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Vecchio 30-06-2005, 13.21.34   #61
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Benvenuto, io-non-io (da oggi "Iono").

Sono proprio curioso di sentire la tua tesi. Penso di immaginare già di cosa parlerai.

Dacci un accenno!

Ciao
Mistico is offline  
Vecchio 30-06-2005, 14.15.29   #62
io-non-io
Ospite
 
Data registrazione: 30-06-2005
Messaggi: 7
Beh, se sai già cosa dirò è un’ottima cosa, così ci intenderemo meglio!

Il discorso è semplice semplice, direi banale.
Purtroppo qualsiasi ragionamento si faccia è nel tempo, non solo per il fatto che per esporlo ci vogliono parole che si susseguono nel tempo, ma tutti i concetti che lo costituiscono hanno ragion d’essere appunto nel tempo.

Qualsiasi concetto di distanza richiede un “moto”, una misurazione, da qui nasce l’individuazione, il pensiero della diversità, alla radice: la distanza fra me e te.
Ecco è nel tempo che valuto lo spazio, quindi i miei confini ed i tuoi, nel tempo definisco lo spazio, la molteplicità degli individui.
Così il tempo definisce lo spazio come l’io lo immagina e questo non è detto che sia la reale situazione (senza scomodare teorie relativistiche).
Insomma nel tempo si genera la sensazione dell’io e del tu.

C’è un peccato originale, compiuto all’inizio del tempo, anzi il tempo nasce col peccato, l’essere-uomo ha la bella trovata di ritenere che essere COME Dio è la cosa da perseguire!
Prima del tempo, nell’eterno, si era IN Dio, anzi Giovanni dice chiaramente SI ERA DIO.
Quel maledetto: COME ha significato la separazione, la divisione, l’improvvisa nascita della dualità, comparve sulla scena l’io ed il tu, aprendosi così il baratro di quella infinita tragedia che è la vita dominata dalla divisione, dall’odio, dal dolore.

Amico mio mi rendo conto di parlare a folle, senza che una marcia sia ingranata, e così non vado da nessuna parte, ma come si può fare altrimenti?
Siamo nel regno della ragione, della mente, i concetti sono suoi, quindi con i “frutti” di essa è assurda la pretesa di definire un “insieme” più grande della quale la ragione è appunto una piccola parte (magari addirittura onirica!).
Ramana Maharshi dice che è come un ladro che si dà fare per arrestare sé stesso…..

Cosa ne pensi?

P.S. Quel Iono mi ricorda tanto il “principio” femminile nella cultura indiana (yoni)…. Mah????
Il mio pseudonimo è scelto tale per denunciare il guado dove mi trovo: un io arrogante ed il desiderio di ricondurlo a più miti propositi….comunque sono solo parole e valgono quello che valgono…..
io-non-io is offline  
Vecchio 30-06-2005, 15.54.17   #63
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
nuovo iscritto!

non chiamarmi fratello! Non sono sulla via uguale alla tua. E quindi per me sei ” sproposito”.
E nemmeno mi va di tener conto del tempo. E per questo ancora non ti ho accettato e quindi non ho accettato i tuoi ringraziamenti ed eventualmente mi ringrazierai in futuro

cosa ne penso?

Io la storia che hai raccontato tu, peccati originali, dio, giovanni, come, la scena dell’io, baratro, amico mio, folle folli, a folle, frutti, onirici, ramana, marisi, ladri, non rieso proprio a pensarla.


Non hai le idee chiare! Ecco cosa ne penso! Ed in fatto di pensare non ho dubbi sono il capo redattore del sindacato dei pensatori...La favola del tempo che ti hanno raccontato o che hai letto non l’ai capita.

Comunque per verificare se quello che penso è ben pensato aspetto che tu continui a pensare...

