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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 01-10-2004, 17.02.37   #1
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Verità e Realtà

Si parla spesso della verità a cui ogni uomo è arrivato con la propria logica e la propria fede.
"Ciò in cui credo è vero!" E ognuno lotta e ha sempre lottato per affermare e convincere gli altri del suo credo e delle sue convinzioni.

Eppure, in tutta la storia dell'uomo, nessuno può essere indicato come colui che ha avuto più ragione di tutti gli altri. (Se qualcuno pensasse a Gesù Cristo, provi ad andarlo a dire ad un musulmano o ad un buddista).

Se così fosse, sarebbe molto comodo e molto semplice: tutti gli uomini avrebbero una sola verità in cui credere.
Qualcuno potrebbe pensare che c'è la scienza, la quale indubbiamente è nella verità, tanto è vero che è universale. Purtroppo però la scienza non racchiude tutta l'universalità e la complessità dell'uomo; essa può arrivare a studiare solo gli effetti, non le cause; e la verità necessariamente sta nella causa, non nel fenomeno.

Forse più che parlare di Verità, dovremmo parlare di Realtà che ognuno di noi interpreta secondo le sue limitazioni percettive e di pensiero.

Il panorama osservato, ad esempio, da un daltonico, non è meno vero di quello percepito da chi può osservarne tutte le sfumature di colore. E' forse una realtà più limitata, ma non mai una verità meno vera.
Ne consegue che ogni uomo è sempre e comunque nella verità, ma mai potrà dire di sapere e conoscere la realtà.

Non posso, a questo punto, non rispettare chi, in buona fede, mi esprime una sua convinzione, ma non posso nemmeno esimermi da averne una mia; anzi, è mio dovere avere delle convinzioni e vivere secondo queste; perché questo significa esprimere la propria natura, significa misurare sé stessi e le proprie limitazioni, significa conoscersi per migliorarsi e, nel mutare continuo, rendersi consapevoli che non è quella la realtà.

Se un indigeno di una tribù qualsiasi mi spiegasse del suo dio di pietra e delle grandi cose che fa per la sua gente, potrei io contestare a quell'uomo il suo mondo interiore che ha dato ed è origine di quelle credenze?
Io so che quel dio di pietra non è reale, come non è reale il dio biblico vendicatore, né quello padre e creatore raccontato nei vangeli, né quello a cui la mia mente in questo momento si appoggia.
Non è reale, ma è vero. E' vero il dio di pietra, quello biblico, l'evangelico, e tutti gli dei che ogni uomo, per propria natura, concepisce e crede, perché sono sentiti nei propri limiti di sentimento e bisogno, nella propria apertura mentale ed emotiva, nel proprio intrinseco sentire che è sempre un mondo a parte e mai comunicabile.

Ogni uomo, dunque, esprime sempre una verità, punto di passaggio, nella tensione continua verso la realtà.
Come sia questa realtà io non lo so, ma la posso solo concepire con l'unione di tutte le verità che vanno a comporre, nella trascendenza, l'ultima realtà.

Per quanto il mio pensiero vaghi e si sforzi di immaginare il trascendente oltre il limitato e illusorio mondo della percezione e del dualismo, conosco solo un termine che possa indicare questa unione che è anche il più alto sentimento concepibile dall'uomo: l'amore.

Posso, dunque, pensare alla realtà come amore? E posso immaginare l'Essere Reale come stessa sostanza dell'amore?
Il mio ragionamento e i miei sentimenti mi conducono a questo; e se è di Dio che si vuole parlare, si parli pure di Dio; è un termine come un altro, un nome dato a qualcosa che non si conosce, e ogni filosofia o religione può vestirlo come gli pare o anche negarlo; a me non importa. Posso anche accettare le singole concezioni, anzi l'accetto, ma solo come specchio e vestito di chi me le presenta.

Io non posso parlare della realtà o di Dio; per me è solo una tensione verso ciò che non conosco o che conosco gradualmente secondo le mie possibilità di percezione e di pensiero.
Posso conoscere, però, quello che sono, ed è quella la verità, anche se non comunicabile, che fa parte della realtà unica di cui ogni uomo è protagonista.
Umberto77 is offline  
Vecchio 01-10-2004, 20.29.06   #2
Mirror
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Verità=Realtà

Questi due termini, a mio parere sono sinonimi, se non vi si soprappone la mente concettuale che crea distinguo illusori a non finire; che vuol definire astrattamente ciò che non è, non accettando e non volendo vedere direttamente la realtà delle cose e dei fatti, in quel momento ed in quel luogo, fantasticando o pensando...senza voler essere Ciò che E'.

