ma,ad un certo punto,ho sentito la necessità di concretezza,risposte,certezze, insomma verità sulle quali appoggiare piedi sicuri.Ed è a questo punto che ho incontrato, nel mio cammino, una persona,che ringrazio di cuore,che mi ha dato i mezzi per trovare ciò che cercavo.Il mio primo passo è stato disilludermi ossia mettere in discussione convinzioni sulle quali avevo fondato delle possibili certezze e quindi pormi delle domande del tipoosso mettere la mano sul fuoco sulla reale esistenza dei chackra?dell'energia?di Dio?....Ti assicuro che mi sono smontata in fretta!Concludo dicendo che e' stata e lo e' ancora oggi, essenziale ed indispensabile una meditazione mirata al raggiungimento di obiettivi precisi ed una potente volontà nel voler andare incontro alla verità qualsiasi essa sia .Ciao ciao!
Aizram is offline  
Vecchio 05-04-2008, 21.36.51   #17
neverland
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Riferimento: Vita reale, che fare?

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Originalmente inviato da Rising Star
Siamo sicuri che i termini del titolo della discussione siano esatti? È veramente questa che stiamo vivendo la vita "reale"? Dovremmo quindi domandarci, se questa che viviamo è la vita reale, come questa si concilia con lo spirituale? Oppure dovremmo domandarci, se la vita "reale" è quella spirituale, questa come si concilia con la vita terrena? Io credo che sarebbe più importante domandarsi cosa fare nella vita spirituale, piuttosto che domandarsi cosa fare nella vita "reale" cioè "terrena".
Saluti.


Hai ragione Rising Star, la vera domanda è "Qual'è la vita reale". Nel mio percorso, quello che sto sperimentando, è la credenza che la vita reale sia solo a livello spirituale. La connessione consapevole con il Divino, o energia Divina, che è dentro di noi, mi da molta energia, questo lo posso notare nelle cose di ogni giorno, e poi c'è l'ego, tutti e due sono nella nostra mente. Quello che di solito siamo abituati ad "usare" è il nostro ego, e questo accade perchè Dio ci ha dato il totale libero arbitrio, solo attraverso questo dono possiamo riunirci a Lui, come anche allontanarci, i due livelli, quindi, sono nella nostra mente, ma non comunicano fra di loro, uno l'ha creato Dio (realtà), l'altro (ego) l'abbiamo fatto noi ed è con questo che normalmente ci identifichiamo, e siccome non l'ha creato Dio, non esiste, è illusione totale, in pratica tutta la nostra esistenza vissuta con l'ego è un illusione, mi rendo conto che è un pò difficile da concepire, ma in fin dei conti molti mistici più o meno dicono la stessa cosa. Il libero arbitrio risiede nella mente, quest’ultima ha un potere enorme, donatoci da Dio, quello della creatività, noi possiamo creare quello che vogliamo, credere in ciò che vogliamo, se per una persona la vita reale è quella che vive ogni giorno, questo esisterà “per lei” e solo per lei, il fatto di condividere questa realtà con il prossimo non fa altro che confermare l’idea, una reale illusione comunque. Vivere in contatto consapevole col nostro Spirito ci da, invece, la reale dimensione dell’esistenza, ci rendiamo conto che non siamo soli e separati dai nostri fratelli, c’è, invece, un filo esistenziale che ci lega (unità), e questa può essere percepita solo se impariamo a vedere oltre le nostre illusioni (ego).
Mnadi Mandi
neverland is offline  
Vecchio 06-04-2008, 18.38.04   #18
Rising Star
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Riferimento: Vita reale, che fare?

