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Vecchio 27-06-2005, 10.38.33   #71
Mirror
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Messaggio originale inviato da freedom
Continuerò a fare il male che non voglio e non farò il bene che voglio. Inoltre continuerò a sostenere, senza il vostro aiuto vedo, la pesantezza dell'impossibilità a salvarmi. Della orrenda prigione in cui sono, in numerosa compagnia naturalmente, recluso.

Salvarti da cosa?

Domandati il perchè non puoi fare altrimenti, dopo tanti anni
di tentativi per essere libero...

Chi ti ha messo in quella "prigione" (i tuoi schemi di riferimento mentali), forse ti ci sei infilato da solo e ci vuoi, tutto sommato, rimanere...?

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Vecchio 27-06-2005, 11.03.54   #72
Mistico
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Salvarti da cosa?

Domandati il perchè non puoi fare altrimenti, dopo tanti anni
di tentativi per essere libero...

Chi ti ha messo in quella "prigione" (i tuoi schemi di riferimento mentali), forse ti ci sei infilato da solo e ci vuoi, tutto sommato, rimanere...?

Free non ha idea di quanto bene io sappia quel che sente... Ha però idea del perchè "fa il male che non vorrebbe" ma quest'idea la lancia pirolettandola alta alle proprie spalle con grande disinvoltura...

La casa è piccola... ma fuori fa freddo...

Quando ho detto che bisogna avere rispetto delle proprie decisioni ho fatto una osservazione veramente appropriata: Non conta quel che si vorrebbe fare, conta quel che si fa. Non contano i "perchè", contano i "cosa". Alla fine, facciamo le sole cose di cui siamo capaci e quelle, per quanto strano ed incredibile possa sembrare, ...sono le cose giuste per noi.
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Vecchio 27-06-2005, 11.12.22   #73
freedom
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Free non ha idea di quanto bene io sappia quel che sente... Ha però idea del perchè "fa il male che non vorrebbe" ma quest'idea la lancia pirolettandola alta alle proprie spalle con grande disinvoltura...
Non è solo un'idea, è una certezza! E' la mia natura, debole, orgogliosa, presuntuosa, etc. Normalmente, anche ieri sera mi è capitato, quando dialogo con uno.........diciamo meno consapevole di me, faccio presto a individuare cosa gli serve e come deve fare per ottenerlo. Ed infatti glielo ho detto. Con precisione millimetrica. Poi lui se ne è fregato allegramente ma io glielo ho detto!!

QUOTE]Messaggio originale inviato da Mistico

La casa è piccola... ma fuori fa freddo...
[/quote]
C'è posto?
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Vecchio 27-06-2005, 12.57.10   #74
Mistico
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Non è solo un'idea, è una certezza! E' la mia natura, debole, orgogliosa, presuntuosa, etc.
Non è debolezza, è eccessivo riguardo per certe cose e scarso per altre.

"La casa è piccola... Ma fuori fa freddo..." è riferito a te: Il tuo modo di trattare le tue cose ti appare disadatto, ma cambiarlo è certamente impresa più gravosa, per te; e così resti nella tua condizione abituale, insoddisfatto ma almeno padrone di qualche tua certezza.

Secondo me non dovresti mirare a cambiare le tue capacità, cambia l'impegno, piuttosto, dai con fierezza i tuoi esclusivi doni, ricevi con umiltà i doni altrui. Questo è corretto. Acquisire consapevolezza del valore (quale che sia) della propria specificità, e poi dare quel che si ritiene essere il meglio di sè e solo quello. Per quanto poco possa sembrarti, chi riceve quel dono quasi certamente lo considererà un tesoro insperato. Chi chiede e chiede a te, in genere, non ha.

Non pretendere di giudicare te stesso e le tue capacità: è compito altrui questo. Tu devi giudicare solo le tue intenzioni e le tue azioni. Se queste ti sembrano corrette, ...stai sereno!
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Vecchio 27-06-2005, 14.16.15   #75
freedom
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Salvarti da cosa?
Dal non avere entusiasmo per la vita. E vivere esclusivamente perchè sono costretto.

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Domandati il perchè non puoi fare altrimenti, dopo tanti anni
di tentativi per essere libero...
E' il mio destino?

QUOTE]Messaggio originale inviato da Mirror

Chi ti ha messo in quella "prigione" (i tuoi schemi di riferimento mentali), forse ti ci sei infilato da solo e ci vuoi, tutto sommato, rimanere...?

[/quote]

Sul fatto che mi ci sono infilato da solo penso sia vero. Non so come ma tantè.
Rimanerci volontariamente? Coscientemente credo proprio di no. Se poi, senza accorgermene, preferisco rimanere in 'sto buco........tutto può essere possibile però mi sembra strano. Tendo al benessere, come tutti, perchè mai rimanere volontariamente nella soffrenza?