Anzi a dire il Vero, sono la stessa cosa: la Realtà è la Verità.
Solo nella Consapevolezza (nella non mente) la Realtà osservata, ascoltata, recepita, accettata senza giudizio diventa la Verità stessa.

Non esiste separazione in quel che E', nel Tutto-UNO.
E' solo la nostra mente che crea il concetto di Verità, relativo al senso dell'io, frutto dell'identificazione nel corpo-mente personale.

Il resto, per me, sono chiacchere della mente, speculazione del pensiero...

Apriti o cielo!!...

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Vecchio 01-10-2004, 20.57.21   #3
Umberto77
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E' vero, Mirror; non esiste separazione nel Tutto-Uno.
Siamo noi, con la nostra osservazione e interpretazione che creiamo la verità e quindi la Realtà.

Possono essere anche intesi come sinonimi, ma li ho voluti distinguere perchè spesso si può pensare che la percezione relativa della realtà sia illusoria, quindi non vera.

Ritengo, invece, che ogni parte relativa, in sè, sia vera e che la sua percezione, per quanto soggettiva, renda "merito" alla Realtà Assoluta.

P.S.: perchè apriti cielo?
Umberto77 is offline  
Vecchio 01-10-2004, 22.43.54   #4
Mirror
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x Umberto77

Caro Umberto,
vedo, da quel che hai scritto finora, che siamo sostanzialmente in sintonia.
Non sempre succede su questi temi. Non è facile.
Per questo, a parte te ed altri, che sento che hanno gia fatto un lungo e approfondito cammino di ricerca "spirituale"...quel che dicevo mi pareva un pò provocatorio, forse, per la mentalità religiosa comune.
Se così non fosse, tanto meglio.

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Vecchio 18-10-2004, 14.19.55   #5
ConteOliver
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E' davvero un piacere leggere "ogni tanto" un intervento coerente, bilanciato e misurato come quello di Umberto. Perciò, caro Umberto, ti faccio i miei più vivi complimenti per la tua, davvero non comune, capacità di sintesi.
Inutile confermare, perchè si sarà capito, che sono perfettamente daccordo con tutto quello che hai detto, e le tue implicite domande sono le mie stesse. In merito alle domande, per l'appunto, voglio dirti a cosa sono arrivato io... per il momento:
"Non serve cercare risposta a tutto, non serve andare fino in fondo al più recondito particolare. Quello che serve, ed è davvero importante, é avre avuto finalmente l'intuizione prima, e poi la convinzione personale, di quale sia la direzione verso la quale dobbiamo guardare, per dirigerci di là ad occhi bene aperti, in modo da operare nella nostra esistenza nel miglior stato di armonia con quello che riteniamo sia la nostra Verità. "

Mirror, come al solito, dimostra nei suoi interventi, quanto sia vero che chi possiede le necessarie risposte è in grado di manifestare armonia senza necessità di recitare la parte di se stesso.
Un sincero applauso ad entrambi.

Ultima modifica di ConteOliver : 18-10-2004 alle ore 14.23.17.
ConteOliver is offline  
Vecchio 18-10-2004, 17.17.22   #6
Mirror
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Citazione:
Messaggio originale inviato da ConteOliver
... quanto sia vero che chi possiede le necessarie risposte è in grado di manifestare armonia senza necessità di recitare la parte di se stesso.

Caro ConteOliver,
ti ringrazio per l'apprezzamento alla modalità semplice, non artificiosa e non recitata che mi hai riconosciuto.
Inoltre, posso dirti che anche nel tuo approccio, ravviso verso questo viaggio interiore, per quel poco che ho potuto intuire finora dalla lettura dei tuoi interventi, correttezza, apertura ed equilibrio.
Hai preso, a mio modesto parere, la direzione giusta: cioè, ascoltare, seguire seriamente e serenamente le indicazioni che sorgono e provengono dalla dimensione Essenziale di noi stessi.
Senza credenze, senza dogmatismi...proprio da sperimentatore... da vero ricercatore.
E non è facile.