Amico Neverland, innanzitutto, vista la data della tua iscrizione, ti porgo il benvenuto in questo (utilissimo) forum.
Io credo che nel tuo intervento, ciò a cui fai riferimento si potrebbe identificare con la "prova" a cui è stato sottoposto l'apostolo Pietro: benché Gesù lo avvertì che lo avrebbe rinnegato per ben tre volte, Pietro, per salvare la propria vita, fa comunque intervenire il proprio ego a discapito della verità. Ecco la prova. Per noi uomini la prova è la stessa: mettere al primo posto la "Verità" od il nostro ego? Chi può essere chiamato "Figlio di Dio" se non colui il cui "ego" è ripieno della volontà di Dio? E quindi non di se stesso, ma di colui che è Dio. Ecco perché, giustamente, il Cristo è, a tutti gli effetti, Dio fatto uomo.
Se ognuno di noi rinnegasse il proprio "io", per far posto alla volontà divina, allora quali meravigliose persone saremmo?
Che la Pace sia con te.
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Vecchio 06-04-2008, 20.02.22   #19
giuseppe di davide
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Originalmente inviato da Rising Star
Amico Neverland, innanzitutto, vista la data della tua iscrizione, ti porgo il benvenuto in questo (utilissimo) forum.
Io credo che nel tuo intervento, ciò a cui fai riferimento si potrebbe identificare con la "prova" a cui è stato sottoposto l'apostolo Pietro: benché Gesù lo avvertì che lo avrebbe rinnegato per ben tre volte, Pietro, per salvare la propria vita, fa comunque intervenire il proprio ego a discapito della verità. Ecco la prova. Per noi uomini la prova è la stessa: mettere al primo posto la "Verità" od il nostro ego? Chi può essere chiamato "Figlio di Dio" se non colui il cui "ego" è ripieno della volontà di Dio? E quindi non di se stesso, ma di colui che è Dio. Ecco perché, giustamente, il Cristo è, a tutti gli effetti, Dio fatto uomo.
Se ognuno di noi rinnegasse il proprio "io", per far posto alla volontà divina, allora quali meravigliose persone saremmo?
Che la Pace sia con te.
ce un passo del vangelo che e molto attinende con quando dici tu.
la nostra condizione umana e il trampolino di lancio per far evolvere il nostro spirito,questo non e facile e san paolo lo dice espicitamente il versetto e un po lungo a bisogno di essere letto attendamente e meditato per raccoglierne i frutti..
LUCA 9
23 Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
24 Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. 25 Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?--------------------------------------
Romani 8
1 Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. 2 Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. 3 Infatti ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, 4 perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito.
5 Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. 6 Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace. 7 Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. 8 Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.
9 Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. 10 E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. 11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
12 Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne; 13 poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l'aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete.
14 Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. 15 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». 16 Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
18 Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi.
19 La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; 20 essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza 21 di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 22 Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; 23 essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. 24 Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? 25 Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
26 Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; 27 e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.
28 Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. 29 Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30 quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.
31 Che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 32 Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? 33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. 34 Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? 35 Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36 Proprio come sta scritto:
Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo trattati come pecore da macello.
37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. 38 Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, 39 né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.
giuseppe di davide is offline  
Vecchio 07-04-2008, 00.52.21   #20
neverland
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Riferimento: Vita reale, che fare?

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Originalmente inviato da Rising Star
Amico Neverland, innanzitutto, vista la data della tua iscrizione, ti porgo il benvenuto in questo (utilissimo) forum.
Io credo che nel tuo intervento, ciò a cui fai riferimento si potrebbe identificare con la "prova" a cui è stato sottoposto l'apostolo Pietro: benché Gesù lo avvertì che lo avrebbe rinnegato per ben tre volte, Pietro, per salvare la propria vita, fa comunque intervenire il proprio ego a discapito della verità. Ecco la prova. Per noi uomini la prova è la stessa: mettere al primo posto la "Verità" od il nostro ego? Chi può essere chiamato "Figlio di Dio" se non colui il cui "ego" è ripieno della volontà di Dio? E quindi non di se stesso, ma di colui che è Dio. Ecco perché, giustamente, il Cristo è, a tutti gli effetti, Dio fatto uomo.
Se ognuno di noi rinnegasse il proprio "io", per far posto alla volontà divina, allora quali meravigliose persone saremmo?
Che la Pace sia con te.

Grazie per il benvenuto, anzi mi scuso per la mia "entrata" un pò brusca.
Si la "prova" di Pietro, secondo me, può andar bene per spiegare come noi uomini ci comportiamo di solito, specialmente quando siamo sotto pressione, normalmente si cade nei vecchi schemi a cui l'ego fa riferimento, certo Pietro non era in quel momento un "Figlio di Dio" come lo era il Cristo, cioè non era in Unità con Dio, se lo fosse stato non avrebbe rinnegato il Cristo, certamente si sarebbe comportato in maniera diversa, e comunque Cristo stesso non gli avrebbe predetto che lo avrebbe rinnegato, ed ancora la vita di Pietro sarebbe stata diversa.
Il passo che hai scritto "Chi può essere chiamato "Figlio di Dio" se non colui il cui "ego" è ripieno della volontà di Dio?", non capisco cosa vuoi dire con "ego" in questo caso, perchè, secondo me, ego e Spirito non comunicano fra di loro. L'ego è molto potente, ha fatto tutto quello che noi percepiamo coi nostri sensi, basta guardarsi allo specchio ed è già ego, è la totale identificazione da quando siamo nati, ci da delle soddisfazioni, ma soprattutto è molto bravo a crearci problemi, attraverso le nostre paure, con le quali mantiene reale la sua presenza, ma lo Spirito non comunica con lui, non parla lo stesso linguaggio, dove sta lo Spirito non c'è problema o paure, c'è Unità, non separazione, o si è Uniti o si è separati, le due cose non possono coesistere, io e te siamo uniti oltre i nostri ego, al punto che se fossimo consapevoli costantemente non avremmo bisogno di comunicare attraverso l'ego, quest'ultimo, quindi, non può essere ripieno della volontà di Dio, Egli ci ha creato ci ha dato il libero arbitrio, alla fine siamo come la parabola del figliol prodigo che lascia il padre, va nel mondo, e quando trova finalmente se stesso torna a casa, Egli sa che torneremo a casa, ognuno coi suoi tempi, la Sua volontà è la nostra vera volontà.
Per Giuseppe di Davide
Quello che ho letto mi sembra giusto, però questo passo "8 Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.", non sono molto daccordo, questo crea timore di Dio, non credo che Lui ci giudichi in questo modo, anzi credo che non giudichi affatto, secondo me questa è una delle innumerevoli manifestazioni dell'ego, Dio è amore incondizionato, non possiamo altro che piacergli.
Buona vita a tutti.
Mandi Mandi
neverland is offline  

 



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