Ciao
freedom is offline  
Vecchio 27-06-2005, 17.07.53   #76
Mirror
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Messaggio originale inviato da freedom

... Dal non avere entusiasmo per la vita. E vivere esclusivamente perchè sono costretto.

Parlavi di avere fede...
Di che razza di fede parli? Forse stavi parlando di credenze...in Dio, nell'anima, nella chiesa...
La Vera Fede dona entusiasmo, fiducia nella vita.
Questo è un buon riscontro che si ha, nell'aver trovato e approfondito la "propria" Via spirituale.
Essere cresciuti nell'accettazione del dono dell'Esistenza e... trasmetterlo intorno.

E' il mio destino?

Sei tu che credi nel libero arbitrio...e se pensi d'averlo
creati una dimensione libera.


Sul fatto che mi ci sono infilato da solo penso sia vero. Non so come ma tantè.
Rimanerci volontariamente? Coscientemente credo proprio di no. Se poi, senza accorgermene, preferisco rimanere in 'sto buco........tutto può essere possibile però mi sembra strano. Tendo al benessere, come tutti, perchè mai rimanere volontariamente nella sofferenza?


Appunto. Come mai?
Dicevi di aver trovato una Via...dei preti...come mai stai ancora in quel buco? Se tendi al benessere... cos'è che ti trattiene nella sofferenza, anche se involontariamente?
Scoprilo, se vuoi liberarti.

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Vecchio 27-06-2005, 21.26.31   #77
Christian
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Ciao Free
Se continuerai a fare il male che non vuoi ? sicuramente sí, é inevitabile.... perché le sfide che dobbiamo affrontare sono cosí difficili che é praticamente impossibile non sbagliare mai, ma a volte (spesso) farai anche il bene che vuoi
Pensi di non avere possibilitá di guadagnarti la salvezza ? certo non le hai, non tu almeno, perché la salvezza non é un corrispettivo per qualcosa, ma solo un dono del Signore che fa a chi lui ritiene degno.

Non mi sono spiegato bene ieri... secondo me chi fa una cosa giusta fa benissimo a sentire di avere fatto bene e ad essere felice per questo, ma chi si crede un giusto (cioé uno che crede di fare sempre la cosa giusta, o che crede che la giustizia che fa sia enormemente piú grande dei peccati e del male che commette) é un arrogante, mentre solo chi é consapevole di essere peccatore e di fare il male, anche se non vuole, é umile e quindi realista. Questo perché chi crede di essere giusto crede di sapere il giudizio che il Signore ha di lui, mentre chi si sente peccatore é consapevole della propria realtá umana ed umilmente si rimette al Signore per il giudizio.
Anche perché chi si crede giusto ha spesso una analisi superficiale della realtá, segue una serie di dettami formali, fa qualche azione che lo fa sentire bene e si crede giusto.
Senza guardare alla sostanza che é invece il metro che dovremmo utilizzare, vi faccio un paio di esempi.
É di questi giorni la notizia di un nuovo concerto per l'Africa, i cantanti che vi partecipano si sentono dei giusti perché raccolgono fondi per i poveri, senza pensare (e quindi senza avere una profonda conoscenza della realtá) che quei soldi finiranno in un modo o nell'altro per aiutare i regimi peggiori della terra e faranno morire un sacco di gente; regimi che senza l'aiuto di questi giusti sarebbero crollati da anni perché insostenibili (c'é un recente studio di un ricercatore svedese che ne parlava). Allo stesso modo chi dá 5 euro a un mendicante o ad un lavavetri si sente giusto per avere fatto la caritá, senza pensare che spesso quei soldi serviranno a finanziare attivitá illecite peggiori, perché chi si sente giusto tende a farlo senza pensare troppo. Una volta mi é capitato di aiutare un amico che voleva provarci con una ragazza, ma da queste mie parole si é innescato un processo perverso (dovuto alla cattiveria e al menefreghismo di molti) che ha portato molto dolore ad altre persone ed anche a me... Dovrei sentirmi giusto ? o peccatore ? E se in quel caso sono peccatore come posso davvero sentirmi giusto quando arrivo a casa dopo aver fatto delle azioni che ritengo buone senza sapere tutte le conseguenze a cui quelle azioni condurranno ?
Sarei arrogante perché crederei di conoscere le conseguenze delle mie azioni (cosa che non potró mai conoscere). E gli esempi sono infiniti...
Mentre chi si sente peccatore pur avendo fatto la cosa giusta é molto piú realista e quindi giusto. Perché secondo me l'unico modo per essere giusti e non sentirsi tali cosí come per salvarsi é necessario (ma non sufficiente ovviamente) non credere di meritare la salvezza.
Christian is offline  
Vecchio 27-06-2005, 23.20.33   #78
freedom
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Messaggio originale inviato da Christian
Ciao Free
Se continuerai a fare il male che non vuoi ? sicuramente sí, é inevitabile.... perché le sfide che dobbiamo affrontare sono cosí difficili che é praticamente impossibile non sbagliare mai, ma a volte (spesso) farai anche il bene che vuoi
Carissimo Christian,
innanzitutto piacere e benvenuto. Scusa se non ti ho risposto precedentemente ma...........sai...........fac cio il male che non voglio!
Tuttavia permettimi una precisazione: se pensi che sia la difficoltà delle sfide a suscitare in noi il male non mi trovi d'accordo. La prova fa solo emergere quello che c'è. Non lo crea ex novo. L'uomo è naturalmente inclinato al male. Ognuno ha il suo. E quello con cui nasciamo ci accompagna tutta l'esistenza. Per fortuna siamo bilanciati da un minimo di virtù, ma questo innegabile fatto non è, nel mio caso, sufficiente a rasserenarmi.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Christian