Per esempio potresti pensare come fare per dirmi come fare per arrestare il ladro e dirmelo?
il pensiero is offline  
Vecchio 30-06-2005, 16.19.24   #64
paperapersa
Ospite abituale
 
L'avatar di paperapersa
 
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
in realtà il tempo è un'illusione esiste soltanto lo spazio\tempo secondo la fisica e quindi non c'è mai stata separazione vera ma illusione di separazione e tutti i risvegliati lo sanno, gli altri bisogna proprio svegliarli
paperapersa is offline  
Vecchio 30-06-2005, 16.47.16   #65
io-non-io
Ospite
 
Data registrazione: 30-06-2005
Messaggi: 7
Fantasmino perché ti scaldi?
Sei sicuro che quello che ho scritto fosse per una mente lucida come la tua che di certezze ne ha da vendere?
Una cosa però non l’hai capita: che il mio presupposto è che il pensiero faccia acqua, che il modello-mente non sia coerente e quindi come potrei usare le regole logiche del tuo pensiero per mostrarti che il mio non va bene?
Ma certo che sono per te uno sproposito! Non può essere altrimenti.
Come dici tu le nostre strade sono diverse… buon viaggio!
io-non-io is offline  
Vecchio 30-06-2005, 16.50.03   #66
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Citazione:
Messaggio originale inviato da io-non-io
...Qualsiasi concetto di distanza richiede un “moto”, una misurazione, da qui nasce l’individuazione, il pensiero della diversità, alla radice: la distanza fra me e te.
Ecco è nel tempo che valuto lo spazio, quindi i miei confini ed i tuoi, nel tempo definisco lo spazio, la molteplicità degli individui.
Così il tempo definisce lo spazio come l’io lo immagina e questo non è detto che sia la reale situazione (senza scomodare teorie relativistiche).
Insomma nel tempo si genera la sensazione dell’io e del tu.

C’è un peccato originale, compiuto all’inizio del tempo, anzi il tempo nasce col peccato, l’essere-uomo ha la bella trovata di ritenere che essere COME Dio è la cosa da perseguire!
Prima del tempo, nell’eterno, si era IN Dio, anzi Giovanni dice chiaramente SI ERA DIO.
Quel maledetto: COME ha significato la separazione, la divisione, l’improvvisa nascita della dualità, comparve sulla scena l’io ed il tu, aprendosi così il baratro di quella infinita tragedia che è la vita dominata dalla divisione, dall’odio, dal dolore...
E' il logico risultato della visione frammentaria, visione che osserva il tutto da un determinato "punto di vista", che sia spaziale o/e temporale... non cambia il problema.
Osservare il Tutto è cosa da farsi cercando di "ruotare" i nostri abituali parametri di 90 gradi: noi ci consideriamo "singoli" ed "esistenti", e ci consideriamo "in piedi" in un certo intervallo di tempo... Ma se osserviamo ruotando l'obiettivo scopriamo che siamo distesi lungo l'intervallo del nostro tempo ed esistiamo non solo in quell'intervallo, ma in tutto il tempo con la precisazione che il "luogo" che occupiamo nel tempo è quel breve intervallo.

Noi esistiamo in tutto il tempo, ed il luogo temporale è il tempo della nostra vita: Come la frase in un libro. La nostra consapevolezza legge la nostra frase e ne coglie il senso, ed il nostro presente è come il dito che scorre sulla carta sotto le lettere che la consapevolezza legge. Chiuso il libro, sarà sempre possibile che altre consapevolezze possano "rivivere" indipendentemente da "questo sè" che lesse in origine.

...che ne pensi?

Non è "Il Libro" la vera vita? Il vero "Sè"?

Il tempo è "l'altezza di Dio", lungo tutta la sua elevazione ci sono infiniti piani "sezioni" di presente ove ogni cosa di quell'attimo è in un "posto spaziale" ed in quel preciso attimo. L'intero tutto è ribaltato di 90 gradi rispetto al nostro abituale modo di osservare le cose...

P.S.
eheheh... ...dammi il tempo! ...Non arrabbiarti con Ilpe, Lui è fatto così...