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Vecchio 18-10-2004, 19.44.27   #7
ConteOliver
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Verità e Realtà

...Da vero ricercatore...
La verità è senz'altro la realtà, ma non sempre la realtà coincide con la Verità... esempio:
Ottimi, secondo me, i passaggi di tutti in questa discussione, e questa credo sia verità... ma la realtà dovrebbe affermare che qualcosa o qualcuno, quì, ora, è sbagliato e fuori posto.

Aleggia lo spirito di Mistico, ricordi? Hai presente? ...E Mistico è un bannato da questo sano Forum di cercatori...

Se soltanto io potessi smettere di semplicemente recitare la parte di me stesso, per non scontrarmi con realtà diverse dalla mia... allora si, allora io sbaglierei a credere che é un senso unico la coincidenza verità->realtà.

La realtà può essere quella parte di verità che ci risulta, ma la verità é quella parte ed in più anche tutto il resto che NON ci risulta. Per ciò, se non si ha ben chiaro questo, siamo facili prede dei nostri preconcetti.

Ultima modifica di ConteOliver : 18-10-2004 alle ore 19.52.29.
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Vecchio 18-10-2004, 23.17.00   #8
Mirror
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Re: Verità e Realtà

Citazione:
Messaggio originale inviato da ConteOliver
...Da vero ricercatore...
La verità è senz'altro la realtà, ma non sempre la realtà coincide con la Verità... esempio:
Ottimi, secondo me, i passaggi di tutti in questa discussione, e questa credo sia verità... ma la realtà dovrebbe affermare che qualcosa o qualcuno, quì, ora, è sbagliato e fuori posto.

Aleggia lo spirito di Mistico, ricordi? Hai presente? ...E Mistico è un bannato da questo sano Forum di cercatori...


Se aleggiasse veramente lo spirito di "Mistico" sarebbe nel presente, e saprebbe che ciò che doveva accadere...è accaduto.
Forse aleggia solo la mente di "Mistico", ancora presa nel passato.
Di fuori posto, secondo me, non c'è mai niente.
Se non nell'apparenza, rispetto alle aspettative della nostra mente, del nostro ego.
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Vecchio 19-10-2004, 02.01.44   #9
Brucus
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verità e realtà

La realtà è un concetto che ha senso solo se confrontato con il suo opposto. Lo stesso vale per verità. Quindi realtà e verità sono termini che possono esistere solo nella dualità. Dove non esiste dualità (oltre la mente), dove tutto è Uno, non ha più senso parlare di verità o realtà, perche il Tutto semplicemente E'.
Per la stessa ragione, sarebbe un assurdo parlare di realtà o verità assolute, perchè prive di qualsiasi significato.

brucus
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Vecchio 19-10-2004, 10.35.23   #10
ConteOliver
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Re: verità e realtà

Citazione:
Messaggio originale inviato da Brucus
...Dove non esiste dualità (oltre la mente), dove tutto è Uno, non ha più senso parlare di verità o realtà, perche il Tutto semplicemente E'....
Brucus, in che modo è possibile escludere la singolarità dei vari aspetti del Tutto?

Se non esiste dualità, oltre la mente, resta il Tutto che per eccellenza é l'Insieme di ogni singolarità.
Scientificamente, da due elementi in poi, si identificano combinazioni, disposizioni e permutazioni di "coppie" identificabili da meno a più infinito e non soltanto in teoria. Tant'è che la quantità di "singole" combinazioni è di gran lunga superiore a quella dei singoli elementi che le generano.
A meno di non voler eccepire la validità del calcolo combinatorio, dobbiamo ammettere che le "dualità", come le coppie, sono esaltate nel Tutto e certo non negate.

Ne consegue che "il vero" che noi consideriamo tale e l'opposto di esso sono un unico aspetto ed "Assieme" costituiscono un unico preciso elemento di uno stesso insieme, una nuova individualità, una precisa singolarità.
In realtà, non esiste alcuna cosa che sia veramente "singola". Tutto è fatto di combinazioni di qualcosa.

Sei daccordo?
ConteOliver is offline  

 



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