Pensi di non avere possibilitá di guadagnarti la salvezza ? certo non le hai, non tu almeno, perché la salvezza non é un corrispettivo per qualcosa, ma solo un dono del Signore che fa a chi lui ritiene degno.
Condivido.


Citazione:
Messaggio originale inviato da Christian

Mentre chi si sente peccatore pur avendo fatto la cosa giusta é molto piú realista e quindi giusto. Perché secondo me l'unico modo per essere giusti e non sentirsi tali cosí come per salvarsi é necessario (ma non sufficiente ovviamente) non credere di meritare la salvezza.
Condivido e quoto solo questo stralcio per non appesantire il post.

freedom is offline  
Vecchio 27-06-2005, 23.34.51   #79
freedom
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Messaggio originale inviato da Mirror
E' il mio destino?

Sei tu che credi nel libero arbitrio...e se pensi d'averlo
creati una dimensione libera.
No no Mirror. Proprio in questi ultimi mesi mi sono convinto che il libero arbitrio a disposizione dell'uomo è infinitesimale. Una briciola. Pensa che ritengo che con studi appropriati si potrebbe prevedere quello che farò tra 11 anni! Per quello ho parlato di destino: vuoi mai dire che quando ho preparato l'esistenza terrena mi sono costruito questa bella......questa bella.........va bè...lasciamo perdere.


QUOTE]Messaggio originale inviato da Mirror

Appunto. Come mai?
Dicevi di aver trovato una Via...dei preti...come mai stai ancora in quel buco? Se tendi al benessere... cos'è che ti trattiene nella sofferenza, anche se involontariamente?
Scoprilo, se vuoi liberarti.

[/quote]

Vediamo se riesco a sgombrare il campo, almeno tra noi, da tutti questi ciottoli e detriti.

Amo, voglio bene, apprezzo tutte le religioni di questo pianeta: dall'antico culto animista della Papuasia alle tre religioni monoteiste. Non ti faccio l'elenco ma credimi: TUTTE.

Come mai (non lo chiedo in spirito polemico ma ti/mi domando perchè non condividi la mia posizione) non fai altrettanto?

Sono cattolico per tanti motivi: non ultimo il fatto che sono nato in Italia.

Non ci sono religioni cattive, politiche cattive, economie cattive. Solo uomini che sbagliano. E, come tu mi insegni, un motivo ci sarà. Nell'economia della vita tutto serve.

Credo, nella mia bissale (2 volte ignorante) ignoranza, che andremo all'unificazione. Prima o poi.

Ciao
freedom is offline  
Vecchio 28-06-2005, 00.15.13   #80
Mirror
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Messaggio originale inviato da freedom
Proprio in questi ultimi mesi mi sono convinto che il libero arbitrio a disposizione dell'uomo è infinitesimale.

Ok. Allora cosa è che determina gli eventi...noi?

E' il Caos o il Cosmos?

Io sento che è il Cosmos (Ordine e Armonia nascosta) e sono arreso a questo, totalmente.
Quindi affidandomi al Tutto, di cui sono parte, faccio quello che il Tutto mi consente di fare.
Per cui non c'è più la concettualizzazione morale del: "faccio il male che non voglio e non faccio il bene che voglio".
Faccio ciò che faccio e vivo Ciò che E'.

Questo deriva dal non mi sentirmi più un agente personale, dall' aver mollato il senso dell'ego, il quale ha potere e l'illusione di decidere cos'è il bene e cos'è il male...
Avendo trasceso questo dualismo mentale egoico, non sono più diviso in me stesso.

Con questo non vuol dire che faccio il "male" o eviti il "bene"... non me ne faccio però un dilemma, un problema...l'equilibrio naturale viene da sè, di volta in volta, pertinente alla situazione...ciò fa scaturire una risposta armoniosa e rispondente, che non mi lascia strascichi: ne autogratificazioni
orgogliose ne sensi di colpa.
Tutto naturalmente, in semplicità e ordinarietà.

Mirror is offline  

 



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