Ultima modifica di Mistico : 30-06-2005 alle ore 16.58.11.
Mistico is offline  
Vecchio 30-06-2005, 16.52.42   #67
io-non-io
Ospite
 
Data registrazione: 30-06-2005
Messaggi: 7
Mistico son d’accordo, è una lettura della faccenda plausibile!
io-non-io is offline  
Vecchio 30-06-2005, 17.29.53   #68
io-non-io
Ospite
 
Data registrazione: 30-06-2005
Messaggi: 7
Mistico stiamo parlando di cose dove ti assicuro il mio pensiero fa fatica ad avere idee chiare.
Penso che affrontiamo questa montagna ognuno da un lato a lui congeniale.
Il tempo e lo spazio sono così come sono per te, per me, per un animale e pure per un oggetto, Questi ultimi non pensano, non sanno, però ci stanno benissimo in questo spaziotempo, ed allora?
Me lo chiedo ancora: il pensiero serve? Nel senso del comprendere….
E’ cercare di capire la strada da percorrersi?
Che la nostalgia ed i rimpianti del passato insieme alle speranze ed alle paure del futuro siano le luci abbglianti che ci vietano di vedere il presente è fuori discussione.
Ma noi abbiamo questa natura razionale che ci fa vedere il tempo su una retta, e con buona pace di Zanone speculiamo su Achille e sulla tartaruga, e non riuscendo veramente a capire questo continuo che noi vorremmo numerare ci postuliamo sopra degli assiomi per far com-prendere il continuo col discreto e così ci inventiamo la matematica per raccontare la Realtà….
Ecco il punto: il continuo ed il discreto. La vita tutto ci mostra come un tutt’uno e noi differenziamo tutto, individualizziamo, creiamo i molti.
io-non-io is offline  
Vecchio 30-06-2005, 20.43.35   #69
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
Chi ha creato Dio?

Salve,
esiste la risposta esatta alla domanda:"Chi ha creato Dio?"
Certamente che esiste la risposta esatta ,perchè a domanda esatta corrisponde una risposta esatta e alla domanda errata corrisponde una risposta errata.
Dunque,
già nell'-800 il chimico Lavoisier ha enunciato la legge:

"NULLA SI CREA,NULLA SI DISTRUGGE,TUTTO SI TRASFORMA."

E la legge è stata ampliamente dimostrata.
Pertanto non esiste nessuna creazione e la domanda:"Chi ha creato l'universo?" è una domanda errata e priva di risposta.
Ma,se la risposta è:"Dio ha creato l'universo.",allora sorge la domanda."E chi ha creato Dio?"
Qual'è la risposta esatta? La risposta esatta è:
"La risposta errata: "DIO" ,ha creato Dio.
Dunque Dio è una creazione della mancanza di logica da parte dell'uomo.Pertanto non può esistere nessun Dio creatore in quanto non esiste la creazione.
La creazione è una fantasia dell'ignoranza umana e così il Dio creatore.
Pertanto non si può definire Dio,nè i capelli delle tartarughe nè le corna delle lepri.

Krishna,l'anti virus.
kantaishi is offline  
Vecchio 01-07-2005, 00.21.10   #70
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
Amico m

io,
il discorso cosi semplice e banale come lo hai esposto fa acqcua da tutte le parti...
Hai dei ricordi di fisica e cerchi di usarli per imbastire definizioni su io, distanza, confini, privacy diversità fra me e te, poi porti in campo un peccato veramente originale, compiuto all’inizio, dall’uomo assieme a dio e giovanni maledetti ecc

Insomma nel tempo si genera la sensazione dell’io e del tu.

qui poi fai il gambero... arabo... scrivendo all’incontrario ...

Ascolta!

quando dici “io” automaticamente pensi... se pensi allora stai viaggiando in avanti o indietro nel ‘tempo’ (e questo è il momento che nasce ) se c’è tempo c’è anche lo spazio (ed è questo il momento che nasce) e dove si inserisce questo spazio? Si inserisce fra te e quello con il quale in quel tempo ti stai relazioniando.

Questo è il motivo per il cuale si usa dire che il pensiero crea divisione, dualità, distanza, eccc...


Quindi ricapitolando non è nel tempo che si crea l’io , ma è l’io che crea il tempo, qui la proprietà matematica commutativa dell’addizione non funziona anche perché stiamo parlando della divisione e nella divisione non puoi invertire dividendo e divisore... capito?

Cosa ne pensi?

Occhio è! che se pensi crei divisione! E poi ti arrabbieresti e dovresti così cambiare firma..., e poi non puoi capire se pensi sai?, perché pensando non puoi trovare nessuna verità e tanto meno avere un contatto con la realtà, è! come potresti contattare la realtà pensando? È? Me lo vuoi dire?

Cosa ne pensi?

Occhio è!...
il pensiero is offline  

